Saga The Legend of Heroes - Trails Saga [Kiseki Saga] | 1st Chapter - 19 Settembre | Beyond - 15 Gennaio 2026 |

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Sconfitto
Angel Weissmann

La parte successiva
dalla fuga di Estelle e Joshua
la farò domani causa perdita di 10 diottrie

Seriamente, cosa gli è venuto in mente di usare quello sfondo? In un paio di occasioni non sono riuscito neanche a trovare il cursore del mouse per fare le S-craft :rickds:
 
Finito il gioco, è giunto il momento di tirare le somme

Sinceramente, ero un po' preoccupato prima di iniziare questo sequel, perché non mi era mai capitato di giocare due JRPG di seguito e temevo potesse risultarmi pesante. E in effetti le prime 10-15 ore lo sono state, complice anche il combat "ritornato alle basi".
Dopo però, con mio stupore, il gioco è scivolato via facilmente e senza momenti di stanca. Questo grazie al ritmo abbastanza serrato con cui si susseguono gli eventi, soprattutto nella seconda parte, e un combat system che, a differenza del primo, mi è piaciuto.
Prima di tutto voglio proprio partire da quest'ultimo, perché a conti fatti le differenze di "forma" col primo sono poche. Anzi, forse solo una: l'inserimento delle chain, che tra l'altro ho usato poco. Per il resto, il sistema degli orbment è rimasto invariato, ad eccezione del potenziamento dei quartz, oltre ad alcuni nuovi per ogni elemento. Nella sostanza, però, quello che per me ha dato la svolta è stato il miglior bilanciamento tra attacchi fisici e magici e un miglior sfruttamento, lato statistiche, degli equipaggiamenti. Spero che nel prosieguo della saga verranno inserite altre aggiunte di gameplay e ulteriori ritocchi al bilanciamento. Ad esempio, il poter usare i poteri di debuff anche sui boss e i nemici forti (eccheccazzo, tutti resist! :dsax:). A proposito di boss, sia messo agli atti che quella più difficile è stata quella nel capitolo 8 contro gli Abyss Worms. Non oso immaginare come sia affrontarla a Hard o Nightmare.
Al contrario del combat, rivalutato in positivo, ho sofferto invece la parte di esplorazione, visto che la mappa per quasi tutto il gioco è una copia 1:1 del primo.
Come avevo già annunciato, però, per me il problema più grande del gioco è la narrazione, che definirei a dir poco pigra.
Perché pigra? Perché gli eventi sono un costante copia e incolla. Fino a metà gioco i capitoli hanno la medesima struttura: arrivo città X, scoperta di un esperimento da parte della società, ricerca dell'enforcer colpevole, confronto con costui/costei e seguente fuga.
Dopodiché il gioco ci porta a eliminare le minacce nelle torri. Di nuovo struttura copia/incolla: ci si fa strada sino in cima alla torre X, scontro con l'enforcer di turno e seguente fuga di quest'ultimo.
Infine si arriva all'Axys Pillar: si scala la torre, si affrontano uno ad uno gli enforcer, li si sconfigge e...scappano.
Tutto questo comporta una prevedibilità che mi ha arreccato un abbassamento pericoloso delle gonadi. In questi primi due giochi, secondo me, i Falcom hanno mostrato la loro bravura nel creare personaggi, però sembra che abbiano paura a lasciarli andare e che debbano tenerseli buoni perché non si sa mai, possono sempre servire. Adesso, non dico che debbano morire tutti come quel povero cristo di Loewe, però non fatemeli fuggire ogni volta.
Altro discorso collegato alla narrazione, è l'eccessiva accondiscendenza che gli npc (persino i cattivi!) mostrano nei confronti del party. L'esempio più divertente, in questo senso, è stato quando gli enforcer catturano Kloe e la regina, ma su richiesta dei nostri lasciano andare Kloe perché intanto ne basta una :rickds:
Ci sarebbero anche altre piccole cose di questo genere, ma direi che vi ho già ammorbato a sufficienza

Adesso mi prenderò una lunga pausa prima di iniziare il prossimo. A proposito, posso giocare Trails from Zero e rimandare la terza parte più avanti? Questa prima di quale gioco andrebbe giocata? :hmm:
 
