Topic patrimonio dell'umanità, dovrei lasciare un cuoricino a tutti. ^^ Anzi, l'ho appena fatto veramente prendendo esempio dalle tag ad personam di Cloud.
Mi avete anticipato almeno in tre, quindi per rispondere correttamente al topic devo ripetere titoli già detti. Li inserisco in ordine sparso, non di preferenza, ma per adesso ne cito solo una. Poi farò entrambe queste cose: postare gli altri in un nuovo post e modificare questo per aggiungerli anche qui in modo che siano tutti reperibili dall'eventuale link in prima pagina aggiunto da Cloud, se vorrà.
Titolo: Suikoden III
Perché: è stratosferica, sia montaggio che traccia, pure il chara design è molto molto bello. E' quella che più mi ricorda la parte di animazione giapponese anni '90 spoglia da ogni traccia di fanservice e interamente concentrata, più semplicemente, a trascinare il pensiero dentro un'avventura da raccontare con entusiasmo e passione degni del cantastorie più vivace intorno al quale si riuniscono ragazzi e adulti guidati dai medesimi interesse e fascino. I cori femminili a la Kenji Kawai sul primo campo lungo, con la telecamera che si allontana allargando l'inquadratura mentre la cavalcata forse "urgente" diventa una formica, creano subito un'atmosfera che spinge verso il cielo, che si comporta come una corrente ascensionale chiedendoti, nell'istante in cui ti affacci sulla panoramica di una terra remota, di prendere una lunga boccata d'aria per tuffarti nel torrente di immagini che scorrono serrate e scalpitanti subito dopo descrivendo, a quanto pare, magnificamente la tensione passionale fra i personaggi e le loro storie che si incontrano o si intrecciano, dove ognuno, in ogni più fugace inquadratura, nel bene e nel male, sembra lottare fino in fondo per ciò in cui crede, per cui la loro contesa acquisisce una forza commovente. Non compaiono palazzi dall'aspetto lussureggiante, barocchi e pieni di fini decorazioni, che spaccano l'obiettivo con irruenza e opulenza fantasy. Invece, nelle scene in cui si vede, l'architettura medievaleggiante e disadorna su altopiani e praterie, con le muratura di mattoni a vista, pare dare alloggio ad una vita modesta e, sebbene sia caratterizzata da piante circolari da cui si ergono edifici cilindrici tipo granai o silos, mi permette di avvertire la presenza di un legame sobrio intenzionalmente mantenuto con l'estetica di un'epoca reale. Ciò rende ancora più solida e persuasiva la credibilità dei sentimenti in gioco che trapelano dall'opening e più conturbante la presenza delle creature leggendarie quali draghi e più speciale quella degli individui con sembianze animali come il pennuto con l'ascia che spunta a 1:58 o quella degli insetti giganti usati come mezzi di trasporto aerei. L'interludio delle torce in processione nell'oscurità poi è l'ennesimo esempio di una opening in continuo dinamismo, tutto si muove, tutto è in fermento perché tutto sembra ricevere l'impulso indifferibile di mandare avanti ineluttabilmente degli eventi contro cui magari alcuni cercheranno di opporsi. Ma ribadisco che la adoro nella sua interezza e l'esempio delle torce è soltanto uno dei tanti.