Ufficiale You shall not PASS | Il thread sui servizi in abbonamento | Discussioni, confronti ed offerte

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Vabbe ma non sta scritto da nessuna parte che se non finisci TOT giochi allora è stato un'investimento "stupido", anche uno facesse 3 mesi di abbonamento per poi giocarsi 20 titoli senza mai finirne neanche uno si è comunque tenuto "impegnato" per un certo numero di ore e questo per una cifra irrisoria rispetto al vero e proprio acquisto di un singolo titolo, certo non potrà rivenderlo o ammirarne la scatola ma generalmente uno i soldi li spende principalmente proprio per intrattenersi non certo in ottica "investimento" (o mero collezionismo ) anche perché oltretutto i bei tempi di GS sono finiti quindi un gioco da 70euro oggi tra 3 mesi capace non valga gia più manco per le promo :asd:  per carità io stesso mi limito solo ed unicamente ad acquistare invece che noleggiare ( e SEMPRE lo farò) ma bisogna capire che per molti i videogiochi sono un semplice passatempo più che un vero e proprio hobby quindi capisco benissimo se ne sbattano di spendere 90 euro per una ""deluxe"" edition quando con gli stessi soldi si abbonano al pass avendo così a disposizione 200 titoli per 2 anni,  insomma a me non interessa ma se mi metto nei loro panni non mi sembra tanto stupido come ragionamento 

 
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Vabbe ma non sta scritto da nessuna parte che se non finisci TOT giochi allora è stato un'investimento "stupido", anche uno facesse 3 mesi di abbonamento per poi giocarsi 20 titoli senza mai finirne neanche uno si è comunque tenuto "impegnato" per un certo numero di ore e questo per una cifra irrisoria rispetto al vero e proprio acquisto di un singolo titolo,certo non potrà rivenderlo o ammirarne la scatola ma generalmente uno i soldi li spende principalmente proprio per intrattenersi non certi in ottica "investimento" (o mero collezionismo ) anche perché oltretutto i bei tempi di GS sono finiti quindi un gioco da 70euro oggi tra 3 mesi capace non valga gia più manco per le promo :asd:  per carità io stesso mi limito solo ed unicamente ad acquistare invece che noleggiare ma bisogna capire che per molti i videogiochi sono un semplice passatempo più che un vero e proprio hobby quindi capisco benissimo se ne sbattano di spendere 90 euro per una ""deluxe"" edition quando con gli stessi soldi si abbonano al pass avendo così a disposizione 200 titoli per 2 anni,  insomma a me non interessa ma se mi metto nei loro panni non mi sembra tanto stupido come ragionamento 
Sicuramente, però la gente si intrattiene anche con i ftp su smartphone e con tanta altra roba che viene definita senza tante remore "immondizia", e lì nemmeno paga nulla, quindi sono ancora più furbi. Non mi sembra ci si trattenga dal criticare questo tipo di atteggiamento definendolo un modo deteriore di giocare, perché quindi dovrei trattenermi quando si parla dello zapping videoludico da pass?

Non sarei neanche così tranquillo nel dire che non influenzerà negativamente l'industria del gaming, basta che pensiamo ai ftp e alle microtransazioni.

 
Accumulare giochi che non si finiscono è una critica sterile? :asd:  meno male che sarei io quello di parte.

Non è che se una critica non piace è sterile, è sterile se ci sono contro-argomenti per dimostrarlo. Ma poi se tu riesci a sfruttare il pass e finisci i giochi ben venga, non capisco perché ti senti chiamato in causa e ti triggeri, io a te personalmente non ho detto nulla; anche se fosse comunque resteresti un caso, visto che questi problemi sono oggettivi. Resta il fatto che queste obiezioni non rispondono: se ad uno il catalogo piace, se lo trova conveniente, se va incontro ai suoi gusti ecc. ma poi non finisce i giochi che ci stanno sopra, è un acquisto superfluo, è zapping videoludico.

Non so cosa c'entri l'essere cinefili, ma se proprio vogliamo fare un paragone, se uno ha netflix e per un mese ogni sera si vede l'episodio pilota di una serie senza finirne nessuna per me lo sta usando a casaccio, poi lui potrà anche essere felice del suo investimento e qualcuno potrà rispondermi "eh ma a netflix conviene perché si abbona comunque e quello spettatore è felice perché ha a disposizione tante serie di qualità" ma questo certo non cambierebbe la mia idea.
Per me il discorso sul "come si deve giocare" non mi interessa minimamente. Non mi considero superiore rispetto a chi nella sua vita gioca solo a Fortnite e (spero) viceversa. Chi sta parlando di zapping videoludico sei stato tu, etichettando tutti gli abbonati in quel modo, senza considerare che in mezzo a quei milioni di abbonati ci può essere un giocatore appassionato come me e te o il 14enne con tanto tempo libero e che non ha una conoscenza approfondita del medium. Non è che mi triggero su questa cosa, è che mi danno proprio fastidio le generalizzazioni. A me non piace Animal Crossing, ma non considero dei decerebrati chi riesce a giocare tante ore. Cioè tu stai dando per assodato che nessuno finisca nulla, ma dove deriva questa sicumera? Il Game Pass è un servizio, né io né tu siamo in grado di dire come e chi deve usufruirne

 
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Vabbe ma non sta scritto da nessuna parte che se non finisci TOT giochi allora è stato un'investimento "stupido", anche uno facesse 3 mesi di abbonamento per poi giocarsi 20 titoli senza mai finirne neanche uno si è comunque tenuto "impegnato" per un certo numero di ore e questo per una cifra irrisoria rispetto al vero e proprio acquisto di un singolo titolo, certo non potrà rivenderlo o ammirarne la scatola ma generalmente uno i soldi li spende principalmente proprio per intrattenersi non certo in ottica "investimento" (o mero collezionismo ) anche perché oltretutto i bei tempi di GS sono finiti quindi un gioco da 70euro oggi tra 3 mesi capace non valga gia più manco per le promo :asd:  per carità io stesso mi limito solo ed unicamente ad acquistare invece che noleggiare ( e SEMPRE lo farò) ma bisogna capire che per molti i videogiochi sono un semplice passatempo più che un vero e proprio hobby quindi capisco benissimo se ne sbattano di spendere 90 euro per una ""deluxe"" edition quando con gli stessi soldi si abbonano al pass avendo così a disposizione 200 titoli per 2 anni,  insomma a me non interessa ma se mi metto nei loro panni non mi sembra tanto stupido come ragionamento 
Che questo genere di servizi siano una manna dal cielo per i "non-appassionati" o causa che dir si voglia, penso sia indubbio, visto soprattutto il rapporto quantità-prezzo.

