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RiflessioneSmettetela di parlare di Woke nei Videogiochi
Non mi pare comunque che sui forum conosciuti qua in Italia ci fosse tutta sta canea sulle preferenze sessuali di Ellie, ma magari mi sono perso dei pezzi ai tempi. Critiche errate e gratuite nel caso.
Ce ne sono state pure qua su Ellie, sulla sessualità di un char secondario (no spoiler) e soprattutto sulla massa magra di Abby, gente che si era rovinata l'esperienza perché così non si poteva immedesimare (cosa che invece poteva fare benissimo nei panni di un altro personaggio pur massacrando centinaia di persone, proprio come nella vita vera ).
Ce ne sono state pure qua su Ellie, sulla sessualità di un char secondario (no spoiler) e soprattutto sulla massa magra di Abby, gente che si era rovinata l'esperienza perché così non si poteva immedesimare (cosa che invece poteva fare benissimo nei panni di un altro personaggio pur massacrando centinaia di persone, proprio come nella vita vera ).
Ah lol vero, mi ero dimenticato della questione di quell'altro personaggio e delle critiche ridicole che ricevuto. E dire che ai tempi ancora non c'era troppo la fobia del woke. Che ricordi.
Ce ne sono state pure qua su Ellie, sulla sessualità di un char secondario (no spoiler) e soprattutto sulla massa magra di Abby, gente che si era rovinata l'esperienza perché così non si poteva immedesimare (cosa che invece poteva fare benissimo nei panni di un altro personaggio pur massacrando centinaia di persone, proprio come nella vita vera ).
Eh ho capito, ma son cazzate quelle. Vanno analizzate le critiche sensate, non i rutti degli intolleranti (che poi una/due voci facciano "trend" su un forum è da vedere)
Giusto per la cronaca: Sto topic mi ha depresso ed è per questo non sto rispondendo più.
Ho capito che fino alla fine dei tempi la gente lascierà che il sangue gli salga al cervello quando vengono toccati certi argomenti, alimentando la stessa macchina di cui si lamentano. Gli anti-woke sono esattamente il target delle politiche woke.
Perchè, in fondo in fondo, piace lamentarsi. Piace fare gli indignati.
Ed è questo pezzo del puzzle che mi è sempre mancato.
Eh ho capito, ma son cazzate quelle. Vanno analizzate le critiche sensate, non i rutti degli intolleranti (che poi una/due voci facciano "trend" su un forum è da vedere)
I trend non si fanno sui forum dato il numero esiguo di chi sui forum discute, ma quelle voci c'erano e le ho riportate.
Che poi non ne farei una questione numerica: quelle sono cazzate non perché le dicono in pochi, sono cazzate perché sono cazzate
I trend non si fanno sui forum dato il numero esiguo di chi sui forum discute, ma quelle voci c'erano e le ho riportate.
Che poi non ne farei una questione numerica: quelle sono cazzate non perché le dicono in pochi, sono cazzate perché sono cazzate
Non mi pare che qua il discorso sia "nonVogLioLeLesbiCheNeiMieiGiochi", non ho letto toni del genere, o perlomeno io non li ho utilizzati, né mai lo farei. Si parla di pandering, di pessima scrittura su soggetti definibili "woke", stili e contraddizioni d'inclusivita'. A me di quello che scrive il tamarro redneck non frega nulla, restano rutti internettiani, qua come su youtube o in Alabama.
Di quello che dicono, scrivono, censurano e vogliono i dev/consulenti attivisti invece mi interesso, visto che producono i giochi che dovrei comprare
Non mi pare che qua il discorso sia "nonVogLioLeLesbiCheNeiMieiGiochi", non ho letto toni del genere, o perlomeno io non li ho utilizzati, né mai lo farei. Si parla di pandering, di pessima scrittura su soggetti definibili "woke", stili e contraddizioni d'inclusivita'. A me di quello che scrive il tamarro redneck non frega nulla, restano rutti internettiani, qua come su youtube o in Alabama.
