Di sicuro dopo RB2 hanno subito una brusca virata, con molti di loro che sono andati in coma cerebrale (altrimenti non si spiega). Ma non per la cura dei personaggi, dei modelli, della caratterizzazione, etc. Ma è la legnosità di fondo, a volte fin troppo evidente (Zenkai su tutti), a volte molto meno (questo Burning Blood), che comunque caratterizza tutti i loro titoli post-RB2.
Un vero peccato perché, indipendentemente dalle scelte del roster (scelta di marketing adottata da Namco Bandai, non dal Team Spike), la formula funziona sempre, le modalità sono interessanti, la personalizzazione strategica è molto buona con gli only support, il bs è sempre di qualità, e tutti i personaggi sembrano caratterizzati benissimo. Come già detto, è questa legnosità di fondo che rovina sempre un pò tutto.