Comunque sul discorso libertà/divertimento vorrei dire la mia praticamente da semi-profano nel mondo Nintendo. Ho preso una Switch un paio di mesi fa proprio per, tra le altre cose provare Zelda.
Il primo impatto è stato bellissimo: è un gioco artisticamente stupendo, la sensazione di scoperta, di poter giocare come vuoi e tutto, è qualcosa di veramente stupendo. Dopo appena una ventina di ore è però sopraggiunta la noia e al momento il gioco è in pausa. Lo riprenderò? Buh, spero di sì. La questione è che ci sono giocatori, e io ormai ho capito di essere uno di questi, che non riescono a giocare con gusto un gioco che ti tira addosso così tanta roba, in maniera così libera. Vuoi perché ti trovi sommerso da 3000 cose da fare, vuoi perché magari non c'è una struttura narrativa forte di sfondo, vuoi perché magari il gameplay non soddisfa per alcuni aspetti (il combat di Zelda non è esaltante per dire, penso sia unanime la cosa).
Poi chiaro, una cosa è avere la presunzione di parlare di gioco sopravvalutato o brutto, altro è avere l'umiltà di riconoscere che è una questione di gusti. Però questo sta anche in chi ascolta. Non penso che sia giusto bollare di incompetenza chiunque critichi Zelda o esprima disappunto per alcune meccaniche. Libertà è anche dispersività e ci sta che magari qualcuno trovi Zelda dispersivo.
È una cosa che mi è successa para para con Elden Ring anche se lì dopo più tempo. Magari però, come ha scritto qualcuno, si potrebbe trovare una quadra diversa? Cioè, la butto lì giusto per farmi capire meglio: un gioco che anziché 300 sacrari/grotte/pozzi/semi te ne mette 100 e investe un po' di più sull'aspetto narrativo, sull'avere una trama che ti spinge davvero a muoverti da un punto all'altro della mappa, sarebbe necessariamente peggiore perché "Meno libero/Meno immenso"?
Poi oh ripeto, prendete il mio parere da quello che è: quello di un non particolare appassionato del mondo Nintendo.