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Finito.
Pikmin è una serie davvero preziosa, una perla, una garanzia. E credo che Pikmin 4 sia riuscito nel difficile compito di scalzare il secondo episodio dal primo posto del mio personale podio, entrando pure nella mia top 3 di titoli N su Switch.
è difficile dirlo con certezza, perché per alcuni elementi trovo il 2 ancora insuperato, ma in generale il 4 non è altro che la perfetta evoluzione di quella formula e tutto quello che volevo da Pikmin 3 che, pur essendo un episodio eccellente, non era riuscito a darmi. Una celebrazione di tutta la serie, nelle sue due differenti nature, una festa colorata alla quale partecipano tutti i Pikmin che abbiamo amato in passato, più i nuovi arrivati, e tutte le creature che abitano il pianeta Pnf-404.
Ho amato tutto quel che ha aggiunto in ambito di leveling e "side quests", seppur embrionali, e anche il modo in cui diverse tipologie di gameplay siano integrate nell'avventura. Ed anche se non posso dire di essere impazzito per le fasi notturne, se prese come una leggera variazione sul tema per staccare dall'esperienza principale, giocavano benissimo il loro ruolo. Insieme a sfide e battaglie dandori e al gioco nel gioco del racconto di Olimar.
Vorrei soffermarmi su alcuni singoli aspetti e spendere due parole nello specifico:
Introduzione dell'editor del personaggio e annessi naufraghi:mi è sembrata un'idea carina e fresca renderti protagonista dell'avventura, con un Olimar e Louie ormai destinati ad essere un po' come le mascotte di questa serie, ma devo dire che ho trovato l'editor un po' troppo timido ed abbozzato. Sarebbe stato carino, ad esempio, poter sbloccare nuovi outfit ed elementi di personalizzazione lungo il corso dell'avventura, un po' come avviene per la testa da fogliolino. Non ho amato invece come l'editor sia stato utilizzato per risparmiare tempo sul design dei naufraghi, che mi sono risultati quasi come una squadra di Mii in salsa Pikmin. Molti hanno lo stesso taglio di capelli e sono quasi dei recolor di altri. Mi sarebbe piaciuto tanto che ogni pg fosse stato ancora più carismatico nel design. Bellina comunque l'idea di aggiungere così tanti personaggi, a partire dal simpatico team di soccorritori, però devo dire che la buffa bizzarria di design di Olimar, Louie e il presidente di Hocotate rimane per me imbattuta, mentre già da Pikmin 3 si aveva a che fare con dei capitani dal design un po' meno stramboide.
Occin: come in qualsiasi serie in cui ad un certo punto arriva il salto, Occin è un punto di non ritorno, la scoperta della ruotaMi sono ritrovato per il 90% per cento dell'avventura a girare sul suo dorso, per avere maggiore libertà di movimento, e scendevo solo per affidargli compiti durante il dandori e per fargli eliminare creature o trasportare oggetti. Il modo in cui questa introduzione si incastra nello stile di gioco di Pikmin è naturale, quasi ovvio. Certo, la sua presenza e molte delle cose che può fare rendono forse in certi frangenti l'avventura un po' stucchevolmente facilotta, ma non al punto di risultare fastidiosa.
Impossibile concepire un altro episodio di Pikmin senza di lui, o qualcosa di simile.
Difficoltà generale: ho avuto un inizio un po' traumatico, con la presenza di un tutorial sfiancante, figlio forse della paura espressa da Miyamoto in una intervista che la gente non acquistasse Pikmin perché considerato troppo difficile. Poi certo, chi gioca da tanti anni ai videogiochi magari non si rende conto di quanto questo, come tanti altri, sia pur sempre un linguaggio la cui grammatica va imparata. Io forse do per scontate certe cose, ma c'è sempre chi trovandosi davanti ad un videogioco non sappia totalmente come si deve comportare.
In aggiunta, un'altra cosa che ho mal sopportato sono i continui suggerimenti via radio di Collin e soci, che spesso non mi davano neanche il tempo di trovare da solo una soluzione. Insomma, tra queste cose ed altre, tra cui gli sgravatissimi Pikmin gelati, l'avventura principale scorre come una piacevole scampagnata, a parte qualche caverna che ti fa un po' il muso brutto.
