Ufficiale The Little Mermaid

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Non so dove ci vedi il film horror...
Solo per qualche scena più scura nei toni

Black washing? Potevo capirlo con la fatina di pinocchio su per giù. Ma Halle è una bravissima cantante come anche attrice, quindi non stento a credere che sia stata la giusta scelta.
Si vedrà all'uscita del film
Quando il personaggio della storia da cui è tratto non è nero ma viene reso tale, è blackwashing. Bravo/a o no che sia, bella/o o no che sia, non ha importanza.
 
Quando il personaggio della storia da cui è tratto non è nero ma viene reso tale, è blackwashing. Bravo/a o no che sia, bella/o o no che sia, non ha importanza.
Ok ma la definizione di black washing non è ad eccezione negativa allora. È semplicemente un fatto, tipo che il cielo è blu.
Qui non si parla di wokeness, qua ormai si parla di cercare sempre il problema quando non c'è o ancora non ci sono sufficienti informazioni per definirlo un fatto negativo.

Ergo aspetta.
 
Ok ma la definizione di black washing non è ad eccezione negativa allora. È semplicemente un fatto, tipo che il cielo è blu.
Qui non si parla di wokeness, qua ormai si parla di cercare sempre il problema quando non c'è o ancora non ci sono sufficienti informazioni per definirlo un fatto negativo.

Ergo aspetta.
Beh è ad accezione negativa sì, visto che mi stai snaturando l'estetica dell'opera originale. È una questione di coerenza e a me e tanti altri dà fastidio. È oggettiva, non soggettiva, esatto.
 
Beh è ad accezione negativa sì, visto che mi stai snaturando l'estetica dell'opera originale. È una questione di coerenza e a me e tanti altri dà fastidio. È oggettiva, non soggettiva, esatto.
l'opera originale è lì per te da guardare su Disney+, Blu-ray e quant'altro. La storia è la stessa (o quasi). L'unica cosa che cambia è il colore della pelle di un personaggio. Io mi sentirei più perso da come hanno reso Sebastian (quello si che è un brutto colpo).

Ma comunque io il problema non lo vedo perché la sirenetta ancora esiste ed è bellissima nella sua iterazione nel film di animazione come quello action.

Semplicemente ancora oggi è uno shock vedere tutte queste critiche per il colore della pelle di un'attrice/attore.
 
Semplicemente ancora oggi è uno shock vedere tutte queste critiche per il colore della pelle di un'attrice/attore.
Come pensi che reagirebbe la gente (e io) se il prossimo Black Panther lo facessero interpretare a Brad Pitt? Dimmi seriamente che a nessuno dovrebbe importare.

Sì ovvio, anche Sebastian è totalmente anonimo, a quel punto tanto valeva non metterlo, come Mushu nel live action di Mulan. Poi Mulan è pessimo anche per tanti altri motivi, ovviamente.
 
Tutta questa aderenza con gli originali, quando già l'opera animata stravolge completamente, da praticamente qualsiasi punto di vista, la favola di Andersen. In contesti di tale astrazione, lamentarsi del fatto che la protagonista sia gialla/nera/verde/rossa è un atto decisamente più "politico" di quello che si critica.

E spendo giusto una riga su BP, che è il cavallo di battaglia dei critici dei due pesi. Black Panther non è solo nero e africano, Black Panther è un personaggi estremamente politicizzato, che è portatore di valori portanti della negritudine (vedere Garvey e Debois) come l'autodeterminazione e la lotta sociale.
Se decidi di farlo bianco, devi dare una giustificazione e una spiegazione che faccia calzare il tutto.
Che piaccia o meno, la sirenetta la puoi fare anche verde metallizzato che non cambia letteralmente nulla. Zero.
 
Che piaccia o meno, la sirenetta la puoi fare anche verde metallizzato che non cambia letteralmente nulla. Zero.
E Ariel vive vicino alla Danimarca, è bianca con gli occhi azzurri nel libro e bianca con gli occhi azzurri nel film animato della disney. È una questione di coerenza, non mi faccio andare bene certi compromessi solo perché va di moda.
Perché allora a quel punto ti potrei dire che non cambierebbe letteralmente nulla nemmeno se Ariel fosse maschio, Eric in realtà fosse Erica e Ursula fosse uno squalo martello. Torno a dire, è una questione di coerenza, che ancora pretendo un minimo.
 
E Ariel vive vicino alla Danimarca, è bianca con gli occhi azzurri nel libro e bianca con gli occhi azzurri nel film animato della disney. È una questione di coerenza, non mi faccio andare bene certi compromessi solo perché va di moda.
Perché allora a quel punto ti potrei dire che non cambierebbe letteralmente nulla nemmeno se Ariel fosse maschio, Eric in realtà fosse Erica e Ursula fosse uno squalo martello. Torno a dire, è una questione di coerenza, che ancora pretendo un minimo.
E chi lo dice che vive vicino alla Danimarca? Il libro che la Disney ha già completamente stravolto? Perché il cartone è ambientato in un generico oceano, e dalla flora e fauna sembra un contesto caraibico o al massimo nel Mar Mediterraneo.
È questa la coerenza che pretendi?

