Non so se li hai visti ma mi vengono in mente I soliti ignoti, Divorzio all'italiana, Io la conoscevo bene e C'eravamo tanto amati; molto belli tutti e quattro.
Non so se li hai visti ma mi vengono in mente I soliti ignoti, Divorzio all'italiana, Io la conoscevo bene e C'eravamo tanto amati; molto belli tutti e quattro.
Mi è piaciuto come è stata affrontata la sessualità e il rapporto tra di loro, gli attori sono bravi. Il film pecca però di un eccessivo buonismo difficile da mandar giù.
Solo gli amanti sopravvivono
Uno dei più bei film sui vampiri che abbia mai visto. Bellissima l'idea di renderli amanti, quasi custodi, dell'arte e in certo senso di quei valori che gli "zombie" non hanno più. Jarmusch fa un lavoro eccellente e Hiddlston e Swinton sono fighissimi.
Bello ma i flashback dovevano essere ripensati completamente. C'è un ragazzino traumatizzato che scappa da una setta, fa amicizie, un sacco di incontri random, e cerca di ricostruire la sua famiglia. I flashback sui traumi sono superflui e sterilizzano la narrazione del presente che già soffre di episodicità.
Terrence Malick firma una storia vera ambientata tra il 1939 e il 1943, una storia che inaspettatamente è raccontata in maniera lineare
A parte la linearità, la regia di Malick ricalca quella dei precedenti lavori, quindi a chi son piaciuti probabilmente piacerà anche questo
Non si capisce bene l'intenzione del regista, così come non si capisce il pensiero del protagonista del film che, come il film stesso, è molto enigmatico, nel senso che la sua "mente" non ci viene illustrata e quindi è difficile capire cosa circola lì dentro
Una cosa che non m'è piaciuta è che ci sono parecchi discorsi filosofeggianti dove potrebbero non esserci, anche perché di alcuni non si capisce molto, mentre non li mette dove ci starebbero bene
Come han detto su BadTaste, il cartello finale è meglio di tutto il film
La recitazione è comunque molto buona, il protagonista fa un buon lavoro
Menzione d'onore a montaggio e colonna sonora, oltre che alla ricreazione dei primi anni '40
Altra menzione speciale agli interpreti del vescovo e del giudice poiché sono deceduti durante la post-produzione
L'immensità della Notte
Film dell'anno scorso, arrivato in Italia grazie a Prime Video quest'anno (credo)
Un film che, come ho letto in rete, anch'io definirei di fantascienza radiofonica, perché è di questo che si tratta: un film sci-fi che potrebbe vivere come podcast
Ma podcast non è e i registi lo sanno, infatti formano una crew che lavora bene e che trova i punti forti nel montaggio e nella colonna sonora, su cui è stato fatto un lavoro quasi eccellente
Anche la regia stessa è molto molto buona, i piani sequenza sono ben girati e le inquadrature, così come i movimenti di macchina, tengono accesa l'attenzione molto più della trama, che invece è soporifera
Direi che ho detto tutto, provate a darci un'occhiata, mal che vada vi addormentate
Un Lungo Viaggio nella Notte
Noir cinese molto interessante, uscito in patria nel 2018 e da noi il 30 Luglio
Anche in questo caso abbiamo piani sequenza usati molto bene e una buonissima colonna sonora
Il regista sfrutta fotografia, montaggio e scenografia (e meno male che qualcuno le sfrutta a dovere) per rafforzare la resa del suo intento, ovvero emulare una sorta di viaggio interiore, nell'anima e nei ricordi
Seconda metà molto molto molto interessante:
il personaggio principale entra in un cinema per vedere un film in 3D e si addormenta
per noi il film proiettato diventa la proiezione dei suoi ricordi e soprattutto sogni
e dato che lui è l'enunciatore di queste immagini, la seconda metà è praticamente un film sognato mentre si guardava un film
Ho letto che nei cinema cinesi tutta la seconda parte diventa in 3D, mentre da noi no e ciò fa perdere un po' quell'effetto
Jarhead (Sam Mendes). Film che mostra un lato particolare della guerra, quello dell'attesa. Negli ultimi 30-40 minuti migliora nettamente, specie lato visivo.
The Prestige di Christopher Nolan. Era da parecchio che lo volevo rivedere dal momento che dalla storia ricordavo veramente poco se non il plot twist finale. Come al solito Nolan è un maestro a costruire thriller dagli argomenti più vari, in questo caso l'illusionismo, e a intricare il più possibile la linea temporale per costruire la tensione.
Toy Story 4 di Josh Cooley. Un sequel non necessario, ma comunque godibilissimo. Ottima chiusura per Woody.
Favolacce (Damiano e Fabio D'Innocenzo). Più che periferia di Roma, sembra un mix tra l'America redneck e l'URSS. L'ho trovato un film di cattivo gusto, specie nella prima ora. Riesce a farsi interessante per 5 minuti, poi la risolvono (o meglio, non la risolvono) in modo alquanto incongruo.
Ip Man 4
Ultimo capitolo dei film sulla vita del maestro di arti marziali.
