Riflessione Micro-transazioni: un male o un'ottima opportunità?

  • Autore discussione Autore discussione PlayerOne VenomSnake
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edit: purtroppo se le lootbox possono essere ottenute anche senza denaro reale non viene considerato come gioco d'azzardo vero e proprio 
Come si è appena visto nell'Iron Crown di Apex siamo già arrivati a casi di reward ottenibili unicamente via lootbox a pagamento, per cui la scusa dell'ottenerlo anche in game non vale già più.

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Le tette fanno più male :unsisi: almeno con le slot il bimbo rimane casto e puro :dsax:
Al PEGI non frega nulla del sesso, i DOA Xtreme erano 12+, idem i jrpg minori con innuendo ad ogni dialogo. Quel che hanno sempre "punito" è la violenza, qualsiasi gioco con violenza realistica è automaticamente 16+ o 18+.

 
The British government should regulate loot boxes under gambling law, a parliamentary inquiry has recommended.

After nearly nine months of evidence gathering, the Digital, Culture, Media and Sport (DCMS) Committee today published its 84-page report into immersive and addictive technologies. Chief among its list of recommendations were that paid loot boxes should be regulated under gambling law, and there be a ban on selling them to children.

The inquiry took evidence from all corners of the industry -- including developers, trade bodies, and academics -- and reported a "lack of honesty and transparency" among social media and game company representatives.

DCMS Committee chair Damian Collins MP said it was time for gaming and social media companies to be more responsible, and challenged the government's current stance that loot boxes aren't gambling. If the government wants to maintain that position even in light of the DCMS report, the committee said it should publish a paper explaining why loot boxes are exempt from the Gambling Act. The committee noted that evidence around the potential harms of simulated gambling on children remains thin, and therefore recommended a precautionary approach going forward.

Additionally, the committee suggested that the UK government should advise PEGI to apply the existing gambling content label, and corresponding age limits, to games that feature loot boxes or similar mechanics of obfuscation and chance. Aside from loot boxes, the scathing report recommended the games industry take responsibility for protecting players against potential harms and support independent research on the "long-term effects of gaming." It also expressed "serious concern" at the lack of robust age-verification systems.

Following the formal classification of gaming disorder by the World Health Organisation earlier this year, the committee also suggested the department should begin working with independent researchers immediately -- funded in-part by an industry tax -- and with game companies sharing aggregated player data. The sharing of data for research purposes was something academics called for during the inquiry. When giving evidence to the committee in June, it was a sentiment echoed by King Digital head of portfolio and new games, Alex Dale, albeit with the caveat that data is "subject to normal commercial protections." Commercially sensitive data proved somewhat of a sticking point throughout the evidence gathering process, with many game companies -- particularly Epic Games -- leveraging it as avoidance strategy when asked questions about typical player-spend and playtime, a tactic which saw MPs describe gaming companies as being "wilfully obtuse."

"Gaming contributes to a global industry that generates billions in revenue," said Collins. "It is unacceptable that some companies with millions of users and children among them should be so ill-equipped to talk to us about the potential harm of their products." This attitude rankled Collins, who told GamesIndustry.biz back in June that game companies were "waiting to be told what to do by others" and only "paying lip service" to the problems. Making comparisons to the gambling industry, it was noted that the games industry has "not sufficiently accepted responsibility for either understanding or preventing this harm."

Committee members paid particular attention to protections for vulnerable people during the inquiry, and the report shows that industry assurances fell short, as companies were "generally reluctant" to accept responsibility for player well being, or intervening if someone demonstrated abnormal spending. The report even cited evidence that "gaming is several years behind gambling in relation to protecting the vulnerable" and highlights instances of people spending thousands of pounds on games like RuneScape and FIFA.

Finally, the committee suggested there may be need for legislation to protect children from playing games that are not appropriate for their age. This was born from a concern that companies are not enforcing age restrictions -- palming responsibility off to platform holders -- and inconsistencies around age-rating systems for online games, which are not legally enforceable.
https://www.gamesindustry.biz/articles/2019-09-11-parliamentary-committee-recommends-banning-loot-box-sales-to-children

Per chi si fosse perso la chicca all'audizione di Epic Games citata:






 
Ultima modifica da un moderatore:
Ragazzi vi consiglio la puntata 18x06 di South Park, interamente sulle microtransazioni, fa morire  :segnormechico:

 
In ritardo, ma questo è successo settimana scorsa su CoD mobile:




