True Erik
LV
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Io credo che abbia sicuramente ragione sui grandi numeri e sull'andamento generazionale, culturale, ma a mio avviso il problema dei picchiaduro nello specifico e' molto piu' profondo e riguarda dinamiche di gameplay che noi appassionati diamo per assodate, ma per un neofita non lo sono e causano enormi frustrazioni:
- A livello di gameplay stiamo ancora evolvendo la formula degli anni 90: Passino le serie competitive storiche come SF, Tekken, GG e Smash ma quando e' stata l'ultima volta che abbiamo visto un picchiaduro con un concept fresco? L'altro giorno stavo cercando di far giocare mia figlia di 4 anni a Tekken e mi ha detto: "Mi lanci in aria, mi colpisci le gambe o mi prendi a calci quando sono a terra. Questo gioco fa schifo." Negli altri generi ci sono nuovi IP che si propongono a piu' riprese, CoD ormai e' considerato un vecchio arnese ed e' uscito nel lontano 2003.
- Gli sviluppatori confondono il livello tecnico con l'accessibilita'. Questo e' un aspetto che mi sta particolarmente a cuore perche' in una recente intervista Speedkicks ha lanciato una massima con cui sono totalmente d'accordo, ovvero che i creatori di Tekken non capiscono a fondo il loro gioco e hanno una visione di dove farlo progredire che e' lontana da quello che vorrebbero i giocatori o che ne porterebbe di nuovi. Si riferiva nello specifico al fatto che in Tekken 7 avessero ridotto lo spacing del backdash e inserito i power crush per ridurre l'impatto delle frame trap che avrebbero penalizzato eccessivamente i neofiti, ma paradossalmente hanno creato un gioco molto piu' ragionato e lento di quanto non si aspettassero perche' i professionisti hanno semplicemente cominciato a stare fermi, a spammare backdash, usare fuzzy parries, SS cancels, etc. . Ora in Tekken 8 per rimediare al problema hanno aggiunto il chip damage e nuclearizzato i backdash, sicche' adesso il gioco e' uno string fest dove ci sono personaggi come Ling o Dragunov che possono spammare flowcharts fino a che non azzecchi il guess, a seguito del quale li puoi ammazzare ovviamente.
Io sono convinto che questo cambiamento di paradigma che renda il pressare con le stringhe una strategia fattibile serva per permettere a tutti di mettere in difficolta' l'avversario con fondamentali migliori e conseguentemente aumentare il win rate di giocatori meno abili che prima avrebbero droppato il gioco dopo 10 partite di massacro, ma in realta' il risultato e' mio avviso opposto: quelli che avrebbero abbandonato il gioco dopo 10 partite lo faranno comunque perche' se abbandoni un'attivita' alla prima difficolta' vuol dire che in fondo non ti interessa, mentre quelli che avrebbero voluto approfondirlo si ritroveranno a dover imparare case by case decine e decine di stringhe e nello specifico se dopo il colpo x bisogni fare la low parry, se abbassarsi, se entrare con il jab, se steppare a destra o a sinistra, se camminando o con il semplice SS oppure magari forzare il power crush su move list da 100 e passa a personaggio e con il sub match up dell'heat. Questo significa semplicare?
Si e' raggiunto un livello di complessita' per cui si richiede a dei neofiti di giocare un migliaio di ore prima che possano cominciare a vedere miglioramenti o a divertirsi, ma perche' dovrebbero farlo?
Non so se mi sarei appassionato al genere se fossi partito da Tekken 8, che rimane un ottimo picchiaduro ben inciso.