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TANUZZO
Nel 1892 l'Ardwick A.F.C. raggiunse la Football League come membro fondatore della Seconda Divisione. Problemi finanziari nella stagione 1893/94 portarono ad una riorganizzazione del club, che cambiò nome in Manchester City Football Club. Dopo i successi degli anni Sessanta e Settanta arrivò un lungo periodo di declino. La squadra retrocedette per due volte dalla massima serie negli anni Ottanta, ma riuscì ad arrivare quinta per due volte consecutive nella Division One sotto la guida di Peter Reid. Tuttavia, si trattò di un successo di breve durata, e le sorti del Manchester City continuarono a vacillare negli anni Novanta, raggiungendo il punto più basso nel 1998, quando il City divenne la prima squadra vincitrice di un trofeo europeo ad essere retrocessa nella terza serie del calcio inglese. Nel 2002-2003, ultima stagione nel vecchio stadio di Maine Road (poi demolito) ci fu la vittoria per 3-1 contro i rivali del Manchester United, che pose fine a tredici anni senza un successo nella stracittadina. Un gol di Anelka (acquistato per 13 milioni di sterline) e due di Shaun Goater diedero al City i tre punti. Quell'anno il City arrivò al nono posto in Premier, qualificandosi alla Coppa Uefa attraverso la Fair Play League. Attualmente i nuovi proprietari hanno dichiarato il proposito di rendere il Manchester City una delle società più importanti d'Europa e a poche ore dalla fine del calciomercato estivo hanno condotto in porto l'operazione più costosa nella storia del club, pagando 42 milioni di euro per l'asso brasiliano Robinho. Il giocatore voleva abbandonare il Real Madrid per passare al Chelsea, ma all'ultimo momento ha accettato l'offerta del City. Anche durante il calciomercato invernale la dirigenza del City ha operato per assicurarsi alcuni tra i più grandi campioni. L'offerta tra i 100 e i 120 milioni di euro presentata al Milan per il fuoriclasse Kaká ha suscitato un'enorme eco mediatica ed è stata esaminata dal club rossonero, ma, quando il trasferimento del giocatore in Inghilterra pareva concretizzarsi, lo stesso Kaká ha rifiutato la proposta.[3] Il club ha prelevato, a gennaio, Craig Bellamy dal West Ham United e il portiere Shay Given dal Newcastle United. Nel mercato estivo del 2009 ha concluso altri importanti acquisti: Gareth Barry, Roque Santa Cruz, Carlos Tévez, Emmanuel Adebayor, Kolo Touré e Joleon Lescott, per un totale di oltre 100 milioni di sterline. I colori classici e casalinghi del Manchester City sono l'azzurro cielo (sky blue in inglese) ed il bianco. La tradizionale divisa da trasferta è stata solitamente marrone (fino agli Anni sessanta) o rossa e nera, anche se negli ultimi anni sono stati usati differenti colori. Nella stagione 2004/2005 la squadra indossò una maglietta bianca con pantaloni viola e delle scarpe bianche, mentre la stagione successiva la divisa da trasferta fu tutta blu scura. Lo stemma attuale è stato adottato nel 1997, non essendo possibile rendere il precedente stemma un marchio registrato. Lo stemma consiste in uno scudo posto davanti ad un’aquila dorata. Lo scudo mostra una nave nella metà superiore, che rappresenta il canale di Manchester (Manchester Ship Canal) e tre strisce diagonali nella metà inferiore. In fondo allo stemma è presente il motto latino “Superbia in Proelio”, che si può tradurre in “Orgoglio in battaglia”. Sopra l’aquila si trovano tre stelle. Il Manchester City ha ritirato il numero 23, in ricordo di Marc-Vivien Foé, che giocava nel club, in prestito dal Lione, al tempo della sua morte in campo con la maglia della nazionale camerunense.
2 Premier League 4 FA Cup 2 Coppe di lega Inglese 3 Community Shield
1 P Shay Given 2 D Micah Richards 3 D Wayne Bridge 4 D Nedum Onuoha 5 D Pablo Zabaleta 6 C Michael Johnson 7 C Stephen Ireland 8 C Shaun Wright-Phillips 10 A Robinho 12 P Stuart Taylor 14 A Roque Santa Cruz 15 D Javier Garrido 16 D Sylvinho 17 C Martin Petrov 18 C Gareth Barry 19 D Joleon Lescott 25 A Emmanuel Adebayor 27 A Benjani Mwaruwari 28 D Kolo Touré (capitano) 32 A Carlos Tévez 33 D Vincent Kompany 34 C Nigel de Jong 39 A Craig Bellamy 40 C Vladimír Weiss
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