Lantidiplomatico.it è registrato a nome di Alessandro Bianchi, un giovane pescato nelle reti della sinistra radicale romana, poi diventato il più stretto collaboratore di Alessandro Di Battista, e utilizzato dal M5S anche per la commissione esteri della Camera. Bianchi, la settimana scorsa, non ha risposto quando La Stampa l’ha contattato. Con lui c’è una redazione agile di collaboratori; il principale dei quali, Fabrizio Verde, ha le stesse origini politiche, più altre due persone. Le firme fisse non colpiranno i lettori giovani; ma i meno giovani sì: nel colophon della rivista online tra i soli quattro «collaboratori assidui» compare Achille Lollo, alla cui biografia L’Antidiplomatico scrive, assai stringato: «Corrispondente di Brasil de Fato in Italia, curatore del programma TV “Quadrante Informativo” e colonnista del “Correio da Cidadania”». Altrove sul sito Bianchi aggiunge: «È stato direttore delle riviste Naçao Brasil e Conjuntura Internacional». L’ex militante di Potere Operaio - per diciott’anni latitante in Brasile, e prima dieci anni in Angola, condannato per il rogo di Primavalle appiccato alla casa dei Mattei in cui morirono un bambino di 10 e un ragazzo di 22, figli del segretario della sezione missina di quel quartiere romano - è oggi libero cittadino, dopo la prescrizione della pena.
In questo milieu matura il sito che in questi mesi sta vedendo lievitare i suoi accessi, e l’influenza tra i parlamentari cinque stelle che si occupano di geopolitica.