Però ad una certa dobbiamo pure staccarci da questi discorsi sulla massa, perché alla fine chi se ne frega? Stiamo parlando fra noi appassionati da forum, quindi mi sembra giusto giudicare con i canoni di noi appassionati e non con quelli di gente che neanche ci gira qui sopra.

Se vedi bene come è cominciata ieri la discussione, si stava proprio parlando di come questi servizi si stiano spostando su un modello di business che difficilmente coincide con il modo di giocare di un appassionato, che magari passa 100 ore su un RDR2 a caso e ci mette anche due mesi per farlo visto che un po' tutti ormai siamo cresciuti e abbiamo studio/lavoro a cui pensare quasi a tempo pieno. Da qui la critica per questa tendenza ad inserire titoli, tanto sul Now quanto sul GamePass, a scadenze particolarmente strette (3 mesi), che nel caso del GamePass non sono neanche note all'utente se non due settimane prima dell'uscita definitiva dal servizio. Onestamente, per quanto mi riguarda (quindi di come giocano la massa o i casuali non me ne frega nulla), non apprezzo giocare qualcosa con la data di scadenza che mi pende sulla testa, figuriamoci se poi questa data di scadenza neanche mi è nota e può spuntarmi fuori da un giorno all'altro un avviso che mi dice che tra due settimane il gioco viene tolto.

Fin quando ci saranno politiche come questa, questi servizi in abbonamento resteranno in antitesi rispetto al mio modo di giocare

 
Sicuramente, però la gente si intrattiene anche con i ftp su smartphone e con tanta altra roba che viene definita senza tante remore "immondizia", e lì nemmeno paga nulla, quindi sono ancora più furbi. Non mi sembra ci si trattenga dal criticare questo tipo di atteggiamento definendolo un modo deteriore di giocare, perché quindi dovrei trattenermi quando si parla dello zapping videoludico da pass?

Non sarei neanche così tranquillo nel dire che non influenzerà negativamente l'industria del gaming, basta che pensiamo ai ftp e alle microtransazioni.
Be' i giochi F2P piuttosto che i giochi da cellulare sono una parte del mercato, io stesso ho OPTC installato da anni e ho fatto qualcosa come 900 giorni di log-in eppure allo stesso tempo il mercato videoludico classico in un'anno prende da me più soldi di quelli che prende da tizio medio in 4 :asd:  queste cose non hanno per forza una connessione tra loro ne tantomeno sono in competizione, la classica console N e il classico Mario non saranno mai soppiantati da giochi per smartphone ne viceversa, sono due prodotti diversi per esigenze diverse e persone diverse così come lo sono i classici bluray e i servizi di streaming, io collezionista 16 euro di un noleggio non te li darò MAI ( eppure sto pagando Netflix da due anni ) quindi tu avrai SMEPRE motivo di darmi una scelta visto che in tal caso specifico sono disposto a pagare il doppio o più per una steelbook che a te costa 4 lire, idem i videogiochi, i servizi in abbonamento non sono li per fare competizione al retail o al concetto di acquisto ma hanno piuttosto come scopo quello di incassare soldi da chi quei soldi altrimenti non li avrebbe spesi ( e magari anche di farsi un po di pubblicità per poi vendere qualche console/copia in più ), il fatto di POSSEDERE un'oggetto anche fossero solo una manciata di gb non potrà mai essere soppiantato dal noleggio proprio per la natura stessa delle persone ma non  solo, una cosa simile non sarebbe neanche tra gli interessi dei produttori proprio per il discorso fatto prima

 
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Per me il discorso sul "come si deve giocare" non mi interessa minimamente. Non mi considero superiore rispetto a chi nella sua vita gioca solo a Fortnite e (spero) viceversa. Chi sta parlando di zapping videoludico sei stato tu, etichettando tutti gli abbonati in quel modo, senza considerare che in mezzo a quei milioni di abbonati ci può essere un giocatore appassionato come me e te o il 14enne con tanto tempo libero e che non ha una conoscenza approfondita del medium. Non è che mi triggero su questa cosa, è che mi danno proprio fastidio le generalizzazioni. A me non piace Animal Crossing, ma non considero dei decerebrati chi riesce a giocare tante ore. Cioè tu stai dando per assodato che nessuno finisca nulla, ma dove deriva questa sicumera? Il Game Pass è un servizio, né io né tu siamo in grado di dire come e chi deve usufruirne
Non ho etichettato tutti gli abbonati in quel modo, ho detto chiaramente che ci sono categorie che risparmiano, ma allo stesso tempo lo zapping videoludico esiste, e i servizi sicuramente lo incentivano. Io non sto dando per assodato che tutti gli abbonati non finiscano nulla, ho semplicemente assodato che il tempo di un essere umano è limitato e che sono scettico che avere un catalogo così ampio non entri in conflitto con le altre esigenze del gamer appassionato, finendo per creare un sovraccarico controproducente. 

Il punto del mio discorso è sempre stato l'utilità del rapporto investimento=tempo, partito da RDR2, e di fatto non ho concluso altro che un "chi sono io per sindacare". Ma allora non mi si rispondesse che lo zapping videoludico non esiste, visto che se siamo passati da "non è così" a "chi sono io per giudicare" implicitamente se ne ammette l'esistenza. Che ci siano X appassionati non cancella questo fenomeno, che ha potenzialmente un impatto negativo sull'industria. Il semplice fatto di paragonare videogiochi e Netflix mi fa accapponare la pelle in un certo senso.

