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non sono su un binario costruito dal caso, sono su un binario costruito dai miei genitori, e prima ancora dai miei nonni, e prima ancora da quelli che c'erano prima. è ovvio che, essendo vissuti prima di me miliardi di individui, non posso partire da 0, ma all'interno del contesto che si è creato per opera degli innumerevoli uomini che sono vissuti prima di me. mica sono il primo uomo sulla terra. ma all'interno di questo contesto, che è vero che non dipende da me ma non è nemmeno frutto del caso, esseno frutto di innumerevoli liberi arbitri esistiti prima di me, sono libero di fare ciò che voglio.

E' no, perchè il discorso è ovviamente valido per tutti //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif i tuoi genitori mica li hai scelti, così come loro non hanno scelto i propri e via dicendo

quindi è solo una moltiplicazione di binari, ma sempre tali restano

se non hai libero arbitrio tu insomma, non ce l'hanno neanche i tuoi genitori, e via dicendo

 
Che bella questa discussione //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/bzv7yXY.png

Riguardo il discorso "tartarughe laureate", c'è anche da considerare il fatto che, se le tartarughe, una volta acquisita consapevolezza, mi mandano a cagare, evidentemente avranno un loro motivo; e magari,concedendo intelligenza, ma negando la capacità di esercitarla liberamente, si commette un delitto.

Il mio cane vive libero dentro casa,ogni tanto gli metto il guinzaglio e gli faccio fare una passeggiata: è contento.

Prendo un cane selvatico, nato libero: lo tengo dentro casa ed ogni tanto lo faccio uscire, sempre legato: giustamente dovrebbe odiarmi, perchè la mia volontà lo limita. Impone dei paletti, e gli fa solo bagnare le labbra con quel quid che io stesso gli ho tolto.

 
Quante sciocchezze ragazzi, siete riusciti a far impallidire persino gli atei dell'asilo con le banalità delle ultime tre pagine, non lo dico per cattiveria ma, seri, per onestà intellettuale chiunque di voi si sarebbe potuto fare da contraddittorio su alcune cose stra-risapute, che sono state incredibilmente scansate nel perdurare del discorso.

Per esempio, leggevo del discorso della convenienza. "quale uomo seguirebbe *** se non fosse conveniente?"

E la risposta è "NESSUNO"

E allora? Chi di voi amerebbe se dall'amore non ne venisse qualcosa, persino l'autocommiserazione? Chi di voi sarebbe amico di un altro uomo se ciò non gli desse sicurezza, divertimento, piacere? Ma ancor meglio, chi di voi VIVREBBE se sapesse che ogni azione della propria vita è assolutamente esclusa dal concorso per la propria felicità?

Insomma, la religione è convenienza...scoperta scottante? °_°

Inoltre, il libero arbitrio. Ma santo cielo la metafora del padre e del bambino è così stra-abusata che mi vergogno persino a menzionarla! Preferite un papà che vi dia la libertà di sbagliare e di farvi male, contemplando la possibilità che vi allontaniate da lui, o un papà che vi tenga sempre stretti a sé senza la possibilità di fare alcunchè senza la sua presenza e senza la libertà di meritarla? E per piacere non rispondetemi la seconda perché non si contano le volte che avete disobbedito e disobbedirete a vostro padre.

Sul peccato originale non mi dilungo, non sono propriamente informato ma non ci vedo troppo scandalo. Si è fatto l'esempio di un "assassinio" che ricade ingiustamente su un trisnipote, il problema sorge dal fatto che Adamo ed Eva non hanno ammazzato nessuno, hanno invece disobbedito a ***, hanno mangiato dall'albero della conoscenza ed hanno generato quella prole fatta a stampo dall'umanità peccatrice che appunto Adamo ed Eva rappresentano. Evidentemente l'uomo E' portato al male, il cuore di tutti gli uomini lo è, e per tale motivo non può essere ammesso con tanta festa in paradiso. Guardatevi allo specchio e meditate, se *** esiste davvero allora incredibile sul serio, siete la prova vivente che la sfiducia del primo uomo sulla terra perdura negli uomini fino all'anno 2011. Considerate inoltre che *** sia possibilmente arrivato a farsi ammazzare per farvi scegliere lui piuttosto che voi e nonostante tutto avete scelto voi stessi sopra di lui, cosa legitimissima speculando laicamente: comprenderete però quanto possa risultare imbarazzante razionalisticamente, insinua il dubbio che forse nell'uomo ci sia Davvero un pessimo tarlo che gli impedisce di farla franca facilmente in paradiso.

Dipende da te? Naaa, è solo frutto del caso
Non hai scelto l'educazione che hai ricevuto, nè la combinazione chimico/fisica del tuo cervello, nè gli eventi esterni che ti hanno cresciuto e reso come sei, in pratica sei su un binario costruito dal caso, e farai tutto ciò che questo ha previsto per te. Certo, è solo un concetto teorico, ma ineccepibile.

Si. Ma anche no.

Ti dirò una cosa che spero possa aiutarti nella vita: Il mondo può benissimo e ragionevolmente essere solo e semplicemente caso, ma per l'uomo accettarlo significa solo una cosa. De-responsabilizzarsi.

A te la scelta, trovare il coraggio di pensare *** e comportarti con riguardo circa il peso delle tue azioni, o scaricare la colpa al caso dove ti è piu' comodo, quando e come di è piu' utile relativamente alla tuo uso e consumo. Il discorso di fondo non è altro piu' che questo.

 
Quante sciocchezze ragazzi, siete riusciti a far impallidire persino gli atei dell'asilo con le banalità delle ultime tre pagine, non lo dico per cattiveria ma, seri, per onestà intellettuale chiunque di voi si sarebbe potuto fare da contraddittorio su alcune cose stra-risapute, che sono state incredibilmente scansate nel perdurare del discorso.
Per esempio, leggevo del discorso della convenienza. "quale uomo seguirebbe *** se non fosse conveniente?"

E la risposta è "NESSUNO"

E allora? Chi di voi amerebbe se dall'amore non ne venisse qualcosa, persino l'autocommiserazione? Chi di voi sarebbe amico di un altro uomo se ciò non gli desse sicurezza, divertimento, piacere? Ma ancor meglio, chi di voi VIVREBBE se sapesse che ogni azione della propria vita è assolutamente esclusa dal concorso per la propria felicità?

