nei panni di Saga dopo la prima parte con Alan (sono appena appena arrivato a Watery)
Io sono davvero senza parole per quello che Remedy ha messo in piedi in questi anni.
La trama, le ambientazioni, il gioco viene costruita attraverso TUTTO ma letteralmente TUTTO, il know how di Remedy di tutti questi anni (a livello tecnico,narrativo e ludico)
Iniziamo dalle parti con Saga. L'ambientazione boschiva della parte con Saga ( che alla fine sono i dintorni di Cauldron Lake) richiama quella del gioco originale ma con delle differenze stilistiche. Se nel primo Alan la foresta richiamava le atmosfere dei libri/film di Stephen King ( vedi Dreamcatcher ad esempio) in questo capitolo lo stile con cui viene rappresentata la parte boschiva richiama molto le atmosfere degli horror più alla Blair Witch, dove si tende a rappresentare la foresta come qualcosa che ti sovrasta e talmente denso da oscurare il Sole. Tanti inoltre sono i richiami a livello simbolico ( i simboli della setta apesi in giro, la setta stessa con maschere inquietanti a forma di cervo, rituali, Barbara Jagger che viene rappresentata come " la strega del Lago"). A livello di gameplay la parte esplorativa/investigativa con Saga richiama moltissimo True Detective (e si sapeva) ed è perfettamente bilanciata con la parte sparacchina (al momento è contenuta per Saga, ma in linea con quello che è l'obiettivo del gioco in quella parte, oltre ad essere imho diventata più difficile rispetto al titolo precedente, i nemici possono ucciderti in pochi colpi). Il personaggio in se è ben introdotto e molto ben scritto. Ho apprezzato e sto apprezzando molto la meccanica dello studio mentale che, sebbene guidata, offre in primis la sensazione di stare indagando su un caso federale (sebbene soprannaturale), aiuta anche il giocatore tenere le fila degli indizi e della trama e invoglia a leggere tutto quello che si trova in giro per la mappa (cosa che comunque sto facendo, sto cercando di esplorare letteralmente tutto e trovare ogni richiamo e riferimenti ad altre opere..di cui parlerò poco più avanti).
A proposito di esplorazione: consiglio mio, esplorate tutto, le mappe è "piena" di piccoli punti di interesse e piccoli enigmi che possono portare a trovare risorse, materiale per il potenziamento (sottoforma di frammenti di manoscritto perfettamente integrati nella lore) e documenti vari che approfondiscono dettagli di Lore e trama.
Un plauso per le musiche di fine capitolo che veramente sto ascoltando in loop
Arriviamo alla parte con Alan. NEW YORK. E il maiuscolo non è un errore. E' semplicemente magistrale. Nella parte con Alan viriamo decisamente verso quello che è il survival horror psicologico. Troviamo una New York dalle tinte,buie piovosa, un luogo abbandonato popolato solo dalle ombre. Parlando di queste ultime, ho apprezzato tantissimo che le ombre non siano tute ostili. Ti costringe a stare costantemente all'erta (almeno le prime volte che passi in una zona) e crea un ottimo livello di tensione. Tensione che viene portata ai massimi livelli dalla gestione sonora di Remedy ( se avete delle cuffie con audio 3d/atmos/DTS usatele)
La parte sparacchina nelle sezioni con Alan è più presente ma sempre ben equilibrata. L'esplorazione è anche in questi frangenti uno dei punti focali utile per trovare potenziamenti (sottoforma di parole del potere), risorse e dettagli di Lore e trama. Per Alan troviamo come meccanica "lo studio dello scrittore" che , oltre ad essere perfettamente integrato a livello di trama ( come per Saga), viene utilizzata per variare parti di ambientazione ( in un'operazione di riscrittura della trama come da poteri del luogo scuro) per portare avanti il tutto. Altra meccanica molto apprezzata è data dalla possibilità di Alan di variare l'ambientazione in specifici punti (attraverso uno strumento "dato" da Ahti..si l'inserviente di Control) attivando e disattivando specifici punti di luce utili a creare nuovi percorsi e risolvere enigmi.
Tutto questo va creare un mix unico che non avevo mai visto in nessun gioco