Ultimo Film Visto | Consigli e Domande Inside

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Sempre sulla televisione, le poche volte che li ho visti su pc mi sono sempre trovato male per posizione, grandezza dello schermo e distanza troppo ravvicinata, non riesco proprio ad immergermi.
Io ho guardato in televisione per qualche anno, prima di avere un portatile. Era difficilissimo per me immergersi soprattutto per il suono, senza delle casse separate di qualità mi sembra difficilissimo. La distanza ravvicinata posso capire, io come posizione mi metto in una posizione disteso con gambe sollevate in cui di base sono comodo, come se guardassi video su youtube.
 
Nun in Rope Hell, Katsuhiko Fujii (1984)
Tre settimane che non vedevo film per problemi di computer... ouuf!

Una ragazza vive una cosa molto brutta e decide di farsi suora, lì gliene succedono pure di peggio.
E' troppo troppo rapido, non riesce a rendere percettibile il percorso della protagonista e di quelli con cui si intreccia, ho sentito solo alla fine quello di cui il film voleva parlare. Peccato. Non è un problema di sceneggiatura secondo me, o forse sì, ho l'ipotesi che sia la produzione che non si fidava molto di questo regista e faceva montaggi sempre cortissimi delle sue cose. Ne vedrò altri perché Skin of Roses mi è piaciuto molto.
 
Li guardo disteso con un portatile tenuto sulle gambe piegate, al buio totale e con le cuffie. Secondo me è uno dei setup migliori che si può avere a casa a parte proiettore e casse. Tu come li guardi?

Io ho guardato in televisione per qualche anno, prima di avere un portatile. Era difficilissimo per me immergersi soprattutto per il suono, senza delle casse separate di qualità mi sembra difficilissimo. La distanza ravvicinata posso capire, io come posizione mi metto in una posizione disteso con gambe sollevate in cui di base sono comodo, come se guardassi video su youtube.

Aiut :morris2:

Ma scusa delle cuffie per TV / proiettore non esistono?

Per me guardare un film per 2 ore bloccato in quella posizione sarebbe una tortura, anche senza contare il portatile che per forza di cose scalda / sventola. Poi pure per gli occhi a quella distanza non so quanto bene possa fare. :unsisi:
 
Visto Camper Killer, su PrimeVideo, con Misha Barton (la Marissa di The OC).
Film horror del 2018 davvero insulso. Trama banale e per certi versi inutile, accadimenti inutili e senza senso. Parti drammatiche che annoiano, parti gore/splatter decisamente più ispirate.
Film mediocre da 5, 5.
 
Aiut :morris2:

Ma scusa delle cuffie per TV / proiettore non esistono?

Per me guardare un film per 2 ore bloccato in quella posizione sarebbe una tortura, anche senza contare il portatile che per forza di cose scalda / sventola. Poi pure per gli occhi a quella distanza non so quanto bene possa fare. :unsisi:
tipo delle cuffie bluetooth? senò ci vuole un cavone ahah
forse mi piace essere bloccato sarà masochismo ahah li guardo in effetti come leggerei un libro, è vicino ma mi piace proprio è proprio quello che mi fa sentire immerso (la posizione la vario un po')
 
tipo delle cuffie bluetooth? senò ci vuole un cavone ahah
forse mi piace essere bloccato sarà masochismo ahah li guardo in effetti come leggerei un libro, è vicino ma mi piace proprio è proprio quello che mi fa sentire immerso (la posizione la vario un po')
Sì ovviamente wireless :sisi: Il paragone con il libro non sta tanto in piedi ma contento tu :unsisi:

Comunque io settimana scorsa ho visto su Raiplay The woman who ran e Introduction di Hong Sang-Soo. A pelle mi sono piaciuti entrambi anche se al tempo stesso mi hanno lasciato perplesso. Alla fine sono film di chiacchierare intorno a delle ellissi, girati apparentemente come viene con la camera messa lì e dimenticata, salvo gli occasionali e semicomici zoom o gli improvvisi errori di messa a fuoco. Risultano comunque a loro modo avvincenti perché la scrittura è pulita e le interpretazioni naturali, e anche perché giocando molto di allusioni si è invogliati a tenere alta l'attenzione e vedere quali pezzi vanno in quale posto e quali invece rimangono in sospeso. Ho anche provato a cercare in rete qualche recensione ma senza trovare molto più di [riassunto della trama] + "è bello perché è bello" – in cui alla fine mi ritrovo ma che non mi aiutano a farmi un'idea meno vaga. Comunque con i loro limiti sono film in cui sono "stato" bene per cui ne vedrò volentieri altri quando capiterà l'occasione. Anche perché film di 70 minuti quando fuori sembra abbiano tutti il terrore di scendere sotto i 150 sono una boccata d'aria fresca veramente.