Finito il gioco, è giunto il momento di tirare le somme

Sinceramente, ero un po' preoccupato prima di iniziare questo sequel, perché non mi era mai capitato di giocare due JRPG di seguito e temevo potesse risultarmi pesante. E in effetti le prime 10-15 ore lo sono state, complice anche il combat "ritornato alle basi".
Dopo però, con mio stupore, il gioco è scivolato via facilmente e senza momenti di stanca. Questo grazie al ritmo abbastanza serrato con cui si susseguono gli eventi, soprattutto nella seconda parte, e un combat system che, a differenza del primo, mi è piaciuto.
Prima di tutto voglio proprio partire da quest'ultimo, perché a conti fatti le differenze di "forma" col primo sono poche. Anzi, forse solo una: l'inserimento delle chain, che tra l'altro ho usato poco. Per il resto, il sistema degli orbment è rimasto invariato, ad eccezione del potenziamento dei quartz, oltre ad alcuni nuovi per ogni elemento. Nella sostanza, però, quello che per me ha dato la svolta è stato il miglior bilanciamento tra attacchi fisici e magici e un miglior sfruttamento, lato statistiche, degli equipaggiamenti. Spero che nel prosieguo della saga verranno inserite altre aggiunte di gameplay e ulteriori ritocchi al bilanciamento. Ad esempio, il poter usare i poteri di debuff anche sui boss e i nemici forti (eccheccazzo, tutti resist! :dsax:). A proposito di boss, sia messo agli atti che quella più difficile è stata quella nel capitolo 8 contro gli Abyss Worms. Non oso immaginare come sia affrontarla a Hard o Nightmare.
Al contrario del combat, rivalutato in positivo, ho sofferto invece la parte di esplorazione, visto che la mappa per quasi tutto il gioco è una copia 1:1 del primo.
Come avevo già annunciato, però, per me il problema più grande del gioco è la narrazione, che definirei a dir poco pigra.
Perché pigra? Perché gli eventi sono un costante copia e incolla. Fino a metà gioco i capitoli hanno la medesima struttura: arrivo città X, scoperta di un esperimento da parte della società, ricerca dell'enforcer colpevole, confronto con costui/costei e seguente fuga.
Dopodiché il gioco ci porta a eliminare le minacce nelle torri. Di nuovo struttura copia/incolla: ci si fa strada sino in cima alla torre X, scontro con l'enforcer di turno e seguente fuga di quest'ultimo.
Infine si arriva all'Axys Pillar: si scala la torre, si affrontano uno ad uno gli enforcer, li si sconfigge e...scappano.
Tutto questo comporta una prevedibilità che mi ha arreccato un abbassamento pericoloso delle gonadi. In questi primi due giochi, secondo me, i Falcom hanno mostrato la loro bravura nel creare personaggi, però sembra che abbiano paura a lasciarli andare e che debbano tenerseli buoni perché non si sa mai, possono sempre servire. Adesso, non dico che debbano morire tutti come quel povero cristo di Loewe, però non fatemeli fuggire ogni volta.
Altro discorso collegato alla narrazione, è l'eccessiva accondiscendenza che gli npc (persino i cattivi!) mostrano nei confronti del party. L'esempio più divertente, in questo senso, è stato quando gli enforcer catturano Kloe e la regina, ma su richiesta dei nostri lasciano andare Kloe perché intanto ne basta una :rickds:
Ci sarebbero anche altre piccole cose di questo genere, ma direi che vi ho già ammorbato a sufficienza

Adesso mi prenderò una lunga pausa prima di iniziare il prossimo. A proposito, posso giocare Trails from Zero e rimandare la terza parte più avanti? Questa prima di quale gioco andrebbe giocata? :hmm:

A questa domanda non c'è una risposta unica...a parer mio però la cosa migliore è continuare proprio con the 3rd e concludere la trilogia, solo dopo passare a Zero (seguire l'ordine d'uscita insomma)
Capisco perfettamente la stanchezza di giocare 2/3 capitoli simili e la voglia di vedere qualcosa di nuovo...io per dire non li ho mai giocati di fila

Il mio consiglio però è perseverare, prenditi un bel periodo di pausa e ritorna a Liberl con le batterie ricaricate. Vedrai che ne varrà la pena :)
 
