Alert Religioni (Leggere il primo post prima di intervenire)

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Corrado Augias intervista Piergiorgio Odifreddi:






Odifreddi, per lui non ci sono altro che facepalm, ormai non lo seguono più nemmeno quelli dell'UAAR.

Critica razionale? Non ho alcuna intenzione di leggere questo libro, ma se davvero fosse stata un'opera SISTEMATICA e di CRITICA RAZIONALE delle scritture e del catechismo (immagino che sia di migliaia di pagine, vero?) sicuramente avrebbe smosso parecchio, mentre in tutte le occasioni passate il suddetto ha dimostrato di conoscere ben poco le scritture ed il catechismo, di citarle aneddoticamente e senza completezza, spesso anche senza fonti degne di questo nome.

Ad ogni modo, tanto per sottolineare chi sia costui, leggetevi questo articolo (che sicuramente non è più di parte di una discussione Augias-Odifreddi, e per di più porta prove inequivocabili ed inconfutabili del misfatto che ancora cerca di occultare).

http://www.uccronline.it/2011/08/16/quel-tonto-di-odifreddi-si-incastra-da-solo-prima-pubblicizza-il-libro-e-poi-lo-rifiuta/

 
Corrado Augias intervista Piergiorgio Odifreddi:






Ammazza, un vero signore se quello che c'è scritto nell'articolo è vero....
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Odifreddi, per lui non ci sono altro che facepalm, ormai non lo seguono più nemmeno quelli dell'UAAR.
Qual è la fonte? E che significa "non lo seguono più"? Fino a prova contraria, Odifreddi è stato nominato dalla stessa UAAR presidente onorario; e lo è finora.

Critica razionale? Non ho alcuna intenzione di leggere questo libro, ma se davvero fosse stata un'opera SISTEMATICA e di CRITICA RAZIONALE delle scritture e del catechismo (immagino che sia di migliaia di pagine, vero?) sicuramente avrebbe smosso parecchio, mentre in tutte le occasioni passate il suddetto ha dimostrato di conoscere ben poco le scritture ed il catechismo, di citarle aneddoticamente e senza completezza, spesso anche senza fonti degne di questo nome.
Le tue solite critiche senza fondamenti, senza argomentazioni. Dici tu stesso non solo di non aver letto il libro, ma addirittura di non volerlo mai leggere (ricordandomi la scena del bambino che si tappa le orecchie e inizia a urlare, pur di non sentire le cose sgradite). Quindi come fai a dare giudizi, pergiunta così severi, sul suo libro? Per fare un critica alla religione, non è necessario impiegare migliaia di pagine, soprattutto per un libro che viene proposto alla massa e che è dunque "popolare". Inoltre, dovresti spiegare bene in quali occasioni Odifreddi abbia dimostrato effettivamente di conoscere ben poco le scritture. A me risulta l'esatto opposto e il suo libro è uno degli esempi che posso addurre a fondamento di quanto dico. Se poi ritieni che il successo mediatico sia un buon metro di valutazione per la bontà e la qualità delle opere di letteratura o addirittura quelle scientifiche, allora mi sa che dovresti guardare meno TV.

Ad ogni modo, tanto per sottolineare chi sia costui, leggetevi questo articolo (che sicuramente non è più di parte di una discussione Augias-Odifreddi, e per di più porta prove inequivocabili ed inconfutabili del misfatto che ancora cerca di occultare).
http://www.uccronline.it/2011/08/16/quel-tonto-di-odifreddi-si-incastra-da-solo-prima-pubblicizza-il-libro-e-poi-lo-rifiuta/
1) Già il fatto che l'articolo sia pubblicato da un sito di nome UCCR, un ossimorico accostamento delle parole cristiano, cattolico e razionale (come se si potesse essere tutte e tre le cose contemporaneamente), la dice lunga.

2) Già il fatto che l'UCCR sia nato nient'altro che come parodia dell'UAAR, senza una propria individualità editoriale che gli dia dignità giornalistica, la dice lunga.

