Le fonti sono due il Grimoire Nier , ma sopratutto il gioco stesso ad esempio il Dossier Gestalt , i Replicants sono cloni degli umani originali ed il fatto che stessero sviluppando emozioni era un problema , che lo Shadowlord non mostri compassione verso i cloni è normale , non sono umani, sono involucri , nota che gli uccellini dell'enigma d'accesso al dungeon finale li chiamano "proper shells" ovvero "gusci appropriati" , sono meri corpi , ma se vai a guardare l'intelligenza è limitata , oltre all'amore per la figlia Nier non va ed è un sentimentio che avrebbe anche una gatta ,il fatto è però che le emozioni o le condizioni particolari forti , fanno evolvere i personaggi, i protagonisti di Nier sono tutti mostri , Lo Shadowlord, Nier stesso, Popola e Devola, Kainè ed Emil , sono tutti in qualche modo mostruosi , Nier perchè fa quel che fa , gli altri perchè sono quel che sono ed è stata questa mostruosità ad umanizzarli , le emozioni forti che hanno comportato.
il comportamento dello Shadowlord e di Nier non è in contrasto si tratta dello stesso identico amore paterno sul piano emotivo , ma mentre lo Shadowlord tiene in vita il resto dell'Umanità Nier la distrugge e neanche si fa domande su questo, uccide e basta come ad esempio quando trovano la shade bambina smarrita e spaventata nel villaggio , non aggressiva , quella non era una shade relapsed era una bambina e gli è anche stato chiesto di non ucciderla da altri bambini ,ma lui la uccide, non va oltre , non è in grado di razionalizzare nulla al di là del suo scopo e di sua figlia , quando nell'Aerie gli si chiede il suo scopo lui non dice trovare mia figlia, dice che vuole uccidere tutte le shades.
Il personaggio evolve certo ed alla fine diventa umano nel finale D
quando decide di sacrificare se stesso in favore di Kainè è lì che acquisisce la compassione il senso della comunità il sacrificio per gli altri, lì il percorso di Nier si è completato