The Hateful Eight

  • Autore discussione Autore discussione Gouki
  • Data d'inizio Data d'inizio
Pubblicità
La trama è semplice, ma il suo svolgimento è tutt'altro che banale, non saprete mai come finirà.
Appena

entrano nella locanda secondo me si capisce benissimo come finirà...
 
Ah in generale della questione razzismo cosa ne pensate? Quali sono gli elementi più distinguibili?
La "marcia della vergogna" e il discorso finale dello sceriffo (che eleva la figura del padre ma non la sua causa). Come morale credo che Tarantino voglia inquadrare il razzismo come un comportamento che viene da una precisa spinta sociale, come se fosse una scelta politica. Il disprezzo è un retaggio tramandato dai padri ai figli, è razzista il figlio del generale come lo è lo sceriffo, figlio di un comandante razzista. I comportamenti razzisti si verificano sempre in pubblico e alle volte hanno il preciso compito di influenzare le scelte altrui.

La condannata lo usa per convincere lo sceriffo, ma se non sbaglio cantava una canzone contro la schiavitù

Il figlio del generale era veramente razzista? O era un semplice cacciatore di taglie?

Lo sceriffo, inizialmente razzista, nelle situazioni critiche si fida del nero, malgrado gli siano stati offerti soldi ed un salvacondotto

Il generale uccise i soldati neri perché li odiava o perché era suo "dovere" farlo? Doveva forse dimostrare qualcosa ai suoi uomini? Scelta politica o vero razzismo?

- - - Aggiornato - - -

Appena
entrano nella locanda secondo me si capisce benissimo come finirà...

"I buoni" uccidono "i cattivi" e impiccano la condannata

Veramente tu hai pensato questo appena sono entrati nella locanda?//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/bah.gif

 
Ultima modifica da un moderatore:
Infatti quelli che avevano detto che hanno previsto tutto sono curioso di sapere in che misura l'avevano previsto. Io vedendo i riferimenti a

La Cosa avevo pensato ad un possibile finale speculare
, così come un mio amico mi aveva detto durante l'intervallo che secondo lui

nel finale muoiono tutti
, previsione che comunque mi sembra avere tanta influenza sulla godibilità del film quanta potrebbe averne il sapere che in un thriller ci sarà un omicidio :kep88:

 
Più che altro spesso si riduce Tarantino a "citazionismo e dialoghi cool" quando è tanto altro... E si, questo è il suo film più intimo insieme a Jackie Brown, assolutamente.
Lo so, e mi stupisce sempre con quanta facilitá si liquida la capacitá AGGHIACCIANTE di Tarantino di far sintesi.

Incredibile poi, parlando di quella intimità, la padronanza con cui sottointende i buoni sentimenti soffocati nel cinismo e nella graficitá della violenza, nonché i legami forti tra personaggi. C'é da imparare ad ogni suo film

 
Ultima modifica da un moderatore:
Lo so, e mi stupisce sempre con quanta facilitá si liquida la capacitá AGGHIACCIANTE di Tarantino di far sintesi.
Incredibile poi, parlando di quella intimità, la padronanza con cui sottointende i buoni sentimenti soffocati nel cinismo e nella graficitá della violenza, nonché i legami forti tra personaggi. C'é da imparare ad ogni suo film
In questo senso i titoli di testa in relazione al finale sono un grandissimo monito umano. Se solo in quella locandaci fosse stata un po' di pietà e compassione umana...

 
Ultima modifica da un moderatore:
Infatti quelli che avevano detto che hanno previsto tutto sono curioso di sapere in che misura l'avevano previsto. Io vedendo i riferimenti a
La Cosa avevo pensato ad un possibile finale speculare
, così come un mio amico mi aveva detto durante l'intervallo che secondo lui

nel finale muoiono tutti
, previsione che comunque mi sembra avere tanta influenza sulla godibilità del film quanta potrebbe averne il sapere che in un thriller ci sarà un omicidio :kep88:
Si, ma un conto è la previsione fondata su elementi oggettivi, un conto è una previsione speculare su cosa accadrà ad un certo punto.
Il film si sviluppa in modo imprevedibile, non sai chi sta tramando, cosa sta accadendo, chi è cattivo o chi morirà. Ovvio che prima o poi accadrà qualcosa, ma un conto è prevedere l'intreccio, un'altro è dire "secondo me" succede X perché me lo sento.

