seppur accompagnato dalla mia proverbiale e canonica lentezza sono andato avanti.
Fatti i capitoli 10, 11 e 12, a cui si aggiunge un piccolo ma importantissimo intermezzo narrativo.
L'assenza prolungata di nuove reclute "per trama"(Visti i precedenti me ne aspetto di segrete) e varie altre cosine, a naso...mi fanno supporre di aver superato i 2/3 della trama principale, ed è anche per questo che inizio ad avvertire una sorta di disagio nel proseguire.
Nulla a che vedere con la qualità intrinseca del titolo, di per se notevole, né con i limiti di budget sempre più evidenti(o quantomeno non direttamente) ma con l'andamento ed il pacing del plot. Sono sempre più insoddisfatto dal cattivo uso che stanno facendo di un setting cosi affollato, affascinante e delicato e per come si stanno mettendo le cose, la situazione non potrà che peggiorare proseguendo. Manca il tempo materiale per sviscerare a dovere temi e personaggi, quelli interessanti almeno(perché di spazio per quella smorfiosa viziata di Riley ne abbiamo fin troppo), per raccontare un teatro di guerra tanto complesso.
In argomento gameplay, la novità più importante è costituita dal raggiungimento del rango Elite per tutte le mie truppe che equivale soprattutto a nuovi equipaggiamenti.
Gli ingegneri, in quanto fanteria di supporto, sono l'unica vera eccezione la dove i granatieri hanno di base accesso a tutti i e tre i rami di specializzazione:intermedi, anticarro ed antiuomo.
è proprio l'esistenza di quest'ultima categoria a rendere un po' ridondante, se non superflua, la presenza delle lance mortaio.
Le quali, non fanno parte dell'equip. standard dell'esercito di Edimburgo ma sono sempre frutto dell'accordo fra Claude ed i suoi superiori che mi era già notificato da precedenti note.
Nella mia recente run 100% sul primo VC mi sono visto costretto ad usarle solo una volta(EX Skirmish)per seguire una strategia ben poco ortodossa e "not intended"
Accanto alle lance mortaio ho ritrovato gli utili lancia granate per gli scout e i potenti lanciafiamme per gli schocktropper(anche se dai primi test non sembrano possedere la medesima efficacia sui nemici che schivano) i quali fanno tutti da antipasto ad una inattesa e intrigante aggiunta, una nuova serie di fucili da cecchino, del tutto inedita. Gittata e precisione sono inferiore ai modelli standard ed a quelli galliani ma ad una singola cartuccia corrispondono tre colpi il che li rende piuttosto attraenti in situazioni in cui più che cecchinare in allegria è necessario eliminare con celerità obiettivi particolarmente fastidiosi e sensibili, nelle giuste condizioni credo che potrebbero shottare ogni boss umanoide(penso ad esempio a Minerva nel cap.5 o alle groupie). In argomento cecchini, una volta raggiunto il rango di elite anche loro divengono capaci di intercettare i nemici in movimento.
Confesso invece di non aver ancora sfruttato a dovere gli ordini navali, se non per "individuare" gli ace, quasi sempre imboscatissimi, contrariamente agli order standard complice anche l'apprendimento del sempre utilissimo All unit Defend che sta contribuendo sensibilmente alla buona riuscita di molte delle mie operazioni.
Il capitolo 10 è fra i miei preferiti sino ad ora.
Esteticamente la mappa è una delle più belle viste sino ad ora, l'incanto della natura che diviene trappola mortale.
Il "crepaccio" in cui la Centurion è rimasta bloccata non è solo un luccicante cammeo di ghiaccio e cristalli di ragnite...ma è anche un'ambientazione enorme, piena di dislivelli in cui non mancano segreti e percorsi alternativi.
Vedi le "comode" ma sicuramente utili scale di ghiaccio che svolgono un ruolo di primo piano nel permettere ai cecchini di avere la visuale migliore possibile.
I cecchini sono i protagonisti assoluti dello scontro(un po' come accaduto per la seconda parte del capitolo 2), con la Centurion bloccata e inerme bisogna impedire a tutti i costi che gli esplosivi la colpiscono. Sono stato colto alla sprovvista dalla presenza da truppe di paracadutisti. visto quanto è arretrata l'industria dell'aviazione nel mondo di VC non credevo che ne esistessero ma l'idea funziona molto bene in questo specifico contesto, i soldati si "calono" velocemente dall'alto sicuri di non essere falciati dalla contraerei.. La priorità sono esplosivi ma le unità di fanteria non vanno ignorate per impedire che acquisiscano un eccessivo vantaggio numerico.
Di primaria importanza è la necessità di conquistare al più presto i campi avversari.
Il Cactus non è disponibile ed i cecchini hanno mobilità limitata: e conviene schierarli direttamente dalle basi posizionate comodamente vicine alle succitate scale di ghiaccio piuttosto che sprecare CP per spostarle.
Mi ha invece lasciato l'immobilismo pressoché totale dell'AI dei Boss. Nikola e Chiara rimaste alle loro posizione di partenza senza compire alcun tipo d'azione tant'è che una volta sistemati i cecchini mi sono preso la briga di avvicinarmi con l'hafen, usare una granata fumogena(Prima di gridare allo scandalo o più semplicemente al retcon per la sua presenza aspetto di gicoare il DLC cameo della squadra 7) per neutralizzare i loro letali contrattacchi e finirle con uno Shocktrooper a caso, senza rogne di nessun tipo.Per quanto l'AI non sia propriamente delle migliori sono abbastanza sicuro che in questo caso si fossero semplicemente incantate ma non posso asserirlo con assoluta certezza prima di aver riprovato la mappa.
Superato questo scontro d'attrito in cui il rush è virtualmente impossibile(Bisogna sopravvivere per quattro turni, non ci sono scorciatoie di nessun tipo) si è tornati ad un canovaccio già visto.. Volendo fare paragoni interni proprio a VC4 se l'utilizzo preponderante di cecchini del capitolo 10 ricorda la seconda parte del capitolo 2 allora il capitolo 11 presenta similarità con il capitolo 1 e con lo stesso capitolo 2.
