Alert Terrorismo ISIS/Al Qaeda

  • Autore discussione Autore discussione Chen
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Comunque una cosa che mi fa girare le palle, é mai possibile che senti i media dire che era tutta gente nota alle forze dell'ordine e gente che ha avuto contatti con estremisti e li lasciano agire indisturbati?!
È semplicemente un problema di risorse, i soggetti sotto sorveglianza sono comunque troppi perché sia possibile controllarli 24/7. Vorrebbe dire avere perennemente qualcuno che segue ognuno di questi soggetti, non si può e basta.

Puoi al massimo discriminare, sorvegliando di più quelli che ritieni più pericolosi (e infatti succede che qualcuno venga beccato prima di commettere probabili atti violenti), ma è ovvio che qualcuno te lo perdi e non esiste un sistema di prevenzione totalmente efficace.

 
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È semplicemente un problema di risorse, i soggetti sotto sorveglianza sono comunque troppi perché sia possibile controllarli 24/7. Vorrebbe dire avere perennemente qualcuno che segue ognuno di questi soggetti, non si può e basta.Puoi al massimo discriminare, sorvegliando di più quelli che ritieni più pericolosi (e infatti succede che qualcuno venga beccato prima di commettere probabili atti violenti), ma è ovvio che qualcuno te lo perdi e non esiste un sistema di prevenzione totalmente efficace.
Si anche questo è vero, controllarli tutti è impossibile per via del numero di agenti che servirebbe.

 
Doppio attacco questa mattina a Teheran. I media locali riferiscono di un assalto al Parlamento, il Majiid, dove tre uomini hanno aperto il fuoco contro gli agenti di guardia e fatto irruzione nell’edificio. Una guardia sarebbe rimasta uccisa e almeno altre due persone risulterebbero ferite. Secondo l’agenzia Tasnim, l’operazione sarebbe ancora in corso e vi sarebbero ostaggi. Una seconda sparatoria si è verificata quasi in contemporanea al mausoleo dedicato all’ayatollah Ruhollah Khomeini, che si trova nella zona sud della capitale. In questo secondo assalto, stando ai media locali, diverse persone sono rimaste ferite.
Iran, spari all'interno del Parlamento e al mausoleo di Khomeini: "Uccisa una guardia, feriti e ostaggi" - Il Fatto Quotidiano

al Parlamento, dove era in corso una seduta, i lavori sono andati avanti ed è esplosa la rabbia: «Morte all’America. Morte al suo servo, l’Arabia Saudita», urlano i deputati iraniani.
Teheran, sparatoria in Parlamento: tre feriti, tra loro una guardia - Corriere.it

 
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Eh, negli stati di diritto funziona così, non puoi arrestare persone sulla base del sospetto, ti serve un reato.
A parte che in tutti i paesi puoi arrestare sulla base di un sospetto.

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A parte che in tutti i paesi puoi arrestare sulla base di un sospetto.
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Si ma non puoi detenere a lungo, il giudice deve confermare il fermo e se non c'è una accusa di un reato specifico, ne ordina il rilascio. Questo a grandi linee, sicuramente qualcuno che ha studiato saprà spiegare meglio il funzionamento di questo meccanismo.

 
A parte che in tutti i paesi puoi arrestare sulla base di un sospetto.
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non certo a caso e di certo non sulla base della mera conoscenza e nemmeno della navigazione internet

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Comunque questi attentati sono l'ennesima dimostrazione che potranno essere di qualsiasi generazione voi vogliate,ma non si sentiranno mai e poi mai europei,il patriottismo è amore di patria e questi ci odiano talmente tanto da ucciderci,si lo so il colonialismo odierno,e tutto ciò che volete,ma questi non hanno patria se non la propria terra distrutta e si sentono arrabbiati,ecco:sisi:
Ma chi? il marocchino?

 
Iran's Revolutionary Guards say Saudi Arabia and the US were behind twin attacks in Tehran today that killed at least 12 people and injured 43.
"This terrorist attack happened only a week after the meeting between the US president (Donald Trump) and the (Saudi) backward leaders who support terrorists. The fact that Islamic State has claimed responsibility proves that they were involved in the brutal attack," said the statement, published by Iranian media.