Be' i giochi F2P piuttosto che i giochi da cellulare sono una parte del mercato, io stesso ho OPTC installato da anni e ho fatto qualcosa come 900 giorni di log-in eppure allo stesso tempo il mercato videoludico classico in un'anno prende da me più soldi di quelli che prende da tizio medio in 4 :asd:  queste cose non hanno per forza una connessione tra loro ne tantomeno sono in competizione, la classica console N e il classico Mario non saranno mai soppiantati da giochi per smartphone ne viceversa, sono due prodotti diversi per esigenze diverse e persone diverse così come lo sono i classici bluray e i servizi di streaming, io collezionista 16 euro di un noleggio non te li darò MAI ( eppure sto pagando Netflix da due anni ) quindi tu avrai SMEPRE motivo di darmi una scelta visto che in tal caso specifico sono disposto a pagare il doppio o più per una steelbook che a te costa 4 lire, idem i videogiochi, i servizi in abbonamento non sono li per fare competizione al retail o al concetto di acquisto ma hanno piuttosto come scopo quello di incassare soldi da chi quei soldi altrimenti non li avrebbe spesi ( e magari anche di farsi un po di pubblicità per poi vendere qualche console/copia in più ), il fatto di POSSEDERE un'oggetto anche fossero solo una manciata di gb non potrà mai essere soppiantato dal noleggio proprio per la natura stessa delle persone ma non  solo, una cosa simile non sarebbe neanche tra gli interessi dei produttori proprio per il discorso fatto prima
Questo è già un discorso differente e un altro punto di vista di affrontare la questione;  è vero che i servizi non nascono in competizione con il modello di gaming tradizionale, ma è anche vero che l'industria viene plasmata dalle tendenze, ed è altrettanto vero che a loro volta certe tendenze sono spinte dall'industria stessa (come non sfugge ai più smaliziati).

I servizi in abbonamento sono figli della disperazione di MS, che li sta spingendo come non mai, e questo ha il potenziale di creare una tendenza, come è già stato per l'online a pagamento e per le microtransazioni, che sono passati da casi isolati a standard (in quanto visti come modelli redditizi). Il gamepass ora mi ricorda un po' il plus degli inizi, che era oggettivamente un'offerta tendenzialmente vantaggiosa, e poi sappiamo tutti com'è andata. Come hai detto bene il pass non potrà rimanere così, non sarebbe nemmeno tra gli interessi dei produttori. L'obiettivo di MS chiaramente non è fare presa solo sulla massa, ma anche prendere quanti più giocatori possibili, come tante scelte suggeriscono (tipo l'inclusione dei fp), con l'intento finale di rendere il pass uno standard. Visto che già adesso c'è chi lo professa come tale, il mio discorso nasce da legittima preoccupazione, facendo semplicemente ipotesi a lungo termine sul mercato. Basta avere un po' di lungimiranza per capire come e in quanti modi i servizi possono influenzare il mercato in senso negativo per gli appassionati. 

 
Non ho etichettato tutti gli abbonati in quel modo, ho detto chiaramente che ci sono categorie che risparmiano, ma allo stesso tempo lo zapping videoludico esiste, e i servizi sicuramente lo incentivano. Io non sto dando per assodato che tutti gli abbonati non finiscano nulla, ho semplicemente assodato che il tempo di un essere umano è limitato e che sono scettico che avere un catalogo così ampio non entri in conflitto con le altre esigenze del gamer appassionato, finendo per creare un sovraccarico controproducente. 

Il punto del mio discorso è sempre stato l'utilità del rapporto investimento=tempo, partito da RDR2, e di fatto non ho concluso altro che un "chi sono io per sindacare". Ma allora non mi si rispondesse che lo zapping videoludico non esiste, visto che se siamo passati da "non è così" a "chi sono io per giudicare" implicitamente se ne ammette l'esistenza. Che ci siano X appassionati non cancella questo fenomeno, che ha potenzialmente un impatto negativo sull'industria. Il semplice fatto di paragonare videogiochi e Netflix mi fa accapponare la pelle in un certo senso.

Questo è già un discorso differente e un altro punto di vista di affrontare la questione;  è vero che i servizi non nascono in competizione con il modello di gaming tradizionale, ma è anche vero che l'industria viene plasmata dalle tendenze, ed è altrettanto vero che a loro volta certe tendenze sono spinte dall'industria stessa (come non sfugge ai più smaliziati).

I servizi in abbonamento sono figli della disperazione di MS, che li sta spingendo come non mai, e questo ha il potenziale di creare una tendenza, come è già stato per l'online a pagamento e per le microtransazioni, che sono passati da casi isolati a standard (in quanto visti come modelli redditizi). Il gamepass ora mi ricorda un po' il plus degli inizi, che era oggettivamente un'offerta tendenzialmente vantaggiosa, e poi sappiamo tutti com'è andata. Come hai detto bene il pass non potrà rimanere così, non sarebbe nemmeno tra gli interessi dei produttori. L'obiettivo di MS chiaramente non è fare presa solo sulla massa, ma anche prendere quanti più giocatori possibili, come tante scelte suggeriscono (tipo l'inclusione dei fp), con l'intento finale di rendere il pass uno standard. Visto che già adesso c'è chi lo professa come tale, il mio discorso nasce da legittima preoccupazione, facendo semplicemente ipotesi a lungo termine sul mercato. Basta avere un po' di lungimiranza per capire come e in quanti modi i servizi possono influenzare il mercato in senso negativo per gli appassionati. 
Provare un gioco per vedere se aggrada, dropparlo in caso contrario e cercare qualcosa di più consono ai propri gusti, è da considerarsi zapping? 

Perché io ho provato x giochi, li ho messi in pausa, e li ho rigiocati appena avuto il tempo per farlo. :sisi:

 
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Non ho etichettato tutti gli abbonati in quel modo, ho detto chiaramente che ci sono categorie che risparmiano, ma allo stesso tempo lo zapping videoludico esiste, e i servizi sicuramente lo incentivano. Io non sto dando per assodato che tutti gli abbonati non finiscano nulla, ho semplicemente assodato che il tempo di un essere umano è limitato e che sono scettico che avere un catalogo così ampio non entri in conflitto con le altre esigenze del gamer appassionato, finendo per creare un sovraccarico controproducente. 

