Ufficiale Arti Marziali

ufficiale
Pubblicità
Spero tu stia scherzando.
Meglio che evito di commentare //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 


L'unica cosa positiva della boxe però è che la si impara velocemente
//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif




 
Come ho già detto, pochi cazzi un pugile è meglio non averlo come cliente

 
Come ho già detto, pochi cazzi un pugile è meglio non averlo come cliente
Mah, parliamoci chiaro. Quale combattente bravo è meglio avere come "cliente"? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 


Se non altro con un pugile sai qual'è il suo punto debole, già con un karateka (facendo finta che siano le più pippe) non sai più che strategia attuare dato che sanno difendersi dai colpi a qualsiasi altezza
//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif




 
Mah, parliamoci chiaro. Quale combattente bravo è meglio avere come "cliente"? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif 


Se non altro con un pugile sai qual'è il suo punto debole, già con un karateka (facendo finta che siano le più pippe) non sai più che strategia attuare dato che sanno difendersi dai colpi a qualsiasi altezza
//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif


Te la fai troppo facile. Delle persone abituate a gestire le distanze con i calci paradossalmente potrebbero non essere in grado di contrastare la velocità di chiusura e apertura delle suddette a cui è abituato un pugile. Specialmente uno specializzato nel combattimento ravvicinato. Fermala la carica di attacco d'una bestia simile. Devi essere più che abituato al combattimento reale. Inoltre, la distanza più sicura è il più vicino possibile all'avversario, e a meno che tu non sia un grappler BRAVO il vantaggio è ancora suo. L' allenamento fisico e l'istinto di un pugile lo prendete troppo sotto gamba.

 
Mah, parliamoci chiaro. Quale combattente bravo è meglio avere come "cliente"? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif 


Se non altro con un pugile sai qual'è il suo punto debole, già con un karateka (facendo finta che siano le più pippe) non sai più che strategia attuare dato che sanno difendersi dai colpi a qualsiasi altezza
//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif


Questi discorsi funzionano solo teoricamente. La boxe è molto più utile della maggior parte delle arti marziali.

E per quanto riguarda il discorso della none sistenza nel JKD della lotta a terra avete detto un mucchio di sciocchezze. Poi vi dirò cosa mi ha spiegato il mio maestro.

 
Te la fai troppo facile. Delle persone abituate a gestire le distanze con i calci paradossalmente potrebbero non essere in grado di contrastare la velocità di chiusura e apertura delle suddette a cui è abituato un pugile. Specialmente uno specializzato nel combattimento ravvicinato. Fermala la carica di attacco d'una bestia simile. Devi essere più che abituato al combattimento reale. Inoltre, la distanza più sicura è il più vicino possibile all'avversario, e a meno che tu non sia un grappler BRAVO il vantaggio è ancora suo. L' allenamento fisico e l'istinto di un pugile lo prendete troppo sotto gamba.
Ma vaglielo a spiegare, qua tutti sono convinti che in un combattimento ci sia "il punto debole", il "sai cosa aspettarti", la "contromossa", la "strategia" (robe che mi viene da ridere solo a scriverle, manco stessimo giocando a Tekken, perdio), quando invece è questione di pochi secondi e di istinto, e chi fa pugilato ne ha da vendere a sacchi.

 
Ultima modifica:
Beh, bella roba. Dopo questa lezione posso dire che ci tornerei volentieri a fare Wing Chun. Non è stato facile perchè ho i (non)muscoli