TYPE-MOON General | Nasuverse, Kara no Kyōkai, Tsukihime, Melty Blood, Fate/, Mahōtsukai no Yoru

  • Autore discussione Autore discussione MFP093
  • Data d'inizio Data d'inizio
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La seconda parte di HA è veramente stupenda.

Le storie raccontate sono magnifiche, cambiato completamente registro con la seconda opening, me gusta.

 
Un po' di news arretrate in questo periodo di manutenzione al forum:

  • Scan giapponesi del secondo capitolo del manga di Lord El-Melloi II Case Files.
  • Scan giapponesi del capitolo 31 del manga di Heaven's Feel.
  • Nuovo breve trailer per Fate/Extra Last Encore:

https://www.youtube.com/watch?v=HLD5IFuNeeg

In più sono stati leakati un breve teaser del secondo film di Heaven's Feel (Lost Butterfly) e l'intero film di Kaleid (Oath Under the Snow), ma il primo è stato rimosso da youtube mentre per il secondo si attendono i fansub. :predicatore:

 
Ultima modifica da un moderatore:
HF chp 31

Non avevo mai visto la scena dell'incendio di Shinto fatta così bene!

E neanche i genitori di Shirou. Il manga si sta rivelando un'ottima lettura complementare :sisi:
 
spero che il film di heaven's feel non esca nei nostri cinema a marzo che altrimenti io e mia moglie al posto che in sala parto, saremo al cinema :asd:

comunque ho preordinato il cofanetto di unlimited, non tanto per unlimited :asd: ma per la vana speranza che se vedono un pò di interesse magari cacciano fuori in blu ray fate zero. (heaven's feel va beh lo do per scontato se c'è il passaggio cinematografico)

 
a me la 653 :asd:

almeno il libricino sembra contenere un bel pò di informazioni, adesso vado a spulciarlo.

 
La mia invece è la 508 :euler19:

EDIT: Vista la 18…

inquietante, inaspettata, inattesa. Mettendo da parte l’unica vera certezza di Apocrypha(il pessimo comparto tecnico) non mi aspettavo di vedere un episodio cosi intimamente legato al precedente. Tematiche, discorsi, riflessioni che completano quanto visto precedentemente a cui si aggiunge la seconda(mini) parte di Piccoli Problemi di cuore Apocrypha Edition e soprattutto Atalanta.

Atalanta che dopo aver svolto a lungo il ruolo di “gregaria” della fazione Rossa(per Achille, per Karna e ovviamente per Shirou) si muove autonomamente ed è protagonista fin dai primi minuti. Aveva scosso la testa di fronte al corpo, apparentemente esanime di Jack e per prima era stata inghiottita da quella nebbia.

Premetto una cosa però prima di iniziare a parlare della cacciatrice dell’Arcadia cosi proprio non va. L’autore non sarà Nasu e la situazione presentata è molto “particolare” ma vedere la caratterizzazione di un pg ridursi a “I bambini non si toccano, sei un mostro” lascia un po’ con l’amaro in bocca. Soprattutto quando poi ci tocca sorbirci ancora una volta i monologhi e i dilemmi interminabili dell’ammorbante Main Chara. Atalanta mi piaceva e mi piace ancora come pg (è anche doppiata da Saori Hayami che in GO doppi anche Ushiwakamaru impossibile da non apprezzare se non si è fan di Persona e la mitica Martha) però meritava e merita di più secondo me.

Tornando agli eventi, la cacciatrice sempre cosi calma e distaccata inizia a perdere la compostezza di fronte alle accuse dei “bambini” un colpo tremendo per chi, come lei, ha sempre desiderato un mondo in cui tutti i bambini fossero amati. È cosi ora che è un servant ed era cosi secoli e secoli prima, quando era in vita.

Il suo mini flashback è veramente prezioso, permette di inserire il cameo di una Medea giovane ed innocente(L’aspetto è quello di Medea Lily di GO, ma Medea Lily in quanto servant ha tutti i suoi ricordi) ed a posteriori è un peccato non aver visto neppure un’interazione fra di loro nella Third Singularity ma la scena in se sa di incoerenza

Non tanto per il flashback in se che dipinge un momento quotidiano e a suo modo plausibile(post fuga dalla Colchide)quanto per Atalanta. Le orecchie e la coda da leonessa sono un richiamo alla punizione inflittale dagli dei(la versione più comune è Afrodite) per aver osato giacere in un tempio(la versione più comune è Cibele) quindi, anche se nel Nasuverse fosse andata diversamente(altamente probabile), orecchie e coda non centrano nulla con la Atalanta “eroina”.

Allo stesso modo è stato piacevole vedere Artemis(anche lei conosciuta in GO) la cui presenza rimarca nuovamente la differenze fra la versione “classica” del personaggio e questa, visto che Artemide impietosita dalle lacrime della piccola Atalanta mandò un’orsa ad allattarla ma non si occupò direttamente di lei.

La sensazione di “incompiuto” accompagna diversi passaggi della vicenda, non si hanno le informazioni per dare una spiegazione a tutto, fra i bambini che circondano Atalanta ve ne è una uguale a Fiore, Sig che è protagonista della scena poco dopo ne incontra una che è identica a Jeanne, la quale per trucco e rossetto dà l’idea di essere una giovanissima prostituta cosa che non ha molto senso visto che i bambini visti nell’incubo qui rappresentato sono morti ancora prima di nascere.

La cosa importante di quell’incontro casuale(ma forse no) è lo scenario che si manifesta davanti all’homunculo, un mondo cosi insensatamente violento e crudele, in cui la morte di uno o cento ragazzini non fa alcuna differenza.” Il bello è il brutto ed il brutto è il bello”(Macbeth) dice quella che potrebbe essere definita la “portavoce” dei Jack.

Ed ha ragione, un momento storicamente considerato positivo ed importante come la Londra vittoriana, il culmine della potenza e del prestigio impero britannico nascondeva, proprio nel suo centro nevralgico, un incubo fatto di povertà, fama, violenza ed indifferenza. Gli omicidi di Jack si svolgevano in un quartiere dove la prostituzione era all’ordine del giorno ed in cui, realisticamente, gli aborti abbondavano

Un vero inferno per creature che il cui unico desiderio era di vivere ed essere amati. Una realtà cosi crudele e drammatica è in netta contrapposizione con quel poco di umanità conosciuto fino ad ora da Sig.

L’unica a mantenere la compostezza è Ruler la quale comprende rapidamente la natura del luogo in cui si trova( lo definisce incubo proprio come aveva fatto in precedenza) ed ad essere abbastanza risoluta nell’agire. A differenza di Sig, il quale si trova a “chiacchierare” con l’illusione o forse più correttamente(da info successive nell’ep) con una immagine residua di Reika.

Nonostante “i” Jack avessero fatto mattanza di Homunculi per cibarsi di loro, nello scorso episodio lo aveva definito Magus “Voi magus siete cosi ingenui” e non “voi Homunculi” il che potrebbe essere un’incoerenza cosi come frutto del potere dell’incubo.

Per una volta non mi sento di puntare il dito contro nulla perché questo è uno di quegli episodi dove è, evidentissima, la mancanza di “pezzi” e spiegazioni. Gli homunculi ed i bambini che sono andati a formar “Jack” sono simili, sono entrambi strumenti usa e getta. Non assassinati, non sfruttati(o quantomeno non nel caso dei bambini che compongono Jack) ma semplicemente gettati via che è molto più crudele.

