Arieccomi.
Partiamo col dire che il gioco mi è piaciuto molto. Come da firma, gli dò un buon 8.5. :stema:
Cattura abbastanza bene lo spirito dei film dello Studio Ghibli, il connubio mi sembra decisamente convincente. Lo spirito fiabesco, le ambientazioni, le musiche, i personaggi, il modo di trattare la storia, l'ho trovato tutto molto coerente. Insomma, non è quel gioco in cui ti viene da chiederti perché han scelto lo Studio Ghibli se non per farsi pubblicità. Qui ci sta, potrebbe essere un gioco fatto direttamente da loro.
Chi li segue, sa che la trama nei film dello Studio Ghibli è generalmente abbastanza subordinata all'aspetto fiabesco e sognante creato dalle immagini. E in Ni no Kuni la cosa non differiesce, vuoi anche perché è sempre stato un aspetto anche dei giochi Level-5. Questo ovviamente non toglie che si possano toccare spunti interessanti, ma sicuramente la trama principale è l'elemento meno interessante del gioco, per quanto si regga fino in fondo.
A livello di gameplay il gioco è molto ben fatto e divertente da giocare, anche se non mancano alcune pecche. gli scrigni verdi di Arsuino sono un bel palo nel didietro, e il fatto che le animazioni di alcune magie o skill ti buttino fuori dal menu che stavi esplorando in quel momento dà fastidio, oltre a spezzare inutilmente l'azione di gioco. Ma per il resto siamo su buoni livelli, il BS è generalmente piacevole e i famigli sono tanti e vari. Anche se Olivier sembra essere una spanna sopra tutti loro. Non me la sento poi di appoggiare quelli che dicono che il gioco è troppo semplice, ci sono delle improvvise impennate di difficoltà quando si passa da un'area all'altra da non sottovalutare, e se si arriva da alcuni boss sprovvisti di famigli con skill a cui il nemico è debole (non avendone Olivier), la situazione può farsi problematica. Io sono lo specialista dei giochi semplici, e ne ho giocati decine e decine incomparabilmente più semplici che non vengono però accusati di questo.
In definitiva è esattamente quello che mi aspettavo: un gioco sulla falsa riga dei film Ghibli, che avrebbe tranquillamente potuto essere fatto da loro, con una trama semplice subordinata a un gameplay prevalentemente ben fatto e divertente, il tutto realizzato con l'obiettivo preciso di evitare i 1000 tentativi d'innovazione di molti giochi delle ultime generazioni (di cui 900 da dimenticare, tra l'altro), ma ritornare al vecchio stile d'un tempo, in cui alcuni dei punti di forza erano la semplicità e l'immediatezza, che ti davano l'impressione già pochi minuti dopo l'inizio, di giocare e conoscere quel gioco da anni.