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Ho giocato sia alla versione PS2 sia a quella PS3 ma non mi sono mai accorto di questa particolare caratteristica del coltello.Il terzo gioco numerato doveva essere quello con Hunk sulla nave, ma il progetto venne scartato. Poi Kamiya iniziò a lavorare alla primissima versione di RE3. Che divenne la primissima versione di RE4. Che a sua volta divenne Devil May Cry.
CV era pensato per essere un sequel più importante rispetto al 3, che inizialmente era uno spin-off, ma non è mai stato concepito come gioco numerato. È stato pure parzialmente commissionato ad uno studio esterno e da alcune cose si nota, come la prima fase del boss finale.
Ha alcune cose interessanti a livello di gameplay, tipo il coltello buggatissimo e gli oggetti in 3D da esaminare ripresi da RE1. Non giocai alle release originali su Dreamcast, PS2 e GameCube, quindi non so se il coltello con trenta hitbox per fendente fosse intenzionale o se sia legato al frame rate delle remaster.
A livello di atmosfera pecca in molti punti. Ha delle belle ambientazioni gotiche, ma vengono sfruttate poco e la maggior parte del tempo la passi in magazzini e capannoni industriali e il monster design è molto meno viscerale rispetto a quello dei due giochi precedenti. La storia introduce concetti alieni alla prima trilogia, come superpoteri e antagonisti con mire di conquista globale, e segna il punto in cui RE passa dal B-movie horror all'anime melodrammatico a tema vagamente horror. E poi c'è Steve, la personificazione del cringe doppiata da un sorcio con l'asma.
Il più debole dei capitoli classici assieme a RE0.
Code Veronica allunga eccessivamente il brodo e spezza troppo il ritmo facendo avanti e indietro tra Claire e Chris dalla seconda metà in poi. Il gioco avrebbe beneficiato dall'avere due campagne distinte.
