Riflessione 2023 fra i migliori anni di sempre?

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Comunque ad ogni grande uscita sento subito parlare di gioco della decade, era successo con ER, con Zelda TotK, ora il nuovo profetizzato è Starfield.

Vedremo adesso quanto Starfield influenzerà il mondo dei wrpg e sopratutto sul lato esplorativo e immersivo.
Più che sul lato strettamente rpg, Starfield potrà essere il collante tra gli space sim, gli rpg e gli openworld-esplorativi.
Poi, anche qui, manca pochissimo.
 
Più che sul lato strettamente rpg, Starfield potrà essere il collante tra gli space sim, gli rpg e gli openworld-esplorativi.
Poi, anche qui, manca pochissimo.
Si anche perchè a livello di Space Sim chi può competere con lui al momento? Parlo di recente

Proprio ieri leggevo ancora di Star Citizen
 
Più che sul lato strettamente rpg, Starfield potrà essere il collante tra gli space sim, gli rpg e gli openworld-esplorativi.
Poi, anche qui, manca pochissimo.
Madonna mod in cielo, mod a terra, pianeti con storie nuove e originali :ahsn:
E nessun limite arcaico come i 32 bit di skyrim risolto con la special ma il grosso di mod era già fatto.
Poi se si mettono i SureAI
Food Porn GIF
 
Si anche perchè a livello di Space Sim chi può competere con lui al momento? Parlo di recente

Proprio ieri leggevo ancora di Star Citizen
Come space sim le prenderebbe da giochi vecchi anni viste le funzioni che mancano. Ma non sarebbe neanche giusto fargliene una colpa visto che non è tra le intenzioni degli sviluppatori.
Toccherà ai modder intervenire per chi cerca quel tipo di esperienza.
 
Come space sim le prenderebbe da giochi vecchi anni viste le funzioni che mancano. Ma non sarebbe neanche giusto fargliene una colpa visto che non è tra le intenzioni degli sviluppatori.
Toccherà ai modder intervenire per chi cerca quel tipo di esperienza.
Si ma parlavo di prodotti recenti

Non so le mancanze, ma di pro qui hai tutti i sistemi di gioco, funzionalità, trama, NPC ecc. made in bethesda :sisi:
 
Ultima modifica:
Si ma parlavo di prodotti recenti

Non so le mancanze, ma di pro qui hai tutti i sistemi, funzionalità, trama, NPC ecc. made in bethesda :sisi:
Tanto per cominciare non puoi controllare lo shuttle in fase di decollo e atterraggio. Già questo basta per perdere il titolo di "simulatore". :asd:
Ma ripeto, non ne faccio una colpa al gioco: Bethesda ha creato un RPG, non uno space-sim. Se vorrà sarà la community a trasformare il gioco aggiungendo quel che manca.
 
sposo la parte finale del tuo discorso, cui aggiungerei qualcosa.
un gioco può di suo portare delle novità ma non risultare innovativo per il medium, che per i più svariati motivi potrebbe non far sue, almeno in parte, queste novità.

Ma si infatti, Certi giochi possono non essere seminali o innovativi, ma comunque essere importanti o presi a modello, facendo un esempio, su cui alcuni potrebbero non essere d'accordo, dico per esempio GOW 2018, che ho rivisto proprio oggi nel gameplay che hanno rilasciato di Banishers, dei Dontnod. :sisi:

poi è vero che nella discussione ci siamo perlopiù concentrati sul nuovo millennio, se non proprio sugli ultimissimi anni, e gli accenni al passato più o meno remoto non sono stati tantissimi.
detto questo, se il campo di battaglia è l'intera storia del videogioco e dei giochi si pesa molto l'impatto innovativo, certe annate partono con un notevolissimo, se non proprio incolmabile, vantaggio dato dalle possibilità aperte da salti tecnologici che ora non sono più possibili.
o anche solo dal fatto che si era agli albori...

Beh consideriamo che più andiamo indietro e meno c'è infarinatura generale dei titoli, cioè voglio dire, un po' tutti consideriamo circa dal 94-95-96 come l'era videoludica moderna, o comunque gli anni da cui partiamo per cui fare questi confronti. Viene da se quindi che più facile scegliere anni relativamente recenti che non andare indietro di 30 anni, ma abbiamo visto comunque scegliendo anni importanti del media, anche se recenti, perché un 2004 o 2005 come importanza o qualità non gliela toglie nessuno.

