Riflessione Open world e GDR moderni: tra 10 metri svoltare a destra e avrai raggiunto il tuo tesoro perduto

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Mamma mia come te la sei presa per una battuta. Inutile pure continuare.

È un gioco che richiedeva di fare attenzione ai tempi di attacco, se premi a cazzo troppo lentamente o soprattutto troppo velocemente, non combini nulla. Per questo è legnoso? È terribile? Ok è terribile.
Alla fine sti cazzi anche.
Ma figurati se me la sono presa, mi diverto a massacrare titoli che mi hanno fatto in qualche misura cagare con delle iperboli, specie se dall'altra parte si risponde a tono come hai giustamente fatto. Fa parte del gioco delle parti ed il bello è quello.
 
Rinnovo il mio "senza PB, non puoi fare Gothic".
Specialmente se quelli che dovrebbero rifarlo tirano fuori un combat system che andrebbe bene per guitar hero :asd:
Io resto sempre dell'idea che i remake (se proprio devono esserci) devono essere fatti da gente che ha lavorato agli originali, altrimenti meglio lasciare riposare in pace i morti e dedicarsi ad altro
 
Però I risen hanno un'atmosfera unica, quei giochi di luce, quelle dolci melodie in sotto fondo, sperduti nella natura....
Hanno quel non so che di rilassante, quasi meditativo.
Poi dal nulla ti sbuca un giaguaro e inizi ad imprecare in swahili, però dopo torna la pace, la tranquillità.
Sono un viaggio spirituale:tè:
 
La profondità di witcher 3 sta dove ognuno la trova, se la vuole trovare.
Io ad esempio l'ho trovata nel superamento della manichea distinzione tra giusto e sbagliato, tra buono e cattivo, che spesso, quasi sempre, caraterizza la narrazione spesso, quasi sempre, infantile di questo medium, anche nel caso di titoli che infilano mille temi nella storia, politici, scientifici, ecc per sembrare più maturi, e invece sono solo più complicati.
Lo dimostrano una serie di quest del uiccio a esito multiplo, ma dove ogni finale ha sempre qualcosa che non va rispetto al rassicurante "save the princess", e questo funziona principalmente perché il mondo che racconta il witcher va oltre la contrapposizione classica alla impero vs ribellion.
Tant'è che ho trovato molto più "giusto" il finale nero di HoS rispetto all'altro.

Mi sembra che perfino questo media abbia superato tali stereotipi narrativi da un paio di decenni a ben vedere.
 
Mi sembra che perfino questo media abbia superato tali stereotipi narrativi da un paio di decenni a ben vedere.
Fa una lista se togliamo i tre/quattro classici che rimane? :hmm:
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Comunque The Witcher inutile fare i finti tonti ma bisogna valutarlo anche per il dopo con le espansioni hanno fatto un lavoro a dire poco sublime :sisi:
Per non parlare della storia dell'ultima:bruniii:
Un'ultima cosa ma ti sei mai fermato a provare la build alchimia?
 
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a me sembra di no, visto che ogni titolo che lo fa come minimo va in lizza per il GOTY come best narrative.

Ovviamente non tutte le produzioni videoludiche si distinguono per una trama ben scritta e fortemente originale, ma non e' che The Witcher 3 abbia rappresentato una rivoluzione in questo senso. Anzi secondo me l'intreccio della quest principale e' molto meno avvincente rispetto a quello del capitolo precedente. A molti NPC importanti viene poi fornito troppo poco spazio
Radovid ed Eredin in particolare

Fa una lista se togliamo i tre/quattro classici che rimane? :hmm:

Titoli che non rientrano in quella casistica di divisione stereotipata di bene e male me ne vengono in mente diversi: si passa da Deus Ex, a Legacy of Kain, alcuni Final Fantasy, Vagrant Story, Planescape, Beneath a Steel Sky, Brokensword, Bioshock, Metal Gear, Hotel Dusk, Dark Souls, Bloodborne e molti altri.
Magari non tutti questi titoli dispongono di un impianto narrativo da rivaleggiare con The Witcher 3, ma far passare il concetto che prima di lui il media fosse ancorato a Star Wars e Super Mario mi sembra un po' eccessivo.

