Alert Terrorismo ISIS/Al Qaeda

  • Autore discussione Autore discussione Chen
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Esatto, hai capito tutto.
Magari già che ci sei, spiega cosa dovremmo fare per risolvere il problema, invece di preservare le nostre libertà.
Mettere in gabbia gli integralisti e bloccare l'immigrazione irregolare?

Vietare il finanziamento di moschee da parte di stranieri? E non per razzismo, ma perchè a finanziarle sono sceicchi ricchissimi o comunque governi stranieri che lo fanno con un fine ben preciso.

 
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Mettere in gabbia gli integralisti e bloccare l'immigrazione irregolare?
Vietare il finanziamento di moschee da parte di stranieri? E non per razzismo, ma perchè a finanziarle sono sceicchi ricchissimi o comunque governi stranieri che lo fanno con un fine ben preciso.
Questo cosa avrebbe a vedere con le libertà individuali e il nostro stile di vita?

 
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Una domanda:

Quanti attentati terroristici di matrice jihadista si sono verificati in Italia per giustificare questo panico collettivo?

 
Qualcuno deve ancora spiegarmi cosa ci sia di male nei "gessetti colorati" etc. Aiutano a far sentire miglio la popolazione, non è che se si fanno queste cose allora non si può più combattere il terrorismo. Le due cose non si escludono a vicenda, sopratutto perchè i civili, cittadini "normali", sinceramente non è che possano fare gra che, apparte questi gesti di solidarietà e speranza.

 
Una domanda:Quanti attentati terroristici di matrice jihadista si sono verificati in Italia per giustificare questo panico collettivo?
Strage di Fiumicino (1973) Strage di Fiumicino (1985)

Attacco suicida ad alto potenziale stragista a Milano contro una caserma (12 ottobre 2009)

A parte questo, l'Italia non è un pianeta a sè, c'è la consapevolezza che la Repubblica è un alleato americano e membro NATO, nonchè cooperatore di diverse operazioni militari anti-isis. (anche solo per il rifornimento di armi e l'ospitalità di mezzi aerei anti-isis).

Inoltre l'Italia ospita il cuore della cristianità.

Non c'è quindi motivo per non aspettarsi un attentato che avrebbe già dovuto accadere a Venezia se non ci fosse stato un incredibile lavoro di intelligence.

Voglio dire, se in passato - seppure lontano - ci sono stati dei furti in casa mia e recentemente i ladri hanno svaligiato tutti i vicini che mi circondano, potrà essere lecito avere un po' di timore di essere il prossimo, no?

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Qualcuno deve ancora spiegarmi cosa ci sia di male nei "gessetti colorati" etc. Aiutano a far sentire miglio la popolazione, non è che se si fanno queste cose allora non si può più combattere il terrorismo. Le due cose non si escludono a vicenda, sopratutto perchè i civili, cittadini "normali", sinceramente non è che possano fare gra che, apparte questi gesti di solidarietà e speranza.

A mio parere questi sono gesti belli che però devono essere una risposta della popolazione, non una risposta ufficiale del governo.

In Gran Bretagna i privati hanno organizzato un concerto benefico (per le vittime del terrorismo) in risposta agli attentati di Manchester e di Londra. Il governo inglese invece si è blindato nei palazzi per discutere nuovissime strategie per debellare una volta per tutte il terrorismo islamista con tutti i mezzi possibili.

Questo è l'ordine giusto.

In Italia, ad esempio, il presidente del Consiglio dei Ministri Renzi ha fatto l'opposto con questa perla: «La cultura è la risposta italiana al terrorismo»


Una frase che fa molto 'gessetto colorato', inappropriato se detta dal capo del governo di uno Stato europeo.




 
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Qualcuno deve ancora spiegarmi cosa ci sia di male nei "gessetti colorati" etc. Aiutano a far sentire miglio la popolazione, non è che se si fanno queste cose allora non si può più combattere il terrorismo. Le due cose non si escludono a vicenda, sopratutto perchè i civili, cittadini "normali", sinceramente non è che possano fare gra che, apparte questi gesti di solidarietà e speranza.
Eh ma sai, non tutti riescono, apparentemente, ad avere una visione d'insieme​ del problema e avere processi mentali analitici a riguardo.