Tuttavia Reika, che ancora una volta accenna alla salvezza offerta a lei da quei bambini non specifica né come sia stata salvata né tantomeno perché la sua vita fosse un inferno o perché avesse tutte quelle informazioni sul mondo dei magus, lei che non lo è e si è ritrovata a fare da Master ad un Assassin molto “particolare” e non ad un Caster, che poteva avere molte più informazioni a riguardo.

Reika ha seguito il flusso, ha accettato(per via del suo background) l’impossibilità di cambiare il mondo ed ha tentato di vivere fino alla fine il frammento di sogno che le era stato offerto. Ma, dopo aver espresso un pensiero cosi cinico e realista dubito fortemente che “pensasse” di poter vincere la guerra del Graal. Si stava illudendo, stava sognando per usare parole sue.

Ed il suo desiderio, perché forse è questo che era, l’avrebbe probabilmente portata ad allearsi con Shirou, quello che, sulla carta, vuole portare avanti è un miracolo, una utopia, la salvezza dell’intero genere umano.

Altra informazione sempre è solo fra le righeè la natura di Jack stesso. La sua prima NP Marie the ripper(quella con cui contava di shottare Jeanne) prende il suo nome(e ne sono abbastanza sicuro) dalla prima, storica vittima di Jack lo Squartatore, Mary Ann Nichols ma tutto il resto?

A livello di ispirazione mi piace, perché riprende una teoria molto famosa secondo cui non vi era un solo ma tanti “Jack lo squartatore”. I bambini fanno “parte” della leggenda di Jack…ma non sono lui e questo è un punto molto interessante.

Visto che il serial Killer londinese non è mai stato arrestato è molto probabile che il “servant” Jack lo Squartatore possa manifestarsi con aspetto e abilità molto differenti fra di loro. In questo caso un agglomerato di spiriti maligni: i bambini mai nati (o forse più genericamente vissuti ai margini della società e morti giovanissimi) gettati via e lasciati alle acque del Tamigi. Doveva essere una cosa tristemente normale in un quartiere povero, degradato e pieno di prostitute come quello di White Chapel e…non vorrei divagare di nuovo ma forse, l’abbigliamento succinto della piccola Jack(visto anche il modo in cui era conciata la simil Jeanne) potrebbe trovare una giustificazione in questo aspetto della sua leggenda.

La stessa Ruler accenna a come è stato l’odio, la paura e la disperazione di quella Londra vittime a dargli quella forma. Forse è per questo che per l’evocazione era “programmato” un sacrificio rituale che però non c’è stato Jack deve essere arrivato nel mondo “prima” del previsto ed ha ucciso l’uomo che doveva diventare suo master e salvando la vita a Reika.

La fredda risolutezza di Jeanne viene contrastata ovviamente da Atalanta. Non viene mai specificato ma dalla simil oscurità sul suo braccio la cacciatrice greca potrebbe essere, quantomeno in parte, vittima della nebbia(non è ancora chiaro cosa faccia) da cui era stata inghiottita e questo aspetto potrebbe, volendo essere molto buoni, la monotematicità delle sue argomentazioni in questa sede.

Non vi è calma, non vi è compostezza ma solo rabbia e disperazione sue parole. Quanto Jeanne sta per fare va contro il più sacro dei suoi principi e forse per via del suo stato mentale, forse per rifiuto o pura semplice ipocrisia, non rivolge mai delle critiche a se stessa.

È stata lei ad uccidere la “mamma” e sempre lei ha colpito Jack alle spalle preparandosi poi a finirla mentre ora si mette in mezzo per cercare di evitare che il “lavoro” che aveva iniziato venga completato, portando il tutto anche su un piano personale ed ideologico.

Jeanne ha compreso la vera natura di Jack e sa che va fermato per donargli la salvezza, soluzione che Atalanta rifiuta fermamente perché loro sono comunque “vittime” e la morte non è una salvezza accettabile.

Nonostante non brandisse una spada(e qui viene sottolineata anche una profonda differenza con il suo chara in Extella dove Jeanne porta una spada lunga alla cintura, che usa per gli attacchi pesanti in combo con il suo vessillo) partecipava a quelle battaglie, chiunque partecipi direttamente o meno ad una battaglia (e per continuare la serie di camei l’ep ci butta dentro Gilles) non può non essersi sporcato, chi dice il contrario mente. E chi la accusa di non essere una santa, dovrebbe cercare argomentazioni migliori.

Lei non si è mai definita tale ed ha sempre rifiutato tale titolo(, risolutezza che lascia di stucco il ferito Sig ed una sempre più dispera Atalanta. Quando la cacciatrice urla “se li abbandonassi chi li amerebbe?” sembra confermare(se si pensa anche all’oscurità sul brraccio) un qualche grado di influenza della nebbia e di quel luogo sulla psiche della Archer, che ora si sente in dovere di amare e proteggere quei bambini anche se questo volesse dire condannarli a restare all’inferno in cui vivono imprigionati che in termini più cinici corrisponde ad un “non ho argomentazioni con cui rispondere ma non posso accettare che vada a finire cosi”.

Inferno (L’episodio fra l’altro si intitola From Hell) che però non viene mai definito NP bensì illusione “nata” dai pensieri residui e francamente non so se una definizione simile possa adattarsi ad una RM ma mentre Atalanta continua con la sua strenua difesa dei “Jack” ,una di loro(la simil Jeanne) fa un passo in avanti.

La “santa” vuole davvero ucciderli? SI, per quanto sconcertante possa essere per i presenti e nonostante la risolutezza dimostrata e nonostante rimpianti e rimorsi(ed un Ruler in teoria non può avere alcun rimpianto per essere tale) non manchino nell’eroina francese, bisogna andare avanti. E mentre i Jack si “riuniscono” nuovamente ed Atalanta tende nuovamente, disperata, il suo arco Jeanne pronuncia quella che sembra una preghiera( visto che mi suonava nuova, ho fatto delle ricerche e non una preghiera esistente come il Kyrie Eleison usato da Shirou su Vlad) per esorcizzare Jack.

La Ruler, nonostante la sua fede, va contro alle sue stesse convinzioni, soffre(cosa notata anche “dai” Jack sul finale) soffre perché voleva un finale differente, soffre perché quei bambini non avevano alcuna colpa e desideravano solo vivere.

E qui sta un’altra domanda il destino dei “Jack” quantomeno nell’universo di Apocrypha. Teoricamente, non possono essere salvati, perché quell’agglomerato di inconsapevoli spiriti maligni sono parte integrante della leggenda di Jack e sarà, probabilmente, parte di quello che costituisce la sua multiforme esistenza all’interno del trono degli eroi. In teoria non può essere salvato neppure in questo modo, le parole e le convinzioni di Jeanne però lasciano intendere il contrario oppure, la sua, è solo una “speranza”?

Sta di fatto che il confronto fra le due controparti non è finito. Fa impressione vedere un pg. come Atalanta in ginocchio e poi in lacrime. Quanto è grande l’amore dell’eroina greca per l’innocenza e la purezza dei bambini? Non aveva avuto alcun problema ad abbandonare un master “debole” eppure ora è accecata, dal dolore, dalla rabbia,dalla tristezza,dall’odio, è delusa e disgustata da quella “santa” ma Jeanne non cerca giustificazioni.

