Infatti se è cambiato male non è un buon adattamento, perché non hai trasmesso il senso e non sei stato fedele all'originale
Ma anche Cannarsi adatta male e stravolge il senso, anche se paradossalmente lo fa restando fermamente attaccato alla forma letterale...ma quella è pedanteria, non fedeltà
Tralaltro in realtà anche il fatto di essere strettamente fedeli o meno all'originale come forma incontra diverse scuole di pensiero, il discorso è complicato ed è inutile farlo qui, ma il concetto comunque resta che un buon adattamento di per sé non ha niente a che fare con quanto letteralmente si è deciso di aderire a forma e struttura linguistica di partenza, operazione che anzi è destinata al fallimento
Che poi è stupido anche dare la priorità alla lingua di partenza (il giapponese in questo caso) e fare finta che esista solo quella...io devo capire che cosa stanno dicendo i personaggi, la frase di Kaji è ridicola perché nell'Italiano d'uso corrente nessuno parla così, chi traduce deve tendenzialmente tenere a riferimento la lingua d'uso, quella viva, nella sua forma più corretta...salvo ovviamente necessità artistiche, come un personaggio che parla in una maniera platealmente forbita, uno per esempio non tradurrebbe "guisa", ma "maniera", perché nell'Italiano d'uso è la forma più comune, e probabilmente nella lingua di partenza era stato usato l'equivalente termine non marcato...ergo, tradurre una parola o una struttura sintattica non marcata con una forma desueta o marcata significa fare un adattamento infedele e stravolgere il senso di una scena, e questo curiosamente non avviene perché non si rispetta la lingua di partenza, ma perché non si presta la dovuta attenzione a quella d'arrivo (in questo caso l'italiano)
Ergo due, Cannarsi dovrebbe smettere di cannarsi