Sì, perchè come ormai sto dicendo da due pagine, considerare i 10 comandamenti una semplice lista equivale escludere il 70% di ciò che essi racchiudono.Non è poco.
No, equivale soltanto a sintetizzarli. È un concetto elementare, ma non mi meraviglio che tu faccia fatica a capirlo.
Beh, avendo visto il filmato so che è così... c'è poco da girarci attorno. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Ma dove!?//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Sei così a corto di idee che ti devi pure inventare le cose, pur di tirare acqua al tuo mulino. Avanti, dimmi quali altre battute fa sul numero dieci.
Veramente di razionale c'è eccome per ribattere. Solo che mi sto accorgendo che qualsiasi cosa io dica... non la si capisce. Non dico che bisogna accettarla (chi lo pretende?), ma proprio non vengono comprese le cose basilari... ed elementari.
Sai com'è, quando si usano le fandonie della Bibbia per rispondere alla razionalità della scienza, non puoi pretendere che l'interlocutore ti dica che sei stato bravo e che hai ragione tu. Parli di una favoletta messa lì per governare la massa e la spacci per verità assoluta.
Vedi la questione "lista", credo che la capirebbe anche un qualsiasi infante. E poi critichi che non faccio un'analisi all'intero filmato... e vorrei vedere.
E certo, non ne sei capace. Nel post precedente ho smontato pezzo per pezzo la tua ridicola argomentazione pro Chiesa e pro religione. Sei arrivato a un triste vicolo cieco e hai sbattuto il muso duramente contro l'incoerenza generata dal binomio onniscienza-cambiare idea. Infatti in questo tuo ultimo post sei molto più acido del solito e ciò mi dà soddisfazione, perché significa che ti ho colpito nel vivo e smosso in te qualcosa che i fedeli in genere reprimono con forza, cioè quel barlume di razionalità che resta vivo in loro, schiacciato da convinzioni basate sul nulla più totale.
No, per funzione letteraria intendo dire che la Bibbia non ha la funzione di soddisfare artisticamente e qualitativamente la persona in virtù dello stile letterario e della sua struttura.
Ma il bello è che la dicitura
funzione letteraria l'hai tirata fuori tu. Io ho scritto opera letteraria, tu mi hai contestato l'espressione, inventandoti 'sta roba della
funzione letteraria e poi adesso torni indietro asserendo tu stesso che la Bibbia è un'opera letteraria. Fai pace col cervello.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Se vuoi qualcosa di chiaro puoi provare con l'elenco del telefono...//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Almeno lì non ci sono scritte stronzate.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
L'interpretazione giusta chi me la dà? Vediamo, Gesù Cristo è figlio di *** e ha rinnovato dalle fondamenta le Leggi. Ha fondato la Chiesa e l'ha affidata a Pietro e ai suoi successori.
Quindi la Chiesa e i successori di Pietro mi danno l'interpretazione giusta.
La Chiesa? E chi in particolare, padre Felice? Che schifo, vergogna.
Ovvio che no, perchè un nemico non per forza è un omicida o un criminale. Io a mia volta potrei essere il nemico di qualcun altro. È un problema che tocca la persona nella quotidianità.
Un nemico non è per forza un omicida, ma un omicida è sicuramente un nemico, quindi la cosa si potrebbe benissimo applicare anche agli assassini. Il solito problema di inconsistenza della morale cattolica, eh già.
Perchè QUALSIASI azione che l'Uomo possa compiere di malvagio e deplorevole, ha un grandissimo svantaggio: è puramente temporale.
E questa la chiami una risposta? Suvvia, dai, pure un bambino ti riderebbe in faccia. Agli uomini è concessa una vita terrena che ha una durata limitata: perché allora *** punisce gli uomini con il male, facendoli soffrire e spingendo alcuni di loro verso la dannazione eterna? Perché ***, se esiste ed è quello della Bibbia, è il male. Per fortuna non esiste.
Di fronte all'Eternità, il III Reich in verità non è stato altro che una scintilla. Noi, vivendo nella "scintilla" accanto (66 anni dopo), ci pare un tempo considerevolmente lungo (12 anni), ma in verità è qualcosa che sarà un vago ricordo quando si vive in totale comunione con ***.
Chi Vivrà l'Eternità, conoscerà ogni opera, ogni intervento che l'Altissimo ha fatto in ognuno di noi, in ogni filo d'erba, in ogni goccia di rugiada, in ogni cuore sofferente.