I combattimenti (dei cinesi) sono sempre da sbavo e Donnie Yen è fantastico ancora una volta. Il film ahimè l'ho trovato un po' troppo "propagandistico" come fu Rocky IV a suo tempo, con i karateka americani cattivoni ultra palestrati e razzisti che perseguitano i cinesi serviti con contorno di scolaretti bulli, ed oggi con i tempi che corrono tra le due nazioni, mi domando se non sia tutto voluto.
Arrivati alla fine del film, se si conosce un minimo la vita del maestro, ci si rende conto che non si è dato il giusto omaggio al personaggio e invece di narrare il suo ultimo periodo di vita si è preferito fare un film di combattimenti.
Questa trilogia è diseducativa secondo me. Il terzo capitolo lascia da parte la magicosità del primo, i dubbi sul committement del secondo, e passa alla lite infinita con decine di argomenti mai davvero sviluppati. Le relazioni non sono tutto un problema di comunicazione come viene lasciato "sottintendere" senza sosta. E' pericoloso suggerire alle persone che tutto si debba sempre risolvere in tarallucci e vino. Vengono estrapolate scene dalla vita quotidiane, stereotipandole al massimo per renderle di più facile identificazione, e allo stesso tempo scartandole per farne un punto teorico successivo che manca di rispetto a quelle scene stesse.
A vedere solo robe del genere le separazioni non le si potrà accettare mai e al massimo finirà tutto con un "ma mi ama o non mi ama".
Pietà.
Black Christmas, Clark
Molto bello. Una grande casa in una piccola cittadina e un assassino. Ingabbiamento narrativo davvero impercettibile, molto molto fluido.
Fincher e Sorkin sulla nascita di Facebook in un film davvero ben riuscito
I punti di forza, oltre che nella regia e nella sceneggiatura, sono sicuramente la colonna sonora ed il montaggio, particolarmente intelligenti e ben resi
Buone le interpretazioni di tutto il cast, con particolare nota di merito ad Eisenberg, che per quanto non mi piaccia ha fatto davvero un buon lavoro, e Garfield, che però sarà sempre battezzato come spiderman nonostante abbia fatto altre buone interpretazioni
Visione consigliata
Cosmopolis
Cronenberg adatta il romanzo di DeLillo e lo fa bene
E' un film che va visto con voglia perché ritmo e tematiche non sono proprio leggeri e arrivato alla fine io mi ero pure già dimenticato delle parti
Pattinson non fa una brutta interpretazione, non sarà ai livelli di Lighthouse o Good Time, ma non è male
Inoltre è molto Bruce Wayne in questo ruolo, adesso ho capito da dov'è venuta l'ispirazione a Reeves
Il comparto tecnico è composto da un buona sezione trucco, acconciature, colonna sonora e montaggio e da una mediocre sezione scenografia e fotografia; nel complesso dimenticabile
Il film mi ha fatto venire in mente Margin Call, anche se non si assomigliano molto, e nonostante quest'ultimo abbia una messa in scena peggiore, l'ho preferito al film di Cronenberg
La scena del ballo in cui arriva dentro il cinema è davvero emozionante. Film tagliato in modo talmente rigoroso che le due ore sembrano passare troppo veloci.
Ragazzi qualche tempo fa su imdb vidi la pubblicità/promo di un film che non riesco a trovare: la trama, per quanto mi possa ricordare, era che c'erano questa squadra di maghi o una scuola o qualcosa tipo "lega dei giovani straordinari". In copertina c'era questa tizia mora inclinata a 30° con vestito turchese/marrone stile vittoriano moderno.
Secondo film del regista Antonio Padovan, che non mi ispira moltissimo
Una sorta di favola odierna con al centro due fratellastri, con il maggiore che attraversa mezza italia per aiutare il minore, ritenuto un folle
A livello tecnico è un buon film, fotografia interessante, effetti visivi sopra la medie dei film nostrani, colonna sonora azzeccata e scenografia curata; solo montaggio e sonoro lasciano un po' a desiderare
L'interpretazione dei due protagonisti, Fresi e Battiston, è molto buona
Note dolenti la scrittura (a volte il ritmo rallenta inutilmente, altre volte ci viene ripetuto qualcosa di appena visto, altre volte ci sono scene inutili) e la regia (a tratti discreta, altre volte sembra perfino amatoriale)
Nel complesso io vi consiglio una visione, mi è piaciuto comunque di più di Favolacce, però non m'ha entusiasmato
Volevo Nascondermi
Elio Germano è Antonio Ligabue in un film di Giorgio Diritti
Partiamo coi pregi maggiori: trucco, sceneggiatura e l'interpretazione del protagonista
Il resto è abbastanza nella media: colonna sonora dimenticabile e regia mediocre
Si segue volentieri e tratta bene i suoi contenuti, sebbene lasci quel senso di incompletezza generica
La resa finale è migliore del film di cui ho parlato sopra, però quello l'ho trovato più ispirato e meno scontato
Anche questo m'è piaciuto più di Favolacce, quindi consiglio una visione
Le colline hanno gli occhi (Wes Craven). Non mi ha fatto impazzire, un pò troppo lento nella parte centrale, ho tifato Bestia dal primo minuto. Invecchiato un pò malamente, magari il remake di Aja riesce ad essere un pò più coinvolgente.