3) In quell'articolo ci sono delle persone che dicono una cosa e delle altre che ne dicono una diversa. È una tua decisione del tutto arbitraria scegliere di credere agli uni piuttosto che agli altri, cosa che lascia trasparire tutti i tuoi pregiudizi nei confronti del matematico, che hai già provveduto a condannare a prescindere.

4) Anche se Odifreddi avesse davvero torto in quella vicenda, questo nulla direbbe sulla sua attività di scienziato. Come se uno che commette uno sbaglio compromettesse la propria credibilità per tutta la vita e in tutti gli ambiti. Se dovessimo giudicare così le persone, nemmeno Gesù Cristo ne uscirebbe bene.

 
1) Già il fatto che l'articolo sia pubblicato da un sito di nome UCCR, un ossimorico accostamento delle parole cristiano, cattolico e razionale (come se si potesse essere tutte e tre le cose contemporaneamente), la dice lunga.2) Già il fatto che l'UCCR sia nato nient'altro che come parodia dell'UAAR, senza una propria individualità editoriale che gli dia dignità giornalistica, la dice lunga.

3) In quell'articolo ci sono delle persone che dicono una cosa e delle altre che ne dicono una diversa. È una tua decisione del tutto arbitraria scegliere di credere agli uni piuttosto che agli altri, cosa che lascia trasparire tutti i tuoi pregiudizi nei confronti del matematico, che hai già provveduto a condannare a prescindere.

4) Anche se Odifreddi avesse davvero torto in quella vicenda, questo nulla direbbe sulla sua attività di scienziato. Come se uno che commette uno sbaglio compromettesse la propria credibilità per tutta la vita e in tutti gli ambiti. Se dovessimo giudicare così le persone, nemmeno Gesù Cristo ne uscirebbe bene.
Tutto questo c'entra poco, perchè per quanto l'UCCR possa non essere un ente affidabile secondo i tuoi canoni, cita passo per passo la fonte originale. Per cui effettivamente c'è poco di inventato.
 
Qual è la fonte? E che significa "non lo seguono più"? Fino a prova contraria, Odifreddi è stato nominato dalla stessa UAAR presidente onorario; e lo è finora.
Probabilmente sto sbagliando persona, nei prossimi giorni controllo, comunque non è che fosse di fondamentale importanza, resta un personaggio piuttosto scialbo. (anche perché se l'uaar prendesse le distanze da lui, potrebbe essere addirittura un segnale positivo)

Le tue solite critiche senza fondamenti, senza argomentazioni. Dici tu stesso non solo di non aver letto il libro, ma addirittura di non volerlo mai leggere (ricordandomi la scena del bambino che si tappa le orecchie e inizia a urlare, pur di non sentire le cose sgradite).
Non ho tempo per leggere libri che non mi interessano, e Chen pare confermarmi che sia la stessa roba trita e ritrita.

un libro che viene proposto alla massa e che è dunque "popolare".
Beh, converrai che "analisi sistematica" e "libro proposto alla massa" non vadano proprio d'accordo. Non mi interessa della massa, può anche rimanere nell'ignoranza se proprio vuole, piuttosto che leggere Odifreddi leggo Feuerbach o Nietzche.

Inoltre, dovresti spiegare bene in quali occasioni Odifreddi abbia dimostrato effettivamente di conoscere ben poco le scritture. A me risulta l'esatto opposto e il suo libro è uno degli esempi che posso addurre a fondamento di quanto dico.
Non ho voglia di ricuperare tutto, semplicemente trasuda da ogni sua dichiarazione. E se le conosce (essendo stato seminarista in effetti dovrebbe conoscerle) è ancora peggio. Ad ogni modo non ho le prove per dimostrarlo, ma sinceramente non mi interessa nemmeno
mi sa che dovresti guardare meno TV.
Credimi, è fisicamente impossibile, fosse per me non la avremmo nemmeno più.

1) Già il fatto che l'articolo sia pubblicato da un sito di nome UCCR, un ossimorico accostamento delle parole cristiano, cattolico e razionale (come se si potesse essere tutte e tre le cose contemporaneamente), la dice lunga.
Già già.