L'assenza di un filmatino che mostrasse il lancio e l'atterraggio della squadra(Rendere giocabile una fase con i paracaduti sarebbe più che pretestuoso...ma i filmati sono un'altra cosa)sul forte Gasbruck è un colpo basso ma la missione si mantiene interessante. Oltre ai leader(Minerva esclusa) le truppe schierabili sono pochissime.e partono sparpagliate(come è consono dopo un lancio in paracadute), non ci sono corazzati ma la radio funziona per cui si possono usare gli order.
La nebbia fittissima(Imprescindibile nella premessa narrativa dell'operazione) è un'arma nonostante la topografia della nave sia per lo più ignota . L'obiettivo non è la conquista(anzi riconquista visto che il forte era stato costruito dalla federazione durante la prima guerra europea) ma la distruzione dei due cannoni pesanti che si trovano sulla rotta della Centurion ed i Lancer, più che i granatieri, la fanno da padrone. Il limite di tempo "ridotto" aggiunge quella puntina d'ansia e pressione sul giocatore sebbene la possibilità di richiamare e schierare rinforzi getti all'ortiche molto di quanto buono c'era in questa missione.
Distrutti i cannoni, la nebbia si dirada, le truppe si raggruppano e Minerva ed i corazzati(Hafen escluso) arrivano per coprire la ritirata. Il che equivale al debutto ufficiale del Glory "per trama" e sebbene al momento continui ad essere "superfluo" mi è comunque risultato utile nell'eliminare un ace corazzato. Claude è l'unica unità a dover necessariamente raggiungere il punto di estrazione(a differenza delle 3 del capitolo 7 ad esempio) e gli order eliminano ogni forma di difficoltà durante la ritirata. Come insegna il capostipite se togli gli order ed il carro al personaggio principale, ti resta uno scout senza class potential, un peso morto ma per come si stanno mettendo le cose credo che bisognerà aspettare le EX Skirmish per vedere Claude alle prese con condizioni cosi delicate.
Il capitolo 12 è un'altra missione senza corazzati sebbene narrativamente non abbia nessun senso.
La necessità di trasportare le provviste ed il carburante con il Cactus e camion vari una volta raggiunto l'obiettivo, viene enfatizzata parecchio durante il briefing...però una volta raggiunto l'obiettivo non ci sono cambi di mappa di nessun tipo e la missione si conclude con effetto immediato.
La "gimmick" se cosi possiama definirla è la mancanza di indicazioni, sappiamo solo qual è il numero del magazzino da raggiungere per cui è necessario orientarsi sulla mappa tenendo a mente serie e numero dei vari magazzini e procedendo di conseguenza. Sfruttando i passaggi che passano dalle fogne(è un pelino degradante che purtroppo sono percorsi "automatici") e cercando di evitare il più possibile di essere scoperti.
Narrativamente, sebbene gli odiosissimi ruoli di "buoni e cattivi" sembrino granitici diversi caratteri non hanno ancora trovato un posto che sia veramente loro. Dopo l'incidente con la Comet, Crymaria è caduta in una profonda depressione con il solo Fenrir a farle da conforto mentre a fare rapporto a Belghar non è Walz ma Forseti.
Forse per senso di colpa, forse per gratitudine nei confronti del neo compagno d'arme ma l'ex sergente galliano si è fatto carico del fallimento dell'intera operazione. Mantenendosi sintetico ed asciutto nelle sue asserzioni. Manca ad esempio ogni forma di accusa diretta o meno verso l'azione solitaria e controproducente di Nikola e Chiara, effettive respnsabilidell'incidente.
Belghar, ambiguo ed inquiente, continua ad ostentare calma e pacatezza.
I suoi occhi sono "già" puntati verso la terza nave, la Cavalier su cui però non ci vengono forniti molti dettagli(e che anche da capitoli successivi sembrerebbe quasi viaggiare su una rotta diversa). Anche se forse non conosce bene il "caso" Crymaria, Forseti è già piuttosto preparato sull'argomento Valkyrie(è azzardato ma è possibile che ne abbia già visto altre all'opera) e Belghar aggiunge tante sfumature e dettagli.
Come da profilo, Crymaria è la più potente delle Valkyrie.
Nessun'altra candidata ha ereditato una tale purezza di sangue Valkyrur e questo si riflette in una potenza distruttiva senza eguali.
Tuttavia la sua fragilità emotiva e tendenza a perdere il controllo le hanno fatto guadagnare anche il titolo di più "debole". Belghar ha visto del potenziale e non un limite in queste sue mancante ed ha impedito che fosse riportata al laboratorio, rendendola un "suo" strumento, una macchina a cui ci si può effettivamente affezionare...sino ad un certo limite. Uno strumento che è sicuro diverrà più potente ed efficace ad ogni utilizzo proprio come Nikola e Chiara le quali,a causa del loro fallimento, necessiteranno a più presto di una "ricalibrazione".
Anche Forseti ha dato "dell'arma" a Crymaria ma il giovane ufficiale è ben lungi dall'essere ai livelli del buon dottore. La sua misteriosa missione, il suo incidente, la sua apparentemente insensata scelta di campo...mancano troppi pezzi sebbene, contrariamente alle sue stesse previsioni la sua non sembri essere più una battaglia solitaria ed impossibile.
Per nulla intimorito dai suoi modi freddi...Walz continua ad "insistere" con il suo stratega, cementificando nuovamente il suo ruolo di antagonista con evidenti e multiple qualità positive.
Ha scoperto che era un soldato dell'esercito di Edimburgo ed ha intuito i suoi natali galliani, di cui a titolo personale ammira coraggio e tenacia. Un uccellino" gli ha raccontato che la sua spia è una donna e si è convinto che debba averla sedotta sfruttando il suo carisma e fascino da bel tenebroso.
