Iniziamo anche qui con una breve recensione fatta da me qualche anno fa:
Mentre Quake viene eletto (meritatamente) miglior sparatutto dell’anno 1996 (premio conseguito l’anno successivo) e riempito di elogi e di premi, la ID Software stava lavorando per mettere su il secondo capitolo della saga. Quake II, uscito il 9 dicembre 1997, ci offre risentiti miglioramenti per quanto riguarda il gioco multiplayer, mentre i livelli sono decisamente più complessi del primo episodio. La grafica inoltre migliora ulteriormente, ma i passi sono sempre piccoli, nulla in confronto a quanto sarà Quake III.
Nuove armi e nemici offrono la possibilità di cimentarsi su nuove avventure. Per noi quaker che siamo tentati sempre, dopo aver giocato un po’, ad utilizzare il livello hard, le difficoltà sono moltissime. Inoltre in questo gioco non si tratta di finire semplicemente i livelli arrivando all’uscita (come Wolfestein, Doom e Quake), ma troviamo vere e proprie missioni con i più disparati obiettivi (disattivare allarmi ecc.)
Questo gioco presenta 10 armi: Blaster (arma base), 2 fucili e 2 mitragliette, lanciagranate e lanciarazzi, hyperblaster (una specie di plasma gun), railgun (novità assoluta, colpo in linea retta rapidissimo) e bfg10k (come quello di doom, arma di potenziale elevatissimo).
Questo è inoltre il primo gioco ID ad utilizzare schede video 3D (facoltativo).
Per il resto il gioco è molto simile al primo capitolo.
Anche qui scaricate la demo dagli stessi siti per Quake.
Per la cronaca, il gioco è articolato in un episodio unico, di 9 unità contenenti da 2 a 4 livelli ciascuna, tra i quali si può tornare indietro (una volta terminata l’unità, è però impossibile ritornare all’unità precedente). L’ultima unità contiene 2 livelli con 2 boss (!)