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Luca (Pac) il mio post non voleva essere assolutamente un'apologia della pirateria, figurati.

Per il resto, il lato culturale del videogioco per me è un aspetto fondamentale e quindi sì, in questo caso interpreto la parte del ragazzino che non scopa :asd:


È vero, però gli altri media sono percepiti in maniera molto diversa e hanno diverse "tutele". Esempio banale, per il cinema c'è una Cineteca di Bologna, per la letteratura qualsiasi biblioteca pubblica, ecc. Nel videogioco tutte le realtà che si occupano di questo aspetto del medium sono amatoriali o giù di lì.

Riguardo alla parte che ho grassettato... È proprio questo il punto. È impensabile tenere in piedi quelle infrastrutture, sono d'accordo con te. E infatti il problema è proprio questo, che la fruizione di un prodotto, commerciale ma anche artistico, almeno secondo me - secondo noi? - non può essere legata solo ed esclusivamente ai piani aziendali.

Altrimenti, come diceva anche ispanico, succede che da un giorno all'altro un'opera diventa inaccessibile finché Nintendo o Sony o chi per loro non decidono come e quando ripubblicarla - leggete "rivenderla".
Cineteca e biblioteca sono frutto anche del metodo di fruizione di tali contenuti, la visualizzazione e quindi proiezioni di un libro o la stampa su carta di testo e anche qui parliamo di noleggio di contenuti o acquisto per la visualizzazione di un prodotto.
E comunque ad oggi, nemmeno questi prodotti sono chissà che tutelati, se voglio comprare qualche film, soprattutto vecchio, l'unico metodo è l'usato, esattamente come nelle console.

I videogiochi sono una forma molto più complessa, sono prodotti che necessitano di un hardware specifico con una certa potenza (e se parliamo di cloud diventa ancora più pesante il mantenimento) e necessitano di una interazione con il giocatore singolo per decine e decine di ore.
Sono medium comunque molto differenti.

Poi sulla questione rivendite ci sono molte valutazioni da fare e quello che mi viene da dire è che per come si è evoluto il mercato console nel 2013/2017 e proiettato sulla gen corrente, l'epoca della rivendita di prodotti è pressoché finita se parliamo di giochi in generazione a quella successiva grazie ad una retrocompatibilità delle console ma anche degli store. Cosa che gli store passati invece non permettevano per l'arretretezza e una fase ancora embrionale.
Poi comunque opere di remake e rimasterizzazioni hanno un lavoro dietro, è giusto che venga pagato qualora ci siano dei cambiamenti tangibili.
 
Cineteca e biblioteca sono frutto anche del metodo di fruizione di tali contenuti, la visualizzazione e quindi proiezioni di un libro o la stampa su carta di testo e anche qui parliamo di noleggio di contenuti o acquisto per la visualizzazione di un prodotto.
E comunque ad oggi, nemmeno questi prodotti sono chissà che tutelati, se voglio comprare qualche film, soprattutto vecchio, l'unico metodo è l'usato, esattamente come nelle console.

I videogiochi sono una forma molto più complessa, sono prodotti che necessitano di un hardware specifico con una certa potenza (e se parliamo di cloud diventa ancora più pesante il mantenimento) e necessitano di una interazione con il giocatore singolo per decine e decine di ore.
Sono medium comunque molto differenti.
Libri e film sono molto più accessibili, proprio perché sono percepiti non solo come prodotti meramente commerciali ma anche pienamente culturali e di conseguenza godono di uno status privilegiato rispetto ai videogiochi.

Sono d'accordo sul fatto che garantire lo stesso grado di accessibilità "democratica" sia più difficile rispetto alle altre forme, per ragioni legate agli hardware come dicevi tu e non solo, però appunto proprio per questo servirebbero una tutela e degli strumenti specifici. Esempio stupido: immaginando un ipotetico corso di studio sul level design dei platform, per fare giocare un Super Mario Bros. in classe sarebbe più agevole affidarsi a un emulatore che gira su qualsiasi dispositivo piuttosto che reperire e mettere in funzione venti console.

