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Forse sbaglio, non studio filosofia, ma inventarsi le risposte e prenderle per buone elevandole, anzi, a dogma non mi pare una ricerca esauriente.
E' un dato di fatto che i principi-base di ogni scienza sono di questa natura (o tu sai dimostrare che per due punti passa una ed una sola retta?)

Poi penso che ogni vero fedele abbia messo in discussione parecchie volte ciò in cui crede (almeno io l'ho fatto), semplicemente se ogni volta che si cerca di dire il contrario non si ottiene un risultato convincente si rimane sull'idea di partenza. Poi il problema è che stiamo parlando di metafisica, sulla metafisica non si possono fare esperimenti, verifiche né falsificazioni, è per questo che la metafisica non è una scienza.

 
E' un dato di fatto che i principi-base di ogni scienza sono di questa natura (o tu sai dimostrare che per due punti passa una ed una sola retta?)Poi penso che ogni vero fedele abbia messo in discussione parecchie volte ciò in cui crede (almeno io l'ho fatto), semplicemente se ogni volta che si cerca di dire il contrario non si ottiene un risultato convincente si rimane sull'idea di partenza. Poi il problema è che stiamo parlando di metafisica, sulla metafisica non si possono fare esperimenti, verifiche né falsificazioni, è per questo che la metafisica non è una scienza.
No, non so dimostrare gli assiomi della geometria euclidea, però esistono anche le geometrie non euclidee.

So bene che la metafisica non è una scienza, proprio per questo una "cosa metafisica" vale l'altra. Il problema è proprio nel credere e basta.

 
No, non so dimostrare gli assiomi della geometria euclidea, però esistono anche le geometrie non euclidee.
Ed hanno la stessa validità teorica, chi può dire cos'è vero e cosa è falso?

So bene che la metafisica non è una scienza, proprio per questo una "cosa metafisica" vale l'altra.
Certo, a livello extra-soggettivo è così, poi ognuno sceglie.

Il problema è proprio nel credere e basta.
Sei tu che te ne fai un problema, se non credi è una tua "scelta", non è detto che sia quella giusta né che tutti debbano adottarla.

 
Ed hanno la stessa validità teorica, chi può dire cos'è vero e cosa è falso?
Certo, a livello extra-soggettivo è così, poi ognuno sceglie.

Sei tu che te ne fai un problema, se non credi è una tua "scelta", non è detto che sia quella giusta né che tutti debbano adottarla.
Ma infatti non ho mai detto che qualcuno debba adottare le mie scelte. Il problema, infatti, diventa tale proprio quando qualcuno vuole imporre la propria scelta agli altri, per esempio imponendo il simbolo della propria superstizione preferita o imponendo i dettami della propria superstizione a chi non ha fatto un atto di fede tale da promuovere quella superstizione specifica a propria religione.

 
Ma infatti non ho mai detto che qualcuno debba adottare le mie scelte. Il problema, infatti, diventa tale proprio quando qualcuno vuole imporre la propria scelta agli altri, per esempio imponendo il simbolo della propria superstizione preferita o imponendo i dettami della propria superstizione a chi non ha fatto un atto di fede tale da promuovere quella superstizione specifica a propria religione.
Non ho alcuna intenzione di farlo (a parte quei "dettami" ormai così tanto legati alla tradizione ed alla cultura che sarebbe assurdo non rispettare: non uccidere, non rubare, ecc., ma questo penso sia scontato.)

 
Credere che esista una divinità è razionale solo dopo l'atto di fede.
Scusa, ma se abbiamo detto e ripetuto che Platone, Aristotele, eccetera la fede non sapevano neppure cos'era?//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Esattamente come è razionale credere che i gatti neri portino sfortuna dopo che si è fatto un atto di fede in tal senso. Del resto chi dice che la fede (tout court e non nel cattolicesimo) sia divina?
La fede è una virtù teologale.  


Che la fede sia di origine divina lo possiamo accettare se naturalmente accettiamo l'esistenza di ***, almeno su piano teorico.



L'esistenza di *** invece non necessariamente è accettata e compresa con la fede, ma anche con la sola ragione (i riferimenti precedenti non mancano, non voglio ripetermi).


 


Conosco una miriade di persone che non rinnegano assolutamente la possibilità che esisti ***, ma non sono neppure interessati a conoscerlo intimamente; per cui non sono disposti ad accogliere la fede.


 


Alcuni di questi sono i famosi "cattolici non praticanti", oppure i "cattolici irregolari".