Piuttosto che tenere il broncio e ostentare silenzi imbarazzanti Forseti, ripresosi dalla schock(Forse aveva sottovalutato Walz o forse non si aspettava che si potesse scoprire "cosi tanto" su di lui), si fa ragione nel rivelare i fatti per quello che sono. La spia non è un'amante occasionale ma sua sorella e qui Walz viene colto alla sprovvista.
Come può essere cosi calmo se sua sorella potrebbe essere morta? Il dubbio del tenente colonnello muta in una nuova certezza, la Centurion deve essere ancora integra. Forseti ne è sicuro, la trasmittente che ha fatto recapitare alla sua spia è sempre nascosta nella di lei stanza. E se non è stata distrutta, vuol dire che lo scafo è ancora integro.
Nonostante gli attriti e le differenze, i toni fra i due sono visibilmente più confidenziali rispetto ai loro primo approcci.
Walz è sollevato "pregherà" affinché la sorella di Forseti, un soldato che lui stesso avrebbe potuto uccidere in combattimento, sia sana e salva e questo perché, checché ne possa pensare il neo capitano loro "sono" amici perché si guardano le spalle dentro e fuori dalla battaglia. Forseti non ribatte le affermazioni del suo superiore, facendo solo presente che i loro piani sono "già" in corso d'opera.
In barba alle mie aspettative, Claude non è stato cosi "brillante".
Non aveva intuito subito il piano di Morgen ne aveva ricevuto qualche genere di messaggio in codice.
La sua era una speranza che si concretizzata in certezza quando ha sentito la voce di Marie alla radio, solo in quel momento ha compreso le intenzioni del capitano.
La situazione sulla Centurion è drammatica.
Con i motori fuori uso, l'interno della nave sta lentamente congelando e Claude tenta il tutto per tutto per tenere su il morale dei suoi uomini. La dove Raz, fra una battuta ed una figuraccia, coglie "altri" segni del disagio di Kai.
D'altra parte in sala macchine la situazione non è delle più rosee.
Il motore principale rimane off limits e infrangere questa regola condurrebbe direttamente il responsabile di fronte alla corte marziale mentre il motore di riserva è fuso. L'arrivo provvidenziale di Claude però fornisce un'idea a Riley ed André, sfruttare i motori dei carri armati per dare la scintilla che permetta alla Centurion di ripartire.
D'altra parte in sala comando, Bryan va dritto al punto: la Comet è stata vittima di un'imboscata pianificata chirurgicamente e non di un incontro fortuito, il che equivale a due cose o c'è una spia o il loro codice è stato decriptato. Questo ha portato l'equipaggio ha pianificare una rotta alternativa per giungere alla capitale imperiale.
Una rotta folle e pericolosissima che passa per l'inespugnabile forte Gasbruck, la fortezza del mare e che renderà necessaria almeno una sosta in una delle città meno difese della costa dell'impero per rifornirsi. Claude da liberamente voce ai suoi dubbi, con la Comet persa e la necessità di affrontare la fortezza del mare anche nel migliore degli scenari potrebbero non avere gli effettivi necessari per procedere con la fase finale del piano: la conquista della capitale. Visto che in guerra non esiste nulla di certo, il capitano Morgen tira fuori dal cilindro un classico ma convincente discorso motivazionale.
Non è nella posizione di dare certezze a nessuno ma resta il fatto che solo loro possono agire, altrimenti la guerra è già persa.
Questa necessità di "plasmare" l'idea di una spedizione solitaria, eroica, titanica...mal si riflette in game. Troppo poco spazio viene dedicato alle effettive difficoltà della missione. Fra colpi di fortuna, plot armor e stereotipi di varia forma e dimensione, unite alla solita ipocrisia di fondo...non ci si sente in pericolo.Per quanto prese da sole, le parole del capitano che enfatizzano il ruolo svolto da coraggio, determinazione e superamento del dolore e dell'oscurità della guerra, siano semplici ma potenti.
L'attacco alla Centurion interrompe ogni forma di dialogo e costringe Claude a prendere subito in mano la situazione. Riesce a convincere Riley a restare sulla nave per aiutare a far partire il motore di riserva mentre con il resto dell'Unita E si occuperà delle operazioni di difesa. A guidare l'assalto ci sono Nikola e Chiara. Entusiaste e desiderose di fare ammenda per l'errore passato e per rendere "orgoglioso" Lord Belghar. Le loro interazioni in questa sede danno un senso a molte delle info riportate nei loro profili.
Nonostante i contrasti, le apparenti differenze caratteriali e la aspra rivalità...si assomigliano molto. Il "crollo" che affrontano a fine missione è notevole, Chiara, la più sanguigna e violenta della due piagnucola terrorizzata dalla punizione di Belghar, Nikola più fredda e altezzosa, diviene volgare e violenta mentre premedita vendetta. La sconfitta delle due inutili groupie non equivale alla salvezza della Centurion,uan seconda e ben più numerosa ondata si prepara a calare sui soldati dell'esercito dell'Edimburgo. Di tuttarisposta Riley, in tutta la sua presunta e millantata genialità è costretta a ricorrere ad uno degli stereotipi più ridicoli ed abusati per far partire un motore, a suo dire trasmessole direttamente da suo padre, il colpire con violenza il motore.
Con la Centurion in movimento Claude continua a fare il figo e a ricordare per l'ennesima volta in pochi minuti che "crede" in Riley mentre Nikola e Chiara iniziano a farsela sotto dalla paura, consapevoli di essere nei guai fino al collo. D'altra parte di ritorno sulla Centurion, Claude lascia ben presto Raz e compagni e si dirige verso la sala macchina dove abbiamo una goffa e rudimentale dichiarazione d'affetto del primo nei confronti della seconda e viceversa. Successivi ed eventuali sviluppi, rigorosamente cringe, vengono interrotti dal provvidenziale intervento di Ragna che ridirige l'attenzione dei due ragazzi verso qualcosina di leggermente più impellente rispetto ai loro dieci e più anni di amore non dichiarato, una ragazzina.
