La generosità di Rino Gattuso è nota a tutti. Sia quando vestiva la maglia del Milan e della Nazionale (è un campione del mondo a Germania 2006) sia da quando ha iniziato la carriera di allenatore in Svizzera, al Sion, nel 2013.
Adesso è in Croazia ed è il tecnico dell’Hajduk Spalato e anche qui ha dimostrato di possedere un cuore d’oro. La sua avventura non è iniziata nel migliore dei modi, con l’eliminazione nei playoff di Conference League contro gli slovacchi del Ruzemberok, ma è riuscito a riscattarsi in campionato. Infatti, l’Hajduk Spalato non ha mai perso dopo sei giornate con un bilancio di quattro vittorie e due pareggi e in questo momento di trova in testa alla classifica in compagnia del Rijeka (Fiume).
Ed ecco la generosità di Rino: la sua squadra venerdì, nell’ultima giornata di campionato, ha vinto il derby contro la Dinamo Zagabria grazie al gol dell’ex interista Livaja (1-0). E Gattuso cosa ha fatto? Ha ordinato 35 iPhone 16, l’ultimo modello lanciato dall’azienda di Cupertino. Così nei prossimi giorni ogni giocatore e membro dello staff riceverà il regalo di Rino, che in totale ha speso quasi 40mila euro. Come detto, l’ex centrocampista rossonero non è nuovo ad atti di generosità.
Quando nel 2014 allenava in Grecia, all’Ofi Creta, dopo le sue dimissioni decise di pagare personalmente gli stipendi ai giocatori (circa 50mila euro), mentre a Pisa nel biennio 2015-2017 comprava le casse d’acqua per i giocatori. Finita qui? Macché. Nel maggio 2019, quando disse addio al Milan, rifiutò la sua buona uscita per permettere l’intero pagamento delle 24 mensilità del suo staff.
Infine, a Napoli. Durante la prima ondata di Covid, scelse rinunciare allo stipendio per permettere al club di pagare staff e magazzinieri. Adesso è toccato ai suoi calciatori in Croazia conoscere la generosità di Gattuso. Che in panchina a Spalato si sta togliendo delle belle soddisfazioni. E all’Hajduk ora sembra essere tornato il sereno dopo l’addio burrascoso del d.s. Nikola Kalinic (ex centravanti che in Italia ha indossato le maglie di Fiorentina, Milan, Roma e Verona), avvenuto il 10 settembre, in polemica con la società per alcune scelte di mercato.