Insomma, la religione è convenienza...scoperta scottante? °_°

Inoltre, il libero arbitrio. Ma santo cielo la metafora del padre e del bambino è così stra-abusata che mi vergogno persino a menzionarla! Preferite un papà che vi dia la libertà di sbagliare e di farvi male, contemplando la possibilità che vi allontaniate da lui, o un papà che vi tenga sempre stretti a sé senza la possibilità di fare alcunchè senza la sua presenza e senza la libertà di meritarla? E per piacere non rispondetemi la seconda perché non si contano le volte che avete disobbedito e disobbedirete a vostro padre.

Sul peccato originale non mi dilungo, non sono propriamente informato ma non ci vedo troppo scandalo. Si è fatto l'esempio di un "assassinio" che ricade ingiustamente su un trisnipote, il problema sorge dal fatto che Adamo ed Eva non hanno ammazzato nessuno, hanno invece disobbedito a ***, hanno mangiato dall'albero della conoscenza ed hanno generato quella prole fatta a stampo dall'umanità peccatrice che appunto Adamo ed Eva rappresentano. Evidentemente l'uomo E' portato al male, il cuore di tutti gli uomini lo è, e per tale motivo non può essere ammesso con tanta festa in paradiso. Guardatevi allo specchio e meditate, se *** esiste davvero allora incredibile sul serio, siete la prova vivente che la sfiducia del primo uomo sulla terra perdura negli uomini fino all'anno 2011. Considerate inoltre che *** sia possibilmente arrivato a farsi ammazzare per farvi scegliere lui piuttosto che voi e nonostante tutto avete scelto voi stessi sopra di lui, cosa legitimissima speculando laicamente: comprenderete però quanto possa risultare imbarazzante razionalisticamente, insinua il dubbio che forse nell'uomo ci sia Davvero un pessimo tarlo che gli impedisce di farla franca facilmente in paradiso.

Si. Ma anche no.

Ti dirò una cosa che spero possa aiutarti nella vita: Il mondo può benissimo e ragionevolmente essere solo e semplicemente caso, ma per l'uomo accettarlo significa solo una cosa. De-responsabilizzarsi.

A te la scelta, trovare il coraggio di pensare *** e comportarti con riguardo circa il peso delle tue azioni, o scaricare la colpa al caso dove ti è piu' comodo, quando e come di è piu' utile relativamente alla tuo uso e consumo. Il discorso di fondo non è altro piu' che questo.
E l''uomo è portato al male perché lo dici tu? O forse il fatto che Adamo ed Eva abbiano disubidito significa che, necessariamente, tutto il genere umano disubbidirà? Se, invece, l'uomo è portato al male, il problema è di ***, che lo ha creato, cosa da cui deriva il non-sense della punizione.

D'altra parte gli esempi vanno bene quando ti convengono? Perché in caso contrario, l'esempio del padre e del figlio è molto poco calzante, poiché il figlio non può scegliere il padre né può scegliere di non essere tale. Un uomo, invece, potrebbe non voler giocare la partita del libero arbitrio.

Infine, chi ha detto che seguire *** è conveniente? Eventualmente, un credente può credere, tra le varie cose, che venerare una certa divinità possa essergli conveniente, ma la venerazione non è necessariamente conveniente.

 
Dalla premessa non sapevo se aspettarmi una confutazione degna delle dissertazioni kantiane o la banalità derivante dall'alterigia di un intelletto mediocre. Inutile dire che, prevedibilmente, mi sono trovato innanzi alla seconda.

Non mi dilungo poiché ho espresso il concetto già precedentemente, dico solo che al di là della "splendida ed illuminante" metafora del padre e del bambino da te utilizzata, rimane il fatto che, come è stato sottolineato da numerosi pensatori, il concetto di libero arbitrio mostra il fianco ad una contraddizione ontologica, ovvero risiedente nell'essenza dello stesso, poiché se libero arbitrio vi è, allora per essere tale dev'essere completo. Ciò implica che un cristiano dotato di libero arbitrio dev'essere libero anche di non sottoporsi alle impostazioni dello stesso.

Nella bambinesca pagina precedente ho proposto un parallelo che ritengo calzante, si paragoni infatti il libero arbitrio alle regole di una partita a scacchi (ho scelto gli scacchi unicamente per la vicinanza con l'attività intellettuale). Chi si comporta bene ottiene la salvezza, allegorica vittoria, mentre che si comporta male, perde. Ebbene, un giocatore può scegliere anche di ritirarsi, o persino di non partecipare. Può un uomo decidere di "non partecipare" a tale impostazione? Se non volessi né guadagnarmi la salvezza, ma neanche tendere alla dannazione? E' di tutta evidenza che il concetto di libero arbitrio risulta limitato e succube di un'imposizione, cui non ci si può sottrarre. Almeno che non si consideri l'idea che *** garantisca la salvezza a prescindere, come molti cristiani pensano, ma a quel punto il libero arbitrio è solo libertà di fare quello che si vuole

Contesto inoltre la tua ultima frase, l'assenza di *** non significa necessariamente assenza di responsabilità o di etica, anche perché, ma tu con il tuo bagaglio nozionistico superiore lo saprai meglio di me, per qualsiasi sociologo, a partire da uno dei padri di questa materia, ossia Durkheim, la connessione tra società e religione è sovente unidirezionale, dalla prima verso la seconda, poiché nella religione ogni comunità celebra se stessa ed il simbolismo che soggiace qualsiasi religione serve a cementificare l'unità della comunità. Le società moderne però stanno lentamente superando quest'impostazione, piaccia o meno e non escludo che la stiano sostituendo con altri idoli ben più materiali, ma ciò non significa che vi sia necessariamente un perdita di civiltà, anzi. Insomma, l'impostazione che vuole nell'assenza di *** l' assenza di responsabilità, è falsa e stereotipata. L'assenza della pervasività di *** rispetto al passato ha prodotto nelle società moderne delle conseguenze, questo è indubbio, Jung ad esempio coniuga la perdita di religiosità e la paura per gli armamenti moderni, da cui deriva la psicosi Ufo degli anni '60, mentre per Eco, la voglia moderna di comparire in tv, deriva proprio dalla perdita di quella sorta di Grande Fratello qual era *** nell'immaginario di un tempo, come se la gente necessitasse d'essere vista da qualcuno per affermare la propria esistenza. Siamo nel campo della psicologia cognitiva, ma da qui ad estendere queste analisi ad un concetto sempre valido e sopratutto universalmente valido, ce ne passa.

