e origini del virus e di Elizabeth Greene sono scoperte: nel 1969 il governo effettuò dei test sul virus a Hope in Idaho, creato per colpire razze predeterminate. Il virus però mutò in qualcosa di più pericoloso, e con l'intera popolazione infettata. Elizabeth Greene fu la sola sopravvissuta; un'anomalia nella biologia del suo corpo accettò il virus, riscrivendo il suo codice genetico insieme a quello del figlio mai nato, designato come "Pariah". La restante popolazione di Hope venne liquidata senza pietà dai Blackwatch. Greene e Pariah vennero tenuti in cattività per ulteriori ricerche, più avanti in congiunzione con la GENTEK.
Poco dopo Alex scopre il suo passato: i Blackwatch chiusero il progetto della GENTEK a causa di fuga di notizie e ordinò l'eliminazione di tutto il personale. L'impiegato della GENTEK, il Dr. Alex Mercer prese campioni del virus (la variante Dx-1118, chiamato "BLACKLIGHT") come "assicurazione". Alla fine, inchiodato dai Blackwatch alla Penn Station, decise di portarne con sè quanti più possibile, distruggendo la fiala e rilasciando il virus. Venne ucciso dai soldati, collassando sulla fiala rotta. Il virus quindi consumò fulmineamente il corpo di Alex, rianimandolo, usando la sue cellule per preservare la sua esistenza e creare una nuova entità con abilità inumane. Viene successivamente scoperto che fu questo a causare l'infezione che sta propagando per Manhattan, che passò da Mercer al resto della popolazione. Svegliandosi poi nel obitorio dell'inizio, il clone del virus, Zeus, si riteneva Alex Mercer.