Oh poi può tranquillamente darti fastidio che non sia bianca con gli occhi azzurri, però se giochiamo la carta della coerenza è un attimo perderla.
 
si in teoria sarebbe un mare vicino alla grecia ed Erik sarebbe italiano.... vabbè Disney :rickds:


poi è vero che sott'acqua senza sole è difficile spiegare quella tonalità, ma sempre in teoria, non so la favola descrive diversamente, ma le sirene dovrebbero essere più cianotiche/verdastre e non bianche, anche i capelli, se l'avessero fatto in origine avrebbe esaltato la trasformazione umana


personalmente io avrei solo cambiato nome, famiglia e amici marini della ragazza, penso arebbe stato più rispettoso in generale, il resto chissene tanto a loro interessa solo rinnovare il marchio e le scene
 
si in teoria sarebbe un mare vicino alla grecia ed Erik sarebbe italiano.... vabbè Disney :rickds:


poi è vero che sott'acqua senza sole è difficile spiegare quella tonalità, ma sempre in teoria, non so la favola descrive diversamente, ma le sirene dovrebbero essere più cianotiche/verdastre e non bianche, anche i capelli, se l'avessero fatto in origine avrebbe esaltato la trasformazione umana


personalmente io avrei solo cambiato nome, famiglia e amici marini della ragazza, penso arebbe stato più rispettoso in generale, il resto chissene tanto a loro interessa solo rinnovare il marchio e le scene
Ma infatti la Disney aveva già stravolto tutto col cartone, non c'è nulla di nuovo all'orizzonte. Se ci mettiamo di mezzo nozioni pseudo-scientifiche addio :asd:

Ripeto, ci sta lamentarsi di qualcosa che non piace (Ariel nera e non bianca con gli occhi azzurri), ma proprio in questo caso la carta della coerenza lascia il tempo che trova. Son discorsi di sacrosante preferenze, che però di "oggettivo" hanno ben poco secondo me.
 
Il libro che la Disney ha già completamente stravolto?
Stravolto in alcune parti della trama per renderlo più simpatico e con un lieto fine, ma la protagonista quella è: una sirena con gli occhi azzurri e la pelle bianca.
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Oh poi può tranquillamente darti fastidio che non sia bianca con gli occhi azzurri, però se giochiamo la carta della coerenza è un attimo perderla.
è tutto qui il punto infatti. Se l'avessero chiamata in qualsiasi altro modo e non ARIEL, non avrei avuto nulla da dire.
Semplicemente ARIEL doveva essere bianca con gli occhi azzurri, quindi il fatto che non lo sia mi dà molto fastidio.
Per il resto sono consapevole che la storia tra libro e film d'animazione sia diversa, è stato un adattamento per renderla adatta ad un pubblico di bambini.
Ma cambiare il colore della pelle di Ariel? No, non mi sta bene e non deve essere condonato.
 
Sinceramente, il colore della pelle di una creatura fantastica non è molto rilevante.
Il problema è che il papà è bianco e quindi non c'è coerenza nel mondo che hanno rappresentato.

Per dire, non è come in House of the Dragon in cui hanno fatto tutti i Velaryon neri albini...
Questi della Disney hanno cambiato l'etnia di uno dei personaggi per dare un contentino a tutti, senza realmente contestualizzarlo... Senza che ci sia un'idea creativa dietro.
 
Stravolto in alcune parti della trama per renderlo più simpatico e con un lieto fine, ma la protagonista quella è: una sirena con gli occhi azzurri e la pelle bianca.
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è tutto qui il punto infatti. Se l'avessero chiamata in qualsiasi altro modo e non ARIEL, non avrei avuto nulla da dire.
Semplicemente ARIEL doveva essere bianca con gli occhi azzurri, quindi il fatto che non lo sia mi dà molto fastidio.
Stravolto completamente, tra cui l'aderenza geografica che hai citato prima come presupposto di aderenza. L'aderenza viene già a mancare col cartone, hanno mantenuto solamente il canone estetico che, evidentemente, per te è molto importante.
Non c'è nessuna coerenza di base, è una legittima preferenza personale che tu hai. Questo tanto basta, ma non tiriamo in mezzo criteri di coerenza e "oggettività" perché mancano proprio alla base.
 