Finito il gioco, è giunto il momento di tirare le somme

Sinceramente, ero un po' preoccupato prima di iniziare questo sequel, perché non mi era mai capitato di giocare due JRPG di seguito e temevo potesse risultarmi pesante. E in effetti le prime 10-15 ore lo sono state, complice anche il combat "ritornato alle basi".
Dopo però, con mio stupore, il gioco è scivolato via facilmente e senza momenti di stanca. Questo grazie al ritmo abbastanza serrato con cui si susseguono gli eventi, soprattutto nella seconda parte, e un combat system che, a differenza del primo, mi è piaciuto.
Prima di tutto voglio proprio partire da quest'ultimo, perché a conti fatti le differenze di "forma" col primo sono poche. Anzi, forse solo una: l'inserimento delle chain, che tra l'altro ho usato poco. Per il resto, il sistema degli orbment è rimasto invariato, ad eccezione del potenziamento dei quartz, oltre ad alcuni nuovi per ogni elemento. Nella sostanza, però, quello che per me ha dato la svolta è stato il miglior bilanciamento tra attacchi fisici e magici e un miglior sfruttamento, lato statistiche, degli equipaggiamenti. Spero che nel prosieguo della saga verranno inserite altre aggiunte di gameplay e ulteriori ritocchi al bilanciamento. Ad esempio, il poter usare i poteri di debuff anche sui boss e i nemici forti (eccheccazzo, tutti resist! :dsax:). A proposito di boss, sia messo agli atti che quella più difficile è stata quella nel capitolo 8 contro gli Abyss Worms. Non oso immaginare come sia affrontarla a Hard o Nightmare.
Al contrario del combat, rivalutato in positivo, ho sofferto invece la parte di esplorazione, visto che la mappa per quasi tutto il gioco è una copia 1:1 del primo.
Come avevo già annunciato, però, per me il problema più grande del gioco è la narrazione, che definirei a dir poco pigra.
Perché pigra? Perché gli eventi sono un costante copia e incolla. Fino a metà gioco i capitoli hanno la medesima struttura: arrivo città X, scoperta di un esperimento da parte della società, ricerca dell'enforcer colpevole, confronto con costui/costei e seguente fuga.
Dopodiché il gioco ci porta a eliminare le minacce nelle torri. Di nuovo struttura copia/incolla: ci si fa strada sino in cima alla torre X, scontro con l'enforcer di turno e seguente fuga di quest'ultimo.
Infine si arriva all'Axys Pillar: si scala la torre, si affrontano uno ad uno gli enforcer, li si sconfigge e...scappano.
Tutto questo comporta una prevedibilità che mi ha arreccato un abbassamento pericoloso delle gonadi. In questi primi due giochi, secondo me, i Falcom hanno mostrato la loro bravura nel creare personaggi, però sembra che abbiano paura a lasciarli andare e che debbano tenerseli buoni perché non si sa mai, possono sempre servire. Adesso, non dico che debbano morire tutti come quel povero cristo di Loewe, però non fatemeli fuggire ogni volta.
Altro discorso collegato alla narrazione, è l'eccessiva accondiscendenza che gli npc (persino i cattivi!) mostrano nei confronti del party. L'esempio più divertente, in questo senso, è stato quando gli enforcer catturano Kloe e la regina, ma su richiesta dei nostri lasciano andare Kloe perché intanto ne basta una :rickds:
Ci sarebbero anche altre piccole cose di questo genere, ma direi che vi ho già ammorbato a sufficienza

Adesso mi prenderò una lunga pausa prima di iniziare il prossimo. A proposito, posso giocare Trails from Zero e rimandare la terza parte più avanti? Questa prima di quale gioco andrebbe giocata? :hmm:
Quelle sbavature di trama e simili le troverai anche più avanti, diciamo che è un difetto di fabbrica - è un mix tra volontà di salvare i pg interessanti per la trama (plot armor alla shonen) e la mancata natura seinen della storia - forse è da Daybreak che hanno virato verso temi più adulti, vedremo in horizon.
 
Quelle sbavature di trama e simili le troverai anche più avanti, diciamo che è un difetto di fabbrica - è un mix tra volontà di salvare i pg interessanti per la trama (plot armor alla shonen) e la mancata natura seinen della storia - forse è da Daybreak che hanno virato verso temi più adulti, vedremo in horizon.
Sì, il gioco presenta un po' tutti quelli che sono gli espedienti narrativi tipici degli shonen.
Secondo me, però, ci voleva poco per dare più varietà alla narrazione. Questo anche senza virare su temi più maturi.
A tal proposito, sin dal primo momento ho apprezzato la linea comica di Estelle, però qua, quando sono comparsi dialoghi seri
mi viene in mente ad esempio quando Estelle viene imprigionata dalla società
ho percepito un conflitto tra il voler dare appunto un tono serio alla scrittura e il mantenere la leggerezza di Estelle, finendo per risultare un po' cringe.

Per quanto riguarda i personaggi, un paio di domande:
1) Gilbert finirà per fare un cameo in ogni gioco della saga? :rickds:
2) voglio solo un sì o un no
il Grandmaster è già apparso nella saga?
 
Rivolgete i vostri timori altrove più che ai cliché, la vera fortuna dei Trails ad un certo punto è stata non diventare Infinite Stratos, ma ci sono andati molto vicino.:rickds:
 
Sì, il gioco presenta un po' tutti quelli che sono gli espedienti narrativi tipici degli shonen.
Secondo me, però, ci voleva poco per dare più varietà alla narrazione. Questo anche senza virare su temi più maturi.
A tal proposito, sin dal primo momento ho apprezzato la linea comica di Estelle, però qua, quando sono comparsi dialoghi seri
mi viene in mente ad esempio quando Estelle viene imprigionata dalla società
ho percepito un conflitto tra il voler dare appunto un tono serio alla scrittura e il mantenere la leggerezza di Estelle, finendo per risultare un po' cringe.

Per quanto riguarda i personaggi, un paio di domande:
1) Gilbert finirà per fare un cameo in ogni gioco della saga? :rickds:
2) voglio solo un sì o un no
il Grandmaster è già apparso nella saga?
non devi nominare gilbert,grazie
 
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