Ufficiale Arti Marziali

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Comunque ragazzi, ormai è da qualche mese che ho iniziato a fare Muay Thai e la consiglio veramente a tutti(a patto che il maestro sia preparato): gli allenamenti sono divertentissimi, duri e mai ripetitivi, poi i combattimenti sono molto più divertenti di quanto non capiti nel kumite per esempio(un colpo a segno e si ricomincia) e quindi ci si sfoga anche abbastanza e ritengo che siano anche molto utili all'atto pratico perché c'è la stessa frenesia dei combattimenti reali e ti possono arrivare colpi dappertutto. E' uno spettacolo, non mi sono mai divertito così tanto praticando uno sport!

Eppure, qualunque arte marziale si pratichi, mi riesce difficile immaginare allenamenti divertenti e non ripetitivi
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Cioè, bene o male, bisognerebbe stare giorni interi a provare sempre la solita mossa se la si vuole imparare, sfruttare e perfezionare.Il bello sta nel vedere il risultato finale, ma il percorso per arrivarci non so come lo si possa definire divertente
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Eppure, qualunque arte marziale si pratichi, mi riesce difficile immaginare allenamenti divertenti e non ripetitivi
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Cioè, bene o male, bisognerebbe stare giorni interi a provare sempre la solita mossa se la si vuole imparare, sfruttare e perfezionare.Il bello sta nel vedere il risultato finale, ma il percorso per arrivarci non so come lo si possa definire divertente
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This.

A me viene sempre la carogna in allenamento quando non riesco a fare delle tecniche, o piuttosto quando prendo troppe botte mentre faccio guanti. Alle volte esco più nervoso di quando entro //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
il krav maga non è per niente ripetitivo, non si usa il classico schema da arti marziali del tipo "per due mesi facciamo sempre la stessa mossa fino ad essere perfetti, poi per altri 2 mesi faremo un'altra mossa ecc."

 
il krav maga non è per niente ripetitivo, non si usa il classico schema da arti marziali del tipo "per due mesi facciamo sempre la stessa mossa fino ad essere perfetti, poi per altri 2 mesi faremo un'altra mossa ecc."
Può essere, non l'ho mai praticata, quindi sono totalmente ignorante sull'argomento.


Eppure, qualunque arte marziale si pratichi, mi riesce difficile immaginare allenamenti divertenti e non ripetitivi
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Cioè, bene o male, bisognerebbe stare giorni interi a provare sempre la solita mossa se la si vuole imparare, sfruttare e perfezionare.Il bello sta nel vedere il risultato finale, ma il percorso per arrivarci non so come lo si possa definire divertente
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Guarda, facciamo sempre esercizi diversi, sia nella preparazione atletica, che nello stretching. Facciamo sparring completo, condizionato, leve, tecniche senza soluzione di continuità e il repertorio di quest'arte marziale è così vasto che c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Non stiamo a ripetere sempre la stessa tecnica per settimane come succede nel kumite, perché ce ne sono talmente tante che altrimenti ci vorrebbero 15 anni per diventare un atleta decente.

PS. Oggi il maestro mi ha massacrato :(

 
a maggio ricomincio, ********** a te fottuta schiena //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/fyebr8.gif

 
Nella mia palestra in una settimana mi hanno mostrato tutti i calci possibili del taekwondo, ed è da quattro anni che li provo praticamente tutti ad ogni allenamento. Più vario di così. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Erik , c'è da dire che (e ho praticato wadoryu pure io) la distinzione fra kumite e allenamento sulle forme/tecniche è pressochè fittizia.

E' raro, MOLTO raro , che il karate venga insegnato in forma non sportivizzata e quel che accade molto spesso è che vengano insegnate le forme (ripetute fino allo sfinimento come molti di asseriscono) e poi buttati in combattimento a "far punti".

Per quanto ripetere una forma o una tecnica per allenarla è un concetto importante nelle arti marziali , è altrettanto importante capirne la natura più intima e farla propria che è l'esatto opposto di impararla e applicarla senza cognizione in un kumite MIMANDO un combattimento.

Che poi è il motivo per cui sport da combattimento (in cui si inserisce secondo me il muai) e da ring sono molto più efficenti nell'insegnare a lottare.