Perchè - e non dimentichiamolo - *** stesso si è fatto di carne e si è messo in prima linea ad affrontare la miseria dell'Uomo.
Rabbia, frustrazione, odio e accanimento compresi... visto che ne è rimasto anche vittima.
Tutto molto bello, peccato che non esiste nessun paradiso. E non devi comportarti da santino solo per ottenere la ricompensina da ***, la tua etica non deve essere barattata con un premio. Ciò è molto puerile.
Apposta no, perchè ha lasciato all'Uomo la possibilità di decidere.*** non ha influenzato la scelta dell'Uomo, l'ha solo tollerata. Fare il contrario significava togliergli la libertà di scegliere l'amore per Lui.
Questo non ha il minimo senso. Ti scordi sempre che *** è onnisciente. Ciò significa che lui sapeva già tutto, prima che accadesse, prima di creare l'uomo stesso. Quindi sapeva di tutto il male che avrebbe creato insieme all'uomo e al suo fantomatico libero arbitrio. Il libero arbitrio dell'uomo è solo virtuale, altrimenti *** non è onnisciente. Non ti sei neanche azzardato a rispondere alle incoerenze che solleva l'onniscienza di ***, sei proprio a corto di argomentazioni.
Come diceva S. Agostino, *** non permetterebbe il male se non fosse così potente da trarre il bene anche dal male.
Un modo stupido per giustificare il male. Il male si giustifica solo attribuendo malignità a ***. Altrimenti *** avrebbe potuto essere così amorevole da non creare il male. In ogni modo, Agostino aveva torto e ***, se esiste, è un essere malvagio.
Sapendo questo, convinti che ci sia pure la Vita Eterna per chi segue ***, e pienamente coscienti del fatto che la malvagità è fine a sè stessa e che le ingiustizie sono solo temporanee, perchè preoccuparsi?
Perché, ammesso che ci sia una vita ultraterrena, prima l'uomo deve viverne una terrena: se *** è amorevole, tanto vale non fare soffrire gli uomini nella loro permanenza sulla Terra. Altrimenti è veramente una carogna.
Non si vedono problemi... a meno che, certo, uno non cominci a rifiutare ***, a rifiutare la fede, a rifiutare la santità.
Il punto di partenza non può essere l'accettazione di ***, ma il suo rifiuto. Non si comincia dicendo: "ok, credo in Babbo Natale" per poi cercare eventuali indizi che dimostrino la sua inesistenza. È un modo di procedere assurdo e sciocco. Prima si nega *** e se poi si trovano evidenze che rendono se non altro probabile la sua esistenza, e ci si sposta sul binario della religione e della fede. Ma dal momento che tali evidenze non esistono e anzi ne esiste una caterva che induce oltre ogni ragionevole dubbio a credere che *** non esista, si resta saldamente ancorati al mondo della ragione.
Allora, a questo punto, si crea una rottura tra noi stessi e ***. Cioè, una rottura tra noi e l'Amore.Conseguenza? Non crederemo più che *** sia Amore.
Non si tratta di crederlo, non tutto è un atto di fede, sebbene questo ti suonerà strano. Si tratta di capirlo, basta ragionarci. Su dai, pure un
infante, come dici tu, ci arriverebbe.
Perchè *** non "appioppa" la santità come se fossimo tanti piccoli "padri maronni".(//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif)
Mi fa ridere che quando parli di certe assurdità, pergiunta ti compiaci di te stesso.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
La santità è un lungo tragitto che va vissuto; tra l'uomo e *** ci dev'essere una collaborazione, noi non siamo dei pupazzi da portare dal punto A al punto B con dei fili; altrimenti non saremmo a immagine e somiglianza di *** e il nostro rapporto con Lui non sarebbe come quello di un Padre e un Figlio, ma come quello di un bamboccio con il suo giocattolo.Inoltre, non sarebbe giusto che io viva in *** per l'eternità (=Paradiso) per obbligo.
Sarebbe mio diritto poterlo rifiutare, poter rifiutare l'amore e poter rifiutare la condizione del Paradiso.
Viceversa, poter accettare ***, accettare il Suo amore e di conseguenza vivere Eternamente nell'estasi (=Paradiso).
Ma ti ricordo ancora una volta che *** è onnisciente, quindi sa già chi lo accetterà e chi lo rinnegherà, prima ancora di creare tutti. Quindi è un sadico malvagio, che crea degli uomini pur sapendo che passeranno l'eternità a patire le pene dell'inferno.