Il punto del mio discorso è sempre stato l'utilità del rapporto investimento=tempo, partito da RDR2, e di fatto non ho concluso altro che un "chi sono io per sindacare". Ma allora non mi si rispondesse che lo zapping videoludico non esiste, visto che se siamo passati da "non è così" a "chi sono io per giudicare" implicitamente se ne ammette l'esistenza. Che ci siano X appassionati non cancella questo fenomeno, che ha potenzialmente un impatto negativo sull'industria. Il semplice fatto di paragonare videogiochi e Netflix mi fa accapponare la pelle in un certo senso.

Questo è già un discorso differente e un altro punto di vista di affrontare la questione;  è vero che i servizi non nascono in competizione con il modello di gaming tradizionale, ma è anche vero che l'industria viene plasmata dalle tendenze, ed è altrettanto vero che a loro volta certe tendenze sono spinte dall'industria stessa (come non sfugge ai più smaliziati).

I servizi in abbonamento sono figli della disperazione di MS, che li sta spingendo come non mai, e questo ha il potenziale di creare una tendenza, come è già stato per l'online a pagamento e per le microtransazioni, che sono passati da casi isolati a standard (in quanto visti come modelli redditizi). Il gamepass ora mi ricorda un po' il plus degli inizi, che era oggettivamente un'offerta tendenzialmente vantaggiosa, e poi sappiamo tutti com'è andata. Come hai detto bene il pass non potrà rimanere così, non sarebbe nemmeno tra gli interessi dei produttori. L'obiettivo di MS chiaramente non è fare presa solo sulla massa, ma anche prendere quanti più giocatori possibili, come tante scelte suggeriscono (tipo l'inclusione dei fp), con l'intento finale di rendere il pass uno standard. Visto che già adesso c'è chi lo professa come tale, il mio discorso nasce da legittima preoccupazione, facendo semplicemente ipotesi a lungo termine sul mercato. Basta avere un po' di lungimiranza per capire come e in quanti modi i servizi possono influenzare il mercato in senso negativo per gli appassionati. 
Ho detto che non esiste, scusa? Ma questo è a prescindere da un servizio in abbonamento. E non solo con i videogiochi. Per questo non capisco una critica del genere. Se mi parli delle scadenze strette, posso darti ragione, ma fino ad un certo punto. Perché il gioco puoi sempre comprarlo (e il Game Pass ti incentiva a farlo). Ma in generale, è falso che le uscite hanno pochi mesi. Ti faccio un esempio banalissimo:

Questi sono i giochi inseriti a giugno 2019:

ASTRONEER

Batman: Arkham Knight

Battle Chasers: Nightwar

Borderlands: The Handsome Collection

Bridge Constructor Portal

Everspace

Guacamelee! 2

Hollow Knight

Lichtspeer: Double Speer Edition

Metal Slug X

Metro Exodus

Momodora: Reverie Under the Moonlight

Moonlighter

Neon Chrome

Old Man's Journey

Riptide GP: Renegade

Riverbond

Shadow Tactics: Blades of the Shogun

Shenmue 1&2

Silence - The Whispered World 2

Smoke and Sacrifice

SteamWorld Dig 2

Supermarket Shriek

Thimbleweed Park

The Turing Test

Wizard of Legend

Di questi, sai quanti sono andati via? Borderlands, Lichspeer, Shenmue e Thimbleweed Park. Quindi, su 25 giochi inseriti 10 mesi fa, ne sono stati tolti 4 (e forse anche di recente, ma non mi va di fare una ricerca approfondita :rickds: ). Adesso, capisco le "preoccupazioni" e tutto, ma in quasi un anno presumo tu riesca a goderti un gioco di quella lista senza troppi patemi, no? Metro Exodus era uscito a febbraio 2019 ed era arrivato sul Game Pass a giugno. Hanno fatto zapping videoludico quelli che se lo sono giocati l'estate scorsa?

Questo giusto per sfatare il "mito" che i giochi rimangono per poco tempo. Magari sul Now, che infatti è indietro anni luce rispetto al Game Pass.

 
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Non ho etichettato tutti gli abbonati in quel modo, ho detto chiaramente che ci sono categorie che risparmiano, ma allo stesso tempo lo zapping videoludico esiste, e i servizi sicuramente lo incentivano. Io non sto dando per assodato che tutti gli abbonati non finiscano nulla, ho semplicemente assodato che il tempo di un essere umano è limitato e che sono scettico che avere un catalogo così ampio non entri in conflitto con le altre esigenze del gamer appassionato, finendo per creare un sovraccarico controproducente. 

Il punto del mio discorso è sempre stato l'utilità del rapporto investimento=tempo, partito da RDR2, e di fatto non ho concluso altro che un "chi sono io per sindacare". Ma allora non mi si rispondesse che lo zapping videoludico non esiste, visto che se siamo passati da "non è così" a "chi sono io per giudicare" implicitamente se ne ammette l'esistenza. Che ci siano X appassionati non cancella questo fenomeno, che ha potenzialmente un impatto negativo sull'industria. Il semplice fatto di paragonare videogiochi e Netflix mi fa accapponare la pelle in un certo senso.

Questo è già un discorso differente e un altro punto di vista di affrontare la questione;  è vero che i servizi non nascono in competizione con il modello di gaming tradizionale, ma è anche vero che l'industria viene plasmata dalle tendenze, ed è altrettanto vero che a loro volta certe tendenze sono spinte dall'industria stessa (come non sfugge ai più smaliziati).