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Comunque The Witcher inutile fare i finti tonti ma bisogna valutarlo anche per il dopo con le espansioni hanno fatto un lavoro a dire poco sublime :sisi:
Per non parlare della storia dell'ultima:bruniii:
Un'ultima cosa ma ti sei mai fermato a provare la build alchimia?

E' vero che prese a se' stanti le espansioni meriterebbero valutazioni molto piu' elevate del vanilla, sopratutto Blood and Wine. In un certo senso B&W puo' anche essere considerata un gioco a parte.
 
Ovviamente non tutte le produzioni videoludiche si distinguono per una trama ben scritta e fortemente originale, ma non e' che The Witcher 3 abbia rappresentato una rivoluzione in questo senso. Anzi secondo me l'intreccio della quest principale e' molto meno avvincente rispetto a quello del capitolo precedente. A molti NPC importanti viene poi fornito troppo poco spazio
Radovid ed Eredin in particolare



Titoli che non rientrano in quella casistica di divisione stereotipata di bene e male me ne vengono in mente diversi: si passa da Deus Ex, a Legacy of Kain, alcuni Final Fantasy, Vagrant Story, Planescape, Beneath a Steel Sky, Brokensword, Bioshock, Metal Gear, Hotel Dusk, Dark Souls, Bloodborne e molti altri.
Magari non tutti questi titoli dispongono di un impianto narrativo da rivaleggiare con The Witcher 3, ma far passare il concetto che prima di lui il media fosse ancorato a Star Wars e Super Mario mi sembra un po' eccessivo.



E' vero che prese a se' stanti le espansioni meriterebbero valutazioni molto piu' elevate del vanilla, sopratutto Blood and Wine. In un certo senso B&W puo' anche essere considerata un gioco a parte.
io non ho mai detto che witcher sia stata una rivoluzione (o un unicum) in assoluto narrativamente parlando, ma sicuramente è stata una boccata d'aria fresca (almeno a partire dal 2, il primo non l'ho giocato) rispetto al genere fantasy dei RPG, soprattutto occidentali, un pò come lo è stato GOT per il romanzo fantasy.

e è una situazione comune a molti media, ossia riconoscere i meriti ad un titolo che adotta un approccio alla narrazione più maturo rispetto al sottogenere di riferimento... l'ultimo esempio che mi viene in mente è joker rispetto ai cinecomics.

la differenza è che, mentre nel cinema o nella letteratura, se estendi il confronto all'intero universo di riferimento, spesso è pieno zeppo di altre opere che già adottavano quell'approccio (es. joker racconta una storia di alienazione già vista e sentita 10ine d'altre volte, a partire da taxi driver, re per un notte, ecc ecc), nel settore dei VG continuano a rappresentare casi sporadici, cosa in parte comprensibile considerando l'utenza media di quel settore.
 
Oppure Ghost of Tsushima, che sembra voler proporre un'estetica della rinuncia all'hud, rendendo la lettura delle indicazioni al giocatore una parte integrante del gamedesign, il che può rivelarsi un interessante compromesso tra necessità e pigrizia.
Capisco che dall'esterno potrebbe sembrare altrimenti, ma ti avviso che dal punto di vista del game design delle quest come lo intende ZioRenovatio l'OW di GoT è concettualmente di stampo gps, solo un po' meno plateale, quindi sempre dal medesimo punto di vista non lo ritengo interessante. L'unica indicazione da leggere in GoT, rappresentata dal vento, non è altro che una freccia da seguire attivabile a comando e particolarmente suggestiva perché integrata nello scenario. Oltre appunto a ripulire l'estetica dall'invasività sovrimpressa dell'hud (come hai giustamente fatto notare), il vento fornisce un indicatore di direzione che funziona in modo non molto diverso da qualsiasi altro marker. La dinamica che viene a crearsi è quasi analoga all'incantesimo Chiaroveggenza di Skyrim, questo qui:

Una volta selezionata la missione un'ampia folata spirerà (con più forza) nella direzione dell'obiettivo. Facendo scorrere un dito sul touchpad è possibile "aggiornare/raddrizzare" questa direzione in qualsiasi momento in relazione a dove ti trovi e al punto in cui è collocato l'obiettivo, rendendola di fatto un filo invisibile che collega sempre il personaggio alla meta aggiustandosi di continuo al tuo tocco. La differenza - all'interno del sistema a segnalini posso chiamarla novità - come anticipato è che si tratta di un elemento intradiegetico in grado di contribuire all'immersione agitando e ravvivando l'ambiente durante gli spostamenti per conferirgli, insieme a una vena poetica e spirituale, anche un senso di urgenza e fatalità che ben si addice agli avvenimenti che hanno luogo nell'isola. Se da una parte è vero questo, dall'altra c'è da dire però che tale camuffamento viene in buona parte compromesso dal fatto che il giocatore ne ha il pieno controllo per tutto il tempo e lo usa spessissimo infrangendo l'incanto e rendendo evidente la sua natura dipendente di mero strumento al suo servizio (uso e consumo).