Nella convinzione che la Sofferenza è uno strumento efficiente per poter contribuire alla Gloria di *** (e Cristo, lo ripeto, ha vissuto la Sofferenza somma), tutta la visuale in sê cambia.
Che mania di grandezza, *** è amorevole nei confronti degli uomini e li condanna con le sofferenze perché esse contribuiscono alla sua stessa gloria. Lo dipingi come un tiranno, figura dalla quale in effetti non si allontana poi molto.
Ma ripeto: tutto ciò cade e appassisce (solo come concetto, non come Verità reale e concreta) se non ho la fede perchè la rifiuto costantemente.
La fede, al limite, viene dopo, non prima, senza neanche aver fatto questo tipo di ragionamenti. E il ragionamento ti porta a rifiutare la fede.
Non cambiò idea. Se c'è in atto una pedagogia significa che vi è un insegnamento continuo e un cammino verso la perfezione
Tanto valeva creare tutto perfetto. Un essere perfetto crea cose perfette. Altrimenti o lui non è perfetto oppure è malvagio e crea l'imperfezione di proposito.
Alle elementari ai bambini si insegna che sotto lo zero non c'è nulla, oppure che lo zero è in assoluto il primo numero.
Ritenta, alle elementari non si insegna questo. Perlomeno non nelle scuole normali.
E chi può essere, se non il clero?
È stato detto e ripetuto più volte che ciò che è di materia morale e convalidata dal Cristo di fatto è perpetuo, ciò che ha valore giuridico no.
Magari la parte della condanna a morte ha solo valore giuridico, ma quella in cui gli omosessuali sono definiti immondi no, ha solo un'accezione morale. Quindi ci puoi arrivare da solo alla conclusione.
Attenzione, però.Cristo quando disse: Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei, intendeva dire: Chi non ha mai peccato può lanciare la prima pietra....
Ma chi è questa persona che non ha mai peccato e che avrebbe il diritto di iniziare il linciaggio?
Gesù Cristo. In teoria lui poteva. Però disse anche:
Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. 16E anche se io giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato.Gv 8,15
Ah beh, così è facilissimo. Domani vado ad ammazzare qualcuno e poi me ne esco fuori così: "io non giudico la mia vittima, ma il mio giudizio è vero perché non sono da solo, c'è qui mio padre che mi ha mandato" e così vissero tutti felici e contenti. Ti ripeto che non puoi usare la fede in un discorso di critica alla religione, altrimenti la tua conclusione sarà predeterminata e il tuo percorso uno sciocco circolo vizioso.
Inoltre (per l'ennesima volta) erano altri tempi. Se si parla di progressione... si parla anche di progresso, Il progresso non è una cosa ferma e lineare.
No, la progressione non implica progresso. Guarda cosa è successo negli anni bui del Medioevo, quando, per colpa dell'oscurantismo clericale, la civiltà visse un periodo di buio culturale e di terrore sociale. Non si ebbe progresso nella progressione dei secoli.
È per questo che la parte giuridica dei Testi Sacri non è atemporale. Perchè è concentrata su ciò che l'Uomo può, nell'epoca precisa in cui vive, capire e accettare.
Peccato però che ci sia tutta una parte morale, anacronistica anch'essa, che qualche folle pretende di attuare tutt'oggi. E posso fare di nuovo riferimento agli omosessuali, per esempio.
Tu continui a dire che cambia idea. Nessun altro l'ha detto. Scusami il gioco di parole (però dai, ci sta

),
ma è una tua idea che *** cambia idea...
Non me la sono inventata. È la Bibbia: prima *** si comporta in modo iroso e vendicativo (VT), poi diventa buono e misericordioso (NT). Ha cambiato idea. Prima dice di ottemperare pedissequamente ai comandamenti da lui stesso dettati, poi invece perdona l'adultera. Ha cambiato idea. E così un mucchio di volte. Non è che lo dico io perché mi fa piacere dirlo; lo dico perché è quello che tutti possono constatare, anche l'infante che citavi prima.
Veramente il perdono è valorizzato già nell'Antico.
Basti pensare, ad esempio, a Giuseppe figlio di Giacobbe che, nonostante sia stato venduto dai fratelli, alla fine li perdona.
Non li perdona per forza propria, ma per il costante insegnamento che *** gli dava nell'arco della sua vita, da schiavo fino al trono quale ministro del Faraone.