Il suo “Qualunque cosa possa dirti, non saresti soddisfatta” è una di quelle frasi da incorniciare e che la valorizzano tantissimo. Cosi come quel “Anche se con le mie sole forze sarebbe stato impossibile con il Santo Graal avrebbero potuto salvarsi” definisce e cerca di valorizzare Atalanta. È cosi disperata dal non curarsi di rivelare il suo desiderio ai propri nemici, lasciando di stucco i presenti. Lei la donna di fede che ora viene accusata di essere un’assassina di bambini definizione doppiamente ironica.

Il compagno d’armi ed amico di Jeanne, Gilles, barba blu, che abbiamo imparato a conoscere in Zero è diventato proprio un serial killer di bambini mentre Atalanta per prima ha attaccato Assassin Nero, alle spalle, pur essendo nel corpo di una bambina.

Con la scomparsa di Jack e l’arrivo di Chirone ed Astolfo(Ed anche lui si definisce perfettamente con quel “Infastidire la gente è la mia specialità”) Atalanta,pur nella disperazione, non cerca lo scontro batte in ritirata non prima di aver lanciato altre parole cariche d’odio e risentimento verso la finta santa che, a questo punto, sarà la sua avversaria nei giardini. Risvolto che porta a tre il numero di scontri prestabiliti: Chirone vs Achille, Sig/frido vs Karna e Jeanne vs Atalanta. Restano fuori Mordred, la quale sembrava intenzionata ad combattere Semiranide, Astolfo che potrebbe tentare di sacrificarsi per proteggere il suo master, Shakespeare che non credo affronterà direttamente qualcuno e ovviamente Shirou che dovrebbe(e sottolineo dovrebbe) essere il Final Boss della situazione.

Ma purtroppo Sig ci tiene a ricordare ancora una volta che è lui il protagonista per cui altro screen time per lui. Quella che ha conosciuto all’interno della nebbia è la crudeltà che Jeanne conosce bene ma proprio in virtù di questa verità la Ruler vuole che l’Homunculo non volti le spalle agli esseri umani: non tutti sono cosi.

È un concetto semplice, ma importantissimo per Sig, che dopo aver visto quel male è precipitato nello sconforto. Non deve perdere la speranza, non deve scegliere la via dell’apatia, dell’odio o del disincantamento.

Quelle sono le soluzioni semplici ma Jeanne gli ha dimostrato come non ci si possa e deve arrendere nonostante tutto e il successivo flusso di coscienza del Gary Stu protagonista prova che le parole dell’eroina francese hanno sparso dei semi che, in futuro, daranno frutto. E…no, il momento pseudo romantico dai due viene interrotto, con somma delusione della Ruler da Chirone il quale sembra quasi averlo fatto apposta mentre si ritorna su tematiche serie.

Perché Atalanta odia Jeanne? Perché bene e male, sono intercambiabili a seconda di ideali, periodo storico, condizione sociale e via dicendo e per la cacciatrice chi sia il male, ora come ora, è abbastanza chiaro e Jeanne è d’accordo con lei, lo ha sempre detto, non è una santa.

L’epilogo in tutto questo è una chicca meravigliosa. Mentre a schermo è inconfutabile la gelosia che la Ruler prova per le attenzioni che il suo adorato rivolge ad Astolfo(quando il paladino lo abbraccio però Sig cerca con lo sguardo Jeanne che ha voltato la testa chiaramente ingelosita), il vero protagonista è Shakespeare il quale rompe la quarta parete e sembra rivolgersi direttamente allo spettatore.

Sarà un caso, ma la prima delle due citazioni del Macbeth che fa in questa sede(“Il bello è il brutto ed il brutto è il bello” mentre la seconda è sul finale “Fra la nebbia planiamo e Aer fello”) è una frase pronunciata dalla “portavoce” dei Jack proprio durante questo ep. un caso o fors-no, non voglio impantanarmi in teorie strane.

Il copione dello scrittore inglese prevedeva uno scontro finale fra santi Amakusa Shirou Tokisada contro Jeann d’Arc ma qualcuno si è messo in mezzo. Una figura indefinibile, Sig, una vittima, un semplice buffone o forse qualcosa di completamente diverso? Ora come ora solo “noi” gli spettatori, possiamo giudicare.


EDIT: Vista la 19…

in sintesi la si potrebbe definire calma prima della tempesta. Se si esclude un eventuale epilogo ambientato nel post conflitto, questo è l’ultimo spiraglio di tranquillità nonostante non manchino dubbi, tribolazioni e…Piccoli problemi di cuore Apocrypha Edition parte terza.

Con la sconfitta di Assassin of Black non vi sono altri elementi di “disturbo” pronti ad intervenire nella battaglia finale fra Yggdmillennia ed alleati, contro Shirou ed i suoi. La prima sfida rimane raggiungere i giardini. Purtroppo anche lasciando ad i Golem la guida degli aerei già il solo fare irruzione sembra un’impresa disperata, le frecce di Atalanta ed i sistemi difensivi della fortezza volante sono a dir poco letali.

In questo momento di tribolazione generale…si inserisce Astolfo, con la sua solita nonchalance ed idiozia “se solo ricordassi il nome di una delle mie NP”. E qui piccola digressione, in teoria Jeanne in quanto Ruler dovrebbe poter identificare immediatamente il nome di una NP, gli basta un’occhiata al servant. Possibile che in questo caso non “conti” perché neppure Astolfo ne ricorda il nome?

Sta di fatto che grazie al grimorio che(Chirone dixit) è in grado di annullare qualsiasi incantesimo, dovrebbe essere possibile irrompere nei giardini senza particolari difficoltà.Il problema è che Astolfo ne ricorda il nome solo nelle notti di Luna nuova che è una rielaborazione interessante, rispetto all’Astolfo dell’Orlando innamorato e dell’Orlando Furioso.

Nel poema di Ariosto Astolfo, grazie al suo Ippogrifo, arriva sulla Luna, il luogo dove finiscono tutte le cose che sono state perdute, per recuperare il senno del compagno d’arme Orlando. Qui invece è “l’assenza” della Luna che permette di recuperare le cose perdute, in questo caso il vero nome del grimorio.

Alla luna nuova però mancano tre giorni e Fiore ne è chiaramente turbata, cosa dovrebbe fare in quanto capo famiglia degli Yggdmillennia? In tre giorni i giardini saranno usciti dallo spazio aereo della Romania. A quanto pare la torre dell’orologio è stata messa al corrente degli sviluppi della guerra e si è tenuta “fuori” fino ad ora ma nel caso i giardini uscissero dalla Romania le cose cambierebbero.

E loro? Anche se si riuscisse a fermare il piano di Shirou, per loro sarebbe una sconfitta. Gli Yggdmillennia hanno dato il tutto per tutto, si sono ribellati all’associazione, investendo fondi, prestigio e forza magica. Di questo passo la “rovina” del casato degli Yggdmillennia predetto a Darnic settent’anni prima si realizzerà in una manciata di giorni.

E qui si colloca uno dei dialoghi più importanti per lo sviluppo di Fiore e Caules,l’ideale continuazione della conversazione che il ragazzo ebbe con Chirone. Cosa vuole fare, ora, Fiore? Siamo ad un bivio, un magus che desidera ottenere il Graal maggiore attaccherebbe subito la fortezza, senza alcuna esitazione. È ironico, Fiore che durante la schermata con Shishigou aveva ripreso cosi duramente suo fratello è ora da lui costretta ad affrontare le sue debolezze ed i suoi desideri.