Una ragazzina sugli undici-dodici anni, priva di conoscenza in sala macchine.
Una ragazzina di cui nessuno sa niente...o forse no. Il rimuginare ad alta voce di Kai è la prima conferma.
La giovane cecchina non sa più cosa fare, suo fratello le ha detto la "verità" su "quella cosa"...ma non se la sente più di continuare a fare la spia, vuole essere fermata e non si accorge che il suo atteggiamento, ben più scostante e ansioso del solito, ha già allertato Raz che per lei ha sempre un occhio particolare.
L'ipotesi più gettonata fra i membri dell'equipaggio è che la piccola sia una dei profughi che la Centurion ha accolto in precedenza, la presenza di Claude e compagni permette inoltre il gruppetto di confrontarsi con il dottore sullo stato ed il morale dell'equipaggio. Il dottore non biasima i marinai per il loro morale, conoscono la nave molto meglio di chiunque altro è sanno quanto la situazione è disperata. In questa specifica occasione ho iniziato(e continuerò) a sentire la mancanza dei riferimenti temporali cosi precisi che avevano accompagnato i passaggi con narrazione fuori campo durante la prima parte del gioco.
Il motore principale è fuori uso(Chissà perché...)e la Centurion procede a stendo ad un terzo della velocità massima. Quel che è peggio, sulla carta, è che all'orizzonte li attende l'ombra della famigerata Fortezza del Mare. Una base militare sul mar dei cristalli pesantemente fortificata originariamente proprietaria dell'esercito di Edimburgo e ora sotto il controllo imperiale i quali ne hanno migliorato le difese, incrementando all'inverosimile anche la presenza di postazioni di artiglieria.
Contrariamente a quanto suggerirebbe il buon senso, il capitano Morgen decide di credere nel sacro potere della plot armor e di avanzare diretti verso questo inferno fatto di ferro e polvere da sparo sul mare piuttosto che aggirarlo. Senza carburante, cibo e uomini questa sarebbe l'ultima opportunità per gli eroici soldati della Federazione, che ricordiamo essere composti per 3/4 da soggetti assetati di vendetta pronti a rifare quanto fatto a loro nascondendosi dietro il ditino degli alti ideali, Claude in primis e fortunatamente c'è qualcuno che ha la decenza di ricordare che fanno tutto questo per "eliminare quei Censura imperiali", tipo Raz.
Claude d'altra parte da buon paladino della giustizia ha già espresso le sue reticenze al capitano Morgen ma memore delle promesse passate e compagni caduti(e desiderio di vendetta ovviamente)si è fatto risoluto ed è deciso a proseguire sino a quanto l'operazione Cygnus non sarà completata.
E se Raz continua a fare lo spaccone convinto di poter vincere la guerra da solo "perché sono ranger e sono eroi", Claude riporta in auge uno dei temi preponderanti di questo VC4. La guerra che unisce, pur con tutte le loro differenze, screzi e peculiarità marina e ranger sono dalla stessa parte, hanno un nemico comune e non possono permettere a inezie ed infantili rivalità di mettergli i bastoni fra le ruote nella loro lotta contro l'impero. Privi di incarichi impellenti, il trio Claude, Raz e Riley(Kai rifiuta) decide di farsi ambasciatore di questa rinnovata volontà.
Nel frattempo Bryan fa presente la situazione al capitano Morgen.
Nelle loro condizioni attraversare la fortezza del Mare sarebbe un disastro, sempre più soldati spingono sulla possibilità di ritirarsi e il rischio di un ammutinamento si fa sempre meno remoto. Il capitano Morgen comprendere le preoccupazioni dei soldati semplici ma decide di continuare mantenere il piano segreto. Conscio inoltre dell'iniziativa lanciata da Claude per tentare di tirare su il morale dell'equipaggio, un po' scaricabarile da parte sua ma il capitano è convinto che Claude possa essere in grado di trovare una soluzione: è la nuova generazione e non la vecchia a dover dare la spinta decisiva ad andare avanti.
I tentavi del trio di trainer motivazionali dilettanti non vanno a buon fine.
Riley, che come è noto non è un mostro di simpatia, a pure la faccia tosta di stentare a comprendere i motivi di tante reticenze la dove Raz pur fallendo miseramente riesce quantomeno a trovare degli argomenti di interesse "comuni" cosi come a percepire il sensibile cambiamento nel comportamento di Kai, che Claude e Riley da bravi amici sempre attenti ai suoi bisogni, hanno bellamente ignorato.
Irritata dalla sua faccia da funerale e dai suoi cali di umore Minerva prende in mano la situazione è affronta Claude.
La sua delusione è sincera e legittima, non era stato proprio lui, Claude Wallace, a confessarle in confidenza prima della battaglia di Siegval che gli incoraggiamenti ed i discorsi servono solo sino ad un certo punto? Dov'è finito l'uomo risoluto sempre vigile ed attento, quello in grado di ribaltare a più e più riprese situazioni disperate?
Possibile che abbia dimenticato quanto si erano detti dopo essere arrivati sulla Centurion? Si pente di aver accettato la promozione e di aver preso il comando? Come osa? La retorica ed il carisma possono servire e Claude ha dimostrato largamente di possederli nonostante la sua predisposizione generalmente timida e riservata ma quello che lo ha reso "l'asso" del corpo dei Ranger(titolo che Minerva stessa le aveva affibbiato sempre nel pre-Siegval) è il suo acume, le sue doti strategiche che gli hanno fatto ottenere il rispetto e la stima di chi lo circonda con i fatti
Fatti e azioni, che lei Minerva Victor non è riuscita a finalizzare, avendo condotto i "suoi" amici alla morte la dove l'unità E è l'unica del corpo dei ranger ad essere arrivata sino a questo punto con perdite minime negli effettiio. è un momento molto, molto importante per Minerva.