 


Quindi l'elemento
indipendente (cioè quello che non richiede qualcosa d'altro per essere riconosciuto) è ***.


L'elemento
dipendente è la fede (non si può avere fede senza riconoscere l'esistenza di ***, si può riconoscere l'esistenza di *** senza fede).

 

 




 
Scusa, ma se abbiamo detto e ripetuto che Platone, Aristotele, eccetera la fede non sapevano neppure cos'era?//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif [/b]
Abbiamo anche detto e ripetuto che i ragionamenti di Platone e Aristotele non sono necessariamente fondati.

Credere in una divinità (o più divinità) è razionale tanto quanto credere in qualsiasi altra cosa ci passi per la testa senza che questa possa essere in alcun modo provata. Il *** cattolico vale tanto quanto qualsiasi altra divinità ovvero qualsiasi altra superstizione. E' solo l'atto di fede che lo eleva al di sopra delle restanti superstizioni, credere nelle quali rimane irrazionale.


La fede è una virtù teologale.


 


Che la fede sia di origine divina lo possiamo accettare se naturalmente accettiamo l'esistenza di ***, almeno su piano teorico.



L'esistenza di *** invece non necessariamente è accettata e compresa con la fede, ma anche con la sola ragione (i riferimenti precedenti non mancano, non voglio ripetermi).


 


Conosco una miriade di persone che non rinnegano assolutamente la possibilità che esisti ***, ma non sono neppure interessati a conoscerlo intimamente; per cui non sono disposti ad accogliere la fede.


 


Alcuni di questi sono i famosi "cattolici non praticanti", oppure i "cattolici irregolari".

 


Quindi l'elemento
indipendente (cioè quello che non richiede qualcosa d'altro per essere riconosciuto) è ***.


L'elemento
dipendente è la fede (non si può avere fede senza riconoscere l'esistenza di ***, si può riconoscere l'esistenza di *** senza fede).

 

 


Sei tu (più probabilmente la tua religione) a dire che la fede è una virtù teologale. Ma ciò non significa che lo sia davvero. Esattamente come il fatto che una miriade di persone non rinneghi la possibilità che esista una divinità non implica che questa esista necessariamente.

 


---------- Post added at 08:46:39 ---------- Previous post was at 08:43:50 ----------

 




Non ho alcuna intenzione di farlo (a parte quei "dettami" ormai così tanto legati alla tradizione ed alla cultura che sarebbe assurdo non rispettare: non uccidere, non rubare, ecc., ma questo penso sia scontato.)
Sono contento che tu non abbia intenzione di farlo. Purtroppo, temo che il tuo comportamento sia minoritario, nel senso che tanti fedeli delle varie superstizioni, invece, adottano comportamenti opposti.

 
Abbiamo anche detto e ripetuto che i ragionamenti di Platone e Aristotele non sono necessariamente fondati. Credere in una divinità (o più divinità) è razionale tanto quanto credere in qualsiasi altra cosa ci passi per la testa senza che questa possa essere in alcun modo provata. Il *** cattolico vale tanto quanto qualsiasi altra divinità ovvero qualsiasi altra superstizione. E' solo l'atto di fede che lo eleva al di sopra delle restanti superstizioni, credere nelle quali rimane irrazionale.
Che i ragionamenti di Platone non siano necessariamente fondati, visto il tuo discorso, non è importante ora come ora.

 


Tu hai detto:






Credere che esista una divinità è razionale solo dopo l'atto di fede.


Ebbene, suon di filosofi greci ti smentirebbero seduta stante, perchè loro credevano con la ragione all'esistenza del ***.


Che esso esista o meno, è secondario. La tua frase è errata, Platone credeva all'esistenza dell'Essere Assoluto senza "atto di fede"; o meglio: senza fede teologale.


 


Usava la sola ragione.


 

 




 
Tanto per tornare su "vecchi" argomenti:

la fede in un mondo esterno indipendente dal soggetto che lo percepisce è la base di ogni scienza naturale
è certo che alla base di ogni lavoro scientifico si trova la convinzione, analoga al sentimento religioso, che il mondo è fondato sulla ragione e può essere compreso
Albert Einstein

 
L'ateismo (Pessima definizione, poi, Einstein era dichiaratamente panteista e spinoziano, che è molto diverso dall'essere ateo) di Einstein non ha attinenza con la discussione, questo mi sembra chiaro.