Purtroppo siamo nelle condizioni che POCA della gente convinta di studiare arti marziali le studia effettivamente.

 
Può essere, non l'ho mai praticata, quindi sono totalmente ignorante sull'argomento.



Guarda, facciamo sempre esercizi diversi, sia nella preparazione atletica, che nello stretching. Facciamo sparring completo, condizionato, leve, tecniche senza soluzione di continuità e il repertorio di quest'arte marziale è così vasto che c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Non stiamo a ripetere sempre la stessa tecnica per settimane come succede nel kumite, perché ce ne sono talmente tante che altrimenti ci vorrebbero 15 anni per diventare un atleta decente.

PS. Oggi il maestro mi ha massacrato :(

La questione è che posso imparare le tecniche pure guardandomi i video su youtube, vedo in linea teorica come fare e mimo il movimento. Una cosa del genere posso applicarla anche in un combattimento e cavoli, non vedo perchè non dovrebbe risultare efficace, ma una cosa è imparare la tecnica, farla un paio di volte e finire li passando alla prossima, un'altra è ripeterla 10.000 volte e applicarla a fine allenamento in uno sparring. Il fine ultimo di una qualsiasi arte marziale o sport da combattimento è quello di insegnare a rendere istintive le mosse, azione-->reazione, senza dover stare a ragionare su "quale mossa faccio adesso" e, soprattutto, insegnare l'autocontrollo. Maresca, per esempio, ci parlò allegramente di quando usci con una, il ragazzo di questa si incazzo e lo affrontò. Maresca in quella situazione, come da norma nel krav maga, tira un bel pugno alla gola dell'avversario, pugno che, a detta sua risultò impreciso ma
fortunatamente non pericoloso al punto da far danni. In queste situazioni non ci si deve basare sulla fortuna, o lo sai fare nella piena consapevolezza del risultato, o non lo fai, se speri di essere fortunato a non sfondargli la trachea.

 


Discorso simile può essere fatto nella Muay thai. Saprai di certo delle gomitate al volto e sulla nuca (la spinning elbow, per intenderci). Se te le fanno ripetere migliaia di volte saprai dove attaccare (dove colpire e dove non colpire a seconda del risultato desiderato), quanta forza usare sempre seconda del risultato desiderato, come eliminare movimenti inutile che possono rallentarti e creare aperture in ogni singolo istante e, fine ultimo e più importante, rendere le reazioni istintive. Se ogni giorno provi una mossa nuova, di sicuro avrai un parco mosse enorme, ma a un avversario basta sapere una mossa alla perfezione per distruggerti completamente. Qualità>>>>>>>quantità


 


Riguardo lo stretching e potenziamento muscolare invece bisogna variare di continuo, non bisogna mai rendere di routine sempre gli stessi esercizi.


 

La questione è che posso imparare le tecniche pure guardandomi i video su youtube, vedo in linea teorica come fare e mimo il movimento. Una cosa del genere posso applicarla anche in un combattimento e cavoli, non vedo perchè non dovrebbe risultare efficace, ma una cosa è imparare la tecnica, farla un paio di volte e finire li passando alla prossima, un'altra è ripeterla 10.000 volte e applicarla a fine allenamento in uno sparring. Il fine ultimo di una qualsiasi arte marziale o sport da combattimento è quello di insegnare a rendere istintive le mosse, azione-->reazione, senza dover stare a ragionare su "quale mossa faccio adesso" e, soprattutto, insegnare l'autocontrollo. Maresca, per esempio, ci parlò allegramente di quando usci con una, il ragazzo di questa si incazzo e lo affrontò. Maresca in quella situazione, come da norma nel krav maga, tira un bel pugno alla gola dell'avversario, pugno che, a detta sua risultò impreciso ma
fortunatamente non pericoloso al punto da far danni. In queste situazioni non ci si deve basare sulla fortuna, o lo sai fare nella piena consapevolezza del risultato, o non lo fai, se speri di essere fortunato a non sfondargli la trachea.

