No, non sono tipo "e allora il PD?", perché nel mio caso ti ho detto perché ci sarebbe poco da fidarsi (e basterebbe anche vedere un telegiornale qualunque un giorno a caso per rendersene conto), mentre nel secondo caso si tende a parlare per slogan (gli stessi che usa Salvini, tra l'altro), senza avere un briciolo di senso critico.
Salvini quando ormai iniziava a esserci la vera e propria emergenza, diceva di aprire e di chiudere, tanto che ha cancellato un video che si era fatto dove diceva che bisognava riaprire tutto. Durante l'emergenza diceva che il MES era stato approvato, quando non solo esisteva da anni, ma non era comunque neanche stato "usato". Tutte le stronzate sul virus creato in laboratorio, facendo eco (o forse battendolo sul tempo, non ricordo) a quell'altro troglodita di Trump. Un asino, altro che "critica sterile". Parlando degli accordi europei, parla parla, critica, e il grande appoggio che dà per le trattative è "ma che ne sanno dei panzerotti". Non sei un politico, sei un imbecille. Poi si lamenta dell'europa cattiva, e il suo amico Geert Wilders, olandese, si esprimeva con un cartello: "Neanche un centesimo all'Italia". In questi ultimi giorni ha detto: "Salutarsi con i combiti è la fine dell'umanità", o una stronzata simile. "Forse qualcuno utilizza l'emergenza per salvare la poltrona" non credo di doverla neanche commentare. La critica ai 300 euro previsti per ogni banco monoposto con le rotelle (e sia chiaro, non sto difendendo l'Azzolina, che ha detto le sue cavolate, pur avendo da gestire la scuola in un momento molto complicato), paragonando il prezzo con quello di un sito cinese che a) non spedisce manco in Italia, se non salvo degli accordi particolari; b) È CINESE; c) "SuPpOrTiAmO iL mAdE iN iTaLy". Ma che vada a cagare. È indifendibile.
Dai, mi fermo qui, spero ti vada bene come "critica sterile".
Sì beh, ha ragione
E ci sarebbe da aggiungere dell'altro su ciò che è stato detto qua dentro (non ricordo se da Audio, o da qualcun altro, anche se mi pare fosse un pensiero abbastanza condiviso). Qui dentro è facile puntare il dito e dire: "Ah tu fai così, tu dici questo": boh raga, ognuno si guardi un attimo allo specchio e ripensi a tutto quello che dice, che scrive, convinto di avere la verità in tasca.