Fiore che sta mettendo tutta se stessa nell’apparire come guida saggia e risoluta viene colpita nel profondo. Cosa vuole essere lei? Un magus o un essere umano? Le parole di suo fratello non hanno malizia o secondi fini, vuole il meglio per sua sorella. Lei non vuole lasciare morire nessuno, qualunque sia la circostanza, vorrebbe sempre che tutti sopravvivano.

La morte del cane di famiglia, a cui Caules aveva accennato, pesa ancora come un macigno sulla coscienza di Fiore ed è per questo che “Non sei portata”. Non vi è cattiveria o invidia di nessuna sorta, ma genuina preoccupazione e affetto, non è vero che non c’è portata anzi “Vai bene cosi come sei”. È cosi strano osservare un “normale” rapporto d’affetto fra fratelli nel Nasuverse, che ci ha sempre abituato a legami di parentela distorti,malati o comunque “strani”.

Fiore che si scioglie in un pianto liberatore è il segnale che ci serviva. Come confermato poco dopo da Jeanne, l’attacco sarà fra tre giorni. Il tentativo di approccio della Ruler al suo adorato però viene interrotto da Astolfo che si stava facendo la doccia nella stanza del suo master. Capisco che come gag funzioni e la reazione dell’eroina francese sia esilarante però fra le informazioni che la Ruler dovrebbe ricavare osservando un servant vi è anche il sesso per cui, nelle risate, vi è un vago retrogusto di incoerenza.

E per una volta son d’accordo con Sig “non mi aspettavo che non lo sapesse” ma finché Astolfo se ne va in giro vestito da ragazza l’equivoco avrà un suo senso per tutti tranne che per Jeanne, sia chiaro. Al duo è stato chiesto di stare fuori dal castello per tutto il giorno e fra una cosa e l’altra, si imbattono in Mordred che a quanto pare è una buona forchetta, proprio come il suo papà.

Perché sia stato richiesto ad i due di allontanarsi dal castello è presto detto. Fiore ha scelto di essere un umana prima di un magus, per cui il suo emblema passerà al fratello grazie al supporto di Chirone. È la prima volta che assistiamo ad un passaggio di emblema “permanente” in anime ma…mi domando, di quale emblema si tratta? Gli Yggdmillennia sono una corporazione che riunisce diverse famiglie di Magus, come dimostra il primo cognome dei vari master che è sempre “diverso”.

Stando cosi le cose, quale emblema è stato impiantato in Caules?Quello della loro famiglia di origine, i Forvedge? Oppure si tratta dell’emblema degli Yggdmillennia in quanto tali? In tal caso l’emblema deve essere stato passato a Fiore in un tempo antecedente alla guerra il corpo di Darnic si è disintegrato ed anche nel caso fosse rimasto intatto non c’era il tempo materiale per recuperarlo.

L’operazione è rischiosa(come tutti i passaggi di emblemi) la necessità di accorciare i tempi è probabile causa di una prima forma di rigetto dell’Emblema però alla fine tutto si risolve per il meglio, pur essendo l’operazione estremamente debilitante per il fisico di Caules. Il momento, quasi onirico, del passaggio di consegne fra la piccola Fiore e Caules…è un momento dolce ed inaspettato, per un qualcosa solitamente associato a rituali dagli esiti tragici o sanguinolenti come il passaggio di emblemi.

A Sig però non va proprio giù che altri pg e sottotrame vengano sviluppate e reclama nuovamente lo screen time. Sente il bisogno di parlare con Saber of Red visto che l’occasione si è presentata. Dopo quanto accaduto con Jack non sa più a cosa credere, Ruler lo ha pregato di non smettere di credere nelle persone però…vorrebbe sentire altre opinioni.

Mordred è brusca e cinica nelle sue affermazioni, è chiaro che quanto accaduto all’interno della “nebbia” sia stato comunicato a lei cosi come a tutti gli altri ed il turbamento di Sig è una risposta più che soddisfacente. Gli umani sono umani, possono essere buoni o malvagi a seconda della situazione,non sanno cosa sia la gratitudine ma non dimenticano mai i torti subiti, non meritano di essere protetti.

Mordred si “contraddice” con le sue parole e ne è consapevole, non meritano di essere protetti eppure vuole diventare Re ed essere un buon re. Astolfo non potebbe avere un’opinione più diversa ma viene rapidamente zittito visto che a quanto pare l’unia opinione importante è quella di Sig, che è ancora in emo mode e non sa cosa scegliere se proteggere ed amare gli umani oppure no.

Per la Saber si tratta di un’opinione accettabile, alla fine nessuno sa quale sia veramente la strada giusta. Quello che possono fare è tentare di rispondere sempre per le prorpie azioni e parlando della sua volontà di diventare Re è evidente come aspiri ad essere un sovrano come suo “Padre”, distante, perfetto in qualunque occasione. E non uno che sta sempre al contatto col popolo come invece sembrerebbe essere Carlo Magno(Alfonso Dixit) che conosceremo prossimamente in Extella Link.

Un Buon re o un cattivo re? Mordred vuole essere il primo, è chiaro, ma la risposta passa in secondo piano. È quasi commovente vedere Astolfo fare una domanda sensata. Di ritorno al castello, al duo si unisce l’altra groupie e da idealogie e scelte di vita si passa allo shipping.

Ruler(o forse sarebbe meglio dire Laeticia) è piuttosto abbattuta, vorrebbe tanto che a Sig piacciano gli umani “Altrimenti sarebbe un problema”. Imbarazzo e rossore da una parte e muso inquisitorio dall’altra. Ed assistiamo persino ad una rara prova d’astuzia da parte del Rider, che coglie in fallo la rivale cn quel “lo giuri su ***”,. Si, anche lui vorrebbe che Sig apprezzasse gli umani “dopotutto lui ha un futuro davanti a se.”

Trovo deprimente che il paladino sia diventato “serio” in un momento come questo, è vero. Qualunque sia il risultato della battaglia del giorno successivo, non vi è un futuro per lui e per gli altri servanti. Anche se ne uscissero vittoriosi, salvo desideri specifici, sono comunque condannati a sparire al termine del conflitto.

Quale occasione migliore per l’eroina francese per fare la domanda tanto attesa? “A te Sig piace?” e per essere trollata a più non posso “E a te” e rimarcare la loro rivalità “Datti da fare, anche se non faccio il tifo per te.Mia cara sconosciuta che non è Ruler”.

E con quest’ultima uscita si ritorna ad una delle domande basi, quanto c’è di Laeticia in Ruler? Quanto la studentessa sta influenzando la servant, perché sappiamo già che l’affetto e la preoccupazione che questa nutre per l’homunculo sono profondamente influenzati dal ricettacolo in cui si trova.

Anzi, dopo questa scena non è più affetto, è chiaramente un preludio ad un innamoramento definitivo. Un peccato che Sig sia un’ameba e non si renda conto delle attenzioni della Ruler, preferendo a lei il crogiolarsi nel suo dolore e nei suoi complimenti. Ma ehi, l’approccio continua a mostrarti tormentato sta funzionando, Jeanne(o Laeticia) è completamente persa (“Anche se non fossi un servant o un master saresti comunque una persona magnifica”) e quando anche Sig sembra percepire qualcosa il trap groupie reclama la sua dose di attenzioni.

Chiuso(finalmente oserei dire) lo screen time per il nostro main chara, si torna al duo di fratelli. Il loro legame non è stato intaccato dal passaggio dell’emblema, nonostante sia il capo famiglia Caules è sempre “il fratellino” e sua sorella…è sempre la master di Chirone.

