Finita la prima run a normale, col 100%.
Tirando le somme, sono felice che Metroid Prime si difenda così bene a vent'anni dalla sua uscita, più di quello che mi aspettavo. È un titolo ancora oggi giocabilissimo, con un mondo misterioso ed intrigante e un gameplay molto semplice ed immediato, che se non esplode mai nelle fasi di combattimento, lo fa maggiormente nei suoi puzzle ambientali. Quelli con la morfosfera sono i più divertenti, con un utilizzo della fisica che se magari in certi frangenti risulta un po' sporco (a volte entrare in certi tubi da una superficie non piana crea dei piccoli problemi di precisione), mi è sembrato comunque molto moderno per un gioco del 2002.
L'utilizzo delle scansioni per raccontare un mondo di gioco isolato e silenzioso è davvero efficace, sebbene la lore, a mio dire, non risulti mai così interessante. I testi Chozo li ho trovati a tratti un po' superficiali ma rimangono i migliori, se paragonati a quelli (tanti, troppi) dei pirati spaziali, perlopiù ricchi di informazioni di laboratorio dimenticabili e ripetitive, se non per qualche chicca. Chissà se le traduzioni hanno contribuito ad appiattire un po' i testi.
Graficamente, si è già ampiamente detto, è stato svolto un lavoro encomiabile, al netto di alcune perdite già citate in precedenza. Il pianeta Tallon IV ne acquista in atmosfera ed immersività. Avrei lavorato un pizzico in più sulla fisica dei liquidi, ma per quello ci sarà forse Metroid Prime 4. E comunque non c'è paragone rispetto alla resa dell'acqua nell'episodio originale, che al tempo mi deluse.
Se l'avventura principale scorre senza particolari problemi e intoppi, considerato il backtracking tipico del genere, la run completista è minata dalla totale assenza di indicatori, che rischiano di rendere frustrante la ricerca dei collezionabili e a dover ricorrere ad ineleganti sistemi off game, pena il doversi rifare le stesse stanze tante e tante volte per capire cosa abbiamo lasciato indietro. Attività funestata, inoltre, da un eccessivo respawn dei nemici (cosa tremendamente più seccante quando i nemici sono praticamente dei mid boss), che se nelle mappe dei metroid 2D e al ritmo forsennato della Samus 2D, non è un problema (anzi, vista la facilità con cui si muore, preghi che qualche insetto ti droppi dell'energia), qui, coi ritmi più lenti nel movimento e nello spostamento nell'area tridimensionale, la caccia al potenziamento diventa atto di sacrificio, sull'altare di ogni piccola mania ossessivo compulsiva di completamento, della quale io sono vittima
La mancanza di collegamenti diretti a tutte le aree dalla superficie di Tallon rende ancora più noiose le fasi di backtracking più selvaggio, tanto che in certi casi sei quasi costretto a ripercorrere interamente certe zone, come una abbastanza nota nell' overworld.
Insomma, non consiglierei spassionatamente a tutti di puntare al 100% in metroid prime, perché questo rischia di sporcare la meraviglia dell'esplorazione e la memoria delle splendide stanze di questo pianeta alieno, alle quali si rischia di ripensare con un pizzico di nausea.
Sarebbe stato semplice inserire un indicatore sulla mappa, che ti segnalasse, quantomeno, le aree completate, se non le singole stanze.
Chiudendo: considerato l'inferno di sviluppo che è stato MP, quel team riuscii a tirare fuori un titolo indimenticabile al tempo e a tradurre nel miglior modo possibile la formula di Super Metroid, palese faro nella notte e punto di riferimento, in un ambiente tridimensionale. Se Prime non ha fatto così evidentemente scuola, parlando di metroidvania tridimensionali, tanti suoi aspetti probabilmente continuano a fare eco negli studi di sviluppo.
L'arrivo sul pianeta Tallon IV, con la pioggia leggera che picchia sul visore e il tema che cita e reinterpreta sia quello di Brinstar che quello di SR388, oggi come allora è un richiamo all'avventura e alla meraviglia, destinato ad imprimersi nell'immaginario dei videogiocatori come la prima veduta dell'Hyrule Field di Ocarina of time o i primi passi nel giardino del castello di super Mario 64.
Icona eterna.
Mi auguro che il quarto capitolo riparta da questo, che sia questo alla massima potenza.