Togg tu che sei massimo esperto e amante personale di HSS illuminami
 
Su Hong Sang soo credo di avere scritto due commenti definitivi sui suoi film recenti grazie a In Water e By the stream. Quest'ultimo non ha spoiler quindi te lo metto, l'altro lo puoi cercare appena vedi In Water:

Post Kim Mim-Hee Hong Sang-soo is kind of like Dostoevsky. It manages to keep his moralism at bay by relegating exploding sexual conflict into a menacing background. In the meantime you get a full immersion into a specific set of socially stable humans that each have a alchoolic (feverish for Dostoevsky) wit that push them outside the realm of homogeneity.

It's allright.


Wait and See, Somai (1998)
La stabilità di una famiglia scossa da un nuova arrivo.
Solo che non è tanto scossa e ogni scena è su binari definitissimi del tipo ora c'è un momento di questo tipo e sta succedendo questo, e sono pure autoconcluse. Insomma niente di che non c'è neanche la sua dolcezza che piace tanto.

Umbrella Flower, Somai (2000)
Un uomo e una donna si allontanano da Tokyo.
I due protagonisti stono così depressi che avevo difficoltà ad identificarli. E' più aperto del precedente, anche perché non succede niente, ma non capisco la costruzione coi flashback senza motivo.
 
Visto The Elephant Man (1980) di David Lynch al Cinema.

Bellissimo film, davvero triste come storia. Mi ha colpito molto la scena in cui...
Quegli stron*i lo umiliano. Poveraccio, mamma mia.
Visione al cinema obbligata.
 
Brand New Landscape, Danzuka (2025)
rece in inglese che non c'ho la forza di tradurre.

Because you know this is a story of A WIFE and A HUSBAND, they have TWO CHILD, BROTHER and SISTER. And they cannot say so many things! The characters cannot express themselves because it's just so deep!
...
This was atrocious. Movies have become either a mess of rapid flashing images or this rethorical, moralist, iper stereotipical hamuguchian vomit where there is absolutelly 0 to discover about any character and you just have to stand the most unexpressed shallow bullshit ever under the pretense that it's the "incommunicability of life".
The husband is the bad guy of course but not even an impactful bad guy, just something to make you say "oh no he doesn't get emotions, oh oh he really doesnt!"
If you go into a bar, then go to piss at the toilet, then chit chat about something with another person washing their hands, you will surely develop it more than this film does.
A conservative pile of shit surely well funded by your local city council.
 
Demon Pond, Masahiro Shinoda (1979)
Uno stagno di montagna demoniaco e il suo villaggio.

E' un po' strambo, alcuni personaggi arrivano troppo rapidamente, altri sono stressati per non si sa bene perché, cose di villaggio, conflitti strambi. Ha però un suo dolce perché, almeno è una storia, rispetto alle zozzerie visto di recente pare grandi cose.
 
Oryu’s Passion: Bondage Skin, Katsuhiko Fujii (1975)
Un gruppo di classic criminali giapponesi si scontra per successo e amore.

E' un bel film, con temi simili a Skin of Roses, un amante imprigionato, una persona che in attesa scopre altro, amori ribelli tangenziali, ma qui invece c'è una violenza fatta tutta da gente del settore, si scannano tra di loro. Resta il solito problema che la Nikkatsu gli taglia i film come fosse cioccolato da dessert, non gliene frega niente tengono solo le scene di sesso. Niente in contrario a quelle ma diventa molto difficile avere una sceneggiatura così pulita da funzionare in un'ora e poco più. Insomma bello ma adesso mi sposto ad un altro regista anche se credo che ci deve essere qualche altra perla sua da scoprire.
 
Roma

Un ottimo film a cui do un onesto 8/10. Sono rimasto molto stupito dai voti altissimi delle recensioni dopo la visione del film, lo considero ottimo ma non un capolavoro nè tantomeno il capolavoro del decennio :tristenev:.

Molto bello e artistico ma abbastanza monotono.
 
The Petrified Forest, Masahiro Shinoda (1973)
Un giovane dottore si immerge fino al collo nei guaio mischiando la sua vita professionale a quella privata.