Di quello che dicono, scrivono, censurano e vogliono i dev/consulenti attivisti invece mi interesso, visto che producono i giochi che dovrei comprare
E quindi niente, la mia "big news" termina il momento in cui l'ho buttata là, ovvero che anche sui forum (e pure qua) c'era chi si lamentava per futilità woke related di TLoU2, mica ho detto che sei stato tu
Che poi esista o meno un problema di tematiche forzate in un gioco che ne inficiano la qualità finale se ne può discutere, ma si va decisamente oltre TLoU.
E quindi niente, la mia "big news" termina il momento in cui l'ho buttata là, ovvero che anche sui forum (e pure qua) c'era chi si lamentava per futilità woke related di TLoU2, mica ho detto che sei stato tu
Che poi esista o meno un problema di tematiche forzate in un gioco che ne inficiano la qualità finale se ne può discutere, ma si va decisamente oltre TLoU.
Fossero tutti come tlou i giochi """woke""" (semplifico a mille eh) credo che nessuno (o quasi) discuterebbe dei vari blackgirlgamers, sweetbaby et compagnia. L'importante è non riassumere le critiche di questo periodo a "sono tutti nazi ignoranti", per me ci sono evidenti criticità nelle tendenze di scrittura attuali che vanno molto oltre i temi trattati, roba che vede chiaramente anche l'utente "moderato".
Fossero tutti come tlou i giochi """woke""" (semplifico a mille eh) credo che nessuno (o quasi) discuterebbe dei vari blackgirlgamers, sweetbaby et compagnia. L'importante è non riassumere le critiche di questo periodo a "sono tutti nazi ignoranti", per me ci sono evidenti criticità nelle tendenze di scrittura attuali che vanno molto oltre i temi trattati, roba che vede chiaramente anche l'utente "moderato".
Il fatto è che a volte le grandi polemiche nascono per effetto valanga da quelle più piccole. Da Tlou2 ad oggi i toni si sono molto esasperati e possibilmente uscisse oggi Tlou2, piuttosto che "Qualche rutto da redneck" si beccherebbe una shitstorm colossale.
Pensare che stiamo assistendo roba come il fallimento di Concord o la disfatta di Ubisoft perché le idee sono peggiorate è un punto di vista che da per scontato che ci sia un'utenza una critica che mantiene equilibrato il metro di giudizio nel corso degli anni. E secondo me invece è esattamente il contrario: oggi si è più critici di 5 anni e fa, ma questo essere più critici non è necessariamente segno di una maggiore capacità di giudizio del pubblico (anzi PER ME è esattamente l'opposto). Con ciò non voglia riabilitare Concord o difendere Ubisoft, la qualità rimane bassa, ma possibilmente una volta buona parte dell'utenza avrebbe fatto spallucce e si sarebbe limitata a dire "Bruttino sto character design, passiamo ad altro".
Già tutti i discorsi riguardo sweetbaby & co danno molto un'idea dei toni che accompagnano il "Dibattito", se così vogliamo chiamarlo. Poi se mi vuoi dire che in mezzo al rumore ci sono anche critiche più sensate ed equilibrate (come ad esempio sono le tue), sono d'accordo. Ma anche qui sul forum se ti spulci i vari topic ci sono dei commenti veramente da mettersi le mani ai capelli, e non siamo certo in un ambiente dell'alt-right, segno che certe idee penetrano in maniera capillare.
Il fatto è che a volte le grandi polemiche nascono per effetto valanga da quelle più piccole. Da Tlou2 ad oggi i toni si sono molto esasperati e possibilmente uscisse oggi Tlou2, piuttosto che "Qualche rutto da redneck" si beccherebbe una shitstorm colossale.
Pensare che stiamo assistendo roba come il fallimento di Concord o la disfatta di Ubisoft perché le idee sono peggiorate è un punto di vista che da per scontato che ci sia un'utenza una critica che mantiene equilibrato il metro di giudizio nel corso degli anni. E secondo me invece è esattamente il contrario: oggi si è più critici di 5 anni e fa, ma questo essere più critici non è necessariamente segno di una maggiore capacità di giudizio del pubblico (anzi PER ME è esattamente l'opposto). Con ciò non voglia riabilitare Concord o difendere Ubisoft, la qualità rimane bassa, ma possibilmente una volta buona parte dell'utenza avrebbe fatto spallucce e si sarebbe limitata a dire "Bruttino sto character design, passiamo ad altro".