The attacks were the first claimed by the hardline Sunni Muslim militant group in the tightly controlled Shi'ite Muslim Iran.
Iran Guards claim US, Saudi 'involved' in Tehran attacks

 
L'Isis è alla fine cit. C'è ancora qualcuno che ha il coraggio di dirlo?

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È semplicemente un problema di risorse, i soggetti sotto sorveglianza sono comunque troppi perché sia possibile controllarli 24/7. Vorrebbe dire avere perennemente qualcuno che segue ognuno di questi soggetti, non si può e basta.Puoi al massimo discriminare, sorvegliando di più quelli che ritieni più pericolosi (e infatti succede che qualcuno venga beccato prima di commettere probabili atti violenti), ma è ovvio che qualcuno te lo perdi e non esiste un sistema di prevenzione totalmente efficace.
C'è un altro problema. All'estero i servizi segreti costruiscono rapporti sui soggetti ritenuti a rischio, si appassionano troppo alle biografie, ma senza mai agire e, alla fine, è sempre troppo tardi. In Italia, invece, si agisce con i fermi e le espulsioni (il caso dell'attentatore di Londra credo sia dovuto a insufficienza indizi gravi e concordanti). l'Italia ha sempre avuto un'ottima intelligence e, cosa non da poco, una solida esperienza nel contrasto al terrorismo.

Credo sia arrivato il tempo di spingere le leggi al limite, anzi: occorre forzarle se questo è utile a contrastare il terrorismo. Non possiamo applicare tutte le garanzie costituzionali a dei potenziali terroristi, si corrw un rischio troppo grande.

 
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Si ma non puoi detenere a lungo, il giudice deve confermare il fermo e se non c'è una accusa di un reato specifico, ne ordina il rilascio. Questo a grandi linee, sicuramente qualcuno che ha studiato saprà spiegare meglio il funzionamento di questo meccanismo.
Nessuno penso che li voglia detenere, piuttosto riportarli nel loro paese di origine. Sono stati espulsi diversi immigrati in italia perchè sospettati di...eppure non hanno mai commesso nessun reato. il "già noto alle forze dell ordine", dovrebbe essere già un espulsione a prescindere.
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C'è un altro problema. All'estero i servizi segreti costruiscono rapporti sui soggetti ritenuti a rischio, si appassionano troppo alle biografie, ma senza mai agire e, alla fine, è sempre troppo tardi. In Italia, invece, si agisce con i fermi e le espulsioni (il caso dell'attentatore di Londra credo sia dovuto a insufficienza indizi gravi e concordanti). l'Italia ha sempre avuto un'ottima intelligence e, cosa non da poco, una solida esperienza nel contrasto al terrorismo.
Credo sia arrivato il tempo di spingere le leggi al limite, anzi: occorre forzarle se questo è utile a contrastare il terrorismo. Non possiamo applicare tutte le garanzie costituzionali a dei potenziali terroristi, si corrw un rischio troppo grande.
Se una buona parte della popolazione e di conseguenza, alcuni partiti politici che bene o male sono espressione di questa grossa fetta di persone non fossero dei falsi buonisti, che addirittura guardano al rimpiazzo demografico come la panacea di tutti i mali, probabilmente il processo di "accelerazione" a cui tu accenni sarebbe già iniziato da un pezzo
 
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Se una buona parte della popolazione e di conseguenza, alcuni partiti politici che bene o male sono espressione di questa grossa fetta di persone non fossero dei falsi buonisti, che addirittura guardano al rimpiazzo demografico come la panacea di tutti i mali, probabilmente il processo di "accelerazione" a cui tu accenni sarebbe già iniziato da un pezzo
Mi domando quando gli europei si sveglieranno. Qui non è solo la mentalità dei politici a dover cambiare ma, come hai detto tu, di buona parte della popolazione. Ripeto: secondo me è necessario fare come l'Italia negli anni di piombo, cioè leggi speciali (sicuramente anche forzature di leggi già esistenti).

E smettiamola coi gessetti colorati e gli hashtag, e le fiaccolate: i terroristi se la ridono alla grande quando vedono queste cose. Vien quasi da pensare che, ormai, hanno vinto loro.

