Alert Terrorismo ISIS/Al Qaeda

  • Autore discussione Autore discussione Chen
  • Data d'inizio Data d'inizio
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''La polizia ha arrestato per terrorismo un uomo con due grossi coltelli da cucina in Parliament Street, nel centro di Londra, fra il palazzo di Westminster, sede del parlamento, e i principali edifici governativi dell'area di Whitehall, a Londra, dove c'è anche Downing Street. Lo riportano i media sulla base delle prime informazioni. Una nota di Scotland Yard conferma intanto che non ci sono stati feriti e che "l'incidente" viene considerato chiuso. L'uomo arrestato è accusato di aver progettato "un'azione terroristica", riferisce ancora Scotland Yard, senza precisare per ora quali fossero esattamente le sue intenzioni e il suo obiettivo.L'arrestato, che pare abbia poco meno di 30 anni, è ora detenuto in camera di sicurezza in una stazione di polizia nell'area sud di Londra. Secondo quanto comunicato da Scotland Yard, l'uomo, più vicino ai 30 che ai 20, è stato fermato in base al Terrorism Act, la legge britannica sul terrorismo, poiché "sospettato di possesso di armi atte all'offesa e sospettato di aver commesso, preparato o istigato azioni terroristiche". "I coltelli recuperati sono stati sottratti a lui", si legge in un'ulteriore precisazione della polizia. Scotland Yard informa inoltre che i "detective dell'Antiterrorismo stanno continuando le loro indagini", ma che al momento, dopo l'arresto eseguito, non risulta più "alcuna minaccia nota immediata.''

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2017/04/27/londra-fermato-con-coltelli-terrorismo_1a1eb026-fec4-475c-a914-e00baa1e2931.html

Uscire dall'Ue subito!
Come la Le Pen che vuole chiudere le frontiere quando il problema nasce nelle banlieue. Devo dire che più di venti anni fa il film L'Odio era riuscito a profetizzare alla perfezione la situazione attuale :asd:

 
Quindi siccome il problema sono gli immigrati non-integrati (ovviamente a causa del terribile razzismo europeo), la soluzione è farne entrare altri.

Ovviamente dimenticandosi quei "rifugiati" che hanno partecipato agli attentati terroristici.

Logica ineccepibile.

 
Quindi siccome il problema sono gli immigrati non-integrati (ovviamente a causa del terribile razzismo europeo), la soluzione è farne entrare altri.Ovviamente dimenticandosi quei "rifugiati" che hanno partecipato agli attentati terroristici.

Logica ineccepibile.
Il problema penso sia più la mentalità del "chiudiamo le frontiere e dah dah!!!! Problema risolto" quella è una parte della soluzione, non utta la soluzione.

 
Pensare che chiudere le frontiere sia uno sgarbo ai terroristi o che ci aiuti nella lotta al terrorismo non è solo una semplificazione, è addirittura falso.

 
Pensare che chiudere le frontiere sia uno sgarbo ai terroristi o che ci aiuti nella lotta al terrorismo non è solo una semplificazione, è addirittura falso.
E perché di grazia?

Perché effettuare sacrosanti controlli approfonditi su chi entra nel paese dovrebbe non aiutare a combattere il terrorismo?

Su quale base?

 
E perché di grazia?Perché effettuare sacrosanti controlli approfonditi su chi entra nel paese dovrebbe non aiutare a combattere il terrorismo?

Su quale base?
Io ho parlato di chiudere le frontiere. I controlli ci sono, che discorsi, gli USA sono uno dei paesi con i controlli maggiori ad esempio, eppure non mi sembra che questo abbia impedito alcun attentato.

 
Il pugno duro degli yankee (Afghanistan, Iraq, Abu Ghraib, Guantanamo, JSOC, Droni assassini) ha generato più terroristi di quanti ne abbia realmente fermati.