Pur nel suo handicap abbiamo visto quanto Fiore sa essere determinata, nonostante non sia più la capofamiglia, è suo dovere recarsi ai giardini pensili della stessa idea è però Caules. In quanto magus, in quanto master sopravvissuto deve partecipare allo scontro finale. Lo deve fare per “lei”, in quanto suo master, sua è la colpa per la sua fine prematura e deve assistere, è dovere di chi resta(e la scena in cui il petalo vola sulla mano destra del ragazzo è semplice e dolce, proprio come Fran).

Ma il tempo dei confronti, non è terminato. Fiore ha finalmente modo di chiarirsi col suo servant, in quella che è l’ideale conclusione del dialogo avvenuto fra l’ex *** e Caules. Per Chirone era stato chiaro fin da subito, il talento di Fiore come Magus era indiscutibile però a quel talento accompagnava un animo umano.

Lo abbiamo visto nei primi episodi, quando venivano evidenziate le differenze nel rapporto master-servant,fra Fiore, Caules e Gordes(Celenike è meglio non citarla). Fiore non ha mai trattato il suo servant come un famiglio o come un arma, lo ha sempre trattato da pari, come un compagno con cui combattere, soffrire e vincere insieme.

E lo ha fatto perché, nonostante la loro sia una relazione “temporanea” non desiderava essere odiata da lui. È preoccupante che la ragazza metta la sicurezza di suo fratello davanti alla sua. In ogni caso Chirone è talmente legato alla sua master da lasciarsi andare ad un gesto semplice, romantico ed estremamente in linea con un personaggio onorevole e signorile come Chirone(Allo stesso modo anche la reazione di Fiore è perfetta, pudica e lusingata). Ha giurato in nome della costellazione del sagittario il saggio maestro d’eroi, che è un’altra differenza col mito classico dove per liberarlo dai suoi tormenti gli dei lo tramutarono nella costellazione del centauro. L’onestà dei due per fa un buon contrappeso con Jeanne/Laeticia che non riesce ad essere onesta con se stessa anzi, non riesce neppure a capire ed identificare quello che prova per Sig.

Discorso diverso per Mordred e Shishigou, i due sono sempre molto schietti l’uno nei confronti dell’altro, questa volta Sig e Astolfo hanno fatto qualcosa di buona hanno insinuato un dubbio legittimo nei confronti del figlio del re dei cavalieri. Estrarre la spada della selezione e diventare re, ma poi? Cosa viene dopo?

Shishigou non sarà mai stato il servitore di un re, ma sa quanto Mordred odi ed ammiri(tsundere mode) suo padre e forse è proprio da questo che deve partire per superarlo. La complicità fra i due viene sottolineata da Shishigou, che vorrebbe assistere alla sfida della spada della selezione, pur avendo un suo di desiderio(oltre che la sua paga).

In ogni caso, Mordred lo ha confermato. Il loro obiettivo principale rimane Semiranide, che in quanto signora e padrona dei Giardini è fra gli avversari più difficili che si frappongono fra loro ed il Graal sebbene Shishigou abbia un piano. Ma prima deve customizzare il suo aereo(ho controllato e si tratta di un caccia russo sviluppato negli anni ‘50) quel Lancer dopo il MiG-21 non le va proprio bene e deve sottolineare che si tratta di un Saber.

In conclusione, osserviamo brevemente i servant rossi ma l’unica ad avere davvero spazio è Atalanta. Inquietante, turbata e monotematica, sto letteralmente detestando la scelta di far ruotare tutto il suo personaggio attorno ad un singolo concetto. È talmente concentrata, da non rispondere ad alcuno stimolo, Achille forse voleva provarci a tirarla un po’ su ma…nulla di nulla, nonostante l’oscurità sul braccio sia scomparsa.


EDIT: Vista la 20…

siamo entrati finalmente nella fase conclusiva della serie e con essa abbiamo uno degli episodi più scorrevoli e piacevoli da diverso tempo a questa parte. È davvero incredibile come la serie ne guadagni in qualità non appena Sig e Jeanne vedono il loro screen time diminuire.

Dopo i preparativi l’unico inizio “possibile” è un addio anzi una serie di addii, alcuni definitivi, altri meno. Gordes ha avuto la sua buona/minima dose di maturazione rispetto all’inizio. Lui che prima di tutti aveva perso il suo servant e che con i suoi atteggiamenti e modi di fare arroganti, viziosi e sgradevoli, sembrava destinato(merito di Darnic) a fare una brutta fine e ora “l’unico” master degli Yggdmillennia al “sicuro”.

Con la battaglia prossima a spostarsi sui giardini, non dovrebbero(salvo imprevisti) esserci più rischi per lui. Il suo cambio di atteggiamento era stato evidenziato quando prende coscienza della sua dose di colpe nella “scomparsa” di Sigfrido e nel suo nuovo modo di rapportarsi con gli homunculi.

Una di queste, l’homuncula femmina che per prima si era schierata dalla parte del nostro terrificante protagonista e che per prima aveva fatto fioccare le critiche nei suoi confronti, sembra ora riconoscere le sue qualità positive. Merito sicuramente del suo mettersi in gioco per aiutare gli Homunculi in precedenza e forse è stato proprio lui a dare il nome a Toole(la suddetta Homuncula femmina) e per estensione anche a tutti gli altri sopravvissuti, in quanto “padre” è un suo dovere.

E Sig? Bhé, non ci può essere un addio senza che lui non abbia nulla da dire. Lui è “speciale”, c’è lo hanno detto in tutti i modi possibili e immaginabili, che si vinca o perda, lui non tornerà mai più alla fortezza degli Yggdmillennia e la cosa impensierisce ulteriormente Jeanne/Laeticia, ma questo mi pare il minimo.

Parlando di Ruler ho trovato fuori luogo la sua reazione all’aeroporto. Prenotare l’intera struttura, vista l’importanza e la scala dell’operazione è il minimo in questi casi, dove sta la sorpresa? Il piano in se non è nulla di particolarmente complesso.

Astolfo e il suo grimorio sono il loro asso nella manica, per cui non possono far parte della testa di ponte, composta invece da Chirone e Jeanne, che si occuperanno di attirare a se i servant nemici.

Per quanto invece riguarda i master, Fiore e Caules seguiranno dalla distanza il gruppo principale su un velivolo più piccolo per cui anche loro devono, momentaneamente, separarsi da Chirone. Quello fra Fiore e Chirone è probabilmente il rapporto Master-Servant più “sano” fra quelli visti in Apocrypha.

Merito di Fiore che ha sempre trattato il suo servant da pari e merito anche dell’antico *** che si è sempre mosso attivamente per aiutare a far crescere non solo la sua master ma anche suo fratello Caules, Sig, Astolfo e chi più ne ha, più ne metta.

Il desiderio di proteggere la sua master e di vederla crescere però non ha mai accecato Chirone. Il centauro non ha avuto nulla da ridire sulla presenza della sua master ai giardini pensili né tantomeno su quella di Caules, per quanto pericoloso possa essere sa quanto è importante per entrambi. In quanto rappresentanti degli Yggdmillennia devono poter almeno assistere alla fine.

Mi è piaciuto quanto detto da Fiore, vincere, combattere ma ancora di più uscirne, vincitori o sconfitti che sia, senza alcun rimpianto. Rimpianti che sembrano invece all’ordine del giorno dei patemi di Jeanne/Laeticia.