 
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Strage di Fiumicino (1973) Strage di Fiumicino (1985)Attacco suicida ad alto potenziale stragista a Milano contro una caserma (12 ottobre 2009)

A parte questo, l'Italia non è un pianeta a sè, c'è la consapevolezza che la Repubblica è un alleato americano e membro NATO, nonchè cooperatore di diverse operazioni militari anti-isis. (anche solo per il rifornimento di armi e l'ospitalità di mezzi aerei anti-isis).

Inoltre l'Italia ospita il cuore della cristianità.

Non c'è quindi motivo per non aspettarsi un attentato che avrebbe già dovuto accadere a Venezia se non ci fosse stato un incredibile lavoro di intelligence.

Voglio dire, se in passato - seppure lontano - ci sono stati dei furti in casa mia e recentemente i ladri hanno svaligiato tutti i vicini che mi circondano, potrà essere lecito avere un po' di timore di essere il prossimo, no?
Innanzitutto la mia domanda era retorica. La risposta è: nessuno. Gli esempi da te riportati non hanno niente a che fare con l'odierno terrorismo jihadista.

In secondo luogo, le speculazioni che quotidianamente vengono rimbalzate dai media italiani, che soffiano sul fuoco della tensione, non hanno di fatto consistenza per un paese che non è finora stato interessato da attentati. Il panico e i deliri collettivi che si leggono diffusamente (chiudiamo l'immigrazione!1!1! espelliamoli tutti!!1!1! ) sono assolutamente irrazionali ed ingiustificati. Il lavoro di intelligence è tutt'altra cosa: ammesso che sussista una minaccia concreta e imminente per l'Italia, e di ciò si occupano le agenzie, questa è allo stato attuale irrilevante per l'opinione pubblica.

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In Italia, ad esempio, il presidente del Consiglio dei Ministri Renzi ha fatto l'opposto con questa perla: «La cultura è la risposta italiana al terrorismo»


Una frase che fa molto 'gessetto colorato', inappropriato se detta dal capo del governo di uno Stato europeo.


Certo, avrebbe dovuto inviare i caccia a bombardare indiscriminatamente il medio oriente. Quella sarebbe stata una risposta appropriata.

 
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Bombardare indiscriminatamente il Medio Oriente no, magari se le democrazie occidentali la smettessero di armare orde di jihadista contro Assad che l'ISIS lo combatte davvero sarebbe già un inizio.

 
Bombardare indiscriminatamente il Medio Oriente no, magari se le democrazie occidentali la smettessero di armare orde di jihadista contro Assad che l'ISIS lo combatte davvero sarebbe già un inizio.
In generale sarebbe il caso di capire, dopo 24938312 casi tutti uguali e finiti allo stesso modo, che si potrebbe smettere di dare armi, denaro e aiuti a ribelli che combattono regimi che ci stanno sulle palle.

 
Il problema è che si sta combattendo una guerra con la carta bollata , si usano le armi a caso per far sembrare che si stia facendo qualcosa senza un piano strategico globale.

Il problema è che grazie all'allarme terrorismo stiamo lentamente distruggendo e conculcando libertà conquistate a caro prezzo e pagate col sangue , tanto sangue.

In tempo di guerra si sospendono alcune libertà per la durata della guerra e quando questa finisce si ritorna alla normalità e questo è fisiologico, quello che non è normale è che quelle libertà non vengono semplicemente sospese , vengono negate mediante la legislazione di pace , non saranno recuperate se non dopo aspre lotte, come è sempre stato per la conquista o la riconquista delle liberà più elementari.

Lo stato di guerra permette di imprigionare nemici e traditori fino alla fine del conflitto , permetterebbe anche di ucciderli sul posto in realtà, ma non mi spingerei a tanto.

 
Il problema è che si sta combattendo una guerra con la carta bollata , si usano le armi a caso per far sembrare che si stia facendo qualcosa senza un piano strategico globale.Il problema è che grazie all'allarme terrorismo stiamo lentamente distruggendo e conculcando libertà conquistate a caro prezzo e pagate col sangue , tanto sangue.

In tempo di guerra si sospendono alcune libertà per la durata della guerra e quando questa finisce si ritorna alla normalità e questo è fisiologico, quello che non è normale è che quelle libertà non vengono semplicemente sospese , vengono negate mediante la legislazione di pace , non saranno recuperate se non dopo aspre lotte, come è sempre stato per la conquista o la riconquista delle liberà più elementari.