 
Quante sciocchezze ragazzi, siete riusciti a far impallidire persino gli atei dell'asilo con le banalità delle ultime tre pagine, non lo dico per cattiveria ma, seri, per onestà intellettuale chiunque di voi si sarebbe potuto fare da contraddittorio su alcune cose stra-risapute, che sono state incredibilmente scansate nel perdurare del discorso.
E' evidente, ma è comprensibile dato che è bello lungo e atteggiamenti come quelli legati alla fede non contemplano grandi ragionamenti, che non hai letto attentamente i post precedenti, dato che ogni paragone, metafora, asserzione era motivata e/o preceduta (anche nei post precedenti) da un "ammettendo che".

Per esempio, leggevo del discorso della convenienza. "quale uomo seguirebbe *** se non fosse conveniente?"E la risposta è "NESSUNO"

E allora? Chi di voi amerebbe se dall'amore non ne venisse qualcosa, persino l'autocommiserazione? Chi di voi sarebbe amico di un altro uomo se ciò non gli desse sicurezza, divertimento, piacere? Ma ancor meglio, chi di voi VIVREBBE se sapesse che ogni azione della propria vita è assolutamente esclusa dal concorso per la propria felicità?

Insomma, la religione è convenienza...scoperta scottante? °_°
Il discorso non era questo, per l'appunto. Il punto era che, per i canoni umani, *** è ingiusto, iniquo, vendicativo, ecc, e lo dimostra la realtà dei fatti e della storia. E quindi, perchè adorare un *** malvagio, razionalmente? Ipotizzavo la possibilità della paura (indi convenienza), altro, di sensato, non c'è. A parte, chiaramente, la cieca volontà di indossare volontariamente un paraocchi, e convincersi del misticismo del mondo in quanto ciò leva ogni dubbio di cui è colma l'esistenza, bella comodità.

Inoltre, il libero arbitrio. Ma santo cielo la metafora del padre e del bambino è così stra-abusata che mi vergogno persino a menzionarla! Preferite un papà che vi dia la libertà di sbagliare e di farvi male, contemplando la possibilità che vi allontaniate da lui, o un papà che vi tenga sempre stretti a sé senza la possibilità di fare alcunchè senza la sua presenza e senza la libertà di meritarla? E per piacere non rispondetemi la seconda perché non si contano le volte che avete disobbedito e disobbedirete a vostro padre.
Prima di tutto, nessun libero arbitrio. In secondo luogo, non mi pare, biblicamente, che *** approvi molto l'allontanarsi da lui, o il solo pensare di infastidirlo. Terzo, parliamo di qualcosa di leggermente meno banale di un semplice padre, possibile non concepiate che non esiste per forza o l'essere come siamo, o l'essere succubi degli eventi senza criterio? Potevamo essere semplicemente uguali ad adesso ma senza testosterone che ci fa andar di matto, o senza quel sentimento istintivo che ci porta ad accumulare accumulare e accumulare, o via dicendo. O semplicemente potevamo essere come adesso ma in un mondo dove le risorse sono sempre molte più che le persone. E invece no, proprio impossibile da immaginare?

Sul peccato originale non mi dilungo, non sono propriamente informato ma non ci vedo troppo scandalo. Si è fatto l'esempio di un "assassinio" che ricade ingiustamente su un trisnipote, il problema sorge dal fatto che Adamo ed Eva non hanno ammazzato nessuno, hanno invece disobbedito a ***, hanno mangiato dall'albero della conoscenza ed hanno generato quella prole fatta a stampo dall'umanità peccatrice che appunto Adamo ed Eva rappresentano. Evidentemente l'uomo E' portato al male, il cuore di tutti gli uomini lo è, e per tale motivo non può essere ammesso con tanta festa in paradiso. Guardatevi allo specchio e meditate, se *** esiste davvero allora incredibile sul serio, siete la prova vivente che la sfiducia del primo uomo sulla terra perdura negli uomini fino all'anno 2011. Considerate inoltre che *** sia possibilmente arrivato a farsi ammazzare per farvi scegliere lui piuttosto che voi e nonostante tutto avete scelto voi stessi sopra di lui, cosa legitimissima speculando laicamente: comprenderete però quanto possa risultare imbarazzante razionalisticamente, insinua il dubbio che forse nell'uomo ci sia Davvero un pessimo tarlo che gli impedisce di farla franca facilmente in paradiso.
E questa è la fiera del no-sense, *** mi crea potenzialmente malvagio, il primo stronzo pecca e quindi Lui se la prende con tutta la progenia, poi si fa uccidere per redimermi e quindi non sono più condannato, però comunque vivo in un mondo di merda.

Il pessimo tarlo nell'uomo chi l'ha messo? Come se in una macchina ci fosse un pezzo di motore che manda tutto a a quel paese e si desse la colpa alla macchina

Si. Ma anche no. Ti dirò una cosa che spero possa aiutarti nella vita: Il mondo può benissimo e ragionevolmente essere solo e semplicemente caso, ma per l'uomo accettarlo significa solo una cosa. De-responsabilizzarsi.

A te la scelta, trovare il coraggio di pensare *** e comportarti con riguardo circa il peso delle tue azioni, o scaricare la colpa al caso dove ti è piu' comodo, quando e come di è piu' utile relativamente alla tuo uso e consumo. Il discorso di fondo non è altro piu' che questo.
Invece no, è proprio lo smettere di pensare l'atto più irresponsabile che si possa compiere, il credere al caso è solo una disquisizione teorica che nella pratica non comporta nulla. Accettare scritture vecchie e modificate in 2000 anni, e morali imposte da un'Istituzione che provocerebbe la nausea a qualsiasi persona a conoscenza di un minimo di storia invece nella pratica comporta ben più che una semplice consapevolezza.