Il dato che qualcuno sia ancora convinto dell'efficacia di certe misure forti sul tema "sicurezza", testimonia solo quanto sia diffusa l'ignoranza riguardo la storia recente.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Il pugno duro degli yankee (Afghanistan, Iraq, Abu Ghraib, Guantanamo, JSOC, Droni assassini) ha generato più terroristi di quanti ne abbia realmente fermati.Il dato che qualcuno sia ancora convinto dell'efficacia di certe misure forti sul tema "sicurezza", testimonia solo quanto sia diffusa l'ignoranza riguardo la storia recente.
Un paragone veramente sensato, complimenti.

 
Io ho parlato di chiudere le frontiere. I controlli ci sono, che discorsi, gli USA sono uno dei paesi con i controlli maggiori ad esempio, eppure non mi sembra che questo abbia impedito alcun attentato.
Che è quello che dicono tutti da mesi e mesi.

I controlli in Europa sono ridicoli, suvvia: dai finti profughi, alle migliaia che neppure danno le impronte o spariscono semplicemente.

L'accoglienza in Europa è semplicemente ridicolo e il fatto stesso che quando uno parla di quote (necessarie per il semplice fatto che non c'è lavoro qui) è bollato come fascista, la dice lunga sulla schizofrenia attuale.

E comunque l'Ungheria o la Danimarca non hanno avuto alcun attentato, se proprio dobbiamo parlarne.

Terzo, Manta sei davvero convinto che l'attuale situazione dove le navi europee fanno da traghetto a poche miglia dalla costa libica possa continuare?

Il pugno duro degli yankee (Afghanistan, Iraq, Abu Ghraib, Guantanamo, JSOC, Droni assassini) ha generato più terroristi di quanti ne abbia realmente fermati.Il dato che qualcuno sia ancora convinto dell'efficacia di certe misure forti sul tema "sicurezza", testimonia solo quanto sia diffusa l'ignoranza riguardo la storia recente.
Infatti non sono "i populisti" a caldeggiare interventi e bombardamenti in mezzo mondo e Trump venne sostenuto anche perché promise di non intervenire.

Per la Siria, la Libia, l'Afghanistan, lo Yemen e l'Iraq possiamo solo ringraziare l'establishment attuale, lo stesso che sostiene l'attuale modello d'immigrazione (coff coff Soros e i file hackerato della Open Society, coff coff Wikileaks).

 
Infatti non sono "i populisti" a caldeggiare interventi e bombardamenti in mezzo mondo e Trump venne sostenuto anche perché promise di non intervenire.

Per la Siria, la Libia, l'Afghanistan, lo Yemen e l'Iraq possiamo solo ringraziare l'establishment attuale, lo stesso che sostiene l'attuale modello d'immigrazione (coff coff Soros e i file hackerato della Open Society, coff coff Wikileaks).
-La Le Pen promette di sconfiggere l'Isis in medioriente.

-Guantanamo, patriot act, torture, droni, jsoc, non c'entrano nulla con le invasioni e i bombardamenti, ma si collocano nello stesso continuum di chi in europa invoca il "pugno duro" contro i terroristi.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Che è quello che dicono tutti da mesi e mesi.I controlli in Europa sono ridicoli, suvvia: dai finti profughi, alle migliaia che neppure danno le impronte o spariscono semplicemente.

L'accoglienza in Europa è semplicemente ridicolo e il fatto stesso che quando uno parla di quote (necessarie per il semplice fatto che non c'è lavoro qui) è bollato come fascista, la dice lunga sulla schizofrenia attuale.

E comunque l'Ungheria o la Danimarca non hanno avuto alcun attentato, se proprio dobbiamo parlarne.

Terzo, Manta sei davvero convinto che l'attuale situazione dove le navi europee fanno da traghetto a poche miglia dalla costa libica possa continuare?

Infatti non sono "i populisti" a caldeggiare interventi e bombardamenti in mezzo mondo e Trump venne sostenuto anche perché promise di non intervenire.