I servizi in abbonamento sono figli della disperazione di MS, che li sta spingendo come non mai, e questo ha il potenziale di creare una tendenza, come è già stato per l'online a pagamento e per le microtransazioni, che sono passati da casi isolati a standard (in quanto visti come modelli redditizi). Il gamepass ora mi ricorda un po' il plus degli inizi, che era oggettivamente un'offerta tendenzialmente vantaggiosa, e poi sappiamo tutti com'è andata. Come hai detto bene il pass non potrà rimanere così, non sarebbe nemmeno tra gli interessi dei produttori. L'obiettivo di MS chiaramente non è fare presa solo sulla massa, ma anche prendere quanti più giocatori possibili, come tante scelte suggeriscono (tipo l'inclusione dei fp), con l'intento finale di rendere il pass uno standard. Visto che già adesso c'è chi lo professa come tale, il mio discorso nasce da legittima preoccupazione, facendo semplicemente ipotesi a lungo termine sul mercato. Basta avere un po' di lungimiranza per capire come e in quanti modi i servizi possono influenzare il mercato in senso negativo per gli appassionati. 
Il mercato sono i consumatori, per dire su PC il Digitale è diventato lo standard ma così facendo al D1 compri a 30 euro, trovi bundle di giochi che a conti fatto paghi 1 euro l'uno, migliaia di giochi recuperabili a 4 lire e via discorrendo, chiaro che in casi come questo il grosso del mercato si muove in quella direzione ma ci guadagnano di più TUTTI, al contrario su console con il digitale al prezzo del retail o quasi non potrà MAI essere lo standard e uguale succede con i servizi in abbonamento, certo se un giorno gli Andrea e gli Sparda faranno parte di una manipolo di sole 2000/3000 persone che vogliono comprare retail e/o edizioni da 90 euro mentre TUTTO il resto dell'utenza ( da gente che gioca un titolo l'anno fino a quelli che ne comprano 100 ) si sposterà sui servizi in abbonamente è ovvio che saremo messi da parte ma questo succederà solo ed unicamente il giorno che questo sistema diventerà tremendamente più goloso di oggi sia per noi che per chi i giochi li produce, insomma non pensiamo che MS gli dia gli stessi guadagni che prenderebbero vendendo una copia retail per ogni volta che il gioco viene scaricato quindi loro per primi non potranno mai accantonare il retail e/o la vendita a favore di un modello ad abbonamento, per assurdo la qualità/convenienza di tale servizio dovrà salire ancora molto più in alto rispetto ad oggi ( per raggiungere picchi simili al DD su PC preso ad esempio prima ) prima di contare realmente qualcosa, in sostanza le due cose non possono coincidere, o il servizio migliora esponenzialmente per tutti e soppianta il retail o se peggiora/rimane questo ( ripeto, sia per noi che per le SH ) non lo potrà mai fare , detto ciò in ogni caso parliamo di scenari distanti decine di anni quindi a conti fatti per noi non sarà un problema in ogni caso :asd:

 
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Provare un gioco per vedere se aggrada, dropparlo in caso contrario e cercare qualcosa di più consono ai propri gusti, è da considerarsi zapping? 

Perché io ho provato x giochi, li ho messi in pausa, e li ho rigiocati appena avuto il tempo per farlo. :sisi:
Per il mio modo di giocare sì, perché l'appassionato oggi volendo avrebbe tanti metodi per trovare qualcosa di consono ai propri gusti. Ma l'errore è pensare che io parli da una posizione di superiorità, io ho parlato a partire dalla mia esperienza (di cui ho fornito numerosi esempi in vari post), e ne parlo perché mi sono sentito in quel modo e l'ho trovato un modo di vivere il gaming che non lascia il tempo di approndire i giochi a dovere e porta a spendere denaro più impulsivamente, per cui oggi la penso così; certamente non potrei offendere le persone per un comportamento che mi ha riguardato in prima persona :asd:  

Ho detto che non esiste, scusa? Ma questo è a prescindere da un servizio in abbonamento. E non solo con i videogiochi. Per questo non capisco una critica del genere. Se mi parli delle scadenze strette, posso darti ragione, ma fino ad un certo punto. Perché il gioco puoi sempre comprarlo (e il Game Pass ti incentiva a farlo). Ma in generale, è falso che le uscite hanno pochi mesi. Ti faccio un esempio banalissimo:

Di questi, sai quanti sono andati via? Borderlands, Lichspeer, Shenmue e Thimbleweed Park. Quindi, su 25 giochi inseriti 10 mesi fa, ne sono stati tolti 4 (e forse anche di recente, ma non mi va di fare una ricerca approfondita :rickds: ). Adesso, capisco le "preoccupazioni" e tutto, ma in quasi un anno presumo tu riesca a goderti un gioco di quella lista senza troppi patemi, no? Metro Exodus era uscito a febbraio 2019 ed era arrivato sul Game Pass a giugno. Hanno fatto zapping videoludico quelli che se lo sono giocati l'estate scorsa?

Questo giusto per sfatare il "mito" che i giochi rimangono per poco tempo. Magari sul Now, che i fatti è indietro anni luce rispetto al Game Pass.
Ma io non ho mai detto che i giochi rimangono per poco tempo, o meglio, ne ho fatto una questione di proporzioni: in proporzione per RDR2 6 mesi sarebbero "poco" tempo per dire. Ma più che dimostrare questo mi interessava mettere l'accento sulle modalità di fruizione dei giochi sui servizi, che è quello che mi causa personalmente fastidio.

Sul Now poi sfondi una porta aperta con me visto che penso sia melma :asd:

 
I giochi a tempo limitato non sono un "mito" neanche sul Pass, c'è proprio adesso GTAV che dopo 3 mesi è già uscito dal catalogo, una miseria per un gioco così ampio e una componente online così importante. Vedremo adesso RDR2 quanto durerà

Il Now è messo peggio lato "titoli marquee" senza dubbio, ma al contempo tutto il resto del catalogo (più del 90% dei titoli) è sul servizio permanentemente.