Anni 80 e 90 quando nascevano annualmente o quasi nuovi generi o reinterpretazioni degli stessi, e poi il passaggio epocale al 3d, con le regole di game design, movimento, interpretazione degli spazi interamente da reinventare

Fino all'epoca PS2 era anarchia, era ancora tutto giovane e ancora in decifrazione come linguaggio, appunto sempre dai soliti 94-95-96 che ho detto sopra, si inizia a prendere del tutto consapevolezza, aiutato anche dal rozzo 3D iniziale dell'epoca, con le prime regole che si prenderanno a modello di interi generi e game design e tutto quanto, prendendo all'epoca e trasformando anche i generi e saghe che già c'erano nella loro versione moderna, ma questo un processo che si protrasse fino al primo anno dell'era HD, dove tutto divenne standard e completamente decifrato come linguaggio, da cui sono poi partiti con la maturazione attuale del media e di quello che ormai si era imparato.
 
rispondendo direttamente al titolo del topic potrei dire assolutamente si...... anche se per i miei gusti, per adesso, il gioco da 10 non c'è stato.
 
Comunque io rimango sempre un po' perplesso sul legame tra innovazione e qualità. Succede un po' con ogni medium/forma d'arte, ma con il videogioco mi sembra la cosa sia ancora più marcata. Sembra che l'innovazione sia quasi un tassello fondamentale per elevare la qualità di un gioco e, al contrario, che un gioco che non innova niente sia condannato a essere relegato a un livello qualitativo inferiore.

È chiaro che un gioco che porta grandi innovazioni diventa seminale e quindi avrà una maggiore influenza, potenzialmente almeno, sugli sviluppatori, ma non per questo deve essere automaticamente superiore ad altri giochi più conservativi da un punto di vista qualitativo. Mi pare anche che se un gioco innova, gli venga perdonato tutto il resto, da un gameplay deficitario a un comparto narrativo non brillante. Ci sono anche giochi che non vogliono innovare nulla, ma che nascono con un intento ben specifico e offrono al giocatore un'esperienza di assoluta qualità. Valgono meno di un gioco che ha innovato? Non credo.

Quindi ok, forse il 2023 non sarà un anno RIVOLUZIONARIO, ma mi sembra che la qualità messa sul piatto sia tanta e che questa sia spalmata su molti generi diversi, così da soddisfare ogni tipo di giocatore.

Per il resto vabbè ho seguito un po'la discussione su The Witcher 3 e boh, io lo ritengo brillante nell'aspetto ruolistico ma una chiavica lato gameplay e quindi nel complesso sopravvalutato, anche se ne riconosco l'importanza storica. Credo purtroppo però di essere io il problema, dato che ho un problema di fondo con gli open world dato che ho problemi anche con Elden Ring (droppato) e anche con Zelda sto percependo (per quanto il gioco mi stia piacendo) una sensazione di "Too much" :asd: . Però ecco, proprio TW3 è un esempio di gioco che innova, brilla su certi aspetti ma è davvero MEH su altri, quindi ok l'innovazione, ma non sempre questa coincide con la qualità generale di un titolo.
 
Comunque io rimango sempre un po' perplesso sul legame tra innovazione e qualità. Succede un po' con ogni medium/forma d'arte, ma con il videogioco mi sembra la cosa sia ancora più marcata. Sembra che l'innovazione sia quasi un tassello fondamentale per elevare la qualità di un gioco e, al contrario, che un gioco che non innova niente sia condannato a essere relegato a un livello qualitativo inferiore.

È chiaro che un gioco che porta grandi innovazioni diventa seminale e quindi avrà una maggiore influenza, potenzialmente almeno, sugli sviluppatori, ma non per questo deve essere automaticamente superiore ad altri giochi più conservativi da un punto di vista qualitativo. Mi pare anche che se un gioco innova, gli venga perdonato tutto il resto, da un gameplay deficitario a un comparto narrativo non brillante. Ci sono anche giochi che non vogliono innovare nulla, ma che nascono con un intento ben specifico e offrono al giocatore un'esperienza di assoluta qualità. Valgono meno di un gioco che ha innovato? Non credo.

Quindi ok, forse il 2023 non sarà un anno RIVOLUZIONARIO, ma mi sembra che la qualità messa sul piatto sia tanta e che questa sia spalmata su molti generi diversi, così da soddisfare ogni tipo di giocatore.