2) Già il fatto che l'UCCR sia nato nient'altro che come parodia dell'UAAR, senza una propria individualità editoriale che gli dia dignità giornalistica, la dice lunga.
Lunghissima, magari c'è un motivo se è nato con quel nome? Che argomentazione arguta...

3) In quell'articolo ci sono delle persone che dicono una cosa e delle altre che ne dicono una diversa. È una tua decisione del tutto arbitraria scegliere di credere agli uni piuttosto che agli altri, cosa che lascia trasparire tutti i tuoi pregiudizi nei confronti del matematico, che hai già provveduto a condannare a prescindere.
http://www.uccronline.it/2011/08/13/claudio-sabelli-fioretti-smentisce-odifreddi-%C2%ABho-la-registrazione-dellintervista%C2%BB/

Se quei nastri e quella querela esistono (mi pare difficile mentire su affari così delicati) l'attendibilità è praticamente indubbia.

Ad ogni modo sì, sono prevenuto sul conto di Odifreddi, proprio come tu lo sei sull'UCCR, a quanto pare.

4) Anche se Odifreddi avesse davvero torto in quella vicenda, questo nulla direbbe sulla sua attività di scienziato. Come se uno che commette uno sbaglio compromettesse la propria credibilità per tutta la vita e in tutti gli ambiti. Se dovessimo giudicare così le persone, nemmeno Gesù Cristo ne uscirebbe bene.
Quando si mette a parlare di religione esce dal suo ambito scientifico, la teologia non è matematica. Non ho nulla da dire sull'Odifreddi matematico, è l'Odifreddi che si fa pseudo/teologo spacciando per divulgazione scientifica testi che parlano di religione ad essere ridicolo.

Ed è l'atto in sé ad esserlo, o vogliamo tornare ad ammettere la teologia tra le scienze?

 
Ah beh, Ishramit, se parli per sentito dire, perché forse ti ricordi certe cose ma non ti va di informarti su ciò che critichi e sulle persone che screditi, allora ti ritengo un pessimo interlocutore e non mi interessa parlare con te. Poi la barzelletta della "argomentazione arguta" valla a raccontare a qualcun altro, se mi dai risposte tipo: "Non ho voglia di ricuperare tutto", "Non ho tempo per leggere libri che non mi interessano" o ancora meglio "non ho le prove per dimostrarlo, ma sinceramente non mi interessa nemmeno", dopo aver detto peste e corna dell'autore e del libro stesso, che evidentemente non conosci. Ottime argomentazioni le tue, davvero! Mi devo ricordare che è una tua prerogativa parlare per partito preso e senza motivare le critiche, che a questo punto non stanno né in cielo né in terra.

 
Ah beh, Ishramit, se parli per sentito dire, perché forse ti ricordi certe cose ma non ti va di informarti su ciò che critichi e sulle persone che screditi, allora ti ritengo un pessimo interlocutore e non mi interessa parlare con te. Poi la barzelletta della "argomentazione arguta" valla a raccontare a qualcun altro, se mi dai risposte tipo: "Non ho voglia di ricuperare tutto", "Non ho tempo per leggere libri che non mi interessano" o ancora meglio "non ho le prove per dimostrarlo, ma sinceramente non mi interessa nemmeno", dopo aver detto peste e corna dell'autore e del libro stesso, che evidentemente non conosci. Ottime argomentazioni le tue, davvero! Mi devo ricordare che è una tua prerogativa parlare per partito preso e senza motivare le critiche, che a questo punto non stanno né in cielo né in terra.
Purtroppo non sono proprio nella condizione di cercare qualcosa, ho visto la discussione dalla casella mail ed ho risposto con quella che voleva essere una mera frecciata, niente di più, non sono nemmeno in Italia e non è il momento per certi discorsi.

Ammetto di aver sbagliato ad esprimermi in questi termini, il ripetuto sottolineare la più che minima serietà della mia critica (perché avrei potuto benissimo sostituire quelle frasi andando a cercarne di "coerenti" ma magari stra-abusate, come si vede spesso fare in giro), ed ho persino ammesso di essere prevenuto nei confronti dell'autore, soprattutto per episodi (dei quali mi sono addirittura impegnato a riportarne uno) piuttosto "infelici", se vogliamo chiamarli così.

