alla maniera di Taro (noto per seguire una linea di pensiero che riconosce come ineluttabile il bad ending in generale

) ho trovato quello di Nier Automata in un certo senso contorto un "happy ending", che mi ha colpito particolarmente per la sua concretezza e per la piccolissima, minuscola dimostrazione che ne viene data con l'espediente dei messaggi e del save game.
Non è un finale impregnato di irriducibile ottimismo idealista spesso troppo inverosimile, come troppi se ne vedono nell'animazione nipponica...quella di Taro è una storia cruda, che parla della vita stessa: che cos'è la nostra vita quotidiana in questa società se non una lotta continua, che troppo spesso appare insormontabile e priva di senso? Come fare a lenire il peso di una simile consapevolezza? E Taro dà la sua risposta: con i legami tra esseri umani. È vero che nel gioco si consumano un inenarrabile numero di tragedie, e che la perdita di senno di fronte al raggiungimento dell'autoconsapevolezza è un tema dominante, ma lo è anche quello del sacrificio dell'altro e dell'autodeterminazione a tutti i costi...anche se la vita a volte fa schifo, e sembra non avere senso, noi lottiamo tutti i giorni per dargliene uno, e possiamo farlo tutti insieme, perché in fondo siamo tutti sulla stessa barca...e chissà che lasciando a un altro una traccia di questa esperienza non possiamo aiutarlo a superare l'angoscia della sua stessa autoconsapevolezza.
Appunto la dimostrazione in piccolo viene data col minigioco...quando si iniziano a leggere i messaggi da ogni parte del mondo e si capisce lentamente che non si sta più parlando del gioco, si sta parlando di altro...quando le domande iniziano a schernirti e sfidarti sempre di più, eppure (forse come semplice istinto da videogiocatore) non si riesce semplicemente a selezionare "mi arrendo", perché vogliamo assolutamente vedere cosa c'è alla fine! E quando infine ci viene chiesto di lasciare la cosa più preziosa nel nostro piccolo di videogiocatori, il nostro save, per aiutare gli altri...se anche per un istante sentiamo l'istinto di volerlo fare, penso che in un modo o nell'altro significa che Taro è riuscito a veicolare il suo messaggio.