Nonostante la priorità sia scuotere Claude dal suo torpore(guarda caso va sempre a finire alle ortiche quando si accoppia con Riley), il suo capitano, questa è un altro bel momento di caratterizzazione per la stessa Minerva.
La quale, pur non priva dell'astio nei confronti del suo rivale, riesce ora ad ammettere implicitamente la sua dose di colpa nella disfatta dell'unità F. E questo nonostante il bel cazzottone rifilato a Claude sia stato sicuramente un momento di grande piacere per la tenente occhialuta. Le "botte" ed il termine "annebbiare" sono lo spunto per ricorrere nuovamente alle previsioni al limite del paranormale di Claude e Minerva, pur soddisfatta dei buoni risultati ottenuti, continua a considerarlo un imbecille.
Dopo aver discusso fuori scena con il capitano Morgen, Claude fa il suo discorso all'umanità.
Usare delle mongolfiere per paracadutare una piccola unità nella Fortezza e neutralizzare i cannoni, il tutto mentre la Centurion caricherà alla massima velocità possibile per superare l'ostacolo. Le condizioni meteorologiche sono, casualmente, perfette per questo tipo di operazione.
Il vento è stabile ed una nebbia fittissima sta per arrivare(E c'era chi criticava le doti di osservatore di Welkin considerandole eccessive...).
A fare la voce fuori dal coro questa volta non è né Raz né Kai, troppo impegnata a rimuginare sui suoi sensi di colpa, né tantomeno un grunt random tocca a Miles che per la prima volta tenta di uscire dall'anonimato enfatizzando la quantità di fattori di rischio presenti in un piano delirante. Claude però, forte delle sparate di Raz, ostenta determinazione di fronte alla ciurma lasciando intendere che quella sia la loro unica soluzione la dove uno scontro "standard" equivarrebbe, nel migliore dei casi, ad una vittoria di Pirro.
Più che all'operazione in se però il mio pensiero si è mosso istintivamente verso la nave di punta della Cygnus, la Cavalier...che fine ha fatto? Perché non hanno neppure provato a menzionarla? è plausibile che non avendo subito danni di nessun tipo sia procedendo più spedita verso l'obiettivo ma se cosi fosse visto che non l'unità E doveva fare da "scorta" a tutte e tre le navi e che la rotta dell'intera Cygnus deve essere cambiata, causa Kai, non dovrebbe attraversare ugualmente la fortezza del mare?
Dubbi senza risposta a parte, Claude fa un altro step verso il divenire l'eroe senza macchia della Federazione ammettendo a Miles di avere paura della morte. L'operazione lo terrorizza ma sente di potercela fare, perché ha i suoi nakama con cui è sicuro di poter superare ogni avversità. Il primo lancio dell'unità E in combattimento va pure troppo bene e si aggiunge di diretto alla lista di coincidenze fortunate della misisone. Miles, rimasto a bordo della Centurion, continua a non accettare l'illogicità e la follia del suo adorato senpai.
L'enfasi sul fattore fortuna è inevitabile ma per la seconda volta in un solo capitolo, tocca a Minerva spazzare via i dubbi di chi la circonda. Legittime che siano le critiche di Miles deve capire cosa sia davvero importante per lui, cosa deve fare, in fretta e soprattutto farlo senza rimpianti. Questo proprio mentre accompagnata dal Cactus e dal Glory si dirige sul campo di battaglia per recuperare la vittoriosa squadra d'assalto.
Il momento "conclusivo" in cui Claude tenta di sacrificarsi "eroicamente" per tenere a bada i cecchini imperiali, nonostante fosse al sicuro dentro il Cactus è cringe e superfluo. Spinto dal tenente Victor, Miles ha fatto presto ad accorrere sul campo di battaglia ed a salvare il suo senpai. Visti i precedenti mi aspettavo una sua improvvisa morte causata da un cecchino imperiale che hanno l'abitudine di colpire a tradimento durante le cutscene, per quanto visto il suo coinvolgimento della storia l'impatto emotivo sul giocatore sarebbe stato di poco superiore a quello pressoché nullo di Crystel.
Di ritorno sulla nave Claude viene acclamato come eroe mentre Minerva lo osserva dalla distanza, soddisfatta e con una puntina di orgoglio..
è diventato simbolo della guerra che "unisce" le sue disposizioni sul campo, le azioni dei singoli componenti dell'unità, le precise istruzioni sul capitano...tutto era in perfetta sintonia. Tant'è che persino quel bofonchione di Ronald si vede costretto ad ammirarne le capacità(sebbene da profil una grossa discriminante siano le parole di apprezzamento di Minerva).
D'altra parte, nonostante le reticenze di Claude, Minerva lo spinge a parlare e a fare un nuovo discorso all'umanità.
Confessando le sue paure sull'operazione appena conclusa, i suoi dubbi, la possibilità di fuggire che tanto lo aveva tentato ma anche le paroel del capitano e di come abbia deciso di credere in lui e nelle sue di decisioni.
Una volontà personale che deve diventare collettiva, combattere insieme per vedere la "fine" di quelle decisioni.
Sono "loro" ad essere li e solo loro possono combattere questa guerra.
Una guerra(e questo è astuto da parte suo, la "guerra" non l'impero) che troverà ed ucciderà i loro cari ed in cui emerge la necessità di trovare degli "eroi", tutti possono esserlo. Tutti possono essere eroi di oggi e loro è il compito di proteggere quelli di domani.
Tante gocce che divengono un fiume in piena, la concretizzazione dei pensieri che aveva condiviso durante l'addestramento, la guerra gli ha uniti...sebbene dietro alle belle parole ci sia la vendetta ed intenti che poco o nulla hanno di nobile.