Poi se le sue idee non mi interessano è davvero perché sono più attirato da altri argomenti, anzi non leggo quasi mai libri di questo tipo (da una parte e dall'altra).

Ad ogni modo ora potrei notare la tua tendenza a concentrarti sui punti "deboli" di un discorso o sui post meramente provocatori piuttosto che su quelli argomentati, dunque non sottolineerò che i post di Chen (ben più interessanti, dato che lui il libro l'ha letto) sono stati completamente ignorati. Quasi mi chiederei se tu volessi davvero leggere delle opinioni dopo il tuo post, di solito una persona interessata risponde più volentieri alle critiche sensate che a quelle basate sul nulla, come le mie.

 
Ah beh, Ishramit, se parli per sentito dire, perché forse ti ricordi certe cose ma non ti va di informarti su ciò che critichi e sulle persone che screditi, allora ti ritengo un pessimo interlocutore e non mi interessa parlare con te. Poi la barzelletta della "argomentazione arguta" valla a raccontare a qualcun altro, se mi dai risposte tipo: "Non ho voglia di ricuperare tutto", "Non ho tempo per leggere libri che non mi interessano" o ancora meglio "non ho le prove per dimostrarlo, ma sinceramente non mi interessa nemmeno", dopo aver detto peste e corna dell'autore e del libro stesso, che evidentemente non conosci. Ottime argomentazioni le tue, davvero! Mi devo ricordare che è una tua prerogativa parlare per partito preso e senza motivare le critiche, che a questo punto non stanno né in cielo né in terra.
In ogni caso, discussione a parte, cerchiamo di non attaccare gli altri utenti (questo vale per te, come vale per chiunque). Hai speso un intero post solo per dirle a Ishramit. Se ritieni che sia un "pessimo interlocutore" allora puoi benissimo ignorarlo come hai fatto con me. È incredibile come dove intervieni tu, in qualsiasi topic di Altro, in poco tempo c'è la tendenza di formarsi del flame.

 


E - giusto per evitare equivoci - gli altri miei post li puoi tranquillamente ignorare perchè sono stati scritti dal sottoscritto come semplice utente,
questo invece è un richiamo di Moderazione. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif

 

 




 
Purtroppo non sono proprio nella condizione di cercare qualcosa, ho visto la discussione dalla casella mail ed ho risposto con quella che voleva essere una mera frecciata, niente di più, non sono nemmeno in Italia e non è il momento per certi discorsi. Ammetto di aver sbagliato ad esprimermi in questi termini, il ripetuto sottolineare la più che minima serietà della mia critica (perché avrei potuto benissimo sostituire quelle frasi andando a cercarne di "coerenti" ma magari stra-abusate, come si vede spesso fare in giro), ed ho persino ammesso di essere prevenuto nei confronti dell'autore, soprattutto per episodi (dei quali mi sono addirittura impegnato a riportarne uno) piuttosto "infelici", se vogliamo chiamarli così.

Poi se le sue idee non mi interessano è davvero perché sono più attirato da altri argomenti, anzi non leggo quasi mai libri di questo tipo (da una parte e dall'altra).

Ad ogni modo ora potrei notare la tua tendenza a concentrarti sui punti "deboli" di un discorso o sui post meramente provocatori piuttosto che su quelli argomentati, dunque non sottolineerò che i post di Chen (ben più interessanti, dato che lui il libro l'ha letto) sono stati completamente ignorati. Quasi mi chiederei se tu volessi davvero leggere delle opinioni dopo il tuo post, di solito una persona interessata risponde più volentieri alle critiche sensate che a quelle basate sul nulla, come le mie.
Beh, ma al tuo posto, se posso, avrei preferito non intervenire nemmeno, piuttosto che fare un intervento-frecciata povero di argomentazioni, che poi ti ha indotto a dover scrivere quest'ultimo messaggio riparatorio. Il mio entusiasmo per questo argomento mi porta a cercare il dialogo e il confronto, meglio se acceso e senza esclusione di colpi (perché mi piace di più), ed è per questo che ho scritto il mio messaggio. Purtroppo, però, in questa discussione intervengono sempre le stesse quattro o cinque persone. Il mio dialogo con Chen è praticamente terminato definitivamente, almeno lo spero, per motivi personali che non c'entrano con il tema della religione. D'altronde, posso facilmente rivendicare il diritto di scegliermi gli interlocutori che più gradisco. Penso che ignorare gli interventi che ritengo indegni di risposte, e spesso anche gli utenti che li scrivono, sia la scelta migliore. Quanto a te, invece, anche la mia era una frecciata. Non capisco proprio perché tu abbia voluto intervenire a tutti i costi. Almeno le poche persone che intervengono in questo topic mi piacerebbe che lo facessero con cognizione di causa e dando un apporto interessante alla discussione.