Poi oh, io ho visto il Sesto Senso ad Halloween con dei compagni di scuola, uno di loro ha previsto il colpo di scena, ma ha sparato a caso. Io non mi metto nemmeno a prevedere il finale di un film, c'è robaccia che ha dei finali impensabili (Pattinson 9/11 per dire). Non importa come finisce, ma come ci si arriva al finale.

Sul finale :

Simile nella forma, ma non nella sostanza. Il rapporto tra i due personaggi è dominato dal dubbio e dal sospetto ne "La Cosa", in THE invece aleggia un sarcasmo amaro, ma tutto è chiarissimo. THE finisce con la pace, la fine di tutto. La Cosa invece può essere il principio, e si chiude con un mistero grande come una casa.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Si, ma un conto è la previsione fondata su elementi oggettivi, un conto è una previsione speculare su cosa accadrà ad un certo punto.
Il film si sviluppa in modo imprevedibile, non sai chi sta tramando, cosa sta accadendo, chi è cattivo o chi morirà. Ovvio che prima o poi accadrà qualcosa, ma un conto è prevedere l'intreccio, un'altro è dire "secondo me" succede X perché me lo sento.

Poi oh, io ho visto il Sesto Senso ad Halloween con dei compagni di scuola, uno di loro ha previsto il colpo di scena, ma ha sparato a caso. Io non mi metto nemmeno a prevedere il finale di un film, c'è robaccia che ha dei finali impensabili (Pattinson 9/11 per dire). Non importa come finisce, ma come ci si arriva al finale.
Ma io volevo dire proprio questo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Anche un film che si basa sul colpo di scena finale per dire non deve fondarasi su quello, dev'essere godibile anche nel rivederlo. In generale quando sento valutare un film solo basandosi sulla presenza o assenza di "colpi di scena" rido.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Ah, una cosa che non mi è chiara: quali sono le scene che costituiscono il minutaggio in piú, esclusivo della versione in 70mm?

 
Ma io volevo dire proprio questo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Anche un film che si basa sul colpo di scena finale per dire non deve fondarasi su quello, dev'essere godibile anche nel rivederlo. In generale quando sento valutare un film solo basandosi sulla presenza o assenza di "colpi di scena" rido.
Ma infatti volevo partire dalla tua risposta per dire la mia, effettivamente però l'ho impostata come se volessi smentirti su qualcosa //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Ritorno velocemente sulla

lettera:

1) Compare tirata fuori da un nero che grazie ad essa riesce a salvarsi e sappiamo la usa diverse volte. E' un modo geniale per introdurre un periodo in cui il nero deve comunque barcamenarsi in modo molto materiale per superare i suoi casini, non ci sono diritti universali e cazzatelle del genere.

2) La lettera torna protagonista a tavola, uno dei personaggi che si è già situato in quanto razzista classico insiste su cosa vorrebbe dire questa lettera. Che Lincoln sarebbe amico intimo di un nero. E tutti scoppiano a ridere perché è ridicolo. Non è un modo geniale per descrivere il periodo? Il personaggio razzista non viene banalmente denigrato ma utilizzato per il suo sguardo sul mondo che si rivela giusto e che anche il nero non può che ammettere. Lincoln amico intimo di un nero? Nelle favole forse.

3) Alla fine, i due personaggi si sono legati per vicende particolari. Entrambi stanno per morire e ritornano sulla loro situazione di vita attraverso la lettera, geniale ma ridicola e l'opposto del cimelio sacro consolante che sarebbe potuta essere.

Un modo semplice e che funziona per mettere in scena in modo drammatico il periodo ---> https://libcom.org/history/lincoln-emancipation-howard-zinn tutto il film è su questa linea.