Sig è un tordo e nonostante tutti i suoi monologhi non è capace di comprendere il senso delle sue preoccupazioni né tantomeno il mood della situazione. È assurdo che in questo loro assurdo relazionarsi, il personaggio più “intuitivo sia Astolfo che solitamente agisce senza pensare(merito della luna nuova immagino). Diamine, vi deve fare un disegnino? Te lo ha detto a chiare lettere che talvolta in quel momento a parlare non era Jeanne.

E sei talmente tonto che prima di vedere la sua mano, non ti eri accorto che avesse paura. È “naturale” che anche un pg. “folle” come Astolfo abbia un po’ di paura in questa situazione. Lo ha detto a più e più riprese che si ritiene “debole” ed anche nel migliore dei casi non c’è un finale “positivo” ad attenderlo. Anche se “vincesse” scomparirebbe alla fine della guerra.

Non è chiaro cosa “abbiano” dovuto fare al Graal però Shirou è finalmente pronto a procedere con il suo piano di salvezza dell’umanità. È inaspettato che possa procedere “in anticipo” per quanto potente possa essere,per esaudire un qualunque desiderio il Graal ha comunque bisogno di essere “riempito” dell’energia magica dei servant e nel momento in cui Shirou mette in moto tutto, c’è ne sono ancora “tanti” in piedi.

In primis Shakespeare il cui entusiasmo ed estro artistico è contagioso quanto pericoloso. Cosi pericoloso che Shirou utilizza un incantesimo di comando per “limitarlo”. Non dovrà scrivere tragedie su di lui.

Abbiamo avuto un “assaggio”(Ai tempi dello scontro con la povera Fran) di quello che possa fare Shakespeare quando scrive. E Shirou è talmente consapevole del “potenziale” delle sue tragedie da metterci un freno prima di poter diventare involontariamente o meno, protagonista di una di esse. Questo però vale solo per lui, tutti gli altri “attori” presenti in campo sono dei potenziali protagonisti e per come si stanno sviluppando le cose ma anche…per come si è posto lui stesso in precedenza, mi aspetto che si interessi a Jeanne ed eventualmente a Sig.

Non mi è molto chiaro un passaggio, ma sembrerebbe che la presenza di Shakespeare abbia contribuito anche ad “accedere” al Graal tanto che persino Semiranide vuole assicurarsi delle sue intenzioni finendo però a svelare le sue di intenzioni.

Lo aveva detto poco prima “Vinci, Shirou” ma il suo nascondersi dietro il suo ruolo di Servant è “riduttivo” , un insulto per chi come Shakespeare ha fatto una domanda molto più specifica. Lei come imperatrice della Siria, quale finale desidera per il loro master?

Credo che lo abbiano pensato tutti o quasi, vedendoli interagire. Ma Semiranide tiene molto al suo master ed è estremamente protettiva(e possessiva) nei suoi confronti. Ne abbiamo avuto prove un po’ ovunque, all’inizio con Kairi, quando lo vediamo riposare sulle sue gambe e sbuffa annoiata, quando qualche episodio fa teneva sotto tire Achille ma anche quando si è raccomandata prima di vederlo scendere in battaglia.

Un attaccamento simile è insolito per un pg. con il suo background. Il suo conflitto interiore è molto interessante, da una parte c’è la Semiranide “classica” quella che godeva vedere gli uomini disperarsi e che trarrebbe un piacere nuovo e straordinario nel vedere un santo disperarsi dall’altra c’è quello che vuole la se stessa attuale.

Quella che ha vissuto, condiviso e combattuto al fianco di Shirou. Quella che guarda con occhi sognanti e desiderosi al mondo che il suo master vuole creare. È amore, non c’è mica bisogno di Shakespeare per capirlo e la Assassin lo sa ed è per questo che reagisce in modo cosi “violento” ed allo stesso tempo si ferma più e più volta dal fare di testa sua, perché “rispetta” le decisioni e gli accordi presi dal suo master.

Il piano di Yggdmillennia e compagni, procede senza particolari impedimenti Avevano prenotato l’intero aeroporto ed era stato detto che a guidare i velivoli sarebbero stati, non tanto gli homunculi, ma i golem superstiti. Grazie a loro ed a qualche incantesimo di camuffamento, sono riusciti a rendere i master non individuabili.

Non mi aspettavo però che, oltre ad Achille, anche Atalanta iniziasse a muoversi prima dell’arrivo sui giardini. Ancora una volta hanno “tentato” di affibbiarle un compito di “supporto” ovvero occuparsi dei master ma questa volta è diverso.

Non mi stancherò mai di dirlo gli interminabili monologhi di Sig e i patemi amorosi di Jeanne hanno “tolto” tantissimo screen time agli altri personaggi. Cosi tanti che un pg. dal design accattivante e con un background mitologico pieno zeppo di avventure e spunti interessanti, ha visto la sua intera personalità(perché c’è. Come GO ed i primi episodi confermano) ridotta ad un singolo tratto caratteriale.

Ed il tutto per “antagonizzare” Jeanne, per dare all’eroina francese un’avversaria che veda in lei il male assoluto perché si. In questa triste circostanza l’unico fattore positivo è rappresentato da Achille. Che fra i rossi è il più vicino(Anche per background, suo padre era un Argonauta come Atalanta) alla cacciatrice dell’Arcadia(Ane-san) e che è l’unico a nutrire preoccupazione per il suo comportamento.

L’incapacità di ragionare con Atalanta, è anche modo per definire in via parziale gli scontri. Jeanne vs Atalanta e Chirone vs Achille. Curioso che Semiranide, pur essendo la signora dei giardini e lo abbia già abbattuto in precedenza, sia disposta a lasciare il ruolo di ultima linea di difesa a Karna per occuparsi di Rider.

Noi però sappiamo che Mordred punta proprio a lei e questo potrebbe poter significare o un tag team oppure che Astolfo si troverà a dare manforte al suo master contro Karna. E questo perché Sig, in quanto protagonista, “deve” avere come controparte l’avversario più forte in assoluto, il possente figlio di Surya.

Nella mini parentesi aerea a loro dedicata ho fatto caso…all’ovvio. Oltre alle urla ed all’inutilità degli assalti di un’inferocita Atalanta non ho potuto fare a meno di soffermarmi a quella sorta di pelliccia che regge col braccio destro,un’arma segreta forse?. Ma guardando una scena precedente Achille si sofferma ad osservarlo, per cui credo che sia importante. Come è importante l’appunto di Jeanne, lei è una Ruler ed in circostanze normali i servant regolari partano profondamente svantaggiati contro di lei e quindi c’è da aspettarsi l’intervento…di Shakespeare o appunto di quella simil oscurità.

Il combattimento aereo fra Achille a bordo del suo carro e Chirone, è fra i più dinamici e ben realizzati di Apocrypha. È deprimente se pensiamo ad alcuni precedenti dove c’erano persino problemi d’audio oltre che di animazioni e disegni ma questa volta se si esclude la resa dei colpi sempre attraverso quei fastidiosissimi fasci di energia, il risultato è gradevole. Merito anche della regia che, nonostante l’incalzare rapido dello scontro(e siamo solo al riscaldamento) rende ogni singola mossa dei contendenti perfettamente fruibile.

Stranamente(non me lo aspettavo) il carro sembrerebbe già essere fuori dai giochi grazie alla preveggenza di Chirone. Preveggenza che è anche escamotage per introdurre il confronto finale fra i due pg. Achille(giustamente vorrei aggiungere) lo ha detto anche a Shirou, il suo obiettivo è vivere una vita da eroe, ovvero fare quello che desidera fare.

