Campioni d'Italia SSC Napoli

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Ma che culata ahah contrasta il pallone e Lautaro gli rovina addosso, per poi trascinarselo a terra, dandogli tra l'altro anche un calcio sulla coscia. Non c'è UNA regola che in questa situazione dia ragione all'interista.

Sì vabbe’, nient’altro? :rickds:

Guarda se vuoi ho spiegato nel thread della partita, è davvero inutile proseguire la polemica sul nulla cosmico che è questo “fallo”

la trattenuta di Lautaro È DEL TUTTO IRRILEVANTE in quanto 1) Lobotka non è mai entrato in possesso del pallone e a prescindere è stato anticipato e 2) quando si sviluppa l’azione lui è già rientrato in difesa e va pure a contrastare due volte Thuram

Veramente il nulla asd
 
"Sembra grave ragazzi. Chi ha la palla? L'Inter? Gioca gioca, come in Inghilterra" (semi-cit. non so neanche io di cosa)
 
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Non scaldatevi così tanto ragazzi, so 22 persone che danno calci ad una palla su :asd:
Dubbioso anche io su questi due casi, non so come interpretarli e per questo preferisco non dir nulla. Complimenti a l'inter che si conferma la squadra da battere ma anche il Napoli da quel che ho sentito ha fatto un primo tempo dove probabilmente meritava di più.
 
Ma vi esplode il fegato dirvi che vi è andata bene ed avete avuto episodi a favore?
Poi dopo Genoa Milan tutti esperti ed interrogazioni parlamentari, oggi tutti Bocelli
 
"Sfidare la sorte". Segui il tutorial di De Laurentiis in poche semplici mosse.
Comunque sembra passata una vita da quando abbiamo trionfato vincendo contro tutto e tutti. Davvero incredibile.
Eravamo più forti sia della sfortuna sia degli "errori arbitrali". Ora pensiamo al quarto posto poi si vedrà.
 
"Sfidare la sorte". Segui il tutorial di De Laurentiis in poche semplici mosse.
Comunque sembra passata una vita da quando abbiamo trionfato vincendo contro tutto e tutti. Davvero incredibile.
quest'anno si poteva replicare, ma l'ego di ADL ha rovinato tutto.
ci riprenderemo, ma dovremo aspettare e ho paura che questo ciclo sia finito.
 
Quello tra Luciano Spalletti e la città di Napoli è un rapporto che va oltre l'affetto. Come raccontato da lui stesso, «A Napoli ho lasciato il cuore. Non è immaginabile l’affetto, anzi l’amore che mi sono scambiato con quella città. Mi ha regalato, per la prima volta nella mia storia di allenatore, l’emozione unica di sentirmi parte di una comunità. A Napoli sono stato felice perché ho toccato con mano la felicità dei napoletani e dei miei calciatori. Ho ricevuto sensazioni indescrivibili. Una delle cose più belle che potessero capitarmi nella vita. È stata la mia università di vita, penso sia difficile avere più di quello che ho avuto io e nessuna impresa può meritare quello che i napoletani hanno dato a me. Sono orgoglioso, fiero, di diventare giovedì un loro cittadino onorario. Erano più di trent’anni che il Napoli ed io pensavamo di andare nello stesso luogo, di fare lo stesso viaggio. Incontrarci, esiste un’arte dell’incontro, ci ha fatto arrivare, ambedue, il più lontano possibile. Noi veniamo al mondo con una sola ala, non possiamo volare in alto se non cerchiamo chi ci completa. Napoli è stata la mia seconda ala. Per questo la ringrazierò sempre»

 
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