Lo stato di guerra permette di imprigionare nemici e traditori fino alla fine del conflitto , permetterebbe anche di ucciderli sul posto in realtà, ma non mi spingerei a tanto.
Stato di guerra contro l'asse del male che sostiene e finanzia il terrorismo internazionale, ovvero Usa-Saud-Israele?

Auguri.

 
Questo cosa avrebbe a vedere con le libertà individuali e il nostro stile di vita?
I gessetti colorati come tutte le cagate buoniste che si fanno successivamente ad un attacco terrorista non sono stili di vita, anche perchè prima non è che eravamo avvezzi a suonare davanti i luoghi delle stragi (che non c'erano) o rifare un concerto a pochi giorni dal primo. Forse non avete capito che combatterli sul piano culturale non porta a niente dato che parliamo di persone con il Q.I. di un macaco in calore, ma se proprio di rivoluzione culturale si vuol parlare, deve partire dallo stesso mondo islamico, non di certo dagli europei che considerano i loro nemici.

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Una domanda:Quanti attentati terroristici di matrice jihadista si sono verificati in Italia per giustificare questo panico collettivo?
E che domanda è? come se non ci potrebbe essere una prima volta, a maggior ragione dato che non è avvenuto niente in italia probabilmente c'è un aspettativa maggiore.
 
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Stato di guerra contro l'asse del male che sostiene e finanzia il terrorismo internazionale, ovvero Usa-Saud-Israele?Auguri.
LOL vabbè...

no stato di guerra contro chi materialmente la conduce

 
E che domanda è? come se non ci potrebbe essere una prima volta, a maggior ragione dato che non è avvenuto niente in italia probabilmente c'è un aspettativa maggiore.
Sostanzialmente la tua logica è questa: non ho mai visto un asino che vola, quindi è molto probabile che lo vedrò presto.

LOL vabbè...
no stato di guerra contro chi materialmente la conduce
Le guerre andrebbero condotte anche contro le cause, non solo contro gli effetti.

 
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E che domanda è? come se non ci potrebbe essere una prima volta, a maggior ragione dato che non è avvenuto niente in italia probabilmente c'è un aspettativa maggiore.
In realtà no, c'è un accordo ultradecennale, voi non fate niente da noi, noi non vi vediamo.

Emblematico il caso del tedesco ucciso a Torino, più che vantarsene le nostre autorità cercavano in tutti i modi di sottolineare che era stato un caso e che non era voluto e che è stato scemo lui a provocare la reazione dei poliziotti

(tanto senza documenti poteva dire di essere un profugo dare un nome falso e farsi dare il classico pezzo di carta , pardon Passaporto Umanitario della Caritas davanti al quale ho visto sciogliersi i funzionari più duri)

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Sostanzialmente la tua logica è questa: non ho mai visto un asino che vola, quindi è molto probabile che lo vedrò presto.


Le guerre andrebbero condotte anche contro le cause, non solo contro gli effetti.
No è che sta piovendo a dirotto tutto intorno a me tranne nel metro quadro dove sono io è improbabile che la situazione resti così o lo sarebbe in condizioni normali , ovvero senza l'ombrello invisibile

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Le guerre andrebbero condotte anche contro le cause, non solo contro gli effetti.
Ma di che parli ? lui spara a me io sparo a lui, non chiedo all'avvocato chi è il colpevole prima di puntare

 
I gessetti colorati come tutte le cagate buoniste che si fanno successivamente ad un attacco terrorista non sono stili di vita, anche perchè prima non è che eravamo avvezzi a suonare davanti i luoghi delle stragi (che non c'erano) o rifare un concerto a pochi giorni dal primo. Forse non avete capito che combatterli sul piano culturale non porta a niente dato che parliamo di persone con il Q.I. di un macaco in calore, ma se proprio di rivoluzione culturale si vuol parlare, deve partire dallo stesso mondo islamico, non di certo dagli europei che considerano i loro nemici.
I gessetti li hai tirati fuori te eh, io ho solo detto che noi perdiamo se rinunciamo alle libertà che ci siamo conquistati nei secoli e al nostro stile di vita.