Ma è quando inizia il post game che le cose cominciano a pendere verso un livello di sfida molto più gratificante: tra il racconto di Olimar, che ti getta in una versione ridotta dell'ansia alla Pikmin 1, la caverna del fogliolino saggio, le due aree finali e la caverna del boss finale.
Definirlo "post game", poi, è forse riduttivo; e considerando la quantità di cose che il gioco ti offre in questa fase, direi semplicemente che sia solo la seconda metà del gioco.
Piccola nota sui messaggi dei capitani: amabilmente insopportabili quando si disperano perché hai perso molti Pikmin. Credo che tutte le volte che ho riavviato l'ho fatto perché loro mi stavano giudicando
Caverne: se quelle di Pikmin 2 erano più incentrate sul collezionismo e la sopravvivenza, queste sono progettate per offrirti anche enigmi brillanti, in cui dare anche spazio alle tante diverse tipologie di Pikmin e alle loro peculiarità. Niente da fare, qui Pikmin 2 credo ne esca con le ossa rotte.
Meravigliose.
Colonna sonora: Ahi ahi ahi, qui arriva il tasto dolente. Premetto subito che Soshi Abe (autore anche di quella di Dread se non ricordo male), Asuka Hayazaki e Kenta Nagata portano a casa il compito, partendo dal lavoro fatto da Hajime Wakai nei primi due episodi e nel terzo dove però non mi colpì particolarmente. Torna la colonna sonora dinamica che cambia quando ti imbatti nei nemici, ad esempio, ma inspiegabilmente sparisce il cambio di ritmo quando ci si avvicina al tramonto, dove gli strumenti si riducevano e la musica diventava più dolce, avvicinandosi a fine giornata.
Sparisce anche il doppio arrangiamento che avevi quando usavi Olimar o Louie nel 2, pur tornando in una certa forma la feature del doppio capitano, impersonato però da Occin. Questo per quanto un po' triste lo trovo anche comprensibile: Pikmin 2 (così come il 3 ) si reggeva sull'alternanza tra i due capitani, quindi capitava sovente di poter godere dei due differenti arrangiamenti di uno stesso livello. Occin non è un sostituto di Louie, ma un pg che ti ritrovi forse più spesso ad avere in squadra, piuttosto che separarti da lui per risolvere enigmi e dividere i compiti. Certo, capita anche questo, ma un focus sonoro differente non sarebbe stato probabilmente giustificato.
Ma il problema principale, per me, è che i compositori hanno lavorato su una soundtrack forse più ambientale, meno protagonista, quindi meno capace di imprimersi. Quella di Pikmin 1 rimane forse la più iconica e "canticchiabile", quella di Pikmin 2 la più complessa, ricca, quella di Pikmin 3...praticamente non me la ricordo(l'ho ascoltata varie volte dopo aver finito il gioco ma a parte un paio di temi non mi si ficca in testa, quindi urge un ulteriore riascolto per fare un confronto). Se In Pikmin 2, ad esempio, la colonna sonora restituiva l'idea di una avventura "militare" in un luogo ostile e selvaggio, ma al contempo meravigliosamente incontaminato, quella del 4 si concentra forse di più sull'aspetto rilassante di questo grande giardino dietro casa, soleggiato e meraviglioso alla vista, grazie anche all'ottimo lavoro fatto sulla grafica. Credo che il sound design sia sempre e comunque legato al tipo di esperienza e anche a quello che vede l'occhio, quindi in un certo senso capisco i motivi ma qui da un lato abbiamo per me un fuoriclasse (Wakai), dall'altro dei bravissimi compositori che non riescono a dare quel qualcosa in più. Il tema vagamente metal del boss finale l'ho trovato proprio brutto e fuori contesto, l'unica cosa che definirei una macchia.