Argomento interessante comunque, negli OW che ho giocato (non per forza GDR) il fatto di dover andare passivamente, comodamente, banalmente verso un puntino già pronto sulla mappa senza bisogno di sforzarmi nel fare alcun collegamento mentale, passaggio logico, utilizzo del mio senso di orientamento, della mia memoria fotografica tra sceneggiatura e level design pesa anche a me.

Saltuariamente io e Y2Valian chiediamo la lista di questi fantomatici action rpg dove si combatte meglio di TW3, e oltre i souls non si riesce ad andare:pff:
Li sparo... Dragon's Dogma? Amalur?
 
dragon's dogma è un rpg?
Sotto quale aspetto lo stai chiedendo? Per me, nel senso più generico, questa sigla - senza la J a precedere - indica la possibilità di interpretare un ruolo, ossia di imboccare una certa via in un spettro di opzioni offerto da una o più componenti del gioco (dal C&C dell'impatto delle azioni del giocatore sulla narrativa, sui personaggi e sul mondo di gioco alle stats, build, al cs nudo e crudo - indipendentemente dalla presenza o dall'assenza del respec all'interno della stessa run). Io quindi tendo a rendere fluido e a scindere questo concetto generico di RPG in sottodefinizioni da applicare alle varie componenti del gioco allo scopo di verificare se e quanto esse vi aderiscono nel loro rispettivo campo di azione. A quel punto, il livello di marcatezza che si può raggiungere con la via scelta mi rivela se e quanto il gioco è RPG, ovvero se e quanto si può interpretare un ruolo, all'interno di una determinata componente.

Ho giocato solo una parte di DD, posso dire di considerarlo un RPG sotto il profilo del gameplay (combat system) perché puoi scegliere fra tre classi iniziali e molte altre specializzazioni. Oltretutto l'altezza, la stazza e di conseguenza il peso del pg (caratteristiche che si scelgono nell'editor durante la creazione) incidono sulla capacità dell'inventario, sulla gestione della stamina e danno alcuni vantaggi o svantaggi nell'esplorazione. Ad esempio permettono solo ai personaggi più bassi e minuti di infilarsi attraverso i passaggi stretti (magari senza dover aprire porte o fare un giro più lungo e pericoloso) e a quelli più alti e grossi di resistere meglio all'opposizione del vento impetuoso. Anche il sesso del pg determina la reazione che alcuni mob hanno alla sua vista.
 
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Se per "Action-Rpg" si intendono tutte le produzioni, comprese quelle giapponesi, c'è una lista infinita di titoli migliori come combat system, ma per il semplice fatto che i giapponesi hanno un focus particolare per quel determinato aspetto e non devono pensare a tutta la struttura che invece fa da fondamento per un'esperienza di stampo occidentale.

Diciamo che si va in un paragone tra prodotti profondamente diversi.
 
Se per "Action-Rpg" si intendono tutte le produzioni, comprese quelle giapponesi, c'è una lista infinita di titoli migliori come combat system, ma per il semplice fatto che i giapponesi hanno un focus particolare per quel determinato aspetto e non devono pensare a tutta la struttura che invece fa da fondamento per un'esperienza di stampo occidentale.

Diciamo che si va in un paragone tra prodotti profondamente diversi.
Però citane qualcuno altrimenti siamo punto e a capo. :asd: Personalmente vorrei capire meglio quali giochi hai in mente. :sisi:
 
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Però citane qualcuno altrimenti siamo punto e a capo. :asd: Personalmente vorrei capire meglio a che tipo di giochi ti stai riferendo. :sisi:
Ma è un discorso alla base, senza stare a sfogliare il listone della spesa. Moltissimi A-rpg giapponesi si fondano sul loro combat system, è normale che piglino a calci in culo qualunque prodotto occidentale che fa dei combattimenti "una parte", il più delle volte. Cioè, il recente FF VII? Ys? Bloodborne? DD che hai citato tu? Persino Nier nel suo essere al più discreto.