Già tutti i discorsi riguardo sweetbaby & co danno molto un'idea dei toni che accompagnano il "Dibattito", se così vogliamo chiamarlo. Poi se mi vuoi dire che in mezzo al rumore ci sono anche critiche più sensate ed equilibrate (come ad esempio sono le tue), sono d'accordo. Ma anche qui sul forum se ti spulci i vari topic ci sono dei commenti veramente da mettersi le mani ai capelli, e non siamo certo in un ambiente dell'alt-right, segno che certe idee penetrano in maniera capillare.
Eh lo so, ma bisogna anche chiedersi perché sia arrivato sto effetto valanga (che c'è, è vero), che magari otto anni fa non esisteva (a parte due tre sparuti mugugni, per dire sulla sessualità di Ellie). La responsabilità è tutta del pubblico "pecoreccio" (e allora perché non succedeva prima?) o c'è qualcosa di fondamentalmente rotto nei modi e nell'intensita' quasi ossessiva con cui tanti dev (ma ci metterei anche cineasti, fumettisti) propongono certi argomenti? Io propendo per la seconda ipotesi. Che poi ci siano sacche di popolazione "giocante" intolleranti tout court non lo metto in dubbio, ma non credo sia la maggioranza. È il pandering "fasullo" che manda ai matti la gente.
Già tutti i discorsi riguardo sweetbaby & co danno molto un'idea dei toni che accompagnano il "Dibattito", se così vogliamo chiamarlo. Poi se mi vuoi dire che in mezzo al rumore ci sono anche critiche più sensate ed equilibrate (come ad esempio sono le tue), sono d'accordo. Ma anche qui sul forum se ti spulci i vari topic ci sono dei commenti veramente da mettersi le mani ai capelli, e non siamo certo in un ambiente dell'alt-right, segno che certe idee penetrano in maniera capillare.
L'errore secondo me (che traspare da questo post) è il voler fare la solita reductio ad alt-right, trumpiani, fascisti, omofobi e l'ormai solita noiosa cantilena così da delegittimare automaticamente le critiche
Il flop di tantissima roba che doveva essere portabandiera per il movimento woke (acolyte, la serie del signore del anelli le ultime robe) dovrebbe far riflettere, la maggior parte della gente è stufa, sono tutti dell'alt-right o simpatizzanti dell'alt-right?
Io non credo, ed è questo l'elemento da cui bisognerebbe partire, ovvero come mai tanta gente "neutrale" si è stufata ed è diventata critica degli elementi woke?
L'errore secondo me (che traspare da questo post) è il voler fare la solita reductio ad alt-right, trumpiani, fascisti, omofobi e l'ormai solita noiosa cantilena così da delegittimare automaticamente le critiche
Il flop di tantissima roba che doveva essere portabandiera per il movimento woke (acolyte, la serie del signore del anelli le ultime robe) dovrebbe far riflettere, la maggior parte della gente è stufa, sono tutti dell'alt-right o simpatizzanti dell'alt-right?
Io non credo, ed è questo l'elemento da cui bisognerebbe partire, ovvero come mai tanta gente "neutrale" si è stufata ed è diventata critica degli elementi woke?
Ma in realtà io ho proprio detto che certe lamentele si vedono anche in posti non spiccatamente di destra proprio perché in realtà sono condivisibili anche da una persona più progressista. O forse sei d'accordo e ho inteso male.
Comunque, io sono una persona moooolto a sx su tante cose ma, per dirne una, trovo assurda la cancel culture o che so, i discorsi sulle "Quote" da includere in un'opera di finzione. Quello che mi fa altrettanto incazzare é però l'inconsistenza di tante argomentazioni degli "Anti-woke" (uso il termine per comodità, so che é una generalizzazione).
Per dire quando leggo "Eh io nei personaggi femminili non riesco a immedesimarmi" ho la medesima reazione di quando sento gente dire "io non sono razzista PERÒ...". No, non é che non ci si può immedesimare, é che ad alcuni non sta bene che il videogioco rifletta tendenze e valori diversi e che voglia rappresentare e/o includere di più rispetto al passato.
