Ultimo Film Visto | Consigli e Domande Inside

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Kinds of kindness, Lanthimos. Madonna certe volte Lanthimos non si sopporta proprio.

Starman, Carpenter. Film un po' atipico nella sua filmografia, è una fantascienza sentimentale quasi Spielberghiana (in senso positivo), posso dire che mi è piaciuto anche se a volte sembra un po' allungato.
 
Play it cool, Yasuzō Masumura (1970)
Una giovane figlia bella di una donna che si è innamorata di un sacco di maschi stronzi deve capire che fare della sua vitra, tra prostituzione e amore.
Il terzo suo che vedo e mi piace sempre. Non è di quei film sorprendenti di quegli anni ma segue quello che potrebbe essere un classico melodramma in modo sempre molto interessante e mai retorico.
 
Le assaggiatrici.
7 donne tedesche, giovani e sane, vengono prese, senza possibilità di opposizione, per assaggiare i pasti destinati ad Hitler, per accertarsi che nessuno di questi sia avvelenato. Tra queste, Rosa, è sposata con Gregor, soldato impegnato nella campagna di Russia, ed è insieme alla sua famiglia in una disperata attesa di sue notizie.
Visto ieri sera al cinema, e l’ho trovato un discreto mattone :asd:
 
Blind Beast, Yasuzō Masumura (1969)
Una giovane modella si ritrova in una situazione pericolosa.
Purtroppo ogni scena ha uno sviluppo che non coincide con le altre, e spesso neanche internamente. Il tutto mostra quanto poco la sceneggiatura crede e si interessa a quello che mostra, diventa uno spettacolino più teorico che altro.
 
Diavolo in corpo, Marco Bellocchio
Rivisto per curiosità visto che lo avevo votato 5 e ci sono cose porche dentro. La storia di uno e una che si innamorano e scontratno con la società italiana blabla Quasi tutto analisi sociali e il loro amore è banalissimo. Però sufficiente stavolta dai.
 
Female Teacher: In Front of the Students, Yasuaki Uegaki (1982)
Ad insegnante molto bella succedono cose terribili.
Un po' thriller, un po' sviluppo psicologico, un po' vortice di cose terribili come Pleasure Campus di Kumashiro. Solo che quello è magnifico, scritto e diretto alla perfezione, e questo mette troppe robe per un'ora e poco più di film. Così, niente di che.
 
Flow : un mondo da salvare.
Potente, significativo, bellissimo.
Non vedo l’ora che esca in formato Blu ray, lo voglio assolutamente in collezione
 
Le assaggiatrici.
7 donne tedesche, giovani e sane, vengono prese, senza possibilità di opposizione, per assaggiare i pasti destinati ad Hitler, per accertarsi che nessuno di questi sia avvelenato. Tra queste, Rosa, è sposata con Gregor, soldato impegnato nella campagna di Russia, ed è insieme alla sua famiglia in una disperata attesa di sue notizie.
Visto ieri sera al cinema, e l’ho trovato un discreto mattone :asd:
Leggendo le prime righe sembrava interessante e poi lo distruggi così a tradimento. :asd:
 
Havoc - Gareth Evans (2025)

Non so neanche da dove cominciare per esprimere la delusione. Digerito il fatto che il film sia volutamente over the top su tutto, a partire dall’ambientazione in una specie di Gotham City o Detroit di Robocop.
Dalle sequenze iniziali degli inseguimenti in cgi alienanti, alle crivellate di proiettili tarantiniane, ad un certo punto sembra poter funzionare quest’azione sfrenata senza senso, ma poi smette di farlo quasi subito. Inspiegabile la confusione a schermo dal regista dei due the raid, capolavori.
Hardy, Whitaker, Olyphant no sprecati, di più. Terribile, a stento la sufficienza ad essere generosi.
Invece a me è piaciuto e ci ho visto tutto il talento di Evans nel dare un senso e una leggibilità anche al caos più totale promesso già dal titolo :asd: e poi c'è la sequenza della discoteca che fa impallidire tutte le sparatorie in disco degli ultimi anni infilate in ogni action ormai, ne sono uscito crivellato di colpi anche io :asd:
Preso dall'entusiasmo mi sto vedendo anche tutta la roba Netflix del compagno di merende di Gareth, quel mattacchione di Timo Tjahjanto che non avrà la classe del gallese ma come filma lui le conseguenze di picchiarsi con i machete nessun altro. Tanta roba :morris2:
 