Oltretutto si continuano ad ignorare i due punti che ho scritto due volte già e continuerò a ripetere nonostante le agili dribblate per non parlarne:

1- Non è detto una persona possa iniziare un titolo nel momento stesso in cui viene aggiunto sul Pass/Now, quindi i mesi di disponibilità sul servizio non equivalgono necessariamente al tempo concreto che uno ha a disposizione per finirli

2- Non tutti sono abbonati nel momento in cui un titolo viene aggiunto, molti si abbonano strada facendo e anche dopo mesi dall'aggiunta di un titolo. Il fatto che non vi sia una data di scadenza sul Pass, ma solo un preavviso di due settimane, è estremamente limitante per persone che si abbonano a periodi alterni o comunque non subito (come farei io ad esempio, non essendo assolutamente interessato a vincolarmi con abbonamenti annuali a servizi di questo tipo)

Come sempre ci si concentra soltanto sullo scenario "ideale", senza considerare tutti i problemi concreti di fruizione che possono venire in evidenza con servizi di questo tipo, soprattutto se gestiti in questo modo (tempi medio-brevi, date di scadenza nascoste fino all'ultimo momento). Poi però non ci si fa remore, dall'altra parte, a evocare gli scenari più catastrofisti per sminuire la distribuzione retail, tipo la scemenza che senza internet il disco sia inutile o che tra 50 anni diverrà inutilizzabile :asd:

 
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Il mercato sono i consumatori, per dire su PC il Digitale è diventato lo standard ma così facendo al D1 compri a 30 euro, trovi bundle di giochi che a conti fatto paghi 1 euro l'uno, migliaia di giochi recuperabili a 4 lire e via discorrendo, chiaro che in casi come questo il grosso del mercato si muove in quella direzione ma ci guadagnano di più TUTTI, al contrario su console con il digitale al prezzo del retail o quasi non potrà MAI essere lo standard e uguale succede con i servizi in abbonamento, certo se un giorno gli Andrea e gli Sparda faranno parte di una manipolo di sole 2000/3000 persone che vogliono comprare retail e/o edizioni da 90 euro mentre TUTTO il resto dell'utenza ( da gente che gioca un titolo l'anno fino a quelli che ne comprano 100 ) si sposterà sui servizi in abbonamente è ovvio che saremo messi da parte ma questo succederà solo ed unicamente il giorno che questo sistema diventerà tremendamente più goloso di oggi sia per noi che per chi i giochi li produce, insomma non pensiamo che MS gli dia gli stessiguadagni che prenderebbero vendendo una copia retail per ogni volta che il gioco viene scaricato quindi loro per primi non potranno mai accantonare il retail e/o la vendita a favore di un modello ad abbonamento, per assurdo la qualità/convenienza di tale servizio dovrà salire ancora molto più in alto rispetto ad oggi ( per raggiungere picchi simili DD su PC preso ad esempio prima ) prima di contare realmente, in sostanza le due cose non possono coincidere,o il servizio migliora per tutti e soppianta il retail o se peggiora/rimane questo ( ripeto, sia per noi che per le SH ) non lo potrà mai fare , detto ciò in ogni caso parliamo di scenari distanti decine di anni quindi a conti fatti per noi non sarà un problema in ogni caso :asd:
Sì ovviamente si fa per parlare, allo stato attuale i servizi restano confinati in una posizione ben specifica che non minaccia minimamente il mercato retail, nè tantomeno il digitale su console, però ad esempio un rischio concreto nemmeno troppo distante nel tempo può essere quello di influenzare la struttura di giochi concepiti appositamente per il pass & affini. Comunque lo ribadisco ovviamente, siamo nel campo della pura speculazione :asd:

 
Per il mio modo di giocare sì, perché l'appassionato oggi volendo avrebbe tanti metodi per trovare qualcosa di consono ai propri gusti. Ma l'errore è pensare che io parli da una posizione di superiorità, io ho parlato a partire dalla mia esperienza (di cui ho fornito numerosi esempi in vari post), e ne parlo perché mi sono sentito in quel modo e l'ho trovato un modo di vivere il gaming che non lascia il tempo di approndire i giochi a dovere e porta a spendere denaro più impulsivamente, per cui oggi la penso così; certamente non potrei offendere le persone per un comportamento che mi ha riguardato in prima persona :asd:  

Ma io non ho mai detto che i giochi rimangono per poco tempo, o meglio, ne ho fatto una questione di proporzioni: in proporzione per RDR2 6 mesi sarebbero "poco" tempo per dire. Ma più che dimostrare questo mi interessava mettere l'accento sulle modalità di fruizione dei giochi sui servizi, che è quello che mi causa personalmente fastidio.

Sul Now poi sfondi una porta aperta con me visto che penso sia melma :asd:
Dipende da quanto giochi e cosa. 6 mesi dedicati ad un solo gioco sono sufficienti dai  :asd:  capirei il discorso per un Persona che mi pare di sola storia ne richieda un centinaio. Personalmente, a parte titolo online, è difficile possa portare un single player tutto quel tempo, nemmeno nei periodi più liberi o quando avevo 16 anni. Però qua entriamo nel soggettivo

 
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Provare un gioco per vedere se aggrada, dropparlo in caso contrario e cercare qualcosa di più consono ai propri gusti, è da considerarsi zapping? 
Beh, la definizione di "zapping" che leggo da wikipedia mi pare proprio questa :asd:

Lo zapping] è, nel linguaggio comune, un modo di guardare la televisione che consiste nel cambiare in continuazione canale, spesso molto velocemente, per trovare un programma interessante per il telespettatore.

 
Dipende da quanto giochi e cosa. 6 mesi dedicati ad un solo gioco sono sufficienti dai  :asd:  capirei il discorso per un Persona che mi pare di sola storia ne richieda un centinaio. Personalmente, a parte titolo online, è difficile possa portare un single player tutto quel tempo, nemmeno nei periodi più liberi o quando avevo 16 anni. Però qua entriamo nel soggettivco
In senso assoluto sì, ma (come faceva anche notare Giamast) questo dando per scontato che:

1- uno si metta su RDR2 il giorno stesso della sua uscita o comunque nel primo periodo

2- che il gioco lo prenda subito e ci giochi costantemente

3- che sia al corrente della scadenza

e si tratta comunque di un gioco impegnativo che assorbe un certo grado di attenzione, e toglie quindi tempo al resto del catalogo, proprio il tipo di gioco che io rimanderei.