Senza più dei o destino a influenzarlo, in positivo o in negativo che sia. Uno spunto perfetto per discutere dello sogno di Shirou e iniziare a comprenderlo. In precedenza Achille era quasi disinteressato ma ora mostra di volerci quantomeno “scommettere” questo perché il piano di Shirou non prevede epurazioni o stermini di alcun genere.

È assurdo che possa esistere un metodo cosi comodo quando in centinaia prima di Shirou hanno provato ed hanno fallito. Ma Shirou ha il Graal, ha il potere per trascendere le leggi di questo mondo. E Chirone, in quanto ex ***, afferra subito cosa voglia davvero fare e un altro assaggio viene dall’epilogo.

Lo aveva detto parlando con Achille e ora c’è ne da nuovamente la prova. Shirou si è sbarazzato del dolore e del dolore per quella storia che accettava simili carneficine come “naturali” ed ora è proprio di fronte all’Heaven’s Fell, quindi materializzazione dell’anima…

EDIT:

Vista la 21…

sono un po’ amareggiato. Strano a dirsi per uno degli episodi migliori della serie ha ritmo, character devolpment, dramma, colpi di scena e persino il comparto tecnico, pur rimanendo inferiore ai picchi enormi mostrati da altre serie sul franchise, mostra i muscoli mettendo in scena la seconda parte del miglior duello proposto fino ad ora.

Dove sta quindi l’amarezza? Ma in Sig, che domande. Non appena il nostro raccomandatissimo homunculo/gary stu viene messo da parte, la serie intera ne giova, coincidenze?

Heaven’s Fell, a Chirone sono bastate due parole in corce per capire quale il piano di Shirou. Grazie al potere della terza magia si può ottenere la Materializzazione dell’anima e tramite essa si può ottenere qualcosa di simile alla salvezza dell’umanità.

L’antico *** lo sa ed il suo biasimò travolge non tanto il calice del paradiso quanto il suo allievo. Il bambino, l’uomo,l’eroe che ha allevato, ha davvero scelto una strada simile? Per quanto il suo desiderio originale fosse “diverso”, dopo il suo confronto in solitaria con il suo neo master, sembra voler dare quantomeno una chance al piano.

È suo dovere, in quanto eroe, tentare di liberare chi soffre dal fato. Chirone controbatte ma solo a parole. Definisce le loro un azioni un tentativo di “cambiare” il fato più che di combatterlo ma chi è lui per giudicare? Anche ora che è una costellazione splendente, immortale, eternamente scolpita nel firmamento desidera comunque riottenere l’immortalità perduta, è la loro natura di eroi.

Il desiderio originale di Achille, vivere da eroe, vivere come desiderava senza più dei o chi per loro, a mettergli i bastono fra le ruote. Con un mindset simile, la NP che scatena con la sua lancia risulta a dir poco perfetta.

Niente intromissioni esterne, niente dei, niente master, ci sono solo loro due e la loro forza. Chirone ha una solo condizione, vuole che Achille realizzi un suo desiderio che sarà libero di ignorare nel caso lui muoia. Muoia, non che venga sconfitto, è sottile.

Un centauro, ex ***, figlio di un titano(Crono esiste nel Nasuverse), mentore di innumerevoli eroi e famoso arciere ed uno dei più grandi eroi della mitologia greca, dotato di semi invulnerabilità, figlio di un eroe e di una dea che si affrontano corpo a corpo, pugno contro pugno. Con quello stesso pancrazio che il primo ha insegnato al secondo. Una semplice disciplina marziale, pura e semplice abilità combattiva nel più bel duello della serie.

Colpi bassi, prese, lanci, continue cambi di prospettiva e di campo i due contendenti conoscono a mena dito l’uno i punti deboli dell’altro ed il pancrazio è perfetto per sfruttarli. Per un breve intermezzo di tempo che…non esiste, ci sono solo loro due, solo loro due e la loro lotta, nient’altro. Persino Chirone si lascia prendere dal desiderio di trionfare.

Ma quel solo istante di foga basta ad Achille e gli permette sferrare il colpo decisivo, un colpo che contiene tutto il suo essere. Il tempo torna a scorre e le ferite(a parte quelle mortali o forse è solo il sangue ad essere “scomparso” per motivi di budget?) scompaiono ma c’è ancora da decidere chi sarà il vincitore e chi sarà lo sconfitto.

Per quanto possa dire di non meritare più la nomea di maestro, Chirone aveva messo in guardia Achille dalle sue mancanze “caratteriali” proprio durante la loro prima schermaglia nella foresta. Anche come nemico, ha cercato di correggerlo e farlo crescere come eroe ma ora che sono arrivati a questo punto, deve agire anche a costa di risultare sleale.

È sopravvissuto al duello nonostante la ferita e Achille, da guerriero onorevole ed orgoglioso non ha dimenticato la promessa. Normalmente lui dovrebbe proseguire con lo sterminio di quel poco che resta dei Neri e dei loro alleati, sopravvivendo poi alla guerra(Shirou gli ha forse ingannati? Il Graal deve comunque “riempirsi” di forza magica per attivare l’Heaven’s Fell) ma Chirone sa come prenderlo.

Sia fisicamente, che mentalmente. Desidera che Achille faccia presti all’ultimo sopravvissuto della sua fazione una delle sue armi nobili. Una richiesta improponibile ma a farla è Chirone ad Achille, sa che il suo allievo manterrà la promessa in qualunque circostanza, è questo l’eroe che ha allevato. Forte di questa consapevolezza può adempiere al suo ultimo dovere di servant.

Il suo ultimo asso nella manica, la NP che tante volte era stata menzionata e che mai, fino ad ora, aveva mostrato. Il concept alla base mi piace tantissimo se anche le stelle “sono” Chirone, allora vuol dire che è sempre pronto alla lotta e che non vi è alcun bisogno di pronunciare il suo nome, perché è sempre attiva.

Un fascio di luce, un singolo fascio di luce colpisce Achille sul tallone privandolo della sua invulnerabilità, l’ultima freccia di Chirone ha centrato il bersaglio.

L’ultima prodezza del centauro è anche fonte di qualche quisito,La NP può essere usata solo di notte? In precedenza(vedi contro Avicebron) non l’ha utilizzata per conservarla per occasioni simili oppure effettivamente ci vuole “tempo” per attivarla? E l’invulnerabilità di Achille? Solo i servant con divinity possono danneggiarlo normalmente, questo si sapeva, ma colpendogli il tallone anche servant normali possono danneggiarlo? O forse anche per danneggiare il tallone è necessario possedere divinity? Colpi come la NP di Vlad che attaccano direttamente dall’interno potrebbero trapassarla?

Il nome della NP di Chirone(rivelatoci nel titolo dell’episodio) è una genialatà. Nel Nasuverse la costellazione in cui “si dice” essersi trasformato Chirone, è il Sagittario(e non il centauro). Tradizionalmente il Sagittario,nono segno zodiacale, tiene il suo arco sempre “puntato” sullo scorpione l’ottavo segno zodiacale. Ed Antares, chiunque abbia visto una sola volta i cavalieri dello zodiaco lo sa, è il “cuore” della costellazione dello scorpione.

