benq Karim "Ancora con le solite bandierine, voi? La smettete di parlare dei dazi di Trump? E allora Biden? Sono gli stessi dazi di Biden per cui nessuno si animava così tanto e voi state qui a fare i tifosi, siete proprio ingenui".
E quindi? Qual è lo scopo di questo commento?
Manifestare una reazione spontanea di amara ironia verso i tristi ed inquietanti doppi standard (anche pericolosi essendo lui un divulgatore in voga il cui atteggiamento istrionico mi fa anche un po' pensare alla misdirection degli illusionisti) in questo caso rappresentati dalla preoccupazione mostrata da quel monitor su quel palco in netto contrasto con quella frase agghiacciante verso russi ed ucraini, di un medievalista che nel migliore dei casi suppongo non abbia studiato abbastanza l'invasione in questione tanto che, incomprensibilmente viste le informazioni a disposizione ed anche irrispettosamente verso il lavoro dei tanti reporter, dice di non averci capito nulla di questa guerra, e nonostante ciò si sente autorizzato a darne lezione, introducendo con "da storico" (non ricordo nessun intellettuale che sbandiera/ribadisce/rimarca il proprio titolo all'inizio dei discorsi come se fosse una patente di lucidità ed imparzialità così spesso come fa lui) nelle conferenze - il che non mi sorprende - con Di Battista. Altrettanta meraviglia di fronte al fatto che scelga di esporre il paragone a compartimenti stagni laddove non esiste alcuna legge che vieti di osservare - ipotizzando - che la situazione attuale integri elementi di più epoche. Infatti trovo, per modo di dire, "curioso" (come ha detto benq) che si astenga dal paragonare le mosse di Putin a quelle di Hitler. La mia idea è che ciò sarebbe scomodo per la firma (la seconda dell'elenco) che mise subito su
questo appello recante grossolane inesattezze storiche, fallacie logiche, benaltrismo e omissioni molto molto "curiose", per essere gentili:
Negli ultimi giorni un documento sulla Guerra all’Ucraina sembra aver conquistato l’attenzione di tanti media italiani. Si tratta dell’appello di vari intellettuali italiani, tra cui Michele Santoro, Alessandro Barbero, Piergiorgio Odifreddi e Carlo Rovelli, a sostegno della proposta di...
www.liberioltreleillusioni.it
Siccome mi sembra una persona intelligente e, "da storico", in grado di individuare le suddette cose, l'unica alternativa che mi resta da pensare è la malafede (non c'è formazione marxista che tenga), pertanto non biasimo gli autori dell'articolo qui sopra che scrivono:
Al lettore il compito di stabilire se si tratta di ingenua ignoranza o celata malafede.
E non biasimo Heinrich che, quando scambiammo due parole in proposito privatamente, mi disse che avrebbe preferito non vederla, anche perché ci sono due o tre nomi che sperava non ci fossero. Entrambi ci chiedevamo: come si fa (come fa uno storico competente, aggiungo io) ad esprimere solidarietà verso l'Ucraina senza porsi il problema di cosa accadrebbe/sarebbe accaduto senza l'invio di armi? Proseguo io: perché (tu fautore e tu firmatario di quell'appello) non tratti e argomenti su questo punto, perché taci su questo punto, facendo finta che non esista? Anzi, Heinrich parlava proprio di porre lo stesso popolo nella condizione di dover accettare una resa. Ho chiesto all'interessato prima di riportare uno scambio di messaggi privati.
Per non parlare della figura che fa adesso quell'appello ed altri cortocircuiti davanti a ciò che in pratica ha ulteriormente dimostrato Trump sulle intenzioni della Russia (non che ce ne fosse tanto bisogno).
Ecco, ho ricordato ciò nel tentativo di dare una spiegazione a quel "di cosa vi stupite? è la storia" detto solamente sull'evento storico di questa invasione.
Comunque mi piacerebbe vederlo in un confronto sul tema con Ludovico Zanette. Barbero ha mai avuto un contraddittorio degno di questo nome? Non vorrei che la sua preoccupazione per le sorti dell'Ucraina come Paese indipendente, in fondo in fondo, coincidesse con quella di quel brillante genio di Vittorio Feltri per il Canada, che invece è stato molto più chiaro.
Nel merito del paragone fatto dal palco qualche giorno fa mi è capitato di leggere la risposta di un altro storico marxista (come lui, giusto?) che non è d'accordo:
Liberi di fargli appunti, ovviamente.
A proposito
Karim, sempre la Kallas...
Edit: correzione su "sconfiggeremo la Cina". Non ha detto proprio così (dal secondo "by the way" cercando queste parole):
www.hudson.org