G
Goodfella
Che merdaccia proprio lui
Ho provato pietà per Franco e Cranston. Cioè siamo ai livelli di un Harold e Kumar al White Castle. Non va bene neanche per perdere un oretta e mezza.Che merdaccia proprio lui
Vabbè essere bastian contrari ma è un fenomeno vero. A prescindere che quello che realizza piaccia o meno in fatto di tematiche. Lui comunque lo sa già di essere bravo, e non è solo bravo ma fenomenale. Vista l'età e visti i suoi lavori questo, se non lo è già, entrerà presto nell'olimpo dei registi o meglio degli autori assieme a nomi storici ed altisonanti. Certo non è ancora maturo, è in continua crescita, sono proprio curioso di vedere come evolverà il suo stile e il suo modo di fare film.Vogliamo veramente continuare a far credere a Dolan di essere un regista, e per giunta bravo?
Non sono riuscito a vederlo al cinema purtroppo, lo recupero in home video. Però ricordo che la critica lo ha bastonatoPiuttosto noto che nessuno si è filato la più grande figata dell'anno, La cura dal benessere
E' una semplice antipatia o c'è dell'altro?A dolan dovevano levare la telecamera,il fiasco e gli Oasis
e instagram
Si scherza... personalmente nessuno dei suoi film mi è in piaciuto, principalmente per i dialoghi (volevo cavarmi le orecchie in mommy e tom nella fattoria) e lo stile videoclipparo. Il più recente è stato proprio just la fin du monde che ho smesso di prendere seriamente nel momento in cui ha messo dragostea. Sul video che hai postato, potrebbero farne uno anche coi film di tommy wiseau e tom hooper, non per questo deve significare qualcosa sono sicuro che uno di 20 e qualcosa anni deve avere delle qualità per arrivare dove è arrivato, e io non pretendo di avere nessuna pretesa professionale :E' una semplice antipatia o c'è dell'altro?
Se ti concentri su argomentazioni principalmente legate a questioni di gusto personale, come può essere la caratterizzazione dei suoi personaggi o delle storie che vuole raccontare in effetti fatico a fare una replica costruttiva. Mi verrebbe da dirti di mollarlo e metterci una pietra sopra perchè rischi solo di entrare in un vortice di "avversione" che di film in film ti porterà ogni volta a parlarne male in un escalation che poi rischia di andare su discorsi ingenerosi e ingiusti. Per quello parlavo di antipatia, che ci sta, come per esempio ci può stare che uno detesti e trovi insopportabile per esempio (in ambito letterario) Saramago e il suo stile molto particolare di scrittura. Madre e figlia in Mommy sono personaggi scritti con la maturità di un sessantenne che scrive da una vita, possono non averti affascinato puoi averti trovati insopportabili ma appunto per un tuo gusto personale non per un effettiva poca cura o superficialità in sede di scrittura drammaturgica. Un pò come il discorso legato al talento da regista, quel video significa che questo ha un talento della madonna e gira con una maestria e delle geometrie più uniche che rare e non è affatto una cosa fattibile con tanti registi. Poi se non ti fanno ne caldo ne freddo o ti sta sui maroni perchè i suoi personaggi difficilmente ti piacciono è un problema soggettivo e non di incapacità dell'autore. Alle volte è un attimo che da un giudizio negativo di una elemento specifico poi si tenda a "negativizzare" altre componenti che in realtà sono di un livello molto alto senza se e senza ma.Si scherza... personalmente nessuno dei suoi film mi è in piaciuto, principalmente per i dialoghi (volevo cavarmi le orecchie in mommy e tom nella fattoria) e lo stile videoclipparo. Il più recente è stato proprio just la fin du monde che ho smesso di prendere seriamente nel momento in cui ha messo dragostea. Sul video che hai postato, potrebbero farne uno anche coi film di tommy wiseau e tom hooper, non per questo deve significare qualcosa sono sicuro che uno di 20 e qualcosa anni deve avere delle qualità per arrivare dove è arrivato, e io non pretendo di avere nessuna pretesa professionale :per quanto mi riguarda il suo cinema con me ha per ora fallito, i suoi film sono STILIZZATIH e URLATI, i personaggi hanno il fascino di un fazzoletto (mi sono piaciuti di più dei personaggi almeno sfacciati nella loro teatralità in just la fin du monde, la madre su tutti) e sono insopportabili. Non credo che lui ci perda qualcosa se qualcuno sull'internet dice che i suoi lavori sono l'equivalente di una pistolata cangerogena sugli zebedei. Se con quell'altro chiedi se mi sta antipatico dolan, non lo conosco quindi direi di no dai suoi film lo direi un po' un hipsterino
Laurence anyways me lo ricordo come il più originale, ho ucciso mia madre il peggiore
Che bello! Qualcuno che risponde argomentando invece di lamentarsi! Scusa ma non succede spesso.Se ti concentri su argomentazioni principalmente legate a questioni di gusto personale, come può essere la caratterizzazione dei suoi personaggi o delle storie che vuole raccontare in effetti fatico a fare una replica costruttiva. Mi verrebbe da dirti di mollarlo e metterci una pietra sopra perchè rischi solo di entrare in un vortice di "avversione" che di film in film ti porterà ogni volta a parlarne male in un escalation che poi rischia di andare su discorsi ingenerosi e ingiusti. Per quello parlavo di antipatia, che ci sta, come per esempio ci può stare che uno detesti e trovi insopportabile per esempio (in ambito letterario) Saramago e il suo stile molto particolare di scrittura. Madre e figlia in Mommy sono personaggi scritti con la maturità di un sessantenne che scrive da una vita, possono non averti affascinato puoi averti trovati insopportabili ma appunto per un tuo gusto personale non per un effettiva poca cura o superficialità in sede di scrittura drammaturgica. Un pò come il discorso legato al talento da regista, quel video significa che questo ha un talento della madonna e gira con una maestria e delle geometrie più uniche che rare e non è affatto una cosa fattibile con tanti registi. Poi se non ti fanno ne caldo ne freddo o ti sta sui maroni perchè i suoi personaggi difficilmente ti piacciono è un problema soggettivo e non di incapacità dell'autore. Alle volte è un attimo che da un giudizio negativo di una elemento specifico poi si tenda a "negativizzare" altre componenti che in realtà sono di un livello molto alto senza se e senza ma.