Me lo aspettavo interessante ed invece è stato molto bello. Si prende il tempo di legare varie pressioni che arrivano sulle spalle del protagonista su una generale analisi di amore, controllo e violenza che non è mai risolutiva. Potrebbe risultare teorico visto che lui di fatto fa pochissimo ma la sua faccia ha molte espressioni in presenza dei vari casini che nutrono la narrazione ahah
Da vedere.
 
Ho rivisto dopo decenni 28 giorni dopo. Meraviglioso, sempre angosciante. Però non lo ricordavo invecchiato così male nelle riprese e soprattutto nel sonoro. Per il resto, resta uno dei miei film preferiti di sempre con un finale in crescendo, pazzesco, che mi fomenta sempre.
Adesso riguardo 28 settimane dopo e poi, magari, volo al cinema a vedere il nuovo.
 
Abnormal Family, Masayuki Suō (1984)
Famiglia e connessi che in teoria fanno cose anormali sessuali.

Intanto non sono riuscito a seguire chi è chi nella famiglia, ancora meno le cose sessuali che boh ci sarà qualche incesto ma pesa così tanto? Comunque, qualcosa nel tono molto freddo è interessante, e leggo sarebbe una parodia di Ozu, ma niente di che.


The Birth of “Princess Mononoke” Part 1: A Drama on Paper, Toshiro Uratani (1997)
Un docu in tre parti, sei ore totali, sulla creazione di Mononoke.

Ho scritto un lungo commento in inglese. Riassumo: è un docu standard con tutto spezzettato e a cui manca tutta la ricerca umana dei docu che farà Arakawa successivamente e che ho adorato (how ponyo was born etc). Vedrò le altre due parti nei prossimi giorni.
 
Ultima modifica:
Ultimo film visto? Il live action di max steel onestamente è molto godibile ed è abbastanza fedele alla serie animata che mi guardavo da piccolo; poi di recente avevo cominciato hellboy fiumi di sangue (un film animato di hellboy) e sinceramente è davvero carino
 
Ieri ho fatto la combo 28 giorni/settimane dopo, visti una vita fa e non li ricordavo quasi per niente.

Il primo è carino, peccato che tecnicamente sia ai limiti del guardabile, non ho apprezzato che nella seconda metà

lui diventi rambo e faccia fuori da solo tutta la truppa di soldati.

28 settimane dopo invece... mah, abbastanza una cagata, partiva bene ma poi va subito in vacca con scene d'azione molto confusionarie e clichè su clichè.
 
parte 2 e 3 di The Birth of “Princess Mononoke”, Toshiro Uratani (1997)
stessi commenti che per la parte 1. E' un docu standard che va bene per le cose tecniche ma non per le cose umane. Nella parte 2 non riesce a trasmettere la complessità della questione 3D e nella parte 3 che riguarda il business verso la metà c'erano cose interessantissime che purtroppo vanno troppo in fretta. Sempre decente.
 
Maborosi, Hirokazu Koreeda (1995)
Una donna giapponese deve confrontarsi con un trauma personale dalle origini poco chiare.

C'è un filo rosso sempre più moralista da Somai a Koreeda fino a Hamaguchi. Personaggio che non parla, trauma irrisolto, rischi di giudizio dietro l'angolo. Questo non è così orribile ma è comunque la base per Drive My Car.
 
Noboru Ando’s Chronicle of Fugitive Days and Sex, Noboru Tanaka (1976)
Fictionalizzazione della vera latitanza di un capo Yakuza, interpretata da lui stesso.

Bel film. Lui si è fatto anni 6 anni di prigione qualche decennio prima, poi diventato attore, il film ne ripercorre i giorni di latitanza. E' fondamentalmente una critica indiretta della società in cui la criminalità di bande si crea, cercando di rendere al meglio le passioni che ne risultano.
Un mondo che non dà speranza o stimoli ai giovani, la lotta costante con una polizia molto ben organizzata, tutto è ben reso, anche se secondo me poteva spingersi un po' più in là con molte scene per renderle più incisive. Gli arresti dei gang member sono molto belli, e anche le scene di sesso con tutte le ragazze innamoratissime di lui rendono bene le loro vite completamente alternative rispetto ai desideri del governo.
Lui recita in modo impeccabile. Mi mantengo moderato col voto perché secondo me il film avrebbe davvero potuto osare di più e un po' mi dispiace.
 
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