Ho comunque apprezzato tutti gli hint alla OST di Pikmin 1 nei vari temi del racconto di Olimar (comunque non memorabili, e gli hint stessi amplificano le differenze tra quella OST e queste) ma c'è un unico brano che ho adorato sin dalle prime note e che non se ne andrà più, ed è questo:
P.S.: bellissima anche la nuova marcetta per muovere i Pikmin
Il Dandori e le sessioni notturne: Ho trovato adorabile come abbiano deciso di mettere in risalto un concetto chiave della serie Pikmin e di renderlo protagonista dell'esperienza, integrandolo nel gameplay e nella storia perfino. è buffo come io mi chieda se sto usando un buon dandori quando devo organizzare gli impegni quotidianiEntrando nello specifico, sfide e battaglie Dandori sono state una droga per me e adesso che ho preso gli ultimi power up, posso dedicarmi a platinare quelle della caverna del fogliolino saggio, che mi hanno dato tanto filo da torcere.
Le sessioni notturne, invece, non mi hanno affatto entusiasmato. Anche se per staccare con l'avventura principale, appunto, ci possono anche stare. Giusto l'ultima mi ha coinvolto parecchio, quindi forse con una gestione migliore della gradualità della difficoltà, mi sarei anche divertito di più. Invece passi da una lunga serie di sessioni un po' ripetitive e poco sfidanti all'ultima dove devi mettere davvero in moto il cervello ed essere molto attento ed abile nel dividerti i compiti con Occin.
Magari si approfondirà in futuro, ma avevo aspettative maggiori onestamente.
Piklopedia/Creature: Come sempre, la crema del gioco. La cura, assolutamente non richiesta e non necessaria, nel fornire una doppia descrizione, una più sentimentale del naufrago di cui ora non ricordo il nome e l'altra più accuratamente scientifica di Olimar mi ha commosso. Consiglierei a tutti di non perdersi nessuna delle descrizioni, soprattutto di quelle di Olimar, perché aiutano a capire quanto non ci sia nulla di lasciato al caso nell'inventare e concepire questo insolito bestiario. Per ogni creatura c'è una descrizione del suo comportamento e delle sue caratteristiche biologiche, il modo in cui tra queste bestie si sviluppano simbiosi, in cui capisci come tutte facciano parte dello stesso ecosistema dove ogni cosa è in relazione all'altra, vanno a creare una vera e propria lore che secondo me è imperdibile.
Il bestiario in sé, poi, è sicuramente ricchissimo e non si risparmia di sorprenderti fino alle battute finali. Da amante del secondo episodio, ho adorato vedere tante vecchie facce, sebbene foooorse avrei gradito un po' più di novità, anche sacrificando certi volti noti. Se non erro Pikmin 3 aveva puntato maggiormente sulla novità. Qui si è strizzato più l'occhio a quelli come me, orfani del 2. Un'altra cosa in cui forse ritengo superiore Pikmin 3 sono i boss, che mi sembravano più particolareggiati nel concept e nelle modalità per affrontarli.
Tesori: vale quasi tutto quello che ho detto per le creature, anche se qui si possono apprezzare delle descrizioni di Olimar più personali. Andateli a guardare, girateli per osservarli in ogni minimo dettaglio, perché il gioco ti chiede anche di prenderti il tempo per rimanere nella galleria a goderti quello che hai ottenuto. Tale amore per il particolare, anche qui non richiesto dal gameplay e assolutamente fine a se stesso, lo si può trovare forse solo in qualche titolo indipendente al giorno d'oggi.
Credo di aver concluso, anche se mentre giocavo ho pensato spesso a come la formula potrebbe evolversi in futuro, grazie alle nuove introduzioni, e ne vorrei parlare in seguito. E per me da questo episodio potrebbe partire una nuova era per Pikmin.
Ora mi ritrovo con la voglia di recuperare i primi due su Switch e farmi una idea più matura di due titoli fondamentali della mia adolescenza e di prendere anche il terzo, nella versione Deluxe che non ho mai giocato.
Con lentezza, tra un po' di tempo.
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P.S.: che vuole ancoraLouie con quei coleti? Che devo fare? C'è ancora roba da sbloccare? Come mai mi hanno dato la trombetta così tardi?
Si c'è ancora una roba da collezionare

tra l'altro guarda ora la Piklopedia e quella dei tesori