Ma cos'hai contro
il racconto del pompino? :morris82:
fra l'altro a me è sembrata la scena più classicamente tarantiniana.

 
Per me il finale è fra le cose migliori del film.

I due personaggi agli antipodi riuniti, nella morte, mentre la camera sposta lentamente il suo sguardo al punto di vista della donna impiccata
L'ho trovato sublime.
non lo so... di sicura non pecca di prevedibilità. devo pensarci bene, o dovrei rivederlo. così d'un fiato direi che, siamo arrivati ad un punto in cui

si scopre il bluff, qualcuno ha avvelenato il caffè, si mettono sul piatto varie cose, i personaggi che non sono chi dicono, la possibile ritorsione dell'ipotetica gang... ma da un certo punto in poi il film diventa qualcosa come "adesso vi dico come e perché vi ho scoperti, e morirete tutti". il fatto hce i due opposti si ritrovino a combattere lo stesso male secondo me non da quell'effetto forse presunto/sperato...

tra l'altro non per fare l'ortodosso, ma l'accostamento tra la sequenza d'apertura e quella di chiusura, se voleva esserci, non mi è garbato proprio

il Cristo in croce, la ***** impiccata
oltre 2 o 3 battute fuori luogo, una la ricordo benissimo

qunado il nero dice di butare fuori anche la secondo pistola, e questo lo fa, si rivolge verso il bianco e gli dice con una pallottola tra le palle "che ti avevo detto?" :none:

comunque una cosa ch einvece mi sembra poco credibile è il fatto che questa donna, super ricercata, d'un tratto

alla fine del film si scopra che fa parte di una banda di brutti bagarozzi, super riercati il fatto che john ruth non sappia da cosa derivi la pericolosità di quella donna mi sembra solo un modo per cercare di non anticipare niente allo spettatore su ciò che potrebbe accadere. perché ad un certo punto, alla fine, nel film si scopre che lei è la sorella di un tale che è il boss di una banda spietata ecc... cioè mi sembra poco credibile che non Ruth isnon lo sapesse da subito, e quindi che da subito non si sospettasse un'azione della banda per cercare di salvarla, o che non si conoscessero gli altri componenti della banda...

Non mi sembra proprio pesante, però si nota...

Comunque a parte queste cose e io finale , mi è piaciuto diciamo. Almeno la prima parte. Secondo me il miglior cast e personaggi dei suoi film.

 
Ultima modifica da un moderatore:
non lo so... di sicura non pecca di prevedibilità. devo pensarci bene, o dovrei rivederlo. così d'un fiato direi che, siamo arrivati ad un punto in cui
si scopre il bluff, qualcuno ha avvelenato il caffè, si mettono sul piatto varie cose, i personaggi che non sono chi dicono, la possibile ritorsione dell'ipotetica gang... ma da un certo punto in poi il film diventa qualcosa come "adesso vi dico come e perché vi ho scoperti, e morirete tutti". il fatto hce i due opposti si ritrovino a combattere lo stesso male secondo me non da quell'effetto forse presunto/sperato...

tra l'altro non per fare l'ortodosso, ma l'accostamento tra la sequenza d'apertura e quella di chiusura, se voleva esserci, non mi è garbato proprio

il Cristo in croce, la ***** impiccata
oltre 2 o 3 battute fuori luogo, una la ricordo benissimo

qunado il nero dice di butare fuori anche la secondo pistola, e questo lo fa, si rivolge verso il bianco e gli dice con una pallottola tra le palle "che ti avevo detto?" :none:

comunque una cosa ch einvece mi sembra poco credibile è il fatto che questa donna, super ricercata, d'un tratto

alla fine del film si scopra che fa parte di una banda di brutti bagarozzi, super riercati il fatto che john ruth non sappia da cosa derivi la pericolosità di quella donna mi sembra solo un modo per cercare di non anticipare niente allo spettatore su ciò che potrebbe accadere. perché ad un certo punto, alla fine, nel film si scopre che lei è la sorella di un tale che è il boss di una banda spietata ecc... cioè mi sembra poco credibile che non Ruth isnon lo sapesse da subito, e quindi che da subito non si sospettasse un'azione della banda per cercare di salvarla, o che non si conoscessero gli altri componenti della banda...

