Mr. Green Genes
Vegetable
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vero è, in parte, che la situazione di N sia più o meno sempre la stessa. Cambia però qualche aspetto che dovrebbe essere di primaria importanza: hai una base installata da capogiro e hai una console unica su cui concentrare tutte le risorse. Di contro, sviluppare i videogiochi oggi è una faccenda un po' più complessa, almeno per certe tipologie, perché le possibilità degli hardware ti consentono di lavorare su titoli enormi, che richiedono, immagino, grossi investimenti di risorse.guarda, io sono anche d'accordo col tuo discorso, e pure se non lo fossi che ti si potrebbe dire?esprimi un tuo desiderio personale e la voglia di vedere più giochi di un certo tipo, non ha alcun senso o logica andare a sostenere che non sia giusto.
però guardando indietro alla storia di nintendo per me la situazione è sempre stata più o meno questa... in ogni gen abbiamo avuto non più di 3-4-5 giochi davvero grossi, progetti di cui si percepivano immediatamente le enormi ambizioni, sempre appartenenti alle tre storiche serie principali, cui a partire dal wii si è aggiunto xenoblade.
per me davvero la storia di nintendo è sempre stata questa: il mario, metroid, zelda di turno che partiva proprio con l' idea di dare una scossa al mondo intero o "solo" dire "guardate, eccome come si realizza un grande platform/adventure/action adventure, siamo i migliori al mondo in questo" e poi tanti tanti altri giochi di grossine/medie/piccole dimensioni che però avevano ben altre ambizioni, non quella di stupire tutti i videogiocatori ma semplicemente di dare un' interpretazione in chiave nintendo di generi in voga (mario kart, smash, splatoon, paper mario e rpg vari , arms, animal crossing, ci metto anche pikmin anche se non si può affermare che gli rts siano davvero mai stati un genere troppo in voga) o semplicemente di fare dei "normali" buoni giochi.
eccezioni, in un senso o nell' altro, pochissime: in positivo dk su snes, che godette di uno sforzo notevolissimo e goldeneye su N64; in negativo il wiiu che, destinato da subito al fallimento, vide un mario che non aveva troppe ambizioni ed uno zelda condiviso. e niente metroid, quindi col solo xeno a ricoprire il ruolo di gioco esclusivo di un certo tipo
tra parentesi, non mi sto addentrando nel discorso qualità, sto parlando di sola grandeur dei giochi, perchè se dovessi fare un discorso su quanto le ambizioni siano state centrate avrei grossi dubbi almeno su sunshine e su tutti gli zelda che separano majora da botw.
da kirby non mi aspetto nulla di troppo particolare poi... mi colpisce l' ambizione per un kirby, che generalmente ne ha meno o molta meno, ma mi fermo lì, sarei enormemente stupito se a gioco uscito mi trovassi a collocarlo non distante da un odyssey o chi per esso.
per altri giochi ambiziosi ci sono state le terze parti, poche volte in realtà, giusto ai tempi di nes e snes quando sviluppare per la console nintendo di turno era la scelta migliore, e qualcosina per gamecube.
come a dire... tutto sommato la penso come te da un certo punto di vista, ma realisticamente questo è quello che mi aspetto, a meno di inversioni a U in ambito hardware o di una riorganizzazione interna a nintendo, in ambito personale o anche solo obiettivi da perseguire con i giochi, che però non mi aspetto e in definitiva nemmeno so se è il caso di auspicare
Vero è anche che in epoca cubo (ad esempio) Nintendo era molto più autarchica, tranne qualche eccezione, e la mancanza del supporto third la portava a spremere al massimo tutte le serie della sua scuderia. Tra cubo e gba avevamo Mario, Zelda, Metroid, Pikmin, Kirby, DK, Wario, Starfox, Pokémon, F-Zero, Paper Mario, Mario rpg, Luigi, Smash, Mario Kart e altre cose che probabilmente dimentico. Senza voler dimenticare che non tutti gli esponenti di queste saghe raggiungessero l'eccellenza, però in qualche modo c'era interesse a tenerle in vita e a volte a sperimentare con esse.
Oggi, a differenza di quel periodo, abbiamo praticamente una qualità eccelsa su tutti gli esponenti switch delle saghe passate (tranne Pokémon, che merita un discorso a parte) e per il resto spazi occupati o da serie N nuove o da ottime esclusive third. Quindi a conti fatti il parco titoli è inattaccabile, ma rimane un po' di amaro in bocca (almeno personalmente) per il mancato sfruttamento di IP interne che potrebbero dare tanto, reinventarsi, sorprendere.
è un problema? In realtà no, perché tolti esempi come quello del 2020 (grazie al catz0) non c'è stato un singolo periodo di magra di switch, c'è una gestione delle uscite eccezionale, e mai si percepisce che la macchina si sia fermata sul serio. Io me li ricordo ancora i topic in certi periodi di Wii e non parliamo di Wii U. Switch è un periodo d'oro.
Rimane, appunto, un po' di desiderio di vedere investimenti di risorse sulla scuderia Nintendo, che è ricchissima di generi videoludici con cui potenzialmente creare titoli molto ambiziosi e sorprendenti, magari osando un pochino. Perché è chiaro che farlo con Zelda è praticamente un rischio inesistente e farlo con starfox no, però se poi lavori bene ti torna tutto.
Ma è solo una voglia di vedere "oltre", appunto, e non un'espressione di malcontento che io personalmente non ho.
Purtroppo neanche io mi aspetto chissà cosa per Kirby, per il semplice fatto che questa saga ha sempre (no sempre no, da un certo punto) puntato sulla leggerezza e sulla semplicità, rivolgendosi ad un pubblico di più piccoli. Il vero salto in avanti sarebbe consegnare un platform 3D un pelo più smaliziato e profondo.