Però sono anni luce lontani da un The Witcher 3, che fa della concezione occidentale di intendere un gdr il suo cuore. Questo non è che toglie il suo CS tendente al mediocre dall'equazione, ma ovviamente porta sul campo tutta una sequela di altri elementi molto centrali all'esperienza. Risulta difficile accostarlo ad Ys dove l'unica cosa che contano sono i combattimenti e non c'è letteralmente niente altro di rilevante (a parte le musiche, che servono a ritmare i combattimenti appunto) essendo spiccatamente arcade. Ma lo stesso DD ha un impostazione dove i combattimenti divengono il principale pilastro portante.
 
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Ma è un discorso alla base, senza stare a sfogliare il listone della spesa. Moltissimi A-rpg giapponesi si fondano sul loro combat system, è normale che piglino a calci in culo qualunque prodotto occidentale che fa dei combattimenti "una parte", il più delle volte. Cioè, il recente FF VII? Ys? Bloodborne? DD che hai citato tu? Persino Nier nel suo essere al più discreto.

Però sono anni luce lontani da un The Witcher 3, che fa della concezione occidentale di intendere un gdr il suo cuore. Questo non è che toglie il suo CS tendente al mediocre dall'equazione, ma ovviamente porta sul campo tutta una sequela di altri elementi molto centrali all'esperienza. Risulta difficile accostarlo ad Ys dove l'unica cosa che contano sono i combattimenti e non c'è letteralmente niente altro di rilevante essendo spiccatamente arcade. Ma lo stesso DD ha un impostazione dove i combattimenti divengono il principale pilastro portante.
Beh, visto che inizialmente stavo cercando di rispondere alla sua domanda, Bloodborne lo includevo nei "souls" già citati da Rabum. :asd: FFVIIR credo che narrativamente sia un JRPG nel senso più classico del termine, pertanto non so se Rabum lo stesse considerando un diretto concorrente. Visti dalla concezione occidentale del gdr di cui parli, i JRPG generalmente sono storie ad ampio respiro (standard di longevità) con un senso di crescita (stats, abilità, magie) dei personaggi principali già univocamente scritti (senza che il giocatore possa intervenire sulle decisioni che prenderanno), un cs che accompagni e valorizzi questa crescita, un worldbuilding che tendenzialmente si prefigge una certa cura e profondità, il tutto immerso in un piglio estroso (fantasia a briglia sciolta tipicamente nipponica che non si fa problemi a mischiare di tutto) e credo in media meno legato al folklore del proprio emisfero rispetto a quanto lo siano invece, sempre in media, i GDR occidentali (correggetemi se sbaglio). Con ciò non voglio dire che una parte della descrizione che ne ho fatto non sia condivisa anche dai GDR occidentali, ma ho cercato di individuare una serie di caratteristiche che potessero essere distintive dei JRPG quando prese nel loro insieme.

Fidandomi della tua parola su The Witcher mi trovi d'accordo sulla difficoltà di accostare due giochi in cui gli elementi centrali dell'esperienza non corrispondono, ma Rabum ha parlato genericamente di "action rpg", non di "action rpg aderenti alla concezione occidentale di questo genere".
 
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Beh, visto che inizialmente stavo cercando di rispondere alla sua domanda, Bloodborne lo includevo nei "souls" già citati da Rabum. :asd: FFVIIR credo che narrativamente sia un JRPG nel senso più classico del termine, pertanto non so se Rabum lo stesse considerando un diretto concorrente. Visti dalla concezione occidentale del gdr di cui parli, i JRPG generalmente sono storie ad ampio respiro (standard di longevità) con personaggi principali già univocamente scritti (senza che il giocatore possa intervenire sulle decisioni che prenderanno), un worldbuilding che tendenzialmente si prefigge una certa cura e profondità, il tutto immerso in un piglio estroso (fantasia a briglia sciolta tipicamente nipponica che non si fa problemi a mischiare di tutto) e credo in media meno legato al folklore del proprio emisfero rispetto a quanto lo siano invece, sempre in media, i GDR occidentali (correggetemi se sbaglio). Con ciò non voglio dire che una parte della descrizione che ne ho fatto non sia condivisa anche dai GDR occidentali, ma ho cercato di individuare una serie di caratteristiche che potessero essere distintive dei JRPG quando prese nel loro insieme.

