PS5 Alan Wake 2

  • Autore discussione Autore discussione zaza50
  • Data d'inizio Data d'inizio
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Sicuramente questo sarà più horror e quindi presumo anche più survival

Però AW 1 come progressione e parte narrativa a me era piaciuto tantissimo, una trama ben narrata.

Sono l'unico che si era divertito con AW 1 :sowhat:
A me era piaciuta tantissimo anche la voce italiana di Alan Wake, adattissima alla trama, ben recitata.
 
Seppur a malincuore, l'ho prenotato :sadfrog:
Sono troppo debole
 
A me era piaciuta tantissimo anche la voce italiana di Alan Wake, adattissima alla trama, ben recitata.
Anzi, più che divertito mi aveva appassionato. Sarà che adoro questo tipo di Thriller, racconto/romanzo psicologico, location e narrativa. Poi sì, il gunplay non era il massimo della comodità, lo dico pure io che l'ho giocato sia su PC sia su 360.

Per me era un gioco da 7.5 almeno.
 
Ragazzi... vi ricordo che il pubblico è l'unico che realmente decide sulla bontà o meno di un'operazione.
Quindi il boicottare una release only digital, eccome se fa capire che hanno fatto una scelta del cavolo.
Ribadisco che spero che ci vadano di muso. Poi non ci lamentiamo se altri iniziano a fare la stessa cosa. Può creare un precedente tremendo e pericolosissimo.
Si, a ripeto, è un po' come la traduzione ita, non far vendere il gioco non incita a fare una traduzione italiana, tutt'altro. Con gli indie se un gioco atteso o che ha venduto può spronare a farne una fisica, senza vendite sicuramente meno. In tutto questo comunque l'unica cosa è lamentarsene su social e far sentire la propria voce.

o vendendo i diritti di pubblicazione a compagnie che hanno un business che è distante dal concetto di release fisica commerciale in cui paghi ora per una cosa che arriverà tra 1 anno :asd:
Mi accontento. :campione:

Comunque vediamo che succede, se non esce nulla fino al D1 probabile che ceda e che io vada di DD, con nel caso ricomprarlo in fisica se uscirà mai.
Alla fine senza Epic sto gioco neanche esisteva, e la Remaster andata uno schifo, quindi non posso neanche dirgli tutto sommato niente. Alla fine un mezzo miracolo che sto gioco esista. :asd:
 
Ma se sai di avere un progetto perdente, nel 2023 cosa lo fai uscire a fare allora? Vuoi davvero andarci in perdita :asd:
Ormai l'hanno finanziato, tanto vale portarlo a termine, solo minimizzando le perdite con la qualunque. :asd:


Anzi, più che divertito mi aveva appassionato. Sarà che adoro questo tipo di Thriller, racconto/romanzo psicologico, location e narrativa. Poi sì, il gunplay non era il massimo della comodità, lo dico pure io che l'ho giocato sia su PC sia su 360.

Per me era un gioco da 7.5 almeno.
8 io, e i gameplay atroci sono ben altri.
 
Il gioco merita. Mi auguro che la longevità sia più che buona. Hanno già pronto il modello poligonale per il remake di Max Payne.
 
Se siamo un mercato di merda, dove titoli che fanno un milione in un solo territorio poi qua ne fanno 5mila se va di culo, come possiamo pretendere il doppiaggio in tutti i giochi?
 
Quasi tutti gli indie é un po' eccessivo :asd:diciamo il 20% esce retail perché sono su un livello superiore e a volte sono AA mascherati da Indie (vedi Kena, Sifu o Stray). Tolto questo discorso concordo nel dire che fa schifo questa politica ma con il tuo ragionamento fai solo peggio. Non invogli loro a fare un'edizione fisica.
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Si sparava troppo e male :asd: ripetitivo da matti e con 2 armi in croce. Questo sembra decisamente su un livello superiore dal poco che si vede (ma bisogna vedere il gameplay effettivo).
20% se conti le cagatelle nel range entro i 9 euro :asd:
La roba con un minimo di spessore oramai esce abbastanza regolarmente in retail. Ti posso citare tutto il catalogo PQube, Team17, Devolver Digital ma anche molti altri.
Ci sono aziende sul territorio europeo, tipo la spagnola Meridiem o la francese Just for Games che ogni mese si impegnano nel portare in formato fisico un mare di indie... e non è distribuzione limitata stile Limited Run, ma distribuzione ordinaria (che poi a sua volta arriva in Italia).

Altro errore che fate è il solito trito e ritrito discorso della traduzione italiana perché, tanto per cambiare, sopravvalutate l'importanza del nostro mercato su scala mondiale. Partendo dall'oggettivo presupposto che l'italiano è una lingua estremamente poco diffusa (la parliamo solo noi, è un dato di fatto) e che altre lingue son statisticamente molto più importanti (tipo il portoghese), i motivi delle mancate traduzioni son sempre da ricercare in un mix di motivi tra cui:
  • Un grande publisher alle spalle, piuttosto che un progetto molto più contenuto
  • La grande verbosità, o meno, del titolo
  • Le aspettative di vendita