 
Salve a tutti!

Quando *** (essere perfetto) si trovò sul punto di crearci, ebbe in mano due decisioni:

1)Crearci perfetti

2)Crearci imperfetti

1) Se ci avesse creato perfettamente, egli non sarebbe stato più l'unico essere perfetto e non avremmo più avuto il bisogno di adorare lui.

2)Creandoci imperfetti determina che:

- Egli non è perfetto

- Egli è egoista, e vuole essere l'unico essere perfetto.

Il mio non è assolutamente un post blasfemo. Voglio solo sapere cosa ne pensiate a riguardo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif

 
Salve a tutti!Quando *** (essere perfetto) si trovò sul punto di crearci, ebbe in mano due decisioni:

1)Crearci perfetti e schiavi della nostra perfezione, come gli animali.

2)Crearci perfettibili e liberi di tendere ad una libera perfezione

1) Se ci avesse creato perfettamente, egli non sarebbe stato più l'unico essere perfetto e non avremmo più avuto il bisogno di adorare lui. (Ciò che necessita una causa non è perfetto per definizione, ma può solo essere in un altro grado di perfezione, non certo quella divina. Ne conviene che *** avrebbe potuto creare l'uomo "perfetto", che sarebbe equivalso a creare un altro ***, solo distruggendo logica e ragione, perché è ovvio che un *** perfetto ed infinito non possa coesistere con un altro *** altrettanto perfetto ed infinito. Coinciderebbero necessariamente, ed ancora sarebbe uno solo.)

2)Creandoci imperfetti determina che:

- Egli non è perfetto (Se essere perfetti significa trasgredire la logica, allora nessuno ha mai parlato di un essere con questa caratteristica, almeno nella mia religione)

- Egli è egoista, e vuole essere l'unico essere perfetto. (Cui prodest? Oltre all'assurdità dell'esistenza logica di due esseri perfetti distinti, perché un essere perfetto dovrebbe creare qualcosa per egoismo? Un essere che per perfezione non ha bisogno di nulla? Sarebbe più intelligente chiedersi, allora, perché l'universo è stato creato, ma questa domanda non ha alcuna speranza di essere risposta.)

Il mio non è assolutamente un post blasfemo. Voglio solo sapere cosa ne pensiate a riguardo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif

Nel quote.

 
Salve a tutti!Quando *** (essere perfetto) si trovò sul punto di crearci, ebbe in mano due decisioni:

1)Crearci perfetti

2)Crearci imperfetti

1) Se ci avesse creato perfettamente, egli non sarebbe stato più l'unico essere perfetto e non avremmo più avuto il bisogno di adorare lui.

2)Creandoci imperfetti determina che:

- Egli non è perfetto

- Egli è egoista, e vuole essere l'unico essere perfetto.

Il mio non è assolutamente un post blasfemo. Voglio solo sapere cosa ne pensiate a riguardo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif
Penso che *** non esista.

 
Salve a tutti!Quando *** (essere perfetto) si trovò sul punto di crearci, ebbe in mano due decisioni:

1)Crearci perfetti

2)Crearci imperfetti

1) Se ci avesse creato perfettamente, egli non sarebbe stato più l'unico essere perfetto e non avremmo più avuto il bisogno di adorare lui.

2)Creandoci imperfetti determina che:

- Egli non è perfetto

- Egli è egoista, e vuole essere l'unico essere perfetto.