Io credo che siamo in un inevitabile momento di cambiamento culturale. Il risentimento con cui alcuni creativi si scagliano contro il nemico "Maschio bianco etero Cis" é sicuramente scomposto, ma la verità sta nel mezzo. Finché i giochi erano i metal Gear, i gears of war, gli Halo, i God of war, a nessuno interessava qualcosa di cosa potesse pensare il designer di turno. Ora Dragon Age Veilguard é da boicottare perché la designer si autodefinisce gendermancer.
Sicuramente l'inclusione va introdotta meglio, specie in un medium come il videogioco. D'altro canto bisogna guardare al nuovo senza un atteggiamento volto a ripetere il passato uguale a se stesso.
Se dopo il trailer di Ghost of Yotei si parla di "Woke" per me, al netto di tutto, il problema sta più dalla parte dell'utenza che da quella dei creativi e di quest'affermazione rimango fermamente convinto.
L'errore secondo me (che traspare da questo post) è il voler fare la solita reductio ad alt-right, trumpiani, fascisti, omofobi e l'ormai solita noiosa cantilena così da delegittimare automaticamente le critiche
Il flop di tantissima roba che doveva essere portabandiera per il movimento woke (acolyte, la serie del signore del anelli le ultime robe) dovrebbe far riflettere, la maggior parte della gente è stufa, sono tutti dell'alt-right o simpatizzanti dell'alt-right?
Io non credo, ed è questo l'elemento da cui bisognerebbe partire, ovvero come mai tanta gente "neutrale" si è stufata ed è diventata critica degli elementi woke?
il "woke" è l'ultimo dei problemi di quelle serie. Quella è semplicemente roba scritta coi piedi. Non ho visto SW la colite perchè le serie disney/SW mi hanno rotto ampiamente le balle da un bel po, ma ho visto la prima stagione di ROP e le cose più imbecilli di quella serie hanno poco a che fare con il woke. Cose tipo: il più grande fabbro dell'universo si fa spiegare l'abc della metallurgia dal primo pinco palla che passa, cavallerie che caricano a caso senza nemmeno sapere dove cazz stanno andando, la frase "I am goood".... e si potrebbe andare avanti un bel po. Che ci sia qualche elfo, nano o hobbit un po più scuro di carnagione, può far storcere il naso ai puristi, ma se tutto il resto fosse stato scritto a modo ci si passerebbe tranquillamente sopra.
Quel tipo di serie fa più male che bene a chi vuole veicolare messaggi inclusivi. Perchè poi c'è chi da la colpa di aver rovinato il franchise del cuore al messaggio e non alla scrittura pedestre
Ma in realtà io ho proprio detto che certe lamentele si vedono anche in posti non spiccatamente di destra proprio perché in realtà sono condivisibili anche da una persona più progressista. O forse sei d'accordo e ho inteso male.
Comunque, io sono una persona moooolto a sx su tante cose ma, per dirne una, trovo assurda la cancel culture o che so, i discorsi sulle "Quote" da includere in un'opera di finzione. Quello che mi fa altrettanto incazzare é però l'inconsistenza di tante argomentazioni degli "Anti-woke" (uso il termine per comodità, so che é una generalizzazione).
Per dire quando leggo "Eh io nei personaggi femminili non riesco a immedesimarmi" ho la medesima reazione di quando sento gente dire "io non sono razzista PERÒ...". No, non é che non ci si può immedesimare, é che ad alcuni non sta bene che il videogioco rifletta tendenze e valori diversi e che voglia rappresentare e/o includere di più rispetto al passato.
Io credo che siamo in un inevitabile momento di cambiamento culturale. Il risentimento con cui alcuni creativi si scagliano contro il nemico "Maschio bianco etero Cis" é sicuramente scomposto, ma la verità sta nel mezzo. Finché i giochi erano i metal Gear, i gears of war, gli Halo, i God of war, a nessuno interessava qualcosa di cosa potesse pensare il designer di turno. Ora Dragon Age Veilguard é da boicottare perché la designer si autodefinisce gendermancer.
Sicuramente l'inclusione va introdotta meglio, specie in un medium come il videogioco. D'altro canto bisogna guardare al nuovo senza un atteggiamento volto a ripetere il passato uguale a se stesso.