 
Sarebbe anche ora, altro che dibattitti e vaccate di EA e company, le loot boxes e micro sono gioco d'azzardo

 
Lungi da me difendere le loot box, però a 'sto punto per coerenza sono gioco d'azzardo anche le bustine di figurine e trading cards. :asd:
Ma infatti si dovrebbe aprire un discorso più ampio, ma almeno le carte hanno qualche regolamento di distribuzione delle carte nelle bustine, (una busta contiene tot rare,comuni, non comuni ecc)  qui assolutamente nulla

Per me rimane disgustoso l'esempio portato qualche mese fa da vari siti di gaming delle testimonianze di persone con problemi di dipendenza che non possono più farsi una partita ad un gioco sportivo sensa la paura di una ricaduta

Per fare un esempio con i bambini, alcuni dicono che i genitori dovrebbero controllare meglio i giochi dei figli per evitare questi problemi, e se in parte è vero dall'altra c'è un altra verità

Fifa,nba ecc... sono Pegi 3,E for Everyone, non c'è motivo logico per pensare che possa danneggiare il proprio figlio, con il trailer delle slot NBA avrebbe dovuto beccarsi un Pegi 18, ma gli enti di rating sono solo dei burattini

 
Ma infatti si dovrebbe aprire un discorso più ampio, ma almeno le carte hanno qualche regolamento di distribuzione delle carte nelle bustine, (una busta contiene tot rare,comuni, non comuni ecc)  qui assolutamente nulla

Per me rimane disgustoso l'esempio portato qualche mese fa da vari siti di gaming delle testimonianze di persone con problemi di dipendenza che non possono più farsi una partita ad un gioco sportivo sensa la paura di una ricaduta

Per fare un esempio con i bambini, alcuni dicono che i genitori dovrebbero controllare meglio i giochi dei figli per evitare questi problemi, e se in parte è vero dall'altra c'è un altra verità

Fifa,nba ecc... sono Pegi 3,E for Everyone, non c'è motivo logico per pensare che possa danneggiare il proprio figlio, con il trailer delle slot NBA avrebbe dovuto beccarsi un Pegi 18, ma gli enti di rating sono solo dei burattini
Alcuni giochi hanno già regole di distribuzione ed indicano le percentauli di rarità di ogni tipo di carta. Sicuramente sarebbe auspicabile un'icona PEGI, magari da mettere anche sul lato frontale della copertina, però riconoscerle come gioco d'azzardo non è la soluzione perché così facendo il gioco diventa automaticamente PEGI 18 (ed anzi il venditore a quel punto è obbligato a non vendere il gioco ai minorenni, mentre attualmente il PEGI è solo un sistema per aiutare minorenni e genitori negli acquisti ma non è vincolante).

 
Lungi da me difendere le loot box, però a 'sto punto per coerenza sono gioco d'azzardo anche le bustine di figurine e trading cards. :asd:
lo sono assolutamente e lo dico da giocatore di lunga data di magic (ex)

l'unico motivo per cui se la scampano è perchè al contrario dei videogiochi sono sul mercato da praticamente 100 anni in una forma o in un altra.

in realtà le magic sarebbero anche peggio delle lootbox in quanto le loro carte hanno un vero valore monetario anche se cercano ridicolmente di far finta di niente.

 
lo sono assolutamente e lo dico da giocatore di lunga data di magic (ex)

l'unico motivo per cui se la scampano è perchè al contrario dei videogiochi sono sul mercato da praticamente 100 anni in una forma o in un altra.

in realtà le magic sarebbero anche peggio delle lootbox in quanto le loro carte hanno un vero valore monetario anche se cercano ridicolmente di far finta di niente.
Io sono riuscito a uscirne per fortuna  :unsisi:

 
Alcuni giochi hanno già regole di distribuzione ed indicano le percentauli di rarità di ogni tipo di carta. Sicuramente sarebbe auspicabile un'icona PEGI, magari da mettere anche sul lato frontale della copertina, però riconoscerle come gioco d'azzardo non è la soluzione perché così facendo il gioco diventa automaticamente PEGI 18 (ed anzi il venditore a quel punto è obbligato a non vendere il gioco ai minorenni, mentre attualmente il PEGI è solo un sistema per aiutare minorenni e genitori negli acquisti ma non è vincolante).
Ma allo stesso tempo il Pegi ha alzato il rating di roba come Pokemon per le sale di gioco d'azzardo fittizie in oro e argento, di conseguenza Fifa in alcun modo può essere pegi 3, e se aspettiamo che facciano qualcosa stiamo freschi 