Invece a me è piaciuto e ci ho visto tutto il talento di Evans nel dare un senso e una leggibilità anche al caos più totale promesso già dal titolo :asd: e poi c'è la sequenza della discoteca che fa impallidire tutte le sparatorie in disco degli ultimi anni infilate in ogni action ormai, ne sono uscito crivellato di colpi anche io :asd:
Preso dall'entusiasmo mi sto vedendo anche tutta la roba Netflix del compagno di merende di Gareth, quel mattacchione di Timo Tjahjanto che non avrà la classe del gallese ma come filma lui le conseguenze di picchiarsi con i machete nessun altro. Tanta roba :morris2:
Certo che si vede ma col contagocce rispetto a come ci ha abituati :asd: manca invece proprio di leggibilità, ma perchè? perchè è tutto in cgi che manco George Lucas... il resto è veramente inspiegabile per me, ok che è una di quelle produzioni maledette nate sotto il covid con stop reshoot ecc, ma veramente è un videogioco brutto e mancato. E' tutto un greenscreen, il sangue in cgi, munizioni infinite e ratei di fuoco delle armi disumani, nessuna regola di stamina nelle coreografie, .. con i suoi Raid ha influenzato il modo di tornare a fare action anche nelle produzioni occidentali e commerciali, questo è un progetto dove non ci crede manco Hardy che è il protagonista vedendo come ha recitato.. quindi già devi mandare giù il rospo per questa impostazione, se poi anche il film è veramente debole e pure involontariamente comico con gli slowmo, due ore di film per avere solo due sequenze la disco e la cabin in the woods, e neanche troppo esaltanti (molto meglio la prima)... l'unico pregio è che scorre bene e velocemente :asd: lo dico col cuore a pezzi
Di Timo Tjahjanto ho visto qualche film e vale la pena, tra l'altro dovrebbe girare lui Mr. Nobody 2



Heretic - (Scott Beck, Bryan Woods) 2024
Mi è piaciuto molto nonostante la premessa o comunque la prima parte sia di molto superiore alla seconda, ma comunque c'è un Hugh Grant eccezionale che si porta il film sulle spalle.
 
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Visto Cuore Selvaggio (1990) di David Lynch al Cinema.

Allora, all'inizio l'ho trovato un po' lento ma nella seconda parte si riprende del tutto. Mi è piaciuta soprattutto la scena della...
rapina con conseguente morte dell'odioso Bobby Peru.
 
Non siamo soli, Dan Berk, Robert Olsen (2022)
Una coppia decide di fare un'escursione nel bosco ma durante il percorso cominciano ad accadere cose strane. All'inizio c'è una gran dose di mistero e non si capisce dove il film voglia andare a parare. Infatti per quasi tutta la durata del film si brancola un po' troppo nel buio e il tutto viene spiegato frettolosamente solo negli ultimi 15 minuti. Praticamente per 3/4 del film vediamo sti due fare sta passeggiata nel bosco senza che accada nulla. Il finale poi l'ho trovato banale e che rovina un po' tutto, mi aspettavo qualcosa di più sobrio onestamente. Nel complesso però al netto dei difetti tutto sommato intrattiene, perchè la voglia di scoprire cosa sta succedendo ti tiene incollato. Insomma è il classico filmetto da vedere senza troppe aspettative per passare la serata.
 
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Havoc 2025
Mah filmetto con trama abbozzata e vista e rivista

Mr. Morfina 2025
Molto carino, molto divertente i modi in cui sfruttare la condizione del protagonista. La ragazza fino a fine film mi sono chiesto dove l'avevo gia vista, poi appena sono iniziati i crediti ho avuto la rivelazione ( è la protagonista di Prey )
 
Planet of the Apes, Franklin J. Schaffner (1968)
Sta in piedi per i costumi fantastici e la regia che ti porta sempre in avanti. La scrittura però è di un retorico allucinante, praticamente una metafora per bambini in cui sto mondo alieno è una critica del nostro e poi in raltà chissà che non sia meglio. Vabuò, manco il tempo di viversi qualcosa.
 
Sweet Sweat, Shiro Toyoda (1964)
La vita dura di una madre povera e sua figlia nella Tokyo del dopo guerra.
Pieno di storie e tentativi per farcela, non si allontana mai da questa traccia ma quello che fa lo fa alla perfezione.
 
Inflatable Sex Doll of the Wastelands, Atsushi Yamatoya (1967)
Un hitman è assoldato per salvare la tizia di uno, si scopre rapidamente che questo lavoro si collega al suo passato.
E' uno di quei film giapponesi degli anni sessanta destrutturato, con tanto mood e sicuramente una interessante rappresentazione di un momento storico ma con personaggi che davvero non vivono quasi niente durante il film. Sono film molto amati e che a me lasciano abbastanza freddo. Quando leggo le recensioni di chi li apprezza è tutto un "caledeoscopio di forme che incrociano su musica jazz della mascolinità che esplode in frammenti etc etc etc" va bene ok, intanto il protagonista ha detto e fatto tre cose in tutto. Poi vai a vedere quali sono i loro film preferiti... Drive my car. E allora forse che il jazz e gli anni sessanta non sono tutto sto granché.
 
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