Per il resto vabbè ho seguito un po'la discussione su The Witcher 3 e boh, io lo ritengo brillante nell'aspetto ruolistico ma una chiavica lato gameplay e quindi nel complesso sopravvalutato, anche se ne riconosco l'importanza storica. Credo purtroppo però di essere io il problema, dato che ho un problema di fondo con gli open world dato che ho problemi anche con Elden Ring (droppato) e anche con Zelda sto percependo (per quanto il gioco mi stia piacendo) una sensazione di "Too much" :asd: . Però ecco, proprio TW3 è un esempio di gioco che innova, brilla su certi aspetti ma è davvero MEH su altri, quindi ok l'innovazione, ma non sempre questa coincide con la qualità generale di un titolo.

secondo me non è nemmeno un problema di open world tra l'altro, è un problema di standard ormai affermati che, se non presenti in un gioco, potrebbero far percepire lo stesso come incompleto (alla stampa? ai giocatori? a entrambi?)...

dico che non è un problema solo degli open world perché, reduce come sono da Ragnarok, che ow non è, ho trovato la stessa overdose di contenuti di molti ow...
main quest bella corposa, benissimo, side alcune delle quali belle, intriganti e ben scritte, berzerker, tane di come si chiamano, tesori e scrigni vari, anime in pena da aiutare, tecniche da utilizzare tot volte,...
adesso, finito Ragnarok, sono passato a yakuza like a dragon e lì non ne parliamo proprio, ci vuole quasi malafede per non passarci sopra almeno una sessantina di ore.
se n'è parlato qualche post fa e anche in altre discussioni, qualcuno lo avverte come un problema qualcuno no.
di sicuro è una tendenza che accomuna buona parte dei giochi grossi che escono su disco di questi tempi e per sfuggire alla quale bisogna cercare rifugio perlopiù nell'universo indie, che a sua volta ha le sue tendenze, non sempre condivisibili
 
secondo me non è nemmeno un problema di open world tra l'altro, è un problema di standard ormai affermati che, se non presenti in un gioco, potrebbero far percepire lo stesso come incompleto (alla stampa? ai giocatori? a entrambi?)...

dico che non è un problema solo degli open world perché, reduce come sono da Ragnarok, che ow non è, ho trovato la stessa overdose di contenuti di molti ow...
main quest bella corposa, benissimo, side alcune delle quali belle, intriganti e ben scritte, berzerker, tane di come si chiamano, tesori e scrigni vari, anime in pena da aiutare, tecniche da utilizzare tot volte,...
adesso, finito Ragnarok, sono passato a yakuza like a dragon e lì non ne parliamo proprio, ci vuole quasi malafede per non passarci sopra almeno una sessantina di ore.
se n'è parlato qualche post fa e anche in altre discussioni, qualcuno lo avverte come un problema qualcuno no.
di sicuro è una tendenza che accomuna buona parte dei giochi grossi che escono su disco di questi tempi e per sfuggire alla quale bisogna cercare rifugio perlopiù nell'universo indie, che a sua volta ha le sue tendenze, non sempre condivisibili

Sicuramente ci sono delle tendenze, ma anche questo è tipico di ogni forma di arte o medium. Infatti anche il discorso delle influenze è relativo. Ci sono influenze esplicite o meno esplciite, ma è chiaro che nessun gioco è impermeabile agli altri. Come dici tu c'è comunque una certa tendenza alla ripetitività e alla riproposizione estrema di contenuti comunque simili. Cioè per dirne una, sto giocando a Zelda da una ventina di ore. NOn ho mai giocato a BOTW, ma solo a TOTK. Mi sta piacedo il design, la libertà concessal al giocatore, però sto anche trovando le cose tipiche del genere che non mi piacciono, segno come dici tu che comunque ci sono elementi che si ripetono. Poi come ho detto comunque nel mio post, la qualità è indipendente dall'innovazione, che per altro è una cosa che almeno io personalmente non vado a ricercare ossessivamente in un gioco.
 
Anche Sea of Stars in tutto questo pare una bomba. :asd:
Quest'anno è durissima.
 
La cosa buffa è che il 2023 è uno dei migliori anni di sempre per il gaming in generale... ma al tempo stesso uno dei peggiori anni di sempre per Sony: Showcase e State of Play disastrosi, solo un first party degno di nota (Spider Man 2), delle decisioni RIDICOLE per quanto riguarda i suoi servizi (aumentare il prezzo di PS Plus E ridurne l'offerta... ma che geni del marketing hanno questi?) e una figura barbina per quanto riguarda il loro cercare di sabotare l'acquisizione Activision-Microsoft. Sony non ne ha imbroccata una quest'anno, e in un anno grosso per il gaming come il 2023 è tanto dire...
 
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