 
Invece no, è proprio lo smettere di pensare l'atto più irresponsabile che si possa compiere, il credere al caso è solo una disquisizione teorica che nella pratica non comporta nulla.
De-responsabilizzazione. Un po' come quelli che ciarlano e ciarlano, fanno promesse, patti giuramenti e poi se ne lavano le mani quando è il momento di agire.

E l''uomo è portato al male perché lo dici tu? O forse il fatto che Adamo ed Eva abbiano disubidito significa che, necessariamente, tutto il genere umano disubbidirà? Se, invece, l'uomo è portato al male, il problema è di ***, che lo ha creato, cosa da cui deriva il non-sense della punizione.D'altra parte gli esempi vanno bene quando ti convengono? Perché in caso contrario, l'esempio del padre e del figlio è molto poco calzante, poiché il figlio non può scegliere il padre né può scegliere di non essere tale. Un uomo, invece, potrebbe non voler giocare la partita del libero arbitrio.

Infine, chi ha detto che seguire *** è conveniente? Eventualmente, un credente può credere, tra le varie cose, che venerare una certa divinità possa essergli conveniente, ma la venerazione non è necessariamente conveniente.
Detto francamente, dico che l'uomo è portato al male per...esperienza. Non ho creduto che l'uomo fosse portato al male perché me l'ha detto la Bibbia: ho convenuto che l'uomo fosse portato al male, e ho convenuto che chi ha scritto quei versi non aveva certo preso un granchio. Inoltre il padre in questione può scegliere di essere tale, e il figlio capirai, per logica non può scegliere di essere, come non può scegliere di essere un prodotto umano prima che un uomo lo produca. Questo non significa sbeffeggiare la logica, questo significa riconoscere il limite dell'uomo, finito rispetto all'ente *** infinito

Inoltre forse non hai capito il concetto che avevo esposto chiaramente, se Adamo ed Eva hanno disubbidito a *** ed oggi esiste cartman85 a perpetrare lo stesso errore, allora, a meno che Cartman85 non sia piu' o meno uomo di tutti gli altri, si può dire che è la classe di Adamo, Eva, E Cartman85 ad avere evidentemente qualcosa che non va. Se poi vuoi appellarti ancora alla tua intelligenza ti scontrerai con Dogmi e Misteri, sulla quale non potrai far altro che issare bandiera bianca.

Ma qui ti propongo un ennesimo atto di onestà: Ti pare veramente piu' ragionevole procedere dai principi piu' arzigogolati e profondii della Bibbia per cercarne una veridicità, che appellarti alla tua vita oggi e intepretare il testo secondo il tuo presente?

Per finire, la venerazione e la religione SONO convenienti. Come disse un famoso filosofo di un po' di tempo fa "La religione è l'oppio dei Popoli". La religione "garantisce" la vita eterna, è fonte di consolazione ed aiuta la gente a tirare avanti la baracca. Non sto dicendo sia una cosa giusta a priori, sto dicendo sia una cosa utilea priori.

Contesto inoltre la tua ultima frase, l'assenza di *** non significa necessariamente assenza di responsabilità o di etica, anche perché, ma tu con il tuo bagaglio nozionistico superiore lo saprai meglio di me, per qualsiasi sociologo, a partire da uno dei padri di questa materia, ossia Durkheim, la connessione tra società e religione è sovente unidirezionale, dalla prima verso la seconda, poiché nella religione ogni comunità celebra se stessa ed il simbolismo che soggiace qualsiasi religione serve a cementificare l'unità della comunità. Le società moderne però stanno lentamente superando quest'impostazione, piaccia o meno e non escludo che la stiano sostituendo con altri idoli ben più materiali, ma ciò non significa che vi sia necessariamente un perdita di civiltà, anzi. Insomma, l'impostazione che vuole nell'assenza di *** l' assenza di responsabilità, è falsa e stereotipata. L'assenza della pervasività di *** rispetto al passato ha prodotto nelle società moderne delle conseguenze, questo è indubbio, Jung ad esempio coniuga la perdita di religiosità e la paura per gli armamenti moderni, da cui deriva la psicosi Ufo degli anni '60, mentre per Eco, la voglia moderna di comparire in tv, deriva proprio dalla perdita di quella sorta di Grande Fratello qual era *** nell'immaginario di un tempo, come se la gente necessitasse d'essere vista da qualcuno per affermare la propria esistenza. Siamo nel campo della psicologia cognitiva, ma da qui ad estendere queste analisi ad un concetto sempre valido e sopratutto universalmente valido, ce ne passa.
Tutto questo purtroppo non c'azzecca sfortunamente nulla con il mio discorso. L'etica non ha nulla a che vedere con la responsabilità. Mi rifacevo piu' che altro a Nietzsche in Umano troppo Umano, caduto il valore di *** l'uomo è libero di imporsene di propri, ma anche i valori imposti dall'uomo non sono che ombre degli uomini che li fanno. Il mondo, senza ***, è relativo, ed optare per una via di mezzo del tipo "E' relativo ma non troppo" è semplicemente contraddittorio. Le cose sono due, o si prende la vita di petto (alla Superuomo) e ne si accetta la fondamentale disperazione O ci si rifugia all'ombra del valore piu' valore degli altri.

Che poi per Nietzsche *** sia morto vuole significare la sua posizione in questa battaglia tra disperazione e speranza.

Chi si comporta bene ottiene la salvezza, allegorica vittoria, mentre che si comporta male, perde. Ebbene, un giocatore può scegliere anche di ritirarsi, o persino di non partecipare. Può un uomo decidere di "non partecipare" a tale impostazione? Se non volessi né guadagnarmi la salvezza, ma neanche tendere alla dannazione? E' di tutta evidenza che il concetto di libero arbitrio risulta limitato e succube di un'imposizione, cui non ci si può sottrarre. Almeno che non si consideri l'idea che *** garantisca la salvezza a prescindere, come molti cristiani pensano, ma a quel punto il libero arbitrio è solo libertà di fare quello che si vuole
Ti de-responsabilizzeresti della tua vita. Come vedi si torna sempre li. "Io non ho scelto di vivere ma la vita me l'hanno data". Ragiona: Se non la vuoi allora non ci vuole niente, prendi e buttati dal balcone. Se invece la vuoi noterai che c'è una leggera contraddizione di fondo: accusi *** di non dare scelta sull'esistenza, ma se potessi scegliere sceglieresti di esistere. E' vero che il problema non cambia, è vero che comunque non hai modo di scegliere di essere, ma in verità non è molto di piu' di un atto di superbia: concettualmente parlando, dire "Se fossi veramente libero dovrei scegliere di essere" significa dire "Se fossi veramente libero dovrei essere ***". Non sono parole tanto diverse da quelle di Lucifero a *** nella caduta.