Last but not least, non mi sento affatto di essere esagerato perché quando accadono queste cose, c'è SEMPRE un precedente che viene settato. Al di là delle giustificazioni reali o presunte.
Qualche esempio, per gli smemorati.
  • Quando Street Fighter x Tekken uscì, venne leakato prima della release e si scoprì che TUTTI i personaggi erano su disco, compresi 6/7 inclusi nel pass DLC. Venne boicottato ed è morto in pochissimo tempo. Risultato, nessuno ha più manco ipotizzato di mettere mezza dozzina di personaggi sul disco al D1 chiusi dietro ad un paywall.
  • Quando nacquero le microtransazioni su console, inizialmente con titoli di poco spessore, tutti dicevano "che sarà mai, io la skin me la compro". Dove siamo arrivati oggi? Ad Epic Games che ha fatto i soldi neri con Fortnite.
  • Quando è stato lanciato Marvel's Avengers, le aspettative di SquareEnix erano alle stelle tra ip e programma a lunga scadenza. Peccato che il pubblico abbia odiato la struttura Gaas, rendendolo uno dei più grossi fallimenti dell'azienda e rimettendo in discussione le convinzioni dell'industria per la quale i gamer vogliono questi ecosistemi ludici.

La risposta del mercato traccia sempre un sentiero, nel bene o nel male. Dovesse avere successo la scelta di non fare una retail per Alan Wake 2, non vi stupite di non averne una, un domani, per un Mass Effect o un Resident Evil o chissà cosa.
 
Se siamo un mercato di merda, dove titoli che fanno un milione in un solo territorio poi qua ne fanno 5mila se va di culo, come possiamo pretendere il doppiaggio in tutti i giochi?
Ma poi sinceramente quante volte usiamo il doppiaggio ita?

Certe volte per sentire il solito Scattorin (per carità è Sanji) o la doppiatrice di Nami o Sasuke.
Per carità fa piacere, però non è una mancanza intollerabile.
 
Ma poi sinceramente quante volte usiamo il doppiaggio ita?

Certe volte per sentire il solito Scattorin (per carità è Sanji) o la doppiatrice di Nami o Sasuke.
Per carità fa piacere, però non è una mancanza intollerabile.
Il primo Alan era doppiato decisamente bene.
 
Ma per carità capisco che leggere i sub porti via attenzione o che ci sia chi comunque preferisce a prescindere l'italiano, anche se personalmente preferisco sempre quelle in lingua straniera perché li stanno recitando e non doppiando. Il problema è che ci scordiamo che i videogiochi sono un prodotto commerciale con costi di sviluppo che vanno coperti, non scordiamoci che un tempo spesso manco ci mettevano i sub ita...
 
20% se conti le cagatelle nel range entro i 9 euro :asd:
La roba con un minimo di spessore oramai esce abbastanza regolarmente in retail. Ti posso citare tutto il catalogo PQube, Team17, Devolver Digital ma anche molti altri.
Ci sono aziende sul territorio europeo, tipo la spagnola Meridiem o la francese Just for Games che ogni mese si impegnano nel portare in formato fisico un mare di indie... e non è distribuzione limitata stile Limited Run, ma distribuzione ordinaria (che poi a sua volta arriva in Italia).

Altro errore che fate è il solito trito e ritrito discorso della traduzione italiana perché, tanto per cambiare, sopravvalutate l'importanza del nostro mercato su scala mondiale. Partendo dall'oggettivo presupposto che l'italiano è una lingua estremamente poco diffusa (la parliamo solo noi, è un dato di fatto) e che altre lingue son statisticamente molto più importanti (tipo il portoghese), i motivi delle mancate traduzioni son sempre da ricercare in un mix di motivi tra cui:
  • Un grande publisher alle spalle, piuttosto che un progetto molto più contenuto
  • La grande verbosità, o meno, del titolo
  • Le aspettative di vendita

Last but not least, non mi sento affatto di essere esagerato perché quando accadono queste cose, c'è SEMPRE un precedente che viene settato. Al di là delle giustificazioni reali o presunte.
Qualche esempio, per gli smemorati.
  • Quando Street Fighter x Tekken uscì, venne leakato prima della release e si scoprì che TUTTI i personaggi erano su disco, compresi 6/7 inclusi nel pass DLC. Venne boicottato ed è morto in pochissimo tempo. Risultato, nessuno ha più manco ipotizzato di mettere mezza dozzina di personaggi sul disco al D1 chiusi dietro ad un paywall.
  • Quando nacquero le microtransazioni su console, inizialmente con titoli di poco spessore, tutti dicevano "che sarà mai, io la skin me la compro". Dove siamo arrivati oggi? Ad Epic Games che ha fatto i soldi neri con Fortnite.
  • Quando è stato lanciato Marvel's Avengers, le aspettative di SquareEnix erano alle stelle tra ip e programma a lunga scadenza. Peccato che il pubblico abbia odiato la struttura Gaas, rendendolo uno dei più grossi fallimenti dell'azienda e rimettendo in discussione le convinzioni dell'industria per la quale i gamer vogliono questi ecosistemi ludici.

La risposta del mercato traccia sempre un sentiero, nel bene o nel male. Dovesse avere successo la scelta di non fare una retail per Alan Wake 2, non vi stupite di non averne una, un domani, per un Mass Effect o un Resident Evil o chissà cosa.
Esiste un precedente dove l'aver boicottato un gioco perché non è stata fatta l'edizione retail abbia portato a farlo uscire fisico, anche per produzioni più contenute?

Personale mia opinione, se lo si vuole fisico non si otterrà di certo la versione su disco boicottando l'acquisto dd perché è già tanto che dopo anni ed anni qualcuno ci abbia messo dei soldi per un seguito. In un mercato sempre più improntato al digitale le poche vendite saranno quasi sicuramente imputate al fatto che il gioco non risulta interessante al pubblico.
 
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