Claude però si rovina da solo commuovendosi e mettendosi a piangere venendo immortalato cosi da Miles mentre è costretto a posare con l'equipaggio. Il capitano Morgen è soddisfatto ed orgoglioso, la conclusione della guerra è ancora lontana ed una sola vittoria ed bel discorso non bastano a cambiare le sorti della guerra ma "bastano" per un giorno, per continuare ad andare avanti.
E se il morale delle truppe sale quello di Kai crolla.
Premetto che tutto quello che la riguarda da qui in poi evidenzia molti dei limiti e delle problematiche narrative di VC4.
Affrontata da Raz sempre che da tempo era insospettita dai suoi comportamenti, Kai rivela in un corridoio, accessibile a tutti, urlando ad alta voce di essere una "pessima amica" che li ha traditi tutti.
La colpa viene subito scaricata su "Kai" a cui ha sempre obbedito senza fare obiezioni ma che noi sappiamo aver condiviso con lei informazioni ben più precise sulle ragioni del suo "tradimento". Checché ne possano dire i suoi rimorsi di coscienza, Kai-Leena è complice. E se Raz, innamorato di lei da sempre, cascamorto, volgare e cafone...può legittimamente scegliere di proteggerla e di credere ugualmente in lei, lo stesso non si può dire per gli altri.
Anche se è vero che Riley e Claude (e Raz ha ragione, perché sono una coppia di tonti) difficilmente si accorgeranno di qualcosa, possono dire lo stesso di tutti gli altri? Bryan e gli altri ufficiali della Centurion hanno già messo in conto la presenza di una possibile spia. Un altro grosso limite viene espresso da Kai stessa, come può promettere di mantenere un segreto quando sta urlando ad alta voce in un corridoio ed ha la tendenza a rivelare informazioni top secret?
Critiche feroci a parte, la dichiarazione in se è decisamente un bel momento,risulta spontanea, verosimile ed a suo modo dolce per un tipo come Raz.
Inoltre ricompostasi Kai chiede tempo per riflettere e non rifiuta categoricamente come invece molto si poteva presumere . Con un singolo confronto la loro relazione ha progredito in modo ben più naturale e piacevole di quanto i continui malintesi di Claude e Riley abbiano fatto sino ad ora. Nel frattempo succedono delle cosine piuttosto importanti, Nikola e Chiara raggiungono il quartier generale della X-0.
Belghar le loda per aver localizzato la Centurion sul fondo del crepaccio tuttavia non è molto soddisfatto delle loro scelte successive.
Avrebbe voluto che la Centurion fosse seguita, pedinata, non di certo attaccata...azione che ne ha decretato la fuga. Questo e l'importante precedente con la Comet hanno convinto Belghar ad agire, le due groupie sbiancano mentre il dottore pronuncia la parola "ricalibrazione" e ora mi aspetto di ritrovarle molto diverse al nostro prossimo incontro mentre mi inizio a domandarmi di più su di lui...quanto sa sulla tecnologia dietro le navi spaccaghiaccio della Federazione?
Contemporaneamente la bella addormentata si è risvegliata.
Soffre di amnesia e ricorda solo il suo nome, Angelica o Angie in breve.
Ho trovato un pelino eccessivo il dedicare un intero interludio alla bambina.
So che vista la mia incapacità di essere sintetico sembra un paradosso ma il tutto poteva essere riassunto in pochi punti fondamentali.
Dai tratti somatici Angie non è una cittadina imperiale ed il capitano ha scelto di non farla sbarcare in una città lungo la rotta perché sono in zona di guerra. La bambina è dolce e premurosa e diviene ben presto la beniamina di tutto l'equipaggio nonché assistente occasionale in tantissime mansioni dal bucato, alla cucina all'infermeria.
Riley diviene, per qualche astrusa forzatura narrativa,il suo modello di riferimento femminile la sorellona, la dove Ragnarock è il suo partner. Scopo di buona parte del cast principale(ed in particolare del gruppo di Hafen che arriva a proporre una versione della festa degli spiriti nonostante siano in inverno) è stato quello di creare dei "nuovi" ricordi per la bambina . Seguendo però il trend di buonismo e buoni buoni, l'interuio ci "prepara" al reveal più telefonato dell'universo.
Il motore principale era zona riservata ed inaccessibile, Angie è "sbucata" dal nulla dopo l'attacco alla nave, proprio in quella zona quando quello stesso motore ha smesso di funzionare e sembra in grado di "parlare" con la nave comprendendone i bisogni e necessità. Questi fattori si uniscano alle parole precedenti di Kai ed a quanto salterà fuori a breve.
A cui si aggiungono alcune considerazioni alla luce di alcuni cenni fatti da Sergio, il dottore.
Nonostante l'amnesia, Angie doveva essere "interrogata" dal capitano, interrogatorio che poi non è avvenuto.
Tutto quanto quello che ci viene detto sul capitano sull'argomento Angie, nonostante siano pochissimi cenni, è ambiguo e sospetto.
è plausibile che lui, e possibilmente tutti gli altri ufficiali di ponte della Centurion(Quindi Bryan, Marie e Louffe) "conoscano" la verità sulla bambina. Per cui il non "volerla fare scendere in zona di guerra" era solo una balla. Che poi volendo essere ipercritico, sulla schiena della bambina è in bella vista una sorta di congegno(suppongo istallato direttamente sulla carne) che probabilmente serve a collegare per linea diretta con cavi la bambina alle strutture della nave.
Non sapere quanto tempo è passato dalla partenza della Centurion è uno strazio.
Sono ripetitivo ma è cosi, dall'interludio so che sono passati "mesi" dal capitolo 5(ambientato in Ottobre) ma non puoi adottare una scelta cosi precisa e poi abbandonarla in corso d'opera. La Centurion aveva munizioni e carburante adeguate per completare la missione ma adesso dopo tante battaglie ed imprevisti di ogni tipo, diviene necessario rifornirsi.