 


Discorso simile può essere fatto nella Muay thai. Saprai di certo delle gomitate al volto e sulla nuca (la spinning elbow, per intenderci). Se te le fanno ripetere migliaia di volte saprai dove attaccare (dove colpire e dove non colpire a seconda del risultato desiderato), quanta forza usare sempre seconda del risultato desiderato, come eliminare movimenti inutile che possono rallentarti e creare aperture in ogni singolo istante e, fine ultimo e più importante, rendere le reazioni istintive. Se ogni giorno provi una mossa nuova, di sicuro avrai un parco mosse enorme, ma a un avversario basta sapere una mossa alla perfezione per distruggerti completamente. Qualità>>>>>>>quantità


 


Riguardo lo stretching e potenziamento muscolare invece bisogna variare di continuo, non bisogna mai rendere di routine sempre gli stessi esercizi.
esattamente

 
Erik , c'è da dire che (e ho praticato wadoryu pure io) la distinzione fra kumite e allenamento sulle forme/tecniche è pressochè fittizia.E' raro, MOLTO raro , che il karate venga insegnato in forma non sportivizzata e quel che accade molto spesso è che vengano insegnate le forme (ripetute fino allo sfinimento come molti di asseriscono) e poi buttati in combattimento a "far punti".

Per quanto ripetere una forma o una tecnica per allenarla è un concetto importante nelle arti marziali , è altrettanto importante capirne la natura più intima e farla propria che è l'esatto opposto di impararla e applicarla senza cognizione in un kumite MIMANDO un combattimento.

Che poi è il motivo per cui sport da combattimento (in cui si inserisce secondo me il muai) e da ring sono molto più efficenti nell'insegnare a lottare.

Purtroppo siamo nelle condizioni che POCA della gente convinta di studiare arti marziali le studia effettivamente.
La palestra dove sono andato io era specializzata nel kumite, perché dovevano portare molti atleti ai tornei(il maestro è abbastanza famoso) e ci facevano fare anche del tradizionale(alla fine i kata per gli esami li dovevi sempre dare), ma era chiaro che preferissero ben altro palcoscenico.

Per il resto, imparare ad applicare le tecniche meccanicamente, senza flessibilità, è proprio quello che ho fatto con i miei anni di Karate. A furia di ripeterle sempre a vuoto e in combattimenti in cui contava solo il primo tocco, non ho mai sviluppato flessibilità di pensiero in certe dinamiche e me ne sto accorgendo adesso che sto praticando un'altra arte marziale. Poi ragazzi, sarò coatto e mi piacerà prendermi a mazzate a fine allenamento, però non mi sono mai divertito così tanto praticando uno sport, davvero.


La questione è che posso imparare le tecniche pure guardandomi i video su youtube, vedo in linea teorica come fare e mimo il movimento. Una cosa del genere posso applicarla anche in un combattimento e cavoli, non vedo perchè non dovrebbe risultare efficace, ma una cosa è imparare la tecnica, farla un paio di volte e finire li passando alla prossima, un'altra è ripeterla 10.000 volte e applicarla a fine allenamento in uno sparring. Il fine ultimo di una qualsiasi arte marziale o sport da combattimento è quello di insegnare a rendere istintive le mosse, azione-->reazione, senza dover stare a ragionare su "quale mossa faccio adesso" e, soprattutto, insegnare l'autocontrollo.
 


Sì, per carità, ma questo non vuol dire stare tre settimane a fare lo yako come capita spessissimo nel karate. Questo meccanismo può anche scaturire attraverso la pratica diretta perché se non impari a tirare bene le tecniche e lotti invece con uno che ci sa fare, mentre qualcuno che ti segue e capisce cosa stai facendo ti spiega dove sbagli, le buschi fino a quando non ti ritrovi lividi su tutto il corpo. A mio avviso in questo modo l'apprendimento è molto più rapido rispetto al mero provare una sola tecnica per 10 lezioni consecutive, per poi passare a un'altra e un'altra ancora.



Così è naturale che prima di cominciare a combattere poi ci vogliano mesi e che i miglioramenti siano molto lenti, anche perché non puoi fare sparring sapendo tirare solo una o due tecniche.


 




Maresca, per esempio, ci parlò allegramente di quando usci con una, il ragazzo di questa si incazzo e lo affrontò. Maresca in quella situazione, come da norma nel krav maga, tira un bel pugno alla gola dell'avversario, pugno che, a detta sua risultò impreciso ma fortunatamente non pericoloso al punto da far danni. In queste situazioni non ci si deve basare sulla fortuna, o lo sai fare nella piena consapevolezza del risultato, o non lo fai, se speri di essere fortunato a non sfondargli la trachea.  