Il mio non è assolutamente un post blasfemo. Voglio solo sapere cosa ne pensiate a riguardo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif
A parer mio bisogna fare delle precisazioni.

 


Prima di tutto, *** c'ha creato perfetti. Attenzione:
perfetti, non creatori.

 


*** è sia
perfetto, sia creatore.

 


L'uomo è
imperfetto e creatura. Ma l'uomo è stato perfetto e può ancora diventarlo. La perfezione la raggiunge con la santità.

 


Al contrario, l'uomo da creatura non potrà mai diventare Creatore.


 


Detto questo (e compreso il senso di "perfetto" in materia teologica), dobbiamo anche capire che si parla di
perfezione nella carità, ed è l'unica vera perfezione che importa (essendo anche l'unica che porta alla Vita Eterna, quindi alla perfezione eterna). Il resto cadrebbe solo nella vanità (Cristo nel deserto mostrò la sua perfezione nel resistere alle tentazioni di Satana, non nel trasformare i sassi in pane. Carità).

 


Con questa premessa, capiamo che la decisione scelta da *** è stata la prima: Crearci perfetti e persino immortali.


 


Poi l'Uomo ha inoltrato il Peccato Originale e tutto è andato a farsi friggere.


 


Questa è una brevissima analisi teologica, poi ognuno potrà metterci le sue visioni soggettive.


 


Spero di esser stato utile.
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A parer mio bisogna fare delle precisazioni. 


Prima di tutto, *** c'ha creato perfetti. Attenzione:
perfetti, non creatori.

 


*** è sia
perfetto, sia creatore.

 


L'uomo è
imperfetto e creatura. Ma l'uomo è stato perfetto e può ancora diventarlo. La perfezione la raggiunge con la santità.

 


Al contrario, l'uomo da creatura non potrà mai diventare Creatore.


 


Detto questo (e compreso il senso di "perfetto" in materia teologica), dobbiamo anche capire che si parla di
perfezione nella carità, ed è l'unica vera perfezione che importa (essendo anche l'unica che porta alla Vita Eterna, quindi alla perfezione eterna). Il resto cadrebbe solo nella vanità (Cristo nel deserto mostrò la sua perfezione nel resistere alle tentazioni di Satana, non nel trasformare i sassi in pane. Carità).

 


Con questa premessa, capiamo che la decisione scelta da *** è stata la prima: Crearci perfetti e persino immortali.


 


Poi l'Uomo ha inoltrato il Peccato Originale e tutto è andato a farsi friggere.


 


Questa è una brevissima analisi teologica, poi ognuno potrà metterci le sue visioni soggettive.


 


Spero di esser stato utile.
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Grazie,

Ma se *** conosce il futuro,così come il passato e presente, sapeva a cosa andava in contro creando l'uomo. Viene un pò spontaneo da chiedersi il perché di questo suo gesto, no?

 
Grazie,Ma se *** conosce il futuro,così come il passato e presente, sapeva a cosa andava in contro creando l'uomo. Viene un pò spontaneo da chiedersi il perché di questo suo gesto, no?
Manchi di un piccolo particolare: *** non conosce futuro, passato e presente, perché è eterno e, con ciò, "al di fuori" del tempo. Non esistono passato o futuro nell'eternità, come dopotutto non esisterebbero nemmeno qui, se non fosse per noi.

Rispondendo alla tua domanda: sì, sapeva a cosa andava in contro creando l'uomo ma, constatato che è inutile chiedersi il perché della creazione, ha scelto anche di crearlo libero di raggiungere la santità, facoltà che non ha concesso a tutti gli altri esseri che conosciamo.

Dato che per limiti logici un essere libero non può essere "non libero" allo stesso tempo, questa libertà ha comportato la possibilità del male, ma è evidente che ***, se esiste, sceglie sempre la migliore delle possibilità, ed è altrettanto evidente che l'uomo libero ma fallace è "migliore" dell'uomo puro ma incatenato.

Dunque sì, questo è il migliore dei mondi possibili, il mondo "perfetto", perché un mondo migliore di questo non è logicamente possibile, comporterebbe l'abbandono del libero arbitrio e la regressione dell'uomo ad animale.