Ovviamente nonostante una battuta passata di Minerva che era pronta a farlo se necessario e una delle uscite di Raz, loro sono eroi, sono soldati della democraticissima federazione che non ha nessun tipo di secondo fine e che non sfrutta le Valkyrie come mera fonte di energia, e quindi non possono andarsi andare a razzie. L'inizio del cap. è d'atmosfera con Louffe che racconta a Marie la storia della Millet, nave che andò alla deriva durante la prima guerra europea ed il cui equipaggio fini per morire dopo essersi lasciato andare al cannibalismo.
La Centurion però ha dalla sua il suo messia Claude Wallace e la neve che la circonda, che elimina in automatico il rischio di morire di sete. Carburante, armi, munizioni e cibo, preferibilmente a lunga conservazione sono queste le priorità della Centurion, la dove la lista più "accurata" e precisa ci sia ignota, essendo stata consegnata a Claude in forma scritta.
All'insaputa dell'unità E però Angie si allontana con loro dalla nave, salendo di nascosto sul retro di uno dei camion vuoti e questo non perché volesse vedere il mondo per forzare il ritorno della sua memoria ma perché inconsapevolmente si è sentita "chiamare" e Ragna le fa da scorta. Giunti di fronte alla città senza nome, Claude cambia "versione".
L'unica ragione per cui possono evitare i saccheggi è il supporto da parte della resistenza locale, originariamente cittadini della repubblica del nord. Memori di quanto successo ad Einhemt però la prudenza nelle comunicazioni dovrà essere assoluta. Contrariamente ai soldati, che da trattati internazionali possono essere catturati come prigionieri di guerra, i membri della resistenza non godono di alcun diritto.
Fedele ai suoi mantra !spara prima e pensa poi1 e !l'unico imperiale buono è un morto", Raz non uccide il loro prezioso contatto per un pelo, salvato per il rotto della cuffia dalla loro parola d'ordine. Angie invece si è mossa liberamente, senza essere individuata dai soldati imperiali ed ha raggiunto colei che l'ha chiamata, Crymaria.
L'innocenza ed ingenuità della bambina estasiata dalla bellezza della città, del mare ghiacciato...e dal "cane" bianco amico della bella signora con cui riesce ben presto a fare amicizia, un caso raro giacché Fenrir è ultra protettivo nei confronti della sua padrona e scontroso con tutti gli altri tanto che(da profilo) avrebbe desiderato vedere le due divinire amiche. Sorprwsa dalla reazione del suo amico, Crymaria ne deduce che Angie siagiunta li a bordo della Centurion ma la bambina non sa dare informazioni più precise a causa dei suoi problemi di memoria.
La Strega d'inverno non perde la pazienza, tutt'altro, la vista della bambina le ricorda il suo di passato.
Anche "altre" avevano manifestato effetti collaterali quali la perdita memoria e se ne rallegra, perché ricordando soffrirebbe troppo.
Ricordare però è proprio quello che Angie desidera fare per "rendersi utile" e questo perché tutti le vogliono bene, la coccolano e la apprezzano.
Seppur senza malizia, le parole della piccola sono delle pugnalate al cuore per Crymaria(ma lo sarebbero state anche per Selvaria che aspetto con trepidazione di rivedere in scena nel DLC in combo con la stessa Crymaria) la cui vita è stata sempre segnata da torture, vessazioni, insulti e soprusi di ogni tipo(...che con tutta probabilità culmineranno in una fine tragica). Esasperata dalla sua innocenza, Crymaria si decide a dare una spintarella alla sua "sorellina" mostrandole cosa può fare per aiutare tutte quelle persone "gentili" aiutandola a ricordarsi chi è.
All'inizio dell'operazione Claude, da comandante ormai esperto e preparato, non dà troppo peso all'allontanamento volontario di Kai contrariamente a Raz. Se per Kai è normale agire in solitaria e restare in silenzio, Raz che agisce con raziocinio e spirito d'osservazione sono quantomai insoliti. è lui a mettere in guardia la squadra dai riflettori imperiali ed è sempre lui a suggerire di usare i tombini per spostarsi indisturbati. Le cose cambiano dopo aver completato la missione, la mancanza di comunicazioni radio e il rischio che corre agendo in solitaria portano Raz, seguito da Claude e Riley ha dirigersi verso Kai la quale ha raggiunto il punto di incontro con suo fratello.
"Kai", Forseti sembra quasi un altro personaggio in questo incontro.
Non tanto perché è obiettivamente cambiato rispetto al "Kai" che combatteva per la Federazione quanto perché la scena anzi le scene sono scritte per farlo sembrare un uomo che ha perso il cuore lungo la strada che, idealmente, lo porterà alla realizzazione del suo obiettivo finale. Leena, che è sua alleata e complice, lo ha chiamato li per un chiarimento.
Assodato che la distruzione della Comet cosi come i danni alla Centurion fossero frutto di una Valkyria andata fuori controllo a riprova della sua tesi sulla pericolosità di queste esistenze, che cosa si può dire sulla trasmittente? Leena ha parlato con i rifugiati e sentendo i loro racconti non riesce ad accettare che suo fratello abbia causato tutto quel dolore solo per farle avere quel piccolo aggeggio.
Più che tentare di trovare un compromesso, una spiegazione, un senso, una zona grigia si spinge sul tasto easy del confronto. Forseti che "sa" ed ha toccato con mano l'oscurità del mondo si è convinto che per evitare le tragedie vadano fatti dei sacrifici la dove Claude ha detto una cosa simile...ma in quanto buono buono, eroe, che combatte per vendetta, invadendo un paese straniero ha detto che bisogna si evitare le tragedie ma "combattendo per il bene di tutti" come se fosse possibile.
La differenza mastodontica nelle cause di Claude e Forseti ha poco senso, Leena che era sempre stata dalla parte del fratello si è convinta che sia ormai irrecuperabile. Sa che è andato dall'impero per poter sfruttare il loro potere, ma visto che gli imperiali sono cattivi cattivi, il suo adorato fratellone è "quasi"(perché deve solo "apparire" cattivo cattivo) peggio di loro, perché ovviamente la Federazine non fa continuamente la sua dose di porcate, compresa la stessa Angie che in un contesto diverso sarebbe stata trattata come Riela,come Aliasse, come Alicia, come Selvaria e come la stessa Crymaria.
