Ieri sera è accaduto un fatto che mi ha fatto riflettere su alcune questioni legate al mondo delle arti marziali: mi trovavo in un locale con degli amici per una serata di festa prima di salutarci per la partenza in vacanza e due ragazzi si sono avvicinati a delle ragazze del mio gruppo fidanzate. Un mio amico ha fatto notare a questi ragazzi che le ragazze in questione erano giÃ* occupate ed il ragazzo di una di queste due era proprio lì vicino quindi non era il caso di importunarle, una volta finito di parlare, il fenomeno tra i due che hanno tentato l'abbordaggio ha spinto il mio amico e gli ha tirato un pugno diretto in faccia rompendogli 5 denti, gli altri del gruppo sono subito intervenuti e si è creato un mischione. Ho provato a dividerli cercando di capire la motivazione di quel gesto ma il ragazzo non mi dava retta, in questo mischione ha iniziato a boxare sorridendo in segno di sfida dicendo che avrebbe affrontato tutti insieme. Dopo che i due litiganti sono stati sono stati sbattuti fuori dal locale dai buttafuori, il fenomeno è tornato a colpire il mio amico di spalle facendolo svenire a terra e provocandogli diverse contusioni al volto.
Quando sono uscito ho preso da parte il ragazzo e parlando con lui sono rimasto alquanto sbigottito. Il ragazzo fa MMA a livello professionistico e la sua esaltazione raggiunge livelli abbastanza inquietanti a mio avviso, la sua giustificazione è stata che al giorno d'oggi non sai chi ti trovi di fronte, lui si è sentito minacciato e quindi per evitare di prendersi un pugno per primo ha deciso di rompere i denti al malcapitato di turno. Dopo avergli fatto notare che è completamente irresponsabile in quanto la reazione non è stata proporzionata all'offesa e se avesse trovato altre persone avrebbe rischiato una coltellata per un nulla ha continuato sostenendo che non ha esagerato in quanto gli "ha solo tirato due pugni" in un 1 vs 1, cioè, per lui la situazione era del tutto normale.
Ora io mi chiedo, non sarebbe utile introdurre dei test psicologico-attitudinali (simili a quelli per entrare nelle forze armate) per permettere solamente ad un certo tipo di persone di accedere alla conoscenza delle arti marziali? Il fatto che possano praticarle anche persone mentalmente instabili fa si che nella nostra societÃ* ci troviamo a dover convivere con delle vere e proprie armi che camminano (con 2 soli pugni non vi dico come era ridotto il mio amico). Non so, non prendete il mio discorso come quello di uno che ieri è rimasto spaventato in quanto sono stato l'unica persona rimasta lucida e ha provato fino alla fine a risolvere le cose in maniera pacifica, tuttavia mi è dispiaciuto che a 23-25 anni ancora accadano queste cose, a 20 anni forse le trovavo ancora normali, ora non più. Lo trovo infantile e degradante soprattutto da parte di persone che praticando le arti marziali dovrebbero avere un senso di responsabilitÃ* superiore alla media (nella mia compagnia c'era anche un pugile professionista che si è rifiutato di utilizzare la sua arte per rispondere all'offesa). Sono rimasto deluso da quel che è successo e ci ho riflettuto un po', ho anche discusso con i miei amici perchè credo che la situazione potesse essere gestita diversamente. Ho visto ben di peggio ma quando il fatto ti tocca da vicino suscita emozioni più intense, mi dispiace che il mio amico abbia subito questo danno e che quel ragazzo si sia beccato una denuncia per una stupidaggine, si poteva evitare.