Inoltre il libero arbitrio è una dottrina che non riguarda l'autodeterminazione dell'uomo, ma solo il suo auto-compimento. Descrive infatti la libertà dell'uomo nel meritarsi il paradiso, di fatto tutte le chiese cristiane cattoliche sono concordi nel dire che l'uomo non è libero di esistere, ma assume libertà nel momento in cui viene al mondo.

E questa è la fiera del no-sense, *** mi crea potenzialmente malvagio, il primo stronzo pecca e quindi Lui se la prende con tutta la progenia, poi si fa uccidere per redimermi e quindi non sono più condannato, però comunque vivo in un mondo di *****. Il pessimo tarlo nell'uomo chi l'ha messo? Come se in una macchina ci fosse un pezzo di motore che manda tutto a a quel paese e si desse la colpa alla macchina
Mi sa che hai un po' equivocato il cristianesimo: *** ci fa felici e contenti, arriva il Diavolo che corrompe l'uomo, L'UOMO NEGA *** e ciò nonostante *** si fa uomo per redimere i peccati del mondo, continui a vivere in un mondo di ***** perché *** continua imperterrito a lasciare la libertà all'uomo di fare lo stronzo come il santo. Se il mondo è di ***** non è colpa di ***, è degli uomini che lo hanno reso tale.

i, dato che ogni paragone, metafora, asserzione era motivata e/o preceduta (anche nei post precedenti) da un "ammettendo che".
Lo faccio solo per venirvi incontro, io sono sicuro della mia fede ma se non allargo la mia frequenza d'onda a chi è praticamente all'opposto della mia il discorso è impossibile, si sparerebbero solo idiozie. E' la base del dialogo...

Il discorso non era questo, per l'appunto. Il punto era che, per i canoni umani, *** è ingiusto, iniquo, vendicativo, ecc, e lo dimostra la realtà dei fatti e della storia. E quindi, perchè adorare un *** malvagio, razionalmente? Ipotizzavo la possibilità della paura (indi convenienza), altro, di sensato, non c'è. A parte, chiaramente, la cieca volontà di indossare volontariamente un paraocchi, e convincersi del misticismo del mondo in quanto ciò leva ogni dubbio di cui è colma l'esistenza, bella comodità.
*** è giusto, equo e vendicativo non so quanto possa essere un difetto. Inoltre i cristiani non adorano un *** malvagio, bensì Gesu', e con esso *** uno e trino. Se mi vuoi dire che Gesu' era ingiusto e iniquo accomodati pure...

Prima di tutto, nessun libero arbitrio. In secondo luogo, non mi pare, biblicamente, che *** approvi molto l'allontanarsi da lui, o il solo pensare di infastidirlo. Terzo, parliamo di qualcosa di leggermente meno banale di un semplice padre, possibile non concepiate che non esiste per forza o l'essere come siamo, o l'essere succubi degli eventi senza criterio? Potevamo essere semplicemente uguali ad adesso ma senza testosterone che ci fa andar di matto, o senza quel sentimento istintivo che ci porta ad accumulare accumulare e accumulare, o via dicendo. O semplicemente potevamo essere come adesso ma in un mondo dove le risorse sono sempre molte più che le persone. E invece no, proprio impossibile da immaginare?
E tu basi il tuo ateismo sull'IMMAGINAZIONE? Sulla fantasia? °_°

 
..."Se fossi veramente libero dovrei essere ***". Non sono parole tanto diverse da quelle di Lucifero a *** nella caduta.

Inoltre il libero arbitrio è una dottrina che non riguarda l'autodeterminazione dell'uomo, ma solo il suo auto-compimento. Descrive infatti la libertà dell'uomo nel meritarsi il paradiso, di fatto tutte le chiese cristiane cattoliche sono concordi nel dire che l'uomo non è libero di esistere, ma assume libertà nel momento in cui viene al mondo.
e non può decidere nulla perchè dominato dal caso. Capisco che a te questa cosa possa sfuggire, ma a *** dubito. Il mio attaccamento alla vita è lo stesso identico di quello delle lucertole: istinto

Mi sa che hai un po' equivocato il cristianesimo: *** ci fa felici e contenti, arriva il Diavolo che corrompe l'uomo, L'UOMO NEGA *** e ciò nonostante *** si fa uomo per redimere i peccati del mondo, continui a vivere in un mondo di ***** perché *** continua imperterrito a lasciare la libertà all'uomo di fare lo stronzo come il santo. Se il mondo è di ***** non è colpa di ***, è degli uomini che lo hanno reso tale.
E mi ripeto, gli uomini chi li ha creati peccatori? E soprattutto *** non sconfigge il Diavolo?

*** è giusto, equo e vendicativo non so quanto possa essere un difetto. Inoltre i cristiani non adorano un *** malvagio, bensì Gesu', e con esso *** uno e trino. Se mi vuoi dire che Gesu' era ingiusto e iniquo accomodati pure...
Così giusto che punisce per "classe", perchè se è vero che dopo Adamo ed Eva Cartman è cattivo, è anche vero che è nato in sto postaccio, indipendentemente da come sarebbe stato. Così equo che mentre stai leggendo in Africa qualcuno muore di fame, e in Giappone qualcuno ha perso, vita compresa, un mesetto fa. Che equità!

E tu basi il tuo ateismo sull'IMMAGINAZIONE? Sulla fantasia? °_°

Scusa dimenticavo che stavo parlando con uno che crede che un uomo e una donna (creata da una di lui costola) erano in un giardino incantato dove però non potevano mangiare una mela, e un serpente parlante li ha indotti a mangiarla costringendo tutti i loro figli e incestuosi successori al peccato e a una vita misera.