Secondo me è evidente come, anche solo rispetto a una decina di anni fa, si siano fatti dei grandi passi in avanti in questo senso. Penso all'attenzione risposta nella retrocompatibilità e nell'intercompatibilità tra piattaforme diverse, ecc. Questo è stato causato dalle richieste del pubblico e proprio per questo insisto su questi punti, perché se cambia la sensibilità dal basso cambia il modo di guardare al medium tutto.

Non diventa inaccessibile. Vai su ebay e la cerchi
Non mi sembra che sia proprio la soluzione più comoda :asd:
 
È vero, però gli altri media sono percepiti in maniera molto diversa e hanno diverse "tutele". Esempio banale, per il cinema c'è una Cineteca di Bologna, per la letteratura qualsiasi biblioteca pubblica, ecc. Nel videogioco tutte le realtà che si occupano di questo aspetto del medium sono amatoriali o giù di lì.
Stai descrivendo una sala giochi.
Vuoi creare una cosa simile?
Apri una sala giochi in cui oltre ai giochi metti le console, nessuno te lo vieta, una volta che hai comprato i prodotti li usi come vuoi (al netto della licenza per la sala). Oppure ti fai una collezione abbastanza grande da aprire il tuo museo del videogioco, se vuoi pagare meno.
Non conviene economicamente e le poche realtà sono piccole e/o amatoriali?
Beh, forse forse perché se voglio retrogiocare, leggi "avere accesso a quello che mi interessa non più facilmente reperibile sul mercato" i modi non mancano, tra legali e non.
Non ci fossero quelli illegali quelli legali acquisirebbero valore, anche per quelle realtà definite amatoriali, ed ecco che i proprietari delle ip intervengono, per mantenere il valore.
Aggiungo che è discr(o)tamente probabile che nintendo avrebbe tenuto aperti i suoi shop più a lungo se gli ultimi non fossero stati tanto facilmente piratabili e legati ad hardware che hanno visto scendere di interesse in maniera fin troppo veloce.
 
Non diventa inaccessibile. Vai su ebay e la cerchi
Fino a un annetto fa, l'unico modo per giocare con una versione fisica (usata) di Suikoden II era di sborsare tipo 300€
È da solo un annetto che hanno annunciato una remaster del titolo in questione, che tra l'altro non è ancora uscita.
Allo stato attuale, se non erro, l'unico modo per giocarci digital (quindi ad un prezzo decente) è tramite ps3 o psvita.
 
Fino a un annetto fa, l'unico modo per giocare con una versione fisica (usata) di Suikoden II era di sborsare tipo 300€
È da solo un annetto che hanno annunciato una remaster del titolo in questione, che tra l'altro non è ancora uscita.
Allo stato attuale, se non erro, l'unico modo per giocarci digital (quindi ad un prezzo decente) è tramite ps3 o psvita.
Ecco, questi sono i casi in cui gli emulatori possono servire.. peccato poi la gente ci marci e dal dito si prenda il braccio..
 
Ecco, questi sono i casi in cui gli emulatori possono servire.. peccato poi la gente ci marci e dal dito si prenda il braccio..
In tutto questo non capisco perché non lo abbiano mai reso disponibile sul psn della ps4, ad esempio
 
Si vede che in ottica di utilizzo non c’è interesse.. in ottica di preservazione invece è chiaro che a quelle cifre diventa inaccessibile
 
Trentacinque anni per il Game Boy :bruniii:

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Totalmente inaspettato :asd:
Tra l'altro ho scoperto essere meno di una ventina a quanto pare, ma probabilmente era uno studio che avrebbe smesso di esistere con le nuove politiche di Embracer e Nintendo ne ha visto la potenzialità e probabilmente a un buon prezzo. Così potrebbero aiutare anche alcune case a fare dei port specifici, MK1 soffriva di parecchi problemi al lancio, ma lo hanno costantemente aggiornato migliorando praticamente tutto, denotando più una scarsità di tempo di sviluppo che della capacità del team.
 
Se ho capito bene continueranno a collaborare per portare giochi Third
 
Gaijin della Florida, decisamente non da loro :asd:


Certo non sono i Panic Button, che stando in Texas potevano pure supportare agilmente i Retro, ma forza lavoro in più non si disdegna mai
 
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