Cioè in teoria è fantastico avere un gioco simile in un servizio con un tale potenziale di accessibilità, in pratica trovo la sentenza della scadenza molto più limitante per la fruizione di quanto non lo sia in senso puramente pratico, ma questo vale anche per i giochi "regalati" con il plus, che maledico ogni giorno a causa della postilla "se cessi l'abbonamento potresti perdere i giochi". Questa cosa non mi ha incentivato a finirli prima, me li ha fatti mettere da parte per dare la precedenza (ovviamente) a giochi per i quali avevo speso soldi, e dei giochi più grossi del plus alla fine non ho giocato quasi niente. Col senno di poi, mi sono detto che un guadagno che all'apparenza mi aveva fatto piacere (perché comunque ho avuto "gratis" alcuni giochi che mi interessavano) nella realtà si era tradotto davvero in poca cosa.

 
Sì ovviamente si fa per parlare, allo stato attuale i servizi restano confinati in una posizione ben specifica che non minaccia minimamente il mercato retail, nè tantomeno il digitale su console, però ad esempio un rischio concreto nemmeno troppo distante nel tempo può essere quello di influenzare la struttura di giochi concepiti appositamente per il pass & affini. Comunque lo ribadisco ovviamente, siamo nel campo della pura speculazione :asd:
Be' certo questo potrebbe succedere ma a quel punto il comprare piuttosto che il noleggiare dovrà avere la stessa utilità che oggi ha l'acquistare una custodia da 10c con dentro un disco ( che molto probabilmente neanche puoi usare visto che i lettori nessuno li installa più ) al triplo del prezzo rispetto a quanto pagheresti una Key digitale cioè assolutamente nessuna, personalmente penso che se un giorno avverrà questa transizione tra acquisto/noleggio dovrà essere talmente conveniente/naturale da renderla la scelta ovvia per tutti senza la minima imposizione  :sisi:

 
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I giochi a tempo limitato non sono un "mito" neanche sul Pass, c'è proprio adesso GTAV che dopo 3 mesi è già uscito dal catalogo, una miseria per un gioco così ampio e una componente online così importante. Vedremo adesso RDR2 quanto durerà

Il Now è messo peggio lato "titoli marquee" senza dubbio, ma al contempo tutto il resto del catalogo (più del 90% dei titoli) è sul servizio permanentemente.

Oltretutto si continuano ad ignorare i due punti che ho scritto due volte già e continuerò a ripetere nonostante le agili dribblate per non parlarne:

1- Non è detto una persona possa iniziare un titolo nel momento stesso in cui viene aggiunto sul Pass/Now, quindi i mesi di disponibilità sul servizio non equivalgono necessariamente al tempo concreto che uno ha a disposizione per finirli

2- Non tutti sono abbonati nel momento in cui un titolo viene aggiunto, molti si abbonano strada facendo e anche dopo mesi dall'aggiunta di un titolo. Il fatto che non vi sia una data di scadenza sul Pass, ma solo un preavviso di due settimane, è estremamente limitante per persone che si abbonano a periodi alterni o comunque non subito (come farei io ad esempio, non essendo assolutamente interessato a vincolarmi con abbonamenti annuali a servizi di questo tipo)

Come sempre ci si concentra soltanto sullo scenario "ideale", senza considerare tutti i problemi concreti di fruizione che possono venire in evidenza con servizi di questo tipo, soprattutto se gestiti in questo modo (tempi medio-brevi, date di scadenza nascoste fino all'ultimo momento). Poi però non ci si fa remore, dall'altra parte, a evocare gli scenari più catastrofisti per sminuire la distribuzione retail, tipo la scemenza che senza internet il disco sia inutile o che tra 50 anni diverrà inutilizzabile :asd:
Peccato che non sia una scemenza :asd:  Senza internet non potrei giocare all'ultimo Call of Duty, per esempio. Così come tutti quei giochi Switch che nonostante la cassetta richiedano un download aggiuntivo. E si andrà sempre più verso questa direzione dal momento che il peso dei giochi aumenterà. E non tutti vorranno fare come Rockstar che ti mette due Blu Ray nella confezione. Questo è un rischio concreto, che vediamo già oggi. E ovviamente lascio perdere tutta la questione patch/bug/Dlc, che sul disco non ci sono per ovvi motivi.

E no, hai portato ad esempio un gioco stabilendo che sia la norma, dimostrando di non conoscere il servizio e di quale sia la media dei giochi che vengono rilasciati mensilmente e quanto tempo ci rimangono. Gli esempi che porti potrebbero anche essere giusti, ma ovviamente non citi altri casi :asd:  Posso non essere abbonato al servizio e abbonarmi proprio perché quel mese esce quel gioco X che voglio giocare, risparmiando se volessi prenderlo in retail. Esattamente come avviene per Netflix o qualsiasi altro servizio di streaming: c'è chi è sempre abbonato, ma c'è chi si abbona solo quando esce quel determinato titolo o film che gli interessa. Con Netflix ho riattivato l'abbonamento per The Witcher, BCS e La Casa di Carta, tanto per fare un esempio banalissimo. E c'è chi il 7 maggio si abbonerà al Game Pass perché non voleva spendere 40 euro per RDR2 per mille motivi (costa troppo, lo vuole in DD, non lo convince al 100%) che nessuno può stabilire a priori. Se non in modo pregiudizievole.

In senso assoluto sì, ma (come faceva anche notare Giamast) questo dando per scontato che:

1- uno si metta su RDR2 il giorno stesso della sua uscita o comunque nel primo periodo

2- che il gioco lo prenda subito e ci giochi costantemente

3- che sia al corrente della scadenza

e si tratta comunque di un gioco impegnativo che assorbe un certo grado di attenzione, e toglie quindi tempo al resto del catalogo, proprio il tipo di gioco che io rimanderei.