Se dopo il trailer di Ghost of Yotei si parla di "Woke" per me, al netto di tutto, il problema sta più dalla parte dell'utenza che da quella dei creativi e di quest'affermazione rimango fermamente convinto.
Eh però se ghost of Yotei si rivelerà un ottimo gioco tutte ste polemiche si scioglieranno come neve al sole. Si si può dire che spesso l'utenza urla al woke in maniera preventiva (perché portata a farlo dopo anni di saturazione, derisione sistemica e delusioni, in parte io li giustifico) ma almeno per me è molto piu importante (e interessante) valutare e osservare cosa fanno gli artisti, cosa propongono, come reagiscono alle critiche (e quindi come lavoreranno anche dopo) e cosa si può fare per chiedere miglioramenti.
D'altronde stanno sul proverbiale piedistallo, già solo questo implica onori (gestire progetti da 200 milioni) e oneri (ricevere critiche e reagire, o meno, ad esse).
il "woke" è l'ultimo dei problemi di quelle serie. Quella è semplicemente roba scritta coi piedi. Non ho visto SW la colite perchè le serie disney/SW mi hanno rotto ampiamente le balle da un bel po, ma ho visto la prima stagione di ROP e le cose più imbecilli di quella serie hanno poco a che fare con il woke. Cose tipo: il più grande fabbro dell'universo si fa spiegare l'abc della metallurgia dal primo pinco palla che passa, cavallerie che caricano a caso senza nemmeno sapere dove cazz stanno andando, la frase "I am goood".... e si potrebbe andare avanti un bel po. Che ci sia qualche elfo, nano o hobbit un po più scuro di carnagione, può far storcere il naso ai puristi, ma se tutto il resto fosse stato scritto a modo ci si passerebbe tranquillamente sopra.
Quel tipo di serie fa più male che bene a chi vuole veicolare messaggi inclusivi. Perchè poi c'è chi da la colpa di aver rovinato il franchise del cuore al messaggio e non alla scrittura pedestre
Siamo sicuri però che non sia invece proprio il ""woke"" il cuore del problema di quelle serie?
Che non sia utilizzato come "coperta" per nascondere valori produttivi e di scrittura insufficienti, tanto "le critiche arrivano dai nazi" deflettendole senza spirito critico? E che quindi intorno al ""woke"" vengano costruiti prodotti che per il resto sono vuoti?
Penso a true detective 4, na roba al livello di una serie cw pur derivando da una grande tradizione di scrittura sofisticata, penso alle review ufficiali con voti altissimi ( fuori dal mondo), penso alle reazioni praticamente preventive della show runner e della stampa alle critiche ("misoginy"), penso al marketing pre-lancio di RoP, di acolyte, di Obi-wan (credo il punto più basso in assoluto di sw).
Forse dietro a determinati prodotti, oltre al marketing inclusivo (finalmente gli elfi di colore! The force is female! Star wars was patriarcal, yass yass) C'è ben poco: penuria di idee, ambizione, qualità. E lo sanno loro (facciamo alla cazzo di cane, tanto è inclusivo, i votoni arrivano), lo sa la critica "ufficiosa" (che fa spallucce) e ormai lo percepiamo tutti
Che non sia utilizzato come "coperta" per nascondere valori produttivi e di scrittura insufficienti, tanto "le critiche arrivano dai nazi" deflettendole senza spirito critico? E che quindi intorno al ""woke"" vengano costruiti prodotti che per il resto sono vuoti?
Penso a true detective 4, na roba al livello di una serie cw pur derivando da una grande tradizione di scrittura sofisticata, penso alle review ufficiali con voti altissimi ( fuori dal mondo), penso alle reazioni praticamente preventive della show runner e della stampa alle critiche ("misoginy"), penso al marketing pre-lancio di RoP, di acolyte, di Obi-wan (credo il punto più basso in assoluto di sw).
Forse dietro a determinati prodotti, oltre al marketing inclusivo (finalmente gli elfi di colore! The force is female! Star wars was patriarcal, yass yass) C'è ben poco: penuria di idee, ambizione, qualità. E lo sanno loro (facciamo alla cazzo di cane, tanto è inclusivo, i votoni arrivano), lo sa la critica "ufficiosa" (che fa spallucce) e ormai lo percepiamo tutti
Da quello che scrivi, il cuore del problema è la pessima scrittura, la carenza di idee, ambizione e qualità. Il "woke" viene usato come una pezza paracula per coprire le vere magagne.