Non mi sembra proprio pesante, per si nota...

Comunque a parte queste cose e io finale , mi è piaciuto diciamo. La meno la prima parte. Secondo me il miglior, cast e personaggi dei suoi film.
Dopo che gli spara ai testicoli sembra che i giochi siano fatti, però poi si torna ad una situazione di stallo quando la ricercata propone ricompensa e salvacondotto allo sceriffo. Parliamo di uno sceriffo razzista e veterano sudista, la possibilità che uccidesse Jackson non era così bassa. Il dubbio su cosa accadrà rimane fino agli ultimi tre minuti di film

Riguardo alla ricercata:

Si menziona il fatto che sia un'omicida, non è Hannibal. Non è super ricercata, i suoi "colleghi" hanno taglie superiori alla sua. Inoltre il film è ambientato più o meno nel 1870,come diavolo fai a riconoscere dei banditi se non li hai mai visti? Infatti, capiscono che sono banditi famosi quando sentono i loro veri nomi. L'unico che probabilmente aveva un viso conosciuto era il capo, infatti si nasconde.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Comunque di grandissima importanza

la locanda stessa, quasi il nono personaggio della vicenda. Se django si rifà alla trilogia del dollaro, questo film prende spunto da C'era una volta il west secondo me proprio per l'importanza di un luogo preciso dove avvengono tutti (o quasi) i fatti narrati.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Miglior film del Quentin, dopo Kill Bill. Lo voglio rivedere per capire se merita il podio sotto a Pulp Fiction e a Reservoir.

 
Visto. Io sono rimasto spiazzato. La prima parte è la cosa più posata, immersiva e densa dialoghi che tarantino abbia mai girato. La seconda invece è un tripudio di sangue, nemmeno kill bill vol 1 era così splatter. Vabbè poi c'è quella scena con black mamba in azione che non smettevo più di ridere. Eccezionale. Devo metabolizzarlo, nonostante tutte le recensioni e le anticipazioni ancora una volta sto panzone di tarantino è riuscito a stupirmi e spiazzarmi completamente, nemmeno kubrick è riuscito a fare una filmografia con dei film così tanto diversi fra loro, è incredibile. Voglio rivederlo, tipo adesso. Anche perchè dopo aver visto un film in formato ultra panavision al cinema non so se riuscirò a tornare indietro, non oso immaginare se l'avessi visto pure in pellicola. Solo l'idea di scegliere il formato più largo e arioso possibile per girare un film così chiuso e claustrofobico è semplicemente geniale.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Io ho prenotato per vederlo la terza volta in 70mm nel frattempo :rickds:

Stavolta in buona compagnia :nfox:
 
Ragazzi, che delusione...Probabilmente il peggior (e non meno riuscito, perchè fin'ora si poteva parlare al massimo di questo) film di Quentin.

Magari scrivo qualcosa di più domani.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Oggi finalmente lo andrò a vedere, non vedo l'ora //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Predicatore.gif

 
Visto ieri nella versione normalissima purtroppo, ma questo è quello che passa il convento.

Non ho tempo ora per un commento lungo, ma una cosa è certa: va subito sotto i due film d'esordio. Alcuni aspetti che mi hanno colpto particolarmente lli cito velocemente nello spoiler, tanto immagino che ci capiremo al volo :.bip:

- Colonna sonora: poco da dire, non è certo bella perché un italiano è candidato agli Oscar. Non è la colonna sonora da film western che ti aspetti, è la colonna sonora perfetta per questo tipo di film.

- Rumori: il legno della carrozza, i passi, il vento ... il gatto!

- La tensione: questo La Cosa senza alieni; il continuo crearsi di "alleanze" a schermo.

In un domani all'uscita delle versioni home, dite che c'è speranza di trovare versioni "larghe" anche solo da visionare su un normale tv? Sono troppo curioso di capire cosa mi sono perso //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rana.png

 
Ultima modifica da un moderatore:
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top