Capisco comunque che alcuni suoi "eccessi" possano risultare "antipatici" e anzi la mia impressione è che i suoi detrattori abbiano proprio in questo il fulcro della loro avversione verso Dolan. Eccessi in parte dovuti ovviamente alla giovane età e per molti (me compreso) sono un punto di forza (anzi adoro la spregiudicatezza delle fasi giovanili dei registi più talentuosi) ma possono essere anche una cosa negativa e appunto posso capire i motivi per cui possano risultare indigesti. Una caratteristica del cinema di Dolan ormai evidente sta anche nell'avere un stile che passa dagli estremi di una autorialità da cinefili incalliti ad un sentimentalismo melodrammatico estremamente "pop". Dargli del "clipparo" con accezione negativa è comunque una roba cattivissima!
Nello specifico del suo ultimo film il pezzo teatrale da cui è tratto è qualcosa di difficilissimo da mettere in scena e il lavoro eccezionale di Dolan è stato quello che riuscire a trasformarlo in materia cinematografica senza ridurlo a farne una banale opera di teatro filmico. Riesce a conferire al testo teatrale e a questo dramma dell'incomunicabilità un carattere fortissimo e fortemente cinamatografico. L'utilizzo che fa dei primi piani, i movimenti sugli sguardi e la camera stessa che diventa punto di vista esplicito sulla narrazione trasformano l'opera originale (sarebbe da vedere per avere una visione migliore del film) in qualcosa di "più" profondo e stratificato. Per me è il film della maturazione, ci sono dentro praticamente tutti i suoi film precedenti. Riesce a dare appunto profondità, movimento, registri stilistici differenti, ad un opera fortemente teatrale tutta dialoghi che in origine è quasi inimmaginabile fuori da un teatro.
Certo è un fiume in piena, è (come sempre) volutamente eccessivo, ha delle spinte "pop" a tratti incontenibili ma mantiene o alterna sempre un maniacale e geometrico rigore che mostrano una poliedricità ed uno stile personale davvero inimitabile. L'ossessione sugli sguardi, il seguire le espressioni "indagando" i pensieri, l'alternanza estrema dei colori dell'immagine, la schizofrenia del montaggio e il soffermarsi sui ricordi esposti con enfasi lirica con i suoi ralenty eccentuali "muovono" il film e lo dipingono come un qualcosa di nuovo (e impossibile da sceneggiare a teatro). Non parliamo della sensibilità femminile con cui ogni volta tratteggia i suoi film.
E poi c'è il Kitsch, ne fa un uso imbarazzante in ogni suo film. Ma non è "a caso" è anch'essa materia filmica e mezzo rappresentativo. Dragonstea, che è chiaramente una provocazione, penso che chiunque ( ) se era in epoca adolescenziale l'abbia canticchiata almeno una volta in vita sua nonostante fosse allora come oggi un pezzo orrendo. Magari controvoglia, magari spinto da un momento di gruppo particolare, magari involontariamente perchè passava alla radio in quel momento. Certo un pezzo imbarazzante ma comunque parte integrante praticamente dei ricordi di chiunque (e di Dolan stesso) seppure derubricato "oggi" come errore di gioventù e nascosto in qualche cassetto della memoria. La grande "onestà" con cui Dolan utilizza pezzi "estremi" secondo me è l'ennesima dimostrazione del suo grande talento, sono presenti quasi in tutti i film in riferimento appunto a "ricordi", all'età adolescenziale o a momenti e situazioni in cui hanno un peso specifico ben preciso, vogliono sortire un effetto constrastante nello spettatore , mai sono messi li a caxxo di cane. A lui non frega un bel niente di quella eventuale parte di spettatori che appena sente Dragonstea si mettere a ridere e chiacchiera o schiamazza con l'eventuale amico presente al cinema, frega invece di tutti gli altri che in quei momenti di repulsione "uditiva", riescono fruire del contrasto con le immagini e con la parte emotiva della situazione, smuovendo nello spettatore stesso tutta una serie di sensazioni contrastanti che spaziano dal triste all'allegro dall'aspro al dolce dal popolare al molto sofisticato dall'elegante e maliconico al kitsch e grottesco.