No bè, a parte gli scherzi questa tua frase non sta in piedi sotto nessun punto di vista. Mai detto che BASO l'ateismo su quella frase, anzitutto. Poi, sì, immaginare esatto. Se *** è cos buono e compassionevole poteva crearci in un mondo pieno di cibo acqua e ricchezza per tutti, e invece no. Immagino, perchè ho una razionalità che rispetto, a differenza tua.

 
Detto francamente, dico che l'uomo è portato al male per...esperienza. Non ho creduto che l'uomo fosse portato al male perché me l'ha detto la Bibbia: ho convenuto che l'uomo fosse portato al male, e ho convenuto che chi ha scritto quei versi non aveva certo preso un granchio. Inoltre il padre in questione può scegliere di essere tale, e il figlio capirai, per logica non può scegliere di essere, come non può scegliere di essere un prodotto umano prima che un uomo lo produca. Questo non significa sbeffeggiare la logica, questo significa riconoscere il limite dell'uomo, finito rispetto all'ente *** infinito

Inoltre forse non hai capito il concetto che avevo esposto chiaramente, se Adamo ed Eva hanno disubbidito a *** ed oggi esiste cartman85 a perpetrare lo stesso errore, allora, a meno che Cartman85 non sia piu' o meno uomo di tutti gli altri, si può dire che è la classe di Adamo, Eva, E Cartman85 ad avere evidentemente qualcosa che non va. Se poi vuoi appellarti ancora alla tua intelligenza ti scontrerai con Dogmi e Misteri, sulla quale non potrai far altro che issare bandiera bianca.

Ma qui ti propongo un ennesimo atto di onestà: Ti pare veramente piu' ragionevole procedere dai principi piu' arzigogolati e profondii della Bibbia per cercarne una veridicità, che appellarti alla tua vita oggi e intepretare il testo secondo il tuo presente?

Per finire, la venerazione e la religione SONO convenienti. Come disse un famoso filosofo di un po' di tempo fa "La religione è l'oppio dei Popoli". La religione "garantisce" la vita eterna, è fonte di consolazione ed aiuta la gente a tirare avanti la baracca. Non sto dicendo sia una cosa giusta a priori, sto dicendo sia una cosa utilea priori.
Basi tutto il discorso sul fatto che l'uomo perpetri il peccato. Ora, si può credere in quello che si preferisce, per carità. Però non si può neanche pretendere che sia razionale. D'altra parte, come dici, andando avanti mi scontro con dogmi e misteri. Cose, queste, che non rendono una religione il top della razionalità. Interessante poi il fatto che spieghi come, a tuo avviso, credere sia utile a priori poiché esclude l'amore disinteressato per la divinità, cosa di cui si vantano molti credenti. Interessante soprattutto, l'idea del tirare avanti la bara, che spiega perfettamente il motivo per cui le religioni siano uno dei migliori strumenti di conservazione dello stato delle cose. Un instrumentum regni, insomma.

 
Basi tutto il discorso sul fatto che l'uomo perpetri il peccato. Ora, si può credere in quello che si preferisce, per carità. Però non si può neanche pretendere che sia razionale. D'altra parte, come dici, andando avanti mi scontro con dogmi e misteri. Cose, queste, che non rendono una religione il top della razionalità. Interessante poi il fatto che spieghi come, a tuo avviso, credere sia utile a priori poiché esclude l'amore disinteressato per la divinità, cosa di cui si vantano molti credenti. Interessante soprattutto, l'idea del tirare avanti la bara, che spiega perfettamente il motivo per cui le religioni siano uno dei migliori strumenti di conservazione dello stato delle cose. Un instrumentum regni, insomma.

ecco.

 
e non può decidere nulla perchè dominato dal caso. Capisco che a te questa cosa possa sfuggire, ma a *** dubito. Il mio attaccamento alla vita è lo stesso identico di quello delle lucertole: istinto
Contento te.

E mi ripeto, gli uomini chi li ha creati peccatori? E soprattutto *** non sconfigge il Diavolo?
Gli uomini sono stati creati uomini, felici ed eterni con *** nell'eden. Il Diavolo li ha tentati e li ha portati a peccare. "La storiella" è abbastanza facile da ricordare.

Inoltre la domanda è: *** sconfiggerà il diavolo?

La risposta è Si, ma, sarò ridondante, è la libertà dell'uomo decidere da che parte stare, e fino a prova contraria gli uomini nun se toccano

Così giusto che punisce per "classe", perchè se è vero che dopo Adamo ed Eva Cartman è cattivo, è anche vero che è nato in sto postaccio, indipendentemente da come sarebbe stato. Così equo che mentre stai leggendo in Africa qualcuno muore di fame, e in Giappone qualcuno ha perso, vita compresa, un mesetto fa. Che equità!
Ancora de-responsabilizzazione? Dai la colpa al postaccio e non a Cartman! In qualsiasi condizione un uomo si trovi, *** c'è comunque: "andate e predicate" vale anche per questo, testimoniare la presenza di *** a tutti, senza tenere conto delle condizioni ma guardando solo all'umanità delle persone.

Scusa dimenticavo che stavo parlando con uno che crede che un uomo e una donna (creata da una di lui costola) erano in un giardino incantato dove però non potevano mangiare una mela, e un serpente parlante li ha indotti a mangiarla costringendo tutti i loro figli e incestuosi successori al peccato e a una vita misera. No bè, a parte gli scherzi questa tua frase non sta in piedi sotto nessun punto di vista. Mai detto che BASO l'ateismo su quella frase, anzitutto. Poi, sì, immaginare esatto. Se *** è cos buono e compassionevole poteva crearci in un mondo pieno di cibo acqua e ricchezza per tutti, e invece no. Immagino, perchè ho una razionalità che rispetto, a differenza tua.
E infatti così è stato eh.

Inoltre, se vuoi mettermi il discorso fede-fantasia su questi termini, mettiamolo, perchè no: Io baso la mia fede su una "fantasia" non Mia. Mi è stata rilevata divina e vera e come tale le credo, se la conoscessi infatti come mia saprei che è una falsità, ma non essendo mia ho l'attenuante del dubbio.

