Massiccio, sei fuori strada.ho sbagliato a correggere il post .scusatemi.nel commento di l4gann ho inserito le risposte
1infatti ho scritto che si rifugia in un mondo fatato di manga e anime
2all'inizio dell'anime dice di aver abbandonato l'università e credo che sia questo il problema .
3partecipa a un club di letteratura e si occupa di scenggiatura di videogame .
4mi riferivo al post di mgna manga e del fatto che nessuno ti verrà a bussare a casa tua e ti invita a uscire come la dea misaki.
5pensavo timidezza verso misaki dove rimane colpito dalla sua bellezza .davanti a lei e alla sua zia dice di non essere un hikikomori
Tralasciando il primo punto:
- Sato ha una visione sbagliata del mondo e pensa che tutto possa ferirlo emotivamente.
Il problema di Sato non è l'uni, ma il fatto che non riesce a rapportarsi con le persone.
- Nel club di letteratura, Sato passava i suoi pomeriggi a giocare a carte con la sua sempai.. oltre a lei e Yamazaky, Sato non aveva altri amici.
Le basi dei problemi di sato nel socializzare, erano evidenti già fin dalle superiori.
Riguardo la sceneggiatura del videogame, Sato per tutta la durata dell'anime ha la mente annebbiata(come altro lo si potrebbe descrivere?)e riesce a fare ben poco.. anche se - miracolosamente -dopo mesi il videogioco effettivamente viene finito.
- Per il quarto punto mi trovo d'accordo... ma Miyazaki era tutto fuorché un angelo.
Capisce la situazione di sato e cerca di risollevarsi aiutandolo.
- Come sarebbe?Nella prima puntata Sato ha un "crollo"davanti alla zia di Mizaky e dice che se bastasse pregare.. lui non sarebbe ridotto nelle condizioni in cui si trova.
Se questa non è un ammissione...
Ma poi avete notato che Sato sembra quasi fiero di essere un ikki?
Sopratutto quando parla del fatto che sono quasi tre anni che vive recluso ^_^
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