Se l'utente medio si incazza di più per gli elfi neri e non per come è scritto ad esempio Celebrimbor, allora vuol dire che in generale c'è una capacità critica che lascia molto a desiderare. Quando un autore sensibile a temi inclusivi ha l'impressione che le critiche si focalizzano principalmente sugli elfi neri, allora resterà comunque convinto di andare avanti per la propria strada, perchè ai diktat di quelli che ritiene razzisti non si vuole piegare. Se invece le critiche si focalizzassero su situazioni e personaggi scritti coi piedi, allora li verrebbero meno gli alibi e gli autori dovrebbero iniziare a farsi seriamente due domande
Eh però se ghost of Yotei si rivelerà un ottimo gioco tutte ste polemiche si scioglieranno come neve al sole. Si si può dire che spesso l'utenza urla al woke in maniera preventiva (perché portata a farlo dopo anni di saturazione, derisione sistemica e delusioni, in parte io li giustifico) ma almeno per me è molto piu importante (e interessante) valutare e osservare cosa fanno gli artisti, cosa propongono, come reagiscono alle critiche (e quindi come lavoreranno anche dopo) e cosa si può fare per chiedere miglioramenti.
D'altronde stanno sul proverbiale piedistallo, già solo questo implica onori (gestire progetti da 200 milioni) e oneri (ricevere critiche e reagire, o meno, ad esse).
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Siamo sicuri però che non sia invece proprio il ""woke"" il cuore del problema di quelle serie?
Che non sia utilizzato come "coperta" per nascondere valori produttivi e di scrittura insufficienti, tanto "le critiche arrivano dai nazi" deflettendole senza spirito critico? E che quindi intorno al ""woke"" vengano costruiti prodotti che per il resto sono vuoti?
Penso a true detective 4, na roba al livello di una serie cw pur derivando da una grande tradizione di scrittura sofisticata, penso alle review ufficiali con voti altissimi ( fuori dal mondo), penso alle reazioni praticamente preventive della show runner e della stampa alle critiche ("misoginy"), penso al marketing pre-lancio di RoP, di acolyte, di Obi-wan (credo il punto più basso in assoluto di sw).
Forse dietro a determinati prodotti, oltre al marketing inclusivo (finalmente gli elfi di colore! The force is female! Star wars was patriarcal, yass yass) C'è ben poco: penuria di idee, ambizione, qualità. E lo sanno loro (facciamo alla cazzo di cane, tanto è inclusivo, i votoni arrivano), lo sa la critica "ufficiosa" (che fa spallucce) e ormai lo percepiamo tutti
The Acolyte però di “woke” non ha niente. Pure Andor, con la sottotrama della storia d’amore lesbica, è più woke di The Acolyte.
I valori produttivi della serie poi sono buoni, forse pure troppo, visto che hanno dovuto cancellarla. Il problema è magari più come sono stati usati.
The Acolyte è stata presa di mira e bollata come woke non appena si è saputo che la showrunner aveva la colpa di essere lesbica e Disney ha osato pubblicare questo:
Anni prima che uscisse, quando le uniche cose da criticare erano quelle. Già segnata. Review bombing programmato e 3 di media un secondo dopo l’uscita del primo episodio.
Il marketing poi non si è mai soffermato sull'inclusività, non bastano un paio di frasi qua e là, è solo nelle solite bolle rage-baiting che si è insistito su certi aspetti.
L’OP ha aperto il topic proprio per parlare di questo problema, di come si tenda a dare la colpa al woke anche quando il woke non c’è (e se anche ci fosse non dovrebbe comunque essere un problema) e nell’articolo che aveva linkato, anche se un po’ corto e quindi magari troppo superficiale, si parla pure di The Acolyte.
Dal mio punto di vista si, ed anche il tuo messaggo conferma ancora di più questa mia impressione
Da quello che scrivi, il cuore del problema è la pessima scrittura, la carenza di idee, ambizione e qualità. Il "woke" viene usato come una pezza paracula per coprire le vere magagne.