Comunque vorrei sapere quale sarebbe la reazione appropriata da tenere dopo ogni attentato.

 
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No è che sta piovendo a dirotto tutto intorno a me tranne nel metro quadro dove sono io è improbabile che la situazione resti così o lo sarebbe in condizioni normali , ovvero senza l'ombrello invisibile
Esempio sbagliato. Gli obbiettivi da colpire vengono determinati a priori, mica è la lotteria.

Ma di che parli ? lui spara a me io sparo a lui, non chiedo all'avvocato chi è il colpevole prima di puntare
Io sto parlando del terrorismo. Tu gli vorresti dichiarare "guerra". Ma a chi la vorresti dichiarare, ai fantasmi, o ai mandanti ?

 
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Sostanzialmente la tua logica è questa: non ho mai visto un asino che vola, quindi è molto probabile che lo vedrò presto.
Cambio la risposta allora:

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I gessetti li hai tirati fuori te eh, io ho solo detto che noi perdiamo se rinunciamo alle libertà che ci siamo conquistati nei secoli e al nostro stile di vita.
Comunque vorrei sapere quale sarebbe la reazione appropriata da tenere dopo ogni attentato.
Mi dispiace ma anche no. Sei stato tu a tirare fuori gli stili di vita rispondendo ad una affermazione di Nexus riguardante i gessetti colorati e quant'altro, evidentemente perchè hai paragonato le due cose.

non dico che uno non debba lanciare il gessetto colorato piuttosto che fare una manifestazione stando coricato per terra e indossando una maschera, il ridicolo è credere che queste cose possano in qualche modo scatenare una reazione, magari ai terroristi stessi, e che in qualche modo la via "culturale" possa essere la panacea del problema terrorismo.

 
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Esempio sbagliato. Gli obbiettivi da colpire vengono determinati a priori, mica è la lotteria.

Io sto parlando del terrorismo. Tu gli vorresti dichiarare "guerra". Ma a chi la vorresti dichiarare, ai fantasmi, o ai mandanti ?
Eh? loro han dichiarato guerra a noi e pure diverse volte in diverse incarnazioni e la stanno pure combattendo e per di più il fronte è in casa nostra con morti e feriti , c'è perfino la parte territoriale , combattuta , in Siria e altrove con uno stato autoproclamato dichiaratosi in guerra.Hanno perfino campi di addestramento e armamento dedicato

Se un combattente di Daesh viene qui e si fa saltare uccidendo , in cosa è diverso da un Soldato che lancia una granata?

In cosa è diverso da un agente nemico che agisce oltre le linee?

E se è un cittadino di quel Paese , in cosa è diverso da un traditore che combatte per un Paese nemico in guerra col proprio?

in nulla.

Il problema è proprio questo, siamo in guerra , una guerra asimmetrica e che per questo non ha un fronte definito con eserciti schierati e riconoscibili , il nemico si è attestato dietro le linee e da lì agisce.

Noi invece li combattiamo nei tribunali a colpi di inchieste

E se i mandanti son quelli che dici saranno ben stupidi a volere perdere influenza a tutti i costi , il medio oriente è ormai praticamente perso per gli USA e con le ultime uscite di Putin (uscite armate intendo) non solo si è attestato in Medio Oriente , ma lo ha fatto fra la Turchia e Israele di fatto tagliando fuori la Turchia e i suoi oltre 10.000 carri armati dalla difesa Europea visto che si è anche ben piazzato in Ucraina , se poi aggiungi che la Turchia stessa si sta sempre più defilando dalla Nato e lei si foraggiava e armava Daesh in funzione anticurda

La sua presenza lì azzera anche la deterrenza del nucleare Israeliano perchè è ovvio che non può in alcun modo minacciare la Russia nè i suoi alleati

poi si è tutto organizzato dagli USA e da Israele , bla bla, complotto a scelta

 
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Comunque vorrei sapere quale sarebbe la reazione appropriata da tenere dopo ogni attentato.
Qua mi esprimo io dai:

- non sciacallare sugli attentati come fa Salvini

- non sciacallare sul sciacallaggio di Salvini i non leghisti ("Salvini pensa solo a sciacallare dopo un attentato, non votatelo")

- toccare ferro

 
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