Cioè in teoria è fantastico avere un gioco simile in un servizio con un tale potenziale di accessibilità, in pratica trovo la sentenza della scadenza molto più limitante per la fruizione di quanto non lo sia in senso puramente pratico, ma questo vale anche per i giochi "regalati" con il plus, che maledico ogni giorno a causa della postilla "se cessi l'abbonamento potresti perdere i giochi". Questa cosa non mi ha incentivato a finirli prima, me li ha fatti mettere da parte per dare la precedenza (ovviamente) a giochi per i quali avevo speso soldi, e dei giochi più grossi del plus alla fine non ho giocato quasi niente. Col senno di poi, mi sono detto che un guadagno che all'apparenza mi aveva fatto piacere (perché comunque ho avuto "gratis" alcuni giochi che mi interessavano) nella realtà si era tradotto davvero in poca cosa.
Si ma non è che sei costretto a giocare ogni qual volta esce un gioco nuovo sul Game Pass.

Non ti sto dicendo che non c'è chi fa il seguente ragionamento: "Oh cazz, hanno messo RDR2, vabbè ora metto in pausa tutto il resto e me lo gioco". Perché è un ragionamento che si fa anche a prescindere dal Game Pass: quanti avranno messo in pausa Doom o Re3 per giocarsi FF7? Ma anche uno scenario del tipo che trovi un gioco a poco prezzo, lo provi e ti cattura, e metti in pausa tutto il resto.

Il Game Pass accentua questo meccanismo? Secondo me no, perché i giochi restano tanto tempo nel catalogo. Però non dico che non possa farlo. Ma il punto è che per me lamentarsi della scadenza non ha senso. Tolti i giochi XGS, tutti gli altri sono destinati ad uscire dal catalogo, prima o poi. Ma avete idea di quanto sarebbe praticamente insostenibile per Microsoft avere un RDR2 fisso a vita? Non è profittevole per loro una roba del genere, e per forza di cose si scende a compromessi. Ma a fronte di quello che ti permette di giocare, è un compromesso più che accettabile. Il "punto di forza" del Now era che i giochi non uscissero dal catalogo. Ma a conti fatti, Sony ha rivisto la strategia, mettendo titoli più recenti (Spiderman, GOW, Control, Persona 5) a tempo, esattamente come il Game Pass. Perché quello della scadenza, come ho già scritto prima, è un non problema nel momento in cui il gioco puoi sempre recuperarlo in un secondo momento o comprarlo sempre in sconto fin quando sei abbonato al Game Pass.

 
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Quindi la risposta è sì.  :ahsisi:

Non ci vedo nulla di male piuttosto che brasarmi le palle su un gioco che non mi piace. 
Nessuno ha detto che c'è qualcosa di male, visto che ognuno gioca e si diverte come meglio preferisce :asd:

Più che altro servizi come questo tendono ad esasperare una fruizione del media di questo tipo, visto che a differenza degli acquisti normali (dove solitamente devi scegliere su cosa spendere un certo quantitativo di soldi), qui con una spesa unica e in genere modesta, hai accesso subito ad un catalogo estremamente ampio di titoli, non scelti da te e per tempistiche sempre non scelte da te. Quindi il fatto che uno faccia zapping per trovare qualcosa di proprio gusto è un qualcosa di più probabile, rispetto magari all'acquisto tradizionale di un gioco scelto a priori da te

Oltretutto ci sarebbe poi tutto un discorso da fare su come una fruizione più disinteressata dei giochi e la necessità di avere costantemente un catalogo aggiornato di titoli per favorire lo zapping sia alla base di servizi ad abbonamento di questo tipo, possano poi influenzare lo sviluppo dei giochi. Senza andare a pescare troppo fuori dal recinto videoludico parlando di Netflix, ma mi pare che la stessa Microsoft abbia palesato la propria volontà di voler garantire un apporto costante di nuovi titoli sul GamePass e di certo un modello di questo tipo si scontra la concezione moderna di AAA (che tipicamente richiede, almeno, dai 3 ai 4 anni di sviluppo nelle ipotesi più ottimistiche). Ma è un discorso troppo lungo e complesso, oltre che già affrontato, quindi magari lo rimandiamo a più avanti, quando cominceremo a vedere con l'arrivo della next-gen come gestiranno le cose sia Microsoft che Sony con i rispettivi servizi

 
Nessuno ha detto che c'è qualcosa di male, visto che ognuno gioca e si diverte come meglio preferisce :asd:

Più che altro servizi come questo tendono ad esasperare una fruizione del media di questo tipo, visto che a differenza degli acquisti normali (dove solitamente devi scegliere su cosa spendere un certo quantitativo di soldi), qui con una spesa unica e in genere modesta, hai accesso subito ad un catalogo estremamente ampio di titoli, non scelti da te e per tempistiche sempre non scelte da te. Quindi il fatto che uno faccia zapping per trovare qualcosa di proprio gusto è un qualcosa di più probabile, rispetto magari all'acquisto tradizionale di un gioco scelto a priori da te

Oltretutto ci sarebbe poi tutto un discorso da fare su come una fruizione più disinteressata dei giochi e la necessità di avere costantemente un catalogo aggiornato di titoli per favorire lo zapping sia alla base di servizi ad abbonamento di questo tipo, possano poi influenzare lo sviluppo dei giochi. Senza andare a pescare troppo fuori dal recinto videoludico parlando di Netflix, ma mi pare che la stessa Microsoft abbia palesato la propria volontà di voler garantire un apporto costante di nuovi titoli sul GamePass e di certo un modello di questo tipo si scontra la concezione moderna di AAA (che tipicamente richiede, almeno, dai 3 ai 4 anni di sviluppo nelle ipotesi più ottimistiche). Ma è un discorso troppo lungo e complesso, oltre che già affrontato, quindi magari lo rimandiamo a più avanti, quando cominceremo a vedere con l'arrivo della next-gen come gestiranno le cose sia Microsoft che Sony con i rispettivi servizi
Discorso lungo, complesso e con basi veramente "basse" per poterlo affrontare seriamente. (nel senso che se vogliono avere una ventina di studi un motivo ci sarà) 

 
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