 
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Mi domando quando gli europei si sveglieranno. Qui non è solo la mentalità dei politici a dover cambiare ma, come hai detto tu, di buona parte della popolazione. Ripeto: secondo me è necessario fare come l'Italia negli anni di piombo, cioè leggi speciali (sicuramente anche forzature di leggi già esistenti).
E smettiamola coi gessetti colorati e gli hashtag, e le fiaccolate: i terroristi se la ridono alla grande quando vedono queste cose. Vien quasi da pensare che, ormai, hanno vinto loro.
Vincono loro se cambiamo il nostro modo di vivere e limitiamo le nostre libertà individuali, altro che.

 
Mi domando quando gli europei si sveglieranno. Qui non è solo la mentalità dei politici a dover cambiare ma, come hai detto tu, di buona parte della popolazione. Ripeto: secondo me è necessario fare come l'Italia negli anni di piombo, cioè leggi speciali (sicuramente anche forzature di leggi già esistenti).
E smettiamola coi gessetti colorati e gli hashtag, e le fiaccolate: i terroristi se la ridono alla grande quando vedono queste cose. Vien quasi da pensare che, ormai, hanno vinto loro.
Tutto si può dire ma non che i terroristi possano vincere contro stati europei così potenti. Ma neanche per scherzo

 
Vincono loro se cambiamo il nostro modo di vivere e limitiamo le nostre libertà individuali, altro che.

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Vincono loro se cambiamo il nostro modo di vivere e limitiamo le nostre libertà individuali, altro che.
Quindi facciamoci calpestare... l'importante però è non cambiare il nostro modo di vivere continuando a lanciare i gessetti colorati, suonando gli strumenti musicali di fronte ai luoghi degli attentati, riorganizzando gli eventi successivamente ad un attacco, e portare avanti l'idea ad oltranza che un integrazione è possibile con coloro i quali vogliono imporre i propri usi, costumi e religioni agli altri e in un paese a loro straniero. Con tutto questo sono sicuro che i terroristi si cagheranno sotto.

 
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Quindi facciamoci calpestare... l'importante però è non cambiare il nostro modo di vivere continuando a lanciare i gessetti colorati, suonando gli strumenti musicali di fronte ai luoghi degli attentati, riorganizzando gli eventi successivamente ad un attacco, e portare avanti l'idea ad oltranza che un integrazione è possibile con coloro i quali vogliono imporre i propri usi, costumi e religioni agli altri e in un paese a loro straniero. Con tutto questo sono sicuro che i terroristi si cagheranno sotto.
Ma cosa gli rispondi pure te.

 
Mi domando quando gli europei si sveglieranno. Qui non è solo la mentalità dei politici a dover cambiare ma, come hai detto tu, di buona parte della popolazione. Ripeto: secondo me è necessario fare come l'Italia negli anni di piombo, cioè leggi speciali (sicuramente anche forzature di leggi già esistenti).
E smettiamola coi gessetti colorati e gli hashtag, e le fiaccolate: i terroristi se la ridono alla grande quando vedono queste cose. Vien quasi da pensare che, ormai, hanno vinto loro.
Che poi si tratta semplicemente di creare leggi speciali che si focalizzano sui soggetti integralisti (e quindi noi cittadini moderati non dobbiamo rinunciare a chissà quale libertà), cioè quei soliti noti che non sono altro che bombe a orologeria. Per me, ad esempio, il solo condividere l'idea che uccidere (un infedele, o qualunque altra persona che la pensa diversamente) è giusto e sacrosanto, dovrebbe essere reato.

Poi bisogna anche dire che l'Italia, nonostante le sue grandi pecche su più fronti, perlomeno gode di un 41-bis teoricamente utilizzabile anche per i terroristi. Ma Stati come la Francia e il Belgio non hanno nulla del genere e rischiano solo di far danni arrestando potenziali attentatori.

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Attentato terroristico a Teheran (Iran)


 
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Quindi facciamoci calpestare... l'importante però è non cambiare il nostro modo di vivere continuando a lanciare i gessetti colorati, suonando gli strumenti musicali di fronte ai luoghi degli attentati, riorganizzando gli eventi successivamente ad un attacco, e portare avanti l'idea ad oltranza che un integrazione è possibile con coloro i quali vogliono imporre i propri usi, costumi e religioni agli altri e in un paese a loro straniero. Con tutto questo sono sicuro che i terroristi si cagheranno sotto.
Esatto, hai capito tutto.

Magari già che ci sei, spiega cosa dovremmo fare per risolvere il problema, invece di preservare le nostre libertà.

 
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