Tu invece?

Basi tutto il discorso sul fatto che l'uomo perpetri il peccato. Ora, si può credere in quello che si preferisce, per carità. Però non si può neanche pretendere che sia razionale. D'altra parte, come dici, andando avanti mi scontro con dogmi e misteri. Cose, queste, che non rendono una religione il top della razionalità. Interessante poi il fatto che spieghi come, a tuo avviso, credere sia utile a priori poiché esclude l'amore disinteressato per la divinità, cosa di cui si vantano molti credenti. Interessante soprattutto, l'idea del tirare avanti la bara, che spiega perfettamente il motivo per cui le religioni siano uno dei migliori strumenti di conservazione dello stato delle cose. Un instrumentum regni, insomma.
"Di cui si vantano molti credenti"

Questi molti credenti non sanno che Gesu' per corteggiarli ha fatto loro una promessa, senza di essa la fede non vale nulla, senza la resurrezione di Cristo, come ha giustamente spiegato il papa qualche settimana fa, la fede non vale niente.

Che poi è curioso, davvero ti allontani dalla spiritualità sfruttando come scusa il tuo occhio verso le altre persone? Quanti cristiani potrai mai conoscere che arrivano addirittura a "vantarsi" del proprio amore disinteressato? E di quanti tra questi sai con CERTEZZA cosa intendono? Sei così sicurodi aver colto tutte le sfumature della spiritualità di tutte le persone credenti che hai incontrato?

continuando, io non parlo di razionalità nel senso mondano del termine, ma nel senso consequenziale. Il cristianesimo "fila", specialmente se confrontato e amalgamato alla vita. E' una struttura solida che si regge su dogmi da accettare, questi dogmi sono certamente passibili di razionalizzazione e scetticismo, ma dopotutto se anche i dogmi fossero assolutamente splendenti di ragione e chiarezza dove sarebbe il problema della scelta? E la libertà dell'uomo dove andrebbe finire, costretto a convenire di un evidenza metafisica fondamentale?

Probabilmente, e qui ci metto un po' di interpretazione personale, il fatto che il cristianesimo abbia molti misteri è solo un modo per arricchire il merito dell'uomo.

Interessante soprattutto, l'idea del tirare avanti la bara, che spiega perfettamente il motivo per cui le religioni siano uno dei migliori strumenti di conservazione dello stato delle cose. Un instrumentum regni, insomma.

Instrumentum regnii? E perchè no, può essere utilizzata anche per quello, certo.

 
ma la cosa bella è che è così anche per te, solo che non riesci (inconsciamente) ad ammetterlo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif C'è troppo gusto ad essere speciali

Gli uomini sono stati creati uomini, felici ed eterni con *** nell'eden. Il Diavolo li ha tentati e li ha portati a peccare. "La storiella" è abbastanza facile da ricordare. Inoltre la domanda è: *** sconfiggerà il diavolo?

La risposta è Si, ma, sarò ridondante, è la libertà dell'uomo decidere da che parte stare, e fino a prova contraria gli uomini nun se toccano
Ma se *** fosse così perfetto il Diavolo neanche esisterebbe. E nemmeno il germe della cattiveria nell'uomo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif voi date per scontata la realtà che vi circonda, e vi date spiegazioni, dimenticando che la realtà ***, proprio in quanto ***, poteva crearla diversamente.

Ancora de-responsabilizzazione? Dai la colpa al postaccio e non a Cartman! In qualsiasi condizione un uomo si trovi, *** c'è comunque: "andate e predicate" vale anche per questo, testimoniare la presenza di *** a tutti, senza tenere conto delle condizioni ma guardando solo all'umanità delle persone.
L'essere perfetto e i suoi agenti sponsor, già, sensato

E infatti così è stato eh.Inoltre, se vuoi mettermi il discorso fede-fantasia su questi termini, mettiamolo, perchè no: Io baso la mia fede su una "fantasia" non Mia. Mi è stata rilevata divina e vera e come tale le credo, se la conoscessi infatti come mia saprei che è una falsità, ma non essendo mia ho l'attenuante del dubbio.

Tu invece?
Io invece uso il cervello, piuttosto che credere ciecamente in quanto mi viene detto/dato, pensa un po'!

 
a la cosa bella è che è così anche per te, solo che non riesci (inconsciamente) ad ammetterlo C'è troppo gusto ad essere speciali
Lo trovo semplicemente improbabile e praticamente disfattista. Insomma due cose che non giovano affatto né all'uomo prima della morte né all'uomo dopo la morte.

Ma se *** fosse così perfetto il Diavolo neanche esisterebbe. E nemmeno il germe della cattiveria nell'uomo voi date per scontata la realtà che vi circonda, e vi date spiegazioni, dimenticando che la realtà ***, proprio in quanto ***, poteva crearla diversamente.
Avevo già detto che si sarebbe caduti nel mistero e nel dogma, Il diavolo comunque non fa altro che legare l'uomo alla terra e cercare di espropiarlo dal dominio di *** sfruttando la sua stessa libertà: il male metafisicamente parlando è una storia a parte, ma comunque non ha pari valenza rispetto a ***...

L'essere perfetto e i suoi agenti sponsor, già, sensato
Preferisci eludere il problema con una battutina infelice piuttosto che porlo e prenderne atto. Preferisci credere nel tuo cervello che per tua stessa ammissione è frutto della piu' totale casualità ed in quanto tale è ben lungi dall'essere una fonte affidabile di giudizio piuttosto che credere in quello che è possibilmente il cervello di ***.

Matematicamente parlando la fede vince, la scommessa di Pascal ne è un buon esempio, meditaci su.

 
Lo trovo semplicemente improbabile e praticamente disfattista. Insomma due cose che non giovano affatto né all'uomo prima della morte né all'uomo dopo la morte.
Sticazzi di come lo trovi, basta utilizzare un po' di metodo scientifico per averne tutte le certezze. Mai saputo che funzioniamo per reazioni chimiche?