La nuova icona "in game purchases" è una pagliacciata che non distingue e non spiega assolutamente niente

 
Ma nei vg è un meccanismo più vile: nelle carte il ragazzino va dal cartolaio e compra il pacchetto,  e poi é tutto il contesto social che ti spinge a tornare e tornare e tornare finché hai soldi da spendere. Ti catturano con l'anime e la pubblicità, i primi ragazzini le comprano, i loro amici le vedono, le vogliono anche loro, e si forma la Yugioh mania. Alla peggio ti trovi quelli che regalano l'album degli amici cucciolotti fuori dalle elementari, ma succede una volta all'anno, non diventa uno stalking quotidiano. 

Le lootbox o i f2p sono più vili, perché la SH ha il controllo totale sul sistema. Prima getta l'amo mettendo il gioco gratis sullo store e facendo pubblicità, poi una volta che il giocatore avvia anche una sola partita lo bombarda psicologicamente: prima gli regala gemme a profusione, come se fosse un gioco classico in cui più giochi e più ottieni risorse, ti fa godere i privilegi dello spendaccione vip e poi improvvisamente te li leva, rendendo il gioco uno strazio, magari dandoti pure la possibilità di ottenere un numero molto esiguo di gemme gratis facendo login quotidiani (per bombardati every day col banner), attività cicliche insulse (da farti pensare: "ma no sarebbe meglio pagare 5h per evitare 10h di strazio?) o spike di difficoltà brutali (anche qui, per far credere che quelli furbi sono quelli che pagano perché sii godono davvero il gioco). I pagamenti via carta poi privano in parte anche dal classico momento di crescita del "sto spendendo oggi, sono fortunato, non potrò spendere domani" che é comunque un momento di crescita. 

E' un meccanismo vile, senza freni, mirato a creare appositamente dipendenza e stress, somministrato su larghissima scala ad un pubblico che per questioni puramente anagrafiche non ha la possibilità spesso di resistere a queste sirene.

BTW devo dire che a parte due album di figurine di Pokémon prima gen completi, non mi son mai fatto comprare una sola bustina  di niente. Quelle poche centinaia di carte di Yugioh che avevo erano tutte frutto di favori, scambi, compravendita di compiti. Difatti non ho mai speso e mai spenderò neanche un euro in lootbox, f2p, gratta e vinci, totocalcio, tombole di capodanno o lotteria della scuola :asd:  I miei cuginetti di oramai 12 e 15y, immersi attivamente mio malgrado in carte pokemon/yugioh/clash/Fortnite/GTAOnline/spacchettamenti eroici degli youtubers non li vedo altrettanto bene, soprattutto il piccolino che ha un disturbo da iperattività 

Ma allo stesso tempo il Pegi ha alzato il rating di roba come Pokemon per le sale di gioco d'azzardo fittizie in oro e argento, di conseguenza Fifa in alcun modo può essere pegi 3, e se aspettiamo che facciano qualcosa stiamo freschi 

La nuova icona "in game purchases" è una pagliacciata che non distingue e non spiega assolutamente niente
In teoria possono mettere pure il pegi 18 a fifa ma il 90% dei genitori non si accorgerebbe neanche. Bisognerebbe fare una battaglia ad un livello superiore, con un reale divieto di vendita ai minori, una tassazione molto più sfavorevole, ma pure una maggiore trattazione del problema in TV o social media per dare dei veri warnings ai genitori. 

 
I DLC sono un problema quando ti vendono un prodotto non finito  a prezzo pieno,   che esige in futuro il DLC per poterlo finire/completare anche come Story  ( il primo titolo che mi viene in mente se non erro era Asura wrath , dove il finale era nel DLC). Se il Dlc è qualcosa di aggiuntivo , un plus , ci può stare e la scelta del comprarlo è puramente soggettiva.

Le micro transazioni nell F2p ci stanno , nei giochi " normali " a meno che non siano puramente estetiche , no .

 
Ultima modifica da un moderatore:
Il problema vero è che spendendo direttamente da casa con la carta non hai il senso tangibile dei soldi :sisi:

Che poi l'altra parte del problema sono i genitori assecondano i figli in questa follia.

 
a meno che non siano puramente estetiche
E su questo averei anche da ridire, se il gioco me lo fai pagare poco (tipo 30 euro) potrei anche chiuderci un occhio, oltre no... un tempo anche le cose estetiche erano dei bonus che ottenevi gratuitamente giocando  :nono:

 
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