Se l'utente medio si incazza di più per gli elfi neri e non per come è scritto ad esempio Celebrimbor, allora vuol dire che in generale c'è una capacità critica che lascia molto a desiderare. Quando un autore sensibile a temi inclusivi ha l'impressione che le critiche si focalizzano principalmente sugli elfi neri, allora resterà comunque convinto di andare avanti per la propria strada, perchè ai diktat di quelli che ritiene razzisti non si vuole piegare. Se invece le critiche si focalizzassero su situazioni e personaggi scritti coi piedi, allora li verrebbero meno gli alibi e gli autori dovrebbero iniziare a farsi seriamente due domande
Si ma la pessima scrittura arriva PROPRIO perché quelle serie sono costruite intorno a quell'unico scopo/scusa. Non è il tema in sé il problema, questo è chiaro(anche se ovviamente, pensando ai fantasy, spesso può risultare"immersion breaking") ma diventa minimo comun denominatore (a buon ragione!) Per essere al meno scettici, al peggio disillusi, verso certi annunci o produzioni.
Non me la sento proprio di giustificare l'autore perché "deve farla vedere ai nazi" e allora continua a picchiare su certi argomenti, con certi toni, dimenticandosi del resto. Io la roba la pago e ci dedico del tempo, se fa cagare smetto di comprarla/guardare. That's it.
The Acolyte però di “woke” non ha niente. Pure Andor, con la sottotrama della storia d’amore lesbica, è più woke di The Acolyte.
I valori produttivi della serie poi sono buoni, forse pure troppo, visto che hanno dovuto cancellarla. Il problema è magari più come sono stati usati.
The Acolyte è stata presa di mira e bollata come woke non appena si è saputo che la showrunner aveva la colpa di essere lesbica e Disney ha osato pubblicare questo:
Anni prima che uscisse, quando le uniche cose da criticare erano quelle. Già segnata. Review bombing programmato e 3 di media un secondo dopo l’uscita del primo episodio.
Il marketing poi non si è mai soffermato sull'inclusività, non bastano un paio di frasi qua e là, è solo nelle solite bolle rage-baiting che si è insistito su certi aspetti.
L’OP ha aperto il topic proprio per parlare di questo problema, di come si tenda a dare la colpa al woke anche quando il woke non c’è (e se anche ci fosse non dovrebbe comunque essere un problema) e nell’articolo che aveva linkato, anche se un po’ corto e quindi magari troppo superficiale, si parla pure di The Acolyte.
Eh saranno robe sfruttate dai canali rage baters ma NON puoi permettertele certe uscite, se possono poi essere decontestualizzate facilmente, sopratutto a fronte di simili budget. Non puoi non pensare che la scenetta "power of many" non diventerà il meme, quella roba non devi farla, in primis per il successo del prodotto. Son ferite autoinflitte.
Semplicemente non puoi sperare che la narrazione vittimista tenga in piedi poi la baracca quando hai fatto scappare i buoi dalla stalla. E infatti è andata com'è andata.
È inutile per me prendersela con l'oceano infinito di critiche che è internet ( o farne il perno della discussione) quando tu, autore, che hai le chiavi del forziere, puoi risolvere il problema alla radice lavorando meglio e pensando con più razionalità a quello che stai facendo.
Ma in realtà io ho proprio detto che certe lamentele si vedono anche in posti non spiccatamente di destra proprio perché in realtà sono condivisibili anche da una persona più progressista. O forse sei d'accordo e ho inteso male.
Comunque, io sono una persona moooolto a sx su tante cose ma, per dirne una, trovo assurda la cancel culture o che so, i discorsi sulle "Quote" da includere in un'opera di finzione. Quello che mi fa altrettanto incazzare é però l'inconsistenza di tante argomentazioni degli "Anti-woke" (uso il termine per comodità, so che é una generalizzazione).
Per dire quando leggo "Eh io nei personaggi femminili non riesco a immedesimarmi" ho la medesima reazione di quando sento gente dire "io non sono razzista PERÒ...". No, non é che non ci si può immedesimare, é che ad alcuni non sta bene che il videogioco rifletta tendenze e valori diversi e che voglia rappresentare e/o includere di più rispetto al passato.