Avevo già detto che si sarebbe caduti nel mistero e nel dogma, Il diavolo comunque non fa altro che legare l'uomo alla terra e cercare di espropiarlo dal dominio di *** sfruttando la sua stessa libertà: il male metafisicamente parlando è una storia a parte, ma comunque non ha pari valenza rispetto a ***...
Chiacchere. Se il male fosse male e *** fosse più potente, il male non ci sarebbe, a rigor di logica

Preferisci eludere il problema con una battutina infelice piuttosto che porlo e prenderne atto. Preferisci credere nel tuo cervello che per tua stessa ammissione è frutto della piu' totale casualità ed in quanto tale è ben lungi dall'essere una fonte affidabile di giudizio piuttosto che credere in quello che è possibilmente il cervello di ***. Matematicamente parlando la fede vince, la scommessa di Pascal ne è un buon esempio, meditaci su.
La battutina è invece una chiara metafora per porti la domanda "perchè sto stradannatissimo essere perfetto deve far predicare noi miseri umani? predichi lui!" ah già, dogma

Credo nel mio cervello perchè al di là delle disquisizioni teoriche sui binari del caso ho facoltà di ragionare attivamente, seppur questa attività potrà essere solo una. Non arbitrio non significa passività.

E soprattutto questo caso determina comunque conclusioni logiche, perchè "filtrate" da pensieri logici.

Sulla scommessa di Pascal... semplicemente idee superate e inverosimili, così facendo dovresti credere a tutti gli Dèi del mondo, anche allo Spaghetti Monster e ad Allah. Il che chiaramente vìola le leggi stesse della religione.

 
Sticazzi di come lo trovi, basta utilizzare un po' di metodo scientifico per averne tutte le certezze. Mai saputo che funzioniamo per reazioni chimiche?
E scommetto che questo reazione chimiche sono il frutto di altre reazione chimiche che a loro volta sono frutto di ennesime reazioni chimiche che sono improvvisamente autocreatesi nel nulla grazie ad altre reazioni chimiche che prima non c'erano però per far quadrare i conti facciamo finta che ci fossero? XD

Non tirare in ballo la scienza, nessun cristiano dubita della scientificità e naturalità del proprio organismo: il caso semplicemente non è (al momento) scientificamente ammissibile quale arkè dell'universo, meno addirittura di quanto lo possa essere ***.

Chiacchere. Se il male fosse male e *** fosse più potente, il male non ci sarebbe, a rigor di logica
Chiacchiere. Non è "Il male" a fare il male, è l'uomo a farlo! Se il male fosse male e *** fosse piu' potente non cambierebbe niente perchè bisognerebbe eliminare chi lo fa, il male. XD

La battutina è invece una chiara metafora per porti la domanda "perchè sto stradannatissimo essere perfetto deve far predicare noi miseri umani? predichi lui!" ah già, dogma
E perchè no? E' volontà di *** che gli uomini predichino e non ci sono veramente molti motivi per vedercene errore. Ti da fastidio che *** si compiaccia della venerazione e della fedeltà che gli uomini gli dimostrano? =P

Inoltre come tutti sanno la scommessa di Pascal non è una Prova dell'esistenza di ***, ma è una prova della convenienza della fede sulla non-fede. NON è un'idea superata (superala tu, se ne sei capace) ed ha forte valore pratico anche oggi.

Inoltre la tua "facoltà di pensare attivamente" permane un attività casuale, se ragioniamo coerentemente alla fede nel caso, i tuoi pensieri sono "accadenti" e come tali determinati da una serie di occasioni "casuali" rimescolate all'interno della tua quotidianità in maniera altrettanto casuale di modo che tu possa illuderti di SCEGLIERE di pensare ad una data cosa.

Ripeto, la fede nel caso o viene accettata completamente oppure è solo fuffa e chiacchiericcio nelle parole di chi non ha veramente idea di quello che sta dicendo e implicando. Non è un "caso" che il maggiore filosofo del caso della storia ne abbia portato il peso biograficamente e intellettualmente, sancendo la fine di un epoca e profetizzandone un altra dalla storia inesorabile.

 
Volevo anche prendermi la briga di rispondere, ma quest'ultimo post non è proprio sensato, in nessuna parte //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif magari più tardi in preda a qualche attacco di masochismo

 
Fino a che punto vorrai convincerti della sua insensatezza? Ma sopratutto, perchè? Cosa te ne viene a non dare una chance al cristianesimo?

 
Fino a che punto vorrai convincerti della sua insensatezza? Ma sopratutto, perchè? XD Cosa te ne viene a non provare il cristianesimo?
Fino al punto in cui non verrò smentito da un'argomentazione dotata di senso, e non con dogmi e frasi che girano attorno ai concetti.

Provare il cristianesimo, neanche fosse un paio di scarpe //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Me ne viene che non credo a favolette e cose insensate create ad hoc per infarfallare gente poco critica, e per dare un sostegno a chi non riesce ad ammettere che non contiamo un cazzo di niente e che non sappiamo gran parte delle cose. Il tutto per insegnare una morale di base OVVIA che ho già dalla mia ragione, più un sacco di inutili e dannose aggiunte, come l'intolleranza per gli omosessuali, l'eutanasia, l'aborto... cose sacrosante insomma.

 
Fino al punto in cui non verrò smentito da un'argomentazione dotata di senso, e non con dogmi e frasi che girano attorno ai concetti.
Provare il cristianesimo, neanche fosse un paio di scarpe Me ne viene che non credo a favolette e cose insensate create ad hoc per infarfallare gente poco critica, e per dare un sostegno a chi non riesce ad ammettere che non contiamo un ***** di niente e che non sappiamo gran parte delle cose. Il tutto per insegnare una morale di base OVVIA che ho già dalla mia ragione, più un sacco di inutili e dannose aggiunte, come l'intolleranza per gli omosessuali, l'eutanasia, l'aborto... cose sacrosante insomma.
Per continuare a non prenderti responsabilità, insomma. Capisco.

 
Per continuare a non prenderti responsabilità, insomma. Capisco.
Vorrei capire cosa c'entra //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Anche perchè tu che responsabilità avresti nel non dubitare della realtà, ma nell'avere fede in scritture antiche di millenni, tradotte decine e decine di volte in contesti sempre diversi?

Responsabilità nel senso di rispondere delle tue azioni a ***? Quindi è proprio una sorta di paura del giudizio insomma :asd

 
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