Se poi vuoi chiederti per quale motivo abbia fatto in modo che nascesse un essere libero, a questo non c'è risposta, o almeno non l'ho io.

 
Grazie,Ma se *** conosce il futuro,così come il passato e presente, sapeva a cosa andava in contro creando l'uomo. Viene un pò spontaneo da chiedersi il perché di questo suo gesto, no?
Il discorso si fa un po' complicato e sempre più ampio, però in sostanza... *** è al di sopra del tempo. *** vive nell'eternità, essendo eterno.


L'eternità è un istante infinito. Passato, presente e futuro simultaneamente concentrati in un unico momento.


 


Ad esempio, per Lui nell'attimo in cui tu scrivi la tua domanda, io t'ho già risposto con questo post. Nel momento in cui io formulo la risposta Lui ti vede mentre scrivi la domanda.



Ma tra me e te invece scorre il tempo e non siamo simutanei nello scrivere e nel leggere.


 


Nel solo pensare di creare l'Uomo, *** l'Uomo l'ha già creato, questi ha già peccato, sapeva che peccava, ha già mandato il suo Figlio, ha già visto il tuo post nel forum e sta già permettendo il compimento dell'estinzione terrena dell'umanità e garantendo la salvezza per chi lo desidera. Tutto in un unico attimo.

Per cui *** non prevede il futuro, ma lo vede.

 
Il discorso si fa un po' complicato e sempre più ampio, però in sostanza... *** è al di sopra del tempo. *** vive nell'eternità, essendo eterno.
L'eternità è un istante infinito. Passato, presente e futuro simultaneamente concentrati in un unico momento.


 


Ad esempio, per Lui nell'attimo in cui tu scrivi la tua domanda, io t'ho già risposto con questo post. Nel momento in cui io formulo la risposta Lui ti vede mentre scrivi la domanda.



Ma tra me e te invece scorre il tempo e non siamo simutanei nello scrivere e nel leggere.


 


Nel solo pensare di creare l'Uomo, *** l'Uomo l'ha già creato, questi ha già peccato, sapeva che peccava, ha già mandato il suo Figlio, ha già visto il tuo post nel forum e sta già permettendo il compimento dell'estinzione terrena dell'umanità. Tutto in un unico attimo.

Per cui *** non prevede il futuro, ma lo vede.
Ma tutta questa teorizzazione dov'è contenuta??

Voglio dire, chi ha studiato *** con tale perfezione scientifica?

Se *** è così immanente allora avrebbe dovuto sapere che Eva avrebbe colto la mela prima di crearla. Il *** che descrivi a me non sembra ne benevolo ne malevolo. Solo un'entità primigenia dell'universo.

 
Ma tutta questa teorizzazione dov'è contenuta??Voglio dire, chi ha studiato *** con tale perfezione scientifica?

Se *** è così immanente allora avrebbe dovuto sapere che Eva avrebbe colto la mela prima di crearla. Il *** che descrivi a me non sembra ne benevolo ne malevolo. Solo un'entità primigenia dell'universo.
Basterebbe una profonda analisi di tutti i documenti di San Tommaso, delle Sacre Scritture, dell'insieme della filosofia cristiana e della logica.

 


Se *** è così immanente allora avrebbe dovuto sapere che Eva avrebbe colto la mela prima di crearla.

Avevo già precisato questo punto. *** nel momento che pensa di creare Eva, quest'ultima è già stata creata e ha già raccolto il frutto proibito (la mela non c'entra niente). In quel precisissimo istante, *** ha già reagito con amore rimediando al danno causato da Eva e da Adamo facendosi Uomo e assumendosi la responsabilità di terzi, soffrendo, facendosi flagellare e umiliare, per poi portare il doppio delle grazie di quelle che avremmo ricevuto da semplici "primi uomini" che eravamo prima del Peccato Originale.

 

 




 
Fermo restando che chiedersi "Perché" *** agisca in un certo modo è un assurdo: è ovvio che se non siamo noi stessi *** non abbiamo possibilità di rispondere a certe domande.

 
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