Fidandomi della tua parola su The Witcher mi trovi d'accordo sulla difficoltà di accostare due giochi in cui gli elementi centrali dell'esperienza non corrispondono, ma Rabum ha parlato genericamente di "action rpg", non di "action rpg aderenti alla concezione occidentale di questo genere".
Faccio le veci di Rabum, ma si riferiva al 100% a WRPG quando ha scritto di "action RPG".
 
Beh, visto che inizialmente stavo cercando di rispondere alla sua domanda, Bloodborne lo includevo nei "souls" già citati da Rabum. :asd: FFVIIR credo che narrativamente sia un JRPG nel senso più classico del termine, pertanto non so se Rabum lo stesse considerando un diretto concorrente. Visti dalla concezione occidentale del gdr di cui parli, i JRPG generalmente sono storie avventurose ad ampio respiro (standard di longevità) con personaggi principali già univocamente scritti (senza che il giocatore possa intervenire sulle decisioni che prenderanno), un worldbuilding che tendenzialmente si prefigge una certa cura e profondità, il tutto immerso in un piglio estroso (fantasia a briglia sciolta tipicamente nipponica che non si fa problemi a mischiare di tutto) e credo in media meno legato al folklore del proprio emisfero rispetto a quanto lo siano invece, sempre in media, i GDR occidentali (correggetemi se sbaglio). Con ciò non voglio dire che una parte della descrizione che ne ho fatto non sia condivisa anche dai GDR occidentali, ma ho cercato di individuare una serie di caratteristiche che potessero essere distintive dei JRPG quando prese nel loro insieme.

Fidandomi della tua parola su The Witcher mi trovi d'accordo sulla difficoltà di accostare due giochi in cui gli elementi centrali dell'esperienza non corrispondono, ma Rabum ha parlato genericamente di "action rpg", non di "action rpg aderenti alla concezione occidentale di questo genere".
Però il suo discorso fila se associ The Witcher a titoli che ne seguono a grandi linee quella direzione. Cioè se uno pensa a giochi con una fase d'azione ma ancorati a quelle caratteristiche (parziali o totali) da Wrpg ti vengono in mente cose come i titoli Bethesda, quelli dei Piranha Bites, Kingdom Come, DA2, robe come Alpha Protocol o il primo Mass Effect.

Ed è un dato direi statisticamente comprovato che sono tutti, chi più (gothic) chi meno, pali in culo da giocare :asd: Poi ci sarà sicuramente chi la pensa differentemente, ma in quell'ambito non è così sbagliato dire che The Witcher 3, tutto sommato, se la cava "benino"

Però se esci da quello spettro no, piglia scoppole a destra e a manca. Al che si ritorna al discorso che facevo, cioè si va a paragonare robe molto distanti l'una dall'altra però.
 
Faccio le veci di Rabum, ma si riferiva al 100% a WRPG quando ha scritto di "action RPG".
Ah ok, pensavo stesse escludendo soltanto i JRPG. :asd: No, in tal caso credo che la cerchia si restringa ulteriormente con riposizionamento di Gerry.
Però il suo discorso fila se associ The Witcher a titoli che ne seguono a grandi linee quella direzione. Cioè se uno pensa a giochi con una fase d'azione ma ancorati a quelle caratteristiche (parziali o totali) da Wrpg ti vengono in mente cose come i titoli Bethesda, quelli dei Piranha Bites, Kingdom Come, DA2, robe come Alpha Protocol o il primo Mass Effect.

Ed è un dato direi statisticamente comprovato che sono tutti, chi più (gothic) chi meno, pali in culo da giocare :asd: Poi ci sarà sicuramente chi la pensa differentemente, ma in quell'ambito non è così sbagliato dire che The Witcher 3, tutto sommato, se la cava "benino"

Però se esci da quello spettro no, piglia scoppole a destra e a manca. Al che si ritorna al discorso che facevo, cioè si va a paragonare robe molto distanti l'una dall'altra però.
Trovo plausibile che lì in mezzo se la cavi benino. :sisi: Aggiungerei anche i titoli Spiders.

Bubu Regalaci un confronto fra il cs di Amalur e quello di TW3 :unsisi:
 
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