si in teoria sarebbe un mare vicino alla grecia ed Erik sarebbe italiano.... vabbè Disney :rickds:


poi è vero che sott'acqua senza sole è difficile spiegare quella tonalità, ma sempre in teoria, non so la favola descrive diversamente, ma le sirene dovrebbero essere più cianotiche/verdastre e non bianche, anche i capelli, se l'avessero fatto in origine avrebbe esaltato la trasformazione umana


personalmente io avrei solo cambiato nome, famiglia e amici marini della ragazza, penso arebbe stato più rispettoso in generale, il resto chissene tanto a loro interessa solo rinnovare il marchio e le scene
Nel caso del film nuovo te lo giustificheranno che la madre è africana o afro-americana e ok. Ma Ariel non dovrebbe essere così, semplice :asd:
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Stravolto completamente, tra cui l'aderenza geografica che hai citato prima come presupposto di aderenza. L'aderenza viene già a mancare col cartone, hanno mantenuto solamente il canone estetico che, evidentemente, per te è molto importante.
Non c'è nessuna coerenza di base, è una legittima preferenza personale che tu hai. Questo tanto basta, ma non tiriamo in mezzo criteri di coerenza e "oggettività" perché mancano proprio alla base.
La coerenza di base è come è stato scritto (il personaggio)(esteticamente)dall'autore, che abbia senso o meno. E qui lo hanno cambiato. All'estetica ci tengo, quello che è bianco è bianco. Stesso motivo per cui Gamora (fortunatamente) è verde anche nei film.
 
Sinceramente, il colore della pelle di una creatura fantastica non è molto rilevante.
Il problema è che il papà è bianco e quindi non c'è coerenza nel mondo che hanno rappresentato.

Per dire, non è come in House of the Dragon in cui hanno fatto tutti i Velaryon neri albini...
Questi della Disney hanno cambiato l'etnia di uno dei personaggi per dare un contentino a tutti, senza realmente contestualizzarlo... Senza che ci sia un'idea creativa dietro.
Concordo con te, anche se è mulatta e quindi la madre potrebbe tranquillamente essere nera :asd:
Ma come dici anche tu, è una creatura fantastica posizionata su un livello di astrazione estremo. Il discorso sul casting dell'attrice è molto più semplice, hanno preso quella più forte e che costasse meno per il loro target di riferimento (che ricordiamolo, non siamo noi) :asd:
Non è neanche un discorso di creatività o altro, potevano però certamente cercare di rendere tutto il più omogeneo possibile. Ma se ne sono sempre strafregati, non vedo perché avrebbero dovuto iniziare ora :asd:

Nel caso del film nuovo te lo giustificheranno che la madre è africana o afro-americana e ok. Ma Ariel non dovrebbe essere così, semplice :asd:
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La coerenza di base è come è stato scritto (il personaggio)(esteticamente)dall'autore, che abbia senso o meno. E qui lo hanno cambiato. All'estetica ci tengo, quello che è bianco è bianco. Stesso motivo per cui Gamora (fortunatamente) è verde anche nei film.
Quindi la coerenza è relativa esclusivamente al colore della pelle di Ariel e non al resto, come avevo già intuito. Perfetto :sisi:
 
Non è neanche un discorso di creatività o altro, potevano però certamente cercare di rendere tutto il più omogeneo possibile. Ma se ne sono sempre strafregati, non vedo perché avrebbero dovuto iniziare ora :asd:
Eh esatto, non c'è proprio creatività. Hanno scelto l'attrice che più si adattava alle loro intenzioni (totalmente lontane dalla creatività).
Vero che se ne sono sempre strafregati e io continuerò a criticarli per questo... Non è che se per loro è la prassi, una cosa "normale", allora sono esenti da critiche, anzi.
 
Eh esatto, non c'è proprio creatività. Hanno scelto l'attrice che più si adattava alle loro intenzioni (totalmente lontane dalla creatività).
Vero che se ne sono sempre strafregati e io continuerò a criticarli per questo... Non è che se per loro è la prassi, una cosa "normale", allora sono esenti da critiche, anzi.
No no anzi, per me sono da criticare aspramente. Ma uno degli assunti dell'economicamente corretto è che il bait, in questo caso Ariel nera, monopolizza il discorso e allontana critiche strutturali, come quelle del loro modus operandi, della pigrizia intrinseca nella convinzione che il consumatore sia stupido, ecc. A me questo da sempre fastidio, e tra tutte Disney è quella che negli anni ha meglio perfezionato la tecnica :asd:
 
Quindi la coerenza è relativa esclusivamente al colore della pelle di Ariel e non al resto, come avevo già intuito. Perfetto :sisi:
la coerenza estetica sì, poi che ci siano altre cose che a livello di coerenza non hanno molto senso, possiamo essere d'accordo. Ma carta canta, ecco.
 
No no anzi, per me sono da criticare aspramente. Ma uno degli assunti dell'economicamente corretto è che il bait, in questo caso Ariel nera, monopolizza il discorso e allontana critiche strutturali, come quelle del loro modus operandi, della pigrizia intrinseca nella convinzione che il consumatore sia stupido, ecc. A me questo da sempre fastidio, e tra tutte Disney è quella che negli anni ha meglio perfezionato la tecnica :asd:
Vero. Per fare l'esempio perfetto: prendiamo l'essere che dà la "vita" a Pinocchio.

Live Action Disney: ihihi cambiamo la fata turchina in afroamericana per il bait e per far vedere a tutti gli americani quanto siamo inclusivi. Parleranno solo di quello e vedranno il film anche se fa schifo.
Del Toro: la faccio simile ad una creatura angelica del vecchio testamento per contrapporla a sua sorella, che sarà invece lo spirito della morte, in un film che parla di come la morte sia indispensabile alla vita stessa.
 
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