E perché per la figlia di Iefte non c'è stata la stessa misericordia? *** ha barattato una vittoria militare con la vita di un'innocente ragazzina. Un mostro.
E agnellino mica tanto, da come ha trattato gli scribi e i farisei.
Ma non è che ti convenga tanto dipingerlo come una divinità autoritaria, stai bene attento.
Ma a te non piaceva così tanto fare il critico, lo scettico? Impara da chi sa farlo bene, allora. XDPirrone non è ***, certo, sono il primo a dirlo. Ma visto che di ragione e logica se ne intendeva...
Non tanto, in due secondi ho eliminato la sua contraddizione. Mira più in alto, la prossima volta, se no ecco che succede alle tue argomentazioni.
Comunque, "tutto è relativo, tranne questa frase" non sta in piedi, perchè se tutto è relativo meno che quella frase, tu sei relativo. Se sei relativo tu, automaticamente lo diventa tutto ciò che esce da te... frase compresa.
Io sono relativo? E che significa? E anche se lo fossi (ammesso che questa affermazione abbia senso), tutto ciò che dico è relativo ma non la frase "tutto è relativo, tranne questa frase", visto che ho scongiurato quell'ipotesi all'interno della frase stessa.
Potresti dire: "tutto è relativo, tranne questa frase e me", solo che se questa frase la recito anch'io, siamo già due "me". Il "me" perde valore (non è un assoluto... quindi è qualcosa di relativo) per semplice logica.
Non è che volessi costruire la teoria della relatività sulla quella frase, era solo un modo per scavalcare il ragionamento di Pirrone. La scienza ci insegna che tutto è relativo. Poi, ovviamente, ci si limita a intendere che tutto quello che conosciamo è relativo. Al contrario della religione, la scienza non crede di detenere la verità assoluta.
Okay, mettiamola anche così: la frase non è relativa, PINCO PALLINO non è relativo... e tutti coloro che si chiamano come lui neanche.Ma avevamo detto che non possono esserci due "me"; un omonimo di PINCO PALLINO è già un'altra persona... per cui cade il concetto di assoluto e.... vabbè, andiamo avanti.
Ti diverti così? Ma non avevi cose più importanti da fare? Il bello è che la storia del "tutto è relativo" l'hai avviata tu e ti sei accartocciato da solo in un ragionamento inutile. Mah.
Essere scienziati non significa essere filosofi.
Essere uomini non significa essere alti. Visto? Anche io so dire le ovvietà.
Essere scienziati non significa essere atei, per fortuna.
Eppure sono due cose che quasi coincidono, chissà perché... Chissà perché è così difficile trovare scienziati emeriti che siano anche credenti.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
C'è una sola buona notizia, *** esiste. Personalmente lo so perchè ne ho fatta esperienza. *** non è solo filosofia, non è un concetto astratto.
Ti è apparso in sogno e te l'ha detto lui? "CHEN, IO ESISTOOOO!" Con voce stentorea e magnifica. E se ti dicessi che io so che non esiste? Mi è apparso tanti anni fa e mi ha detto chiaramente che si sarebbe autodistrutto di lì a qualche secondo. Quindi non esiste più. Ok?
Penso che chiunque preghi con costanza e pazienza lo scopre con i fatti.
Certo, come i bambini scoprono con i fatti che la fatina dei denti ha portato loro denaro in cambio del dentino appena caduto.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Un cristiano quindi dovrebbe ripudiare tutto ciò che non è cristiano? Dove l'avresti letta questa panzanata?
Nella Bibbia, sai lì ce ne sono tantissime.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
L'ha violato senza saperlo, quindi non è peccato mortale.Con questo ovvamente non sappiamo se Platone si sia salvato o meno, ma certamente non è affatto sottinteso che sia nella Morte Eterna.
Però ha peccato e non ha avuto neanche la possibilità evitarlo. Com'è stato amorevole *** con lui.
Non è incoerenza, è ignoranza. La tua, naturalmente.
Mi fai ridere.//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif In questo post hai cambiato completamente registro, hai sottointeso che io sia più stupido di un infante, riso di alcune conclusioni cui ero giunto e mi hai dato dell'ignorante, facendo cadere quella maschera di falso perbenismo da santone che usi portare. Ma ricorda:
Quanto più l'uomo è religioso, tanto più crede; quanto più crede, tanto meno sa; quanto meno sa, tanto più è ignorante; quanto più è ignorante, tanto più è governabile.