@Cartman: Sì, le citazioni mi piacciono parecchio. Più che altro mi piace parecchio riportare il nome delle persone che cito piuttosto che citare senza renderlo noto o peggio ancora senza rendermene conto, dopotutto sono convinto che sia "tutto scritto", proprio per questo ogni volta che raggiungo un'intuizione "nuova" vado proprio a cercare i nomi di chi l'ha avuta prima di me.

Se ho iniziato a studiare filosofia prematuramente è proprio per questo, ma soprattutto per trovare l'opinione di chi diceva il contrario di ciò che penso io.

 
Quanto sei cattolico?

Io sono incredulo.

IncreduloIl tuo non è un profilo cattolico. E il bello è che lo sai benissimo.

Hai deciso di fare questo test solo perché gli increduli sono molto curiosi, incrollabili esploratori del mondo, e probabilmente avevi già trovato lo spazio che fa per te prima ancora di avviare il questionario.

Se tuttavia, proprio perché curioso, vuoi anche sapere cosa insegnano oggi le gerarchie ecclesiastiche, puoi consultare l’elenco delle risposte corrette secondo l’attuale magistero cattolico.
:alex90:

E voi?

 
Se non è troppo lungo lo faccio... va a finire che io e te avremo qualcosa in comune, cioè il profilo del quiz. XD

 


---------- Post added at 22:07:34 ---------- Previous post was at 21:38:05 ----------

 


Come non detto.

 


L'ho fatto:


 


Cattolico



Complimenti, il tuo è indubbiamente un profilo cattolico.

Non abbiamo nient’altro di particolare da dirti, salvo consigliarti, qualora tu voglia sapere se proprio tutte le risposte da te date sono in linea con il magistero cattolico, di consultare la relativa pagina.

Ho vinto un orsacchiotto? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

 
"Non riesco ad immaginare un *** che ricompensa e punisce gli esseri creati da lui, un *** i cui scopi sono modellati sui nostri: un *** che insomma è solo riflesso della fragilità umana. Non posso nemmeno credere che una persona sopravviva alla morte del suo corpo benché tali pensieri alberghino, per paura e ridicolo egoismo, nelle anime deboli"

Albert Einstein

Tanto per chiarire maggiormente il pensiero teologico di Einstein

 
Non ho mai affermato che *** fosse cristiano, ovviamente, se vogliamo sottolineare tutte le sfumature della religiosità di Einstein dovremmo scrivere post chilometrici ed includerci anche gran parte dell'Ethica more geometrico demonstrata di Spinoza //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
rowan_williams_2007.jpg


Il tuo non è un profilo cattolico. Lo è solo vagamente, ed è anzi più vicino al modo di pensare dei protestanti.

Se non ci credi, leggi quali dovevano essere le risposte corrette secondo l’attuale magistero cattolico.

Se la circostanza ti turba, e vuoi al più presto allineare il tuo pensiero a quanto insegna la Chiesa, rivolgiti al parroco più vicino.

Se invece vuoi prendere atto che le tue opinioni sono inconciliabili con quanto insegnano le gerarchie ecclesiastiche, ti consigliamo di dare un’occhiata al sito ufficiale della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, oppure ancora a quello della Chiesa protestante più nota in Italia, quella valdese.

Lo dicevo io che tra Louis e Mill mi trovavo troppo bene. Bòn i protestanti non mi avranno mai il papa è troppo forte per privarmene //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/1.gif

Btw non avevo idea che la pena di morte fosse sindacabile °-°

 
2267 L'insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani.

 


Sono casi oggi rarissimi, se non del tutto inesistenti, oggigiorno.

 


Ad esempio nel caso di un feroce dittatore che viene rovesciato; la sua presenza viva in un carcere comporta il pericolo immediato (lacune nella sicurezza e instabilità politica continua) di una ripresa di potere e tornare a compiere genocidi.



In questi casi la pena di morte può essere applicata interpellando la legittima difesa.


 


Oggi però anche nei Paesi africani ci sono soluzioni che possono sostituire definitivamente la pena capitale, rendendo quest'ultima obsoleta a tutti gli effetti.





 
Corrado Augias intervista Piergiorgio Odifreddi:






Intervista di Augias a Odifreddi, incentrata sul libro del matematico "Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)". Vi consiglio la lettura di questo libro, che smaschera tante delle incongruenze e delle irrazionalità della religione (il cristianesimo in particolare, e ancora di più il cattolicesimo), attraverso una sistematica opera di critica razionale delle scritture e del Catechismo, che distrugge le fondamenta stesse delle false credenze. Dal secondo comandamento "perduto" alla messa in discussione dell'esistenza storica dell'uomo Gesù.

 
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