"Kai", ormai schiavo della sua causa, viene abbandonato dalla sorella quale è risoluta nell'affrontare lui e le forze imperiali. E qui ovviamente a Forseti toccano le risatine e le pose da super villain, Leena lo ha seguito, lo ha tradito ed ora pretende di affrontarlo conscia delle centinaia di soldati morti nel mar dei cristalli a causa sua? Forseti non ottiene risposte perché sopraggiunge il resto del quartetto che saluta uno per uno.
Riley, che non vedeva Kai da anni inizialmente stenta a riconoscerlo e finisce per convincersi che stesse agendo per conto della Federazione come spia. Forseti sorride di fronte a tanta ingenuità e sempre con toni da villain li informa sull'ovvio, che nessuno lo chiama più Kai, che si è unito all'impero di sua spontanea volontà e che intende usare il loro potere per cambiare questo mondo "tutto sbagliato".
Piuttosto che prodigarsi o ponderare delle reali spiegazioni su "cosa" abbia effettivamente triggerato il suo cambiamento, Kai, Forseti preferisce dilettarsi in un breve e intricato monologo sulla guerra, esordendo con il sempreverde "La guerra è cambiata" di MGSolidiana memoria. Una guerra che non centra più nulla con nazioni e territori ma divenuta sistema, contorcendosi divenendo la sua stessa ragion d'essere o più sinteticamente la follia del genere umano divenuta concreta.
Ed in questo momento avrei voluto sbattere la testa contro un muro perché Forseti parte con il canonicissimo "unisciti a me" sebbene l'arrivo improvviso delle truppe imperiali impedisca a Claude, visibilmente irritato da tali affermazioni di rispondere per le rime o chiedere questa benedetta chiarezza. Forseti è un personaggio con un enorme potenziale ed al momento è svariate volte più interessante di Belghar che ha parte prenotarsi per il posto o di Big Bad per via di quanto successo ad Hafen una decina di anni prima, ha fatto poco o nulla.
Crymaria ha "riattivato" Angie, che da qui in avanti tornerà a ricordare..
L'ultimo dono che la Strega può fare all'angelo è una raccomandazione, non dovrà mai dimenticare il sangue che gli altri verseranno per il suo potere e di fuggire, tornando e proteggendo le persone che l'hanno "scelta". Crymaria sa che il loro prossimo incontro non sarà cosi cordiale(Pragmaticamente sta sabotando i suoi alleati ma è giustificata, un po' come Selvaria che si assicura che la milizia sia al sicuro prima di bruciare Ghirladaio e l'esercito regolare galliano) ma questo non le impedisce di proteggere lei ed i suoi amici coprendo la loro fuga, all'insaputa di tutti, ignari del dolore e delle sofferenze che loro in quanto Valkyrie devono sopportare.è solidarietà fra due anime simili ma per esplorare meglio la loro dicotomia credo che bisognerà aspettare che cade anche in via "ufficiale" il velo sulla storia della piccola Angie.
L'incontrare Angie sul campo di battaglia passa momentaneamente in secondo piano.
Di ritorno sulla Centurion, mentre Bryan e Dan mettono ad inventario il loro ricco bottino, il quartetto di Hafen si "confronta".
Riley ovviamente deve dare aria alla bocca per prima uscendosene con il classico "le persone cambiano". e questo è il massimo che posso accettare da lei visto che ha lasciato Hafen molto prima di tutti gli altri.
Leena dal canto suo non conosce tutta la verità, Forseti le ha dato solo dei suggerimenti "enigmatici" fra cui probabilmente si annovera la presenza delle ricerche del padre di Riley. E lo dico perché in caso contrario la battuta "Se te lo dicessi, ti ferirebbe" non avrebbe alcun senso però. Piuttosto che affrontare l'elefante nella stanza si preferisce un approccio che va contro ogni forma di codice militare ed etico.
Claude, l'eroe dalla doppia morale si sta rendendo complice insieme a tutti gli altri del tradimento di Leena.
Senza se e senza ma ora, sul momento, tutti si lasciano convincere da Raz a lasciar perdere...si il "non pensavo fossi all'altezza di Riley" è il peggio, un livello di peggio talmente estremo dal reggere il confronto frecciatina maligna su Claude nel secondo interludio e dal farmi dimenticare temporaneamente il buonismo fuori scala di questa intera scena.
Leena è buona buona ed è una loro amica, in barba al codice militare ed alla giustizia terranno la bocca chiusa sopportando tutti insieme appassionatamente il peso della sua colpa perché non si sono già compromessi abbastanza, perché si sa sono amici "prima di questa roba militare" in barba agli alti ideali di cui tanto si fanno difensori e alla volontà di difendere "tutti".
In chiusura di cap.? Altre coccole coccolissime per l'angioletto della Centurion che all'insaputa di tutti(compresa Riley, che non riesce ad essere simpatica neppure in versione sorellona premurosa) inizia a ricordare(lei "sa" di non aver mai provato del budino e a nuovi ed importantissimi progressi per la coppia Kai-Raz, che con tutti i suoi limiti e forzature, vale dieci volte Riley-Claude. In sintesi Kai riconosce di aver sfruttato la gentilezza di Raz e se ne dispiace ed il ragazzo, incantato dalla sua bellezza tenta vanamente di baciarla. Kai ovviamente lo bastona ma il suo premio alla fine glielo dà lo stesso, anche se per il momento si deve accontatare di un bacio sulla fronte.
Il capitolo 13 presenta già un'anomalia che mi insospettisce enormemente anche solo a partire da come si presenta sul diario di gioco ma mi sono già prodigato abbastanza.