guarda, sulla carta, non potresti nemmeno organizzare una serata con più di tot persone dove proietti un film sebbene tu lo abbia regolarmente comprato
io adesso non sono un avvocato ne tantomeno mi interesso di questi argomenti ma puoi stare sicuro che se tu vai a leggerti tutte le clausole che ti escono quando fai partire certi giochi e che tu accetti senza neanche pensarci trovi più di una limitazione tra cui, io azzardo a dire, quasi certamente la NON divulgazione del tuo disco ma questa è solo una mia "supposizione", poi che tu possa venderlo, possa masterizzarlo o possa prestarlo a un tuo amico in India è tutto da verificare nel dettaglio e caso per caso ma pensare che una volta comprato tu sia libero di usarlo in qualsiasi modo ritieni corretto è veramente "fanciullesco", il succo del discorso è che tu puoi fare quello che vuoi ma in un caso "apocalittico" se tra un miliardo di utenti sorteggiano Paolito, gli piombano a casa e lo denunciano per questa o quella violazione tu sei costretto a pagarti l`avvocato nella speranza di ridurre il più possibile la SICURA multa che ti daranno, lo reputi assurdo? lo è ma se vuoi vivere in uno stato civile governato da leggi funziona così e non decidi tu quale legge è valida e quale no sennò smetterebbe di esserlo, ripeto, è una cosa che non ti accadrebbe neanche se tu masterizzassi 100 dischi eh ma visto che si parlava di diritti e di possesso su questo o quel bene è giusto far presente che non ne sei certo esente solo perchè hai comprato il disco
Ma sicuro nulla. Il succo sta proprio qui, non tanto nel parlare di licenza d'uso: è legittimo limitare la possibilità di disporre della licenza, ridimensionando i diritti di chi l'ha acquistata? Perché di questo si tratta. Il digitale, anzi questo mezzo digitale attuale, ha scombussolato la logica delle cose: acquisto e noleggio erano ben distinti. Ora, le multinazionali hanno visto uno sbocco e lo stanno sfruttando. Microsoft sta provando ad eliminare l'usato da tempo nei videogiochi, con quella conferenza comica che presentava xbox One. Oggi ci riesce con un servizio chiaramente legittimo di noleggio, molto più trasparente, se me lo concedete; che tuttavia può essere compensato dagli acquisti fisici dei giochi che la gente desidera, senza aspettare se o quando arrivano nel pass.
E però la gente crede di acquistare pienamente un gioco, ma invero non sta né acquisendo la piena proprietà della licenza, né si tratta di un noleggio. È forse un diritto d'uso illotempore (anzi, nemmeno, visto che non si sa come va a finire. Stavano chiudendo lo store di ps3, non so come finirà davvero in futuro. Altro che trasparenza). Ma è davvero un diritto d'uso, l'acquisto di un gioco? O è forse vero che si confonde uso e proprietà?
Questo in realtà avviene e ho spiegato il perché, guardando al supporto fisico e alla tradizione, agli intenti e alla sostanza delle cose: la parte acquirente, i famosi consumatori che dovrebbero essere tutelati, considera l'acquisto di un disco come acquisizione di proprietà della licenza; chi vende, d'altra parte, non fa che contraddirsi, vorrebbe far emergere la vendita del diritto d'uso, del mero uso, ma invero contribuisce alla legittima rivendita dell'usato affidandosi a gamestop per la rivendita di giochi e console su cui hanno il pizzo del 30 per cento, perché quelli ci campano con l'usato. Allora non dobbiamo concludere che certe clausole in un contratto sono delle emerite cazzate? Ogni tanto si sveglia qualche giudice come quelli della corte di Parigi, e mettono a posto le cose.
Anche volendo invece dare per buone certe clausole, facendo i giuspositivisti della minchia che guardano solo alla forma e non alla sostanza, è legittimo pretendere certe limitazione e farlo con una conferma di lettura mediante una spunta su uno schermo messa col controller di una pleistescion?
Allora quelli di Monte dei Paschi di Siena non devono essere risarciti perché tanto hanno firmato e bona notte.
Per fortuna non funziona così.
Gli scenari futuri però sono tracciati e sono sostanzialmente due, e l'esito dipenderà da noi caproni. O tutto sarà limitato, e si arriverà che persino l'automobile diventerà un elettrodomestico concesso in uso esclusivo, non avremo e disporremo di nulla per davvero, così saremo tutti scemi e vivremo felici e contenti come imbecilli, nell'illusione di avere diritti come platea di consumatori; oppure qualcuno si alzerà un bel mattino e porrà fine a questo schifo.
Spero la seconda, ma temo la prima.
poi se tu pensi che il mondo funzioni così e che tutto ciò che accetti direttamente o indirettamente siano solo "paccottiglia" senza alcun valore giuridico c`è poco da aggiungere