Compiuto il suo dovere di servant e di guerriero, Chirone torna ad essere insegnante. Saggio ma mai saccente, del tutto privo di superbia nonostante fosse ***, ligio al dovere ma pronto a fare qualche strappo alla regola quando necessario(Sig e Astolfo)sempre pronto ad aiutare e spingere coloro che gli stanno intorno a migliorarsi, a crescere e diventare persone migliori. Ed il suo ultimo pensiero è proprio per loro, i suoi “ultimi” allievi a cui augura di risplendere proprio come lui, una stella brillante nel cielo.

Fiore non è Roche, si accorge subito che il suo servant è scomparso e, mi domando, se ora si spingerà fino ai giardini. Lei e Caules sono soli e senza servant, passi Shishigou che si è paracudato ed ha “ancora” Modred, ma loro due? Nonostante intendano assistere fino alla fine alla guerra che loro, gli Yggdmillennia, hanno cominciato, saranno soli sui giardini.

Poco distante dai due eroi greci anche Astolfo fa la sua parte. Forte della luna nuova e del suo grimorio ed in barba alle aspettative di Semiranide che in precedenza lo aveva abbattuto senza problemi, il paladino si difende bene.

Per inciso, Astolfo dovrebbe essere l’unico dei dodici paladini di Carlo Magno(che verrà introdotto invece in Extella Link) ad essere stato introdotto nel Nasuverse e per quanto il materiale letterario su di loro sia immenso(l’intera tradizione delle chanson de geste) non mi risulta che in nessuno di essi “impazzisca”. L’immagine di Astolfo che si reca sulla luna a cavallo di un ippogrifo viene dall’Orlando Furioso dove Astolfo raggiunge la luna per recuperare il senno dell’amico e compagno d’arme Orlando.

Rimaneggiare gli elementi delle proprie leggende per creare delle versioni “personali” di personaggi preesistenti è uno degli elementi più affascinanti del Nasuverse per cui non posso non pensare a come sarà reso Orlando.

Chiusa parentesi, la sorpresa di Semiranide è comprensibile. Visto che neanche Jeanne c’è riuscita, è altamente probabile che Shirou, nonostante i suoi poteri di Ruler, non sia in grado di conoscere le armi nobili di un bersaglio se essi non le ricorda. Shakespeare, nella foga dell’ispirazione, è l’unico a non sorprendersi della “prova” del paladino ricolleganto immediatamente le sue rinnovate capacità all’assenza della luna.

Capacità che strappano un sorriso persino nel sempre(apparentemente) impassibile eroe della carità, che riesce persino a volare. La differenza di forza fra i due però èquella fra il giorno e la notte ed Astolfo non ha la più pallida idea di chi sia il suo avversario e ciò significa che Jeanne(che ha incontrato Karna) non ha detto nulla ai suoi alleati.

Più comprensibile l’ignoranza di Sig. La scena in cui Sigfrido scopre il nome di Karna è anime only e poi non è detto che , possieda tutti i ricordi del cavaliere dei paesi bassi o quantomeno quando non è trasformato. Trasformazione che si rivela necessaria per permettere ad Astolfo di distruggere le ultime difese anti aree dei giardini.

L’impresa riesce ma Astolfo viene colpito e rovina al suolo,alla mercé di Semiranide(non sa che è un maschio)ma in soccorso del paladino giunge Mordred. Non riesco a smettere di sorridere, mettendo da parte la sua entrata in scena da kamikaze-like, questa è la seconda volta che Mordred salva la vita ad Astolfo eppure i due hanno mostrato a più riprese il loro reciproco disprezzo.

I minuti conclusi sono tutti Ruler e la monotematica Atalanta. Vale quanto ha detto l’eroina francese nel loro precedente incontro, qualunque cosa essa possa dire Atalanta, che ricordiamo aveva colpito Jack alle spalle e ucciso Reika, non sarà mai soddisfatta.

Non importa se quei bambini non potessero essere salvati perché parte integrante della leggenda di Jack the Ripper, è un’infanticida? Si. Non c’è molto da discutere, chiunque scenda in battaglia deve farlo con la consapevolezza che si sporcherà le mani di sangue. Ha ucciso quei bambini ed ora, ucciderà anche lei ma a differenza di Atalanta, non vi è alcun odio o risentimento in lei, è solo il suo dovere.

In circostanze normali un servant è, se non sconfitto in partenza, pesantemente svantaggiato contro un Ruler e Atalanta non è Achille, figuriamoci un Karna. Per quanto forte possa essere non ha speranze di batterla. Ed è qui che entra in gioco la strana pelliccia che avevamo intravisto.

La pelliccia del cinghiale calidonio. Chiunque conosca il mito di Atalanta sa quanto è importante quella bestia per la cacciatrice greca. Alla caccia del cinghiale, inviato da una furiosa dea Artemide(che ricordiamo nel Nasuverse ha salvato personalmente Atalanta) parteciparono innumerevoli eroi greci, fra cui i Dioscuri(Ancora non li abbiamo visti nel Nasuverse),Teseo(altro grande “assente”) e Peleo poi padre di Achille.

Atalanta fu la prima ad a colpire la bestia che fu poi abbattuta in seguito da Meleagro(anche lui membro degli argonauti) che rapito dalla sua bellezza e abilità le fece dono della pelle e no, non voglio divagare su quale poi sia stato destino di Melagro e su come, tradizionalmente, prima di esser e tramutata in leone Atalanta ebbe un figlio(Partenopeo) proprio da lui.

Nel Nasuverse il cinghiale ) era una bestia demoniaco e la sua pelle è ora un’arma nobile. Atalanta + l’opposto di Vlad. Al sovrano di Romania non importava morire se l’unico modo per salvarsi era di utilizzare Legend of Dracula, la NP che incarnava il suo disonore ed il suo rimpianto, la cacciatrice dell’arcadia invece rinuncia alla sua essenza di eroe, per avere una chance di battere Jeanne.

Ha detto di averlo giurato sul suo braccio destro e non riesco a credere che sia una frase estemporanea non dopo aver visto quella sorta di oscurità circondarlo durante l’episodio 18 ma non faccio teoria.

La suaforma nuova forma “demoniaca” credo proprio che sia il motivo per cui è chiamata the evil cat e credo che, in futuro, su GO potrebbe essere riciclata per un’eventuale forma Alter. Un po’come Vlad III Berserker che ha Legend of Dracula perennemente attiva.

Nell’epilogo Achille,che non riesce proprio a odiare il suo maestro nonostante abbia giocato sporco, mantiene la promessa. Consegna una delle sue NP ad Astolfo, l’ultimo dei servant neri “regolari”.

Dove siano finire Semiranide e Mordred, è un mistero qualche certezza invece l’abbiamo su Astolfo. È messo davvero male e con tutta probabilità cercherà il suo master, arrivando probabilmente a sacrificarsi per lui non prima di avergli passata la NP di Achille, che potrebbe rivelarsi importante nel duello con Karna.
 
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Copia numero 352. L'edizione mi sembra molto bella.

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apocrypha doppiato su netflix :sisi:

 
apocrypha doppiato su netflix :sisi:
sento di molti orrori di adattamento :hmm:

Da registrare, nel doppiaggio, una serie di scelte d'adattamento che non hanno mancato di far storcere il naso ai fan del franchise, quali ad esempio il termine Servant tradotto con "servitore", "Nobile Illusione" in luogo di "Arma Nobile", Ruler tradotto come "Governatore" o il nome della classe Saber pronunciato all'italiana.
Ok saber pronunciato all'italiana, ma perché tradurre parole che sono già in inglese nell'originale?:morris82:

 
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