Per la Siria, la Libia, l'Afghanistan, lo Yemen e l'Iraq possiamo solo ringraziare l'establishment attuale, lo stesso che sostiene l'attuale modello d'immigrazione (coff coff Soros e i file hackerato della Open Society, coff coff Wikileaks).
Si però non si può mescolare tutto insieme, lavoro, immigrazione e terrorismo, tutto in un unico calderone come se fossero pedine di un domino.

Parliamo di terrorismo e basta, visto che questo è il topic.

I populisti parlano sempre di "chiudere le frontiere", Trump ha varato 2 travel ban che realizzavano ciò, non era un inasprimento dei controlli. Se quindi parliamo di una chiusura totale all'immigrazione (da certi posti, assumiamo), ci possiamo chiedere se questa sia una misura che rafforza o danneggia il terrorismo. Ovviamente non lo danneggia neanche un po', visto che la maggior parte degli attentatori sono europei. C'è addirittura la possibilità che lo rafforzi e sono sicuro che tu lo sappia benissimo, dato che l'Isis ha una sola possibilità di vittoria ed è quella di arruolare sempre più persone.

Se invece si parla di controlli, nessuno è contrario. I controlli ci sono già, la retorica del "entra chiunque" non la accetto, perchè è falsa. Poi che si possano fare meglio è un altro discorso, però se per parlare di una cosa civile, si deve usare una retorica incivile in cui si vuole criminalizzare una intera classe (perchè gli immigrati vengono praticamente considerati come una entità a sè stante, come se non esistessero le individualità, inaccettabile in una società liberale come la nostra) allora non mi sta bene e non la inizio neanche una discussione.

 
Se invece si parla di controlli, nessuno è contrario. I controlli ci sono già, la retorica del "entra chiunque" non la accetto, perchè è falsa. Poi che si possano fare meglio è un altro discorso, però se per parlare di una cosa civile, si deve usare una retorica incivile in cui si vuole criminalizzare una intera classe (perchè gli immigrati vengono praticamente considerati come una entità a sè stante, come se non esistessero le individualità, inaccettabile in una società liberale come la nostra) allora non mi sta bene e non la inizio neanche una discussione.
Infatti. Ma quando si cavalca l'onda emotiva degli attentati terroristici per avanzare proposte meramente ideologiche come l'abolizione dell'immigrazione regolare ed irregolare, quali argomenti restano? Siamo al di là del campo della politica. Rimane unicamente la legge del più forte.

 
Quindi siccome il problema sono gli immigrati non-integrati (ovviamente a causa del terribile razzismo europeo), la soluzione è farne entrare altri.Ovviamente dimenticandosi quei "rifugiati" che hanno partecipato agli attentati terroristici.

Logica ineccepibile.
Ma chi l'ha mai detto :asd:

Io direi di rendere più restrittive le norme di immigrazione visto che noi non siamo capaci di integrarli e loro non riescono ad integrarsi

 
A cosa ti riferisci esattamente?
Scusa mi ero perso il tuo post. :asd:

Mi riferivo, nel caso italiano, ad alcune proposte di legge e in particolare ad alcune leggi regionali, che di solito riguardano gli edifici di culto e cose simili, che hanno al loro interno regole più o meno nascoste che di fatto limitano la libertà religiosa dei musulmani, dietro presunte ragioni di sicurezza.

Ad esempio una recente legge regionale del Veneto disponeva di poter imporre l'obbligo di utilizzare la lingua italiana per le attività e in luoghi religiosi non direttamente legate al culto.

Questa disposizione è stata, giustamente direi, dichiarata inon conforme alla Costituzione dalla Corte Costituzionale.

In generale è una tendenza comune a molti paesi sia in Europa che nel resto del mondo, anche stati come il Giappone.

I fatti di terrorismo degli ultimi anni hanno contribuito a diffondere l'idea che possiamo anche sacrificare alcune delle nostre libertà sull'altare della sicurezza.

Come se limitare l'esercizio delle varie libertà (espressione, circolazione ecc...) donasse automaticamente più sicurezza.

 
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