Io credo che siamo in un inevitabile momento di cambiamento culturale. Il risentimento con cui alcuni creativi si scagliano contro il nemico "Maschio bianco etero Cis" é sicuramente scomposto, ma la verità sta nel mezzo. Finché i giochi erano i metal Gear, i gears of war, gli Halo, i God of war, a nessuno interessava qualcosa di cosa potesse pensare il designer di turno. Ora Dragon Age Veilguard é da boicottare perché la designer si autodefinisce gendermancer.
Sicuramente l'inclusione va introdotta meglio, specie in un medium come il videogioco. D'altro canto bisogna guardare al nuovo senza un atteggiamento volto a ripetere il passato uguale a se stesso.
Se dopo il trailer di Ghost of Yotei si parla di "Woke" per me, al netto di tutto, il problema sta più dalla parte dell'utenza che da quella dei creativi e di quest'affermazione rimango fermamente convinto.
Io penso che il problema coi pg femminili attuali sia più il fatto che non siano scritti bene o inseriti forzatamente per reiterare messaggi woke ("io sono meglio del maschio bianco etero cis", "Tutti gli uomini sono stupidi e sempliciotti rispetto a me", ecc roba stile horizon), e non il non riuscire ad immedesimarsi.
In passato dove in teoria si doveva essere più chiusi mentalmente (sempre secondo i woke) tanti pg femminili venivano proposti come protagonisti o prime spalle, e venivano accettati e celebrati senza problemi (lara croft, terra di FF VI, bastila solo per dirne alcune)
E questo restando solo in tema videogiochi, se ci allarghiamo ad esempio ai fumetti (e TarchiatoTasso confermerà visto che è lettore marvel da tempo immemore come me ) i pg femminili amati al pari o più dei maschili sono infiniti.
Il problema della designer di Dragon Age non è come è lei nella vita privata, ma come quella roba poi si rifletta in un flusso infinito di puttanate inserite nel videogioco; Tim Cain è omosessuale dichiarato da più o meno sempre e non mi sembra che la gente all'uscita abbia odiato fallout perchè c'era un omosessuale al design o come director.
Su Yotei il timore credo sia legato all'attrice in quota SBI, che in passato ha fatto diverse uscite da mani nei capelli e vista la cosa una possibilità che queste visioni si riflettano poi sul suo personaggio non è da escludere, visti i tempi che corrono
Eh saranno robe sfruttate dai canali rage baters ma NON puoi permettertele certe uscite, se possono poi essere decontestualizzate facilmente, sopratutto a fronte di simili budget. Non puoi non pensare che la scenetta "power of many" non diventerà il meme, quella roba non devi farla, in primis per il successo del prodotto. Son ferite autoinflitte.
Semplicemente non puoi sperare che la narrazione vittimista tenga in piedi poi la baracca quando hai fatto scappare i buoi dalla stalla. E infatti è andata com'è andata.
È inutile per me prendersela con l'oceano infinito di critiche che è internet ( o farne il perno della discussione) quando tu, autore, che hai le chiavi del forziere, puoi risolvere il problema alla radice lavorando meglio e pensando con più razionalità a quello che stai facendo.
Su certe cose sono d'accordo, e purtroppo è vero che certe uscite vengono subito decontestualizzate e usate per criticare.
È anche vero però che se una persona crea e scrive per anni un prodotto (che venga bene o male è un altro discorso), e poi questo prodotto viene criticato principalmente non per il contenuto ma perché il cast è "inclusivo", un certo tipo di reazione è comprensibile, anche se rivolta solo a una piccola parte.
Non saprei, per me ci sono più che altro opere scritte bene e altre scritte meno bene. Uno dei problemi che l’articolo linkato nel primo post fa notare è che per i prodotti scritti o studiati meno bene c’è la tendenza, da parte di molti, di dare la colpa al “woke” che il prodotto contiene. Oppure di farsi andar bene una storia omosessuale o “woke” in generale (qualunque cosa voglia dire) se il prodotto è scritto bene e considerarla invece fuori luogo se il prodotto è scritto male. Ma se una storia è scritta male è perché è scritta male, non perché i personaggi sono woke. Non penso esistano prodotti forzatamente inclusivi nati con l’intento di essere prima quello e poi altro, a meno che non ci sia ovviamente un legame con l’argomento trattato.