Discorso simile può essere fatto nella Muay thai. Saprai di certo delle gomitate al volto e sulla nuca (la spinning elbow, per intenderci). Se te le fanno ripetere migliaia di volte saprai dove attaccare (dove colpire e dove non colpire a seconda del risultato desiderato), quanta forza usare sempre seconda del risultato desiderato, come eliminare movimenti inutile che possono rallentarti e creare aperture in ogni singolo istante e, fine ultimo e più importante, rendere le reazioni istintive. Se ogni giorno provi una mossa nuova, di sicuro avrai un parco mosse enorme, ma a un avversario basta sapere una mossa alla perfezione per distruggerti completamente. Qualità>>>>>>>quantità


 


Riguardo lo stretching e potenziamento muscolare invece bisogna variare di continuo, non bisogna mai rendere di routine sempre gli stessi esercizi.
Io non ho detto che non bisogna esercitarsi a ripetere o che non sia importante l'esecuzione della tecnica, ma che preferisco che un giorno si facciano le braccia e relative difese, un'altro le gambe e relative difese, un'altro i gomiti e relative difese, un altro leve e poi da capo, piuttosto che per due mesi solo pugni, altri due mesi solo calci, due mesi solo gomitate e via dicendo. Tanto poi c'è lo sparring che a mio avviso è la fonte di ripasso principale, senza contare che i pugni e i calci li usiamo anche durante la preparazione atletica per gli addominali.

Voglio dire, hai ragione, ma mi riferivo specificatamente all'approccio del Karate, che è l'unica altra arte marziale che io abbia provato.

 
La palestra dove sono andato io era specializzata nel kumite, perché dovevano portare molti atleti ai tornei(il maestro è abbastanza famoso) e ci facevano fare anche del tradizionale(alla fine i kata per gli esami li dovevi sempre dare)
E' proprio questo il problema. Fare kata è solo una parte dello studio di arti marziali. L'incapsulare le conoscenze di uno stile in delle "poesie" , delle forme che insegnino al corpo i principi su cui si basa lo stile è solo una parte.

Quei principi devono essere appresi dal corpo e applicati in allenamento. Fino a che ti rimanga dentro impresso a fuoco il principio e ti liberi della forma. Imparare la forma e fare "karate tradizionale son due cose diverse". Il fatto che ora sei soddisfatto perchè esci ammaccato è una delle altre cose importanti dello studio delle arti marziali. Parli di flessibilità ed ok. Ti domando sinceramente, quando facevi karate... alle forme seguiva lo studio dei principi intimi su cui vertevano?

Lo studio dell'applicazione delle forze al contatto, delle traiettorie , della gestione della forza avversaria in un combattimento "reale" e non predefinito?

Dubito fortemente. Lo studio delle fisolosofie e della storia dietro le conoscenze incapsulate nella forma? O lo studio della gestione del TUO CORPO durante la forma? Ne dubito ancora.

D'altra parte la differenza ti sarà sempre più chiara andando avanti. E calcola che stai studiando la versione "sportiva" dell'arte marziale da cui deriva il Muai Thai.

 
E' proprio questo il problema. Fare kata è solo una parte dello studio di arti marziali. L'incapsulare le conoscenze di uno stile in delle "poesie" , delle forme che insegnino al corpo i principi su cui si basa lo stile è solo una parte.Quei principi devono essere appresi dal corpo e applicati in allenamento. Fino a che ti rimanga dentro impresso a fuoco il principio e ti liberi della forma. Imparare la forma e fare "karate tradizionale son due cose diverse". Il fatto che ora sei soddisfatto perchè esci ammaccato è una delle altre cose importanti dello studio delle arti marziali. Parli di flessibilità ed ok. Ti domando sinceramente, quando facevi karate... alle forme seguiva lo studio dei principi intimi su cui vertevano?

Lo studio dell'applicazione delle forze al contatto, delle traiettorie , della gestione della forza avversaria in un combattimento "reale" e non predefinito?

Dubito fortemente. Lo studio delle fisolosofie e della storia dietro le conoscenze incapsulate nella forma? Ne dubito ancora.

D'altra parte la differenza ti sarà sempre più chiara andando avanti. E calcola che stai studiando la versione "sportiva" dell'arte marziale da cui deriva il Muai Thai.
Per quanto riguarda i principi no, zero.

C'era una cura della qualità della tecnica molto alta(ripetizioni di vasche fino allo sfinimento, con il maestro che ti bastonava se notava che avessi mosso la spalla o alzato il bacino per esempio. Le diverse posizioni del tradizionale ripetute allo stremo anche preparazione atletica per sciogliersi e con le tecniche dedicate, etc...), la gestione della forza ovviamente c'era e le traiettorie anche(se intendi i combattimenti liberi del kumite), ma rispetto alla thai è dannatamente indietro. Ti faccio un esempio banale, nel kumite come saprai si usano principalmente yako, jun tsuki, mawashigeri, ura mawashi geri, ushiro ura mawashi geri e la scivolata, ma indipendentemente da tutto nel kumite si usa solo un tipo di parata, perfetta per il ramo sportivo perché copre tutti i potenziali bersagli e ti da la possibilità di chiudere l'incontro se l'avversario è lento a recuperare. Tu prova a usare quella parata lì in un combattimento reale o contro un calcio tirato con la tibia(esperienza personale dettata proprio dalla reazione istintiva), poi ne riparliamo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Per quanto riguarda i principi no, zero.C'era una cura della qualità della tecnica molto alta(ripetizioni di vasche fino allo sfinimento, con il maestro che ti bastonava se notava che avessi mosso la spalla o alzato il bacino per esempio. Le diverse posizioni del tradizionale ripetute allo stremo anche preparazione atletica per sciogliersi e con le tecniche dedicate, etc...), la gestione della forza ovviamente c'era e le traiettorie anche(se intendi i combattimenti liberi del kumite), ma rispetto alla thai è dannatamente indietro. Ti faccio un esempio banale, nel kumite come saprai si usano principalmente yako, jun tsuki, mawashigeri, ura mawashi geri, ushiro ura mawashi geri e la scivolata, ma indipendentemente da tutto nel kumite si usa solo un tipo di parata, perfetta per il ramo sportivo perché copre tutti i potenziali bersagli e ti da la possibilità di chiudere l'incontro se l'avversario è lento a recuperare. Tu prova a usare quella parata lì in un combattimento reale o contro un calcio tirato con la tibia(esperienza personale dettata proprio dalla reazione istintiva), poi ne riparliamo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
​E fortuna che il Karate è una delle discipline con la migliore difesa //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Per quanto riguarda i principi no, zero.C'era una cura della qualità della tecnica molto alta(ripetizioni di vasche fino allo sfinimento, con il maestro che ti bastonava se notava che avessi mosso la spalla o alzato il bacino per esempio. Le diverse posizioni del tradizionale ripetute allo stremo anche preparazione atletica per sciogliersi e con le tecniche dedicate, etc...), la gestione della forza ovviamente c'era e le traiettorie anche(se intendi i combattimenti liberi del kumite), ma rispetto alla thai è dannatamente indietro. Ti faccio un esempio banale, nel kumite come saprai si usano principalmente yako, jun tsuki, mawashigeri, ura mawashi geri, ushiro ura mawashi geri e la scivolata, ma indipendentemente da tutto nel kumite si usa solo un tipo di parata, perfetta per il ramo sportivo perché copre tutti i potenziali bersagli e ti da la possibilità di chiudere l'incontro se l'avversario è lento a recuperare. Tu prova a usare quella parata lì in un combattimento reale o contro un calcio tirato con la tibia(esperienza personale dettata proprio dalla reazione istintiva), poi ne riparliamo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Questo però non è colpa della tecnica in se, ma dello studio approssimativo dell'applicazione.

Quando parlo di studio della forza e traiettorie intendo in combattimento libero REALE , non simulato.

Saper gestire la forza del colpo avversario durante una parata , un colpo portato REALMENTE e possibilmente di ogni natura, è una cosa che non impari facendo combattimento libero figurato. Altresì è importante saper gestire la propria forza in caso di contatto con quella avversaria in situazioni di contatto serio.

Poi non so sinceramente come veniva insegnato da te lo stile, magari era un po' più curato che da me.

p.s.

Se è per questo , e non so se effettivamente a voi insegnavano così o a lasciar il braccio leggermente morbido , prova a tirare un pugno serio a braccio completamente disteso come nelle forme e se non te lo spezza l'avversario vediamo se non ti spezzi il gomito da solo.....

​E fortuna che il Karate è una delle discipline con la migliore difesa //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Mah mah.... boh... sinceramente dovrei vedere in azione il karate tradizionale , quello allenato e insegnato mantendolo puro , per il semplice scopo di essere efficace in combattimento reale (con buona pace di Erik , il karate è nato inizialmente dagli stili di combattimento della Cina appresi ed importati a modo loro in giappone , e si è cominciato a diffondere come autodifesa per la gente normale , che non poteva armarsi) . Così per come l'ho visto e conosciuto in molte occasioni , mi da idea di essere troppo rigido , incompleto e inefficente...

 
Ho scoperto che qui a Prato è possibile praticare sia Muay Thay che Muay Boran. Su internet ho letto un po' di informazioni ma, all'atto pratico, che differenze ci sono tra le due? Quali consigliereste?

 
Per quel che ne so io il boran è lo stile più vicino all'arte marziale originaria.

Il thai è considerato più sport da ring che arte marziale.

 
Ho scoperto che qui a Prato è possibile praticare sia Muay Thay che Muay Boran. Su internet ho letto un po' di informazioni ma, all'atto pratico, che differenze ci sono tra le due? Quali consigliereste?

Su un piano teorico, ci sono vari stili di muay thai, a seconda della regione della Thailandia dove viene insegnata. La Muay Boran dovrebbe contenere un po' tutti gli stili di muay thai esistenti o, per meglio dire, dalla muay boran si sono creati tutti gli altri stili.



Su un piano pratico, però, da una parte la thai è più sportiveggiante mentre la boran è più "arte marziale" con forme e processi di studio teorici dell'arte oltre che pratici, ma la thai si ferma li, al ring, la boran è nata per essere usata sui campi di battaglia, un po' come il krav maga e il command sambo.


 


Fossi in te mi butterei a occhi chiusi sulla boran
//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif




 
Per quel che ne so io il boran è lo stile più vicino all'arte marziale originaria.Il thai è considerato più sport da ring che arte marziale.


Su un piano teorico, ci sono vari stili di muay thay, a seconda della regione della Thailandia dove viene insegnata. La Muay Boran dovrebbe contenere un po' tutti gli stili di muay thay esistenti o, per meglio dire, dalla muay boran si sono creati tutti gli altri stili.



Su un piano pratico, però, da una parte la thay è più sportiveggiante mentre la boran è più "arte marziale" con forme e processi di studio teorici dell'arte oltre che pratici, ma la thay si ferma li, al ring, la boran è nata per essere usata sui campi di battaglia, un po' come il krav maga e il command sambo.


 


Fossi in te mi butterei a occhi chiusi sulla boran
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Grazie per le vostre risposte!!

 
Ho scoperto che qui a Prato è possibile praticare sia Muay Thay che Muay Boran. Su internet ho letto un po' di informazioni ma, all'atto pratico, che differenze ci sono tra le due? Quali consigliereste?
se ti interessa anche la parte agonistica ti dico thai, non credo che si facciano manifestazioni o incontri di muay boran in italia //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

altrimenti provare la muay boran deve essere una figata, ma occhio che devi trovare il maestro BRAVO, non quello che è andato una volta in thailandia e si crede chissà cosa(è pieno purtroppo)

e si scrive muay THAI, non THAY, maledetti

 
se ti interessa anche la parte agonistica ti dico thai, non credo che si facciano manifestazioni o incontri di muay boran in italia //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gifaltrimenti provare la muay boran deve essere una figata, ma occhio che devi trovare il maestro BRAVO, non quello che è andato una volta in thailandia e si crede chissà cosa(è pieno purtroppo)

e si scrive muay THAI, non THAY, maledetti

Considerando che a me tutto interessa fuorchè andare a fare le gare
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Comunque scrivo sempre bene, ieri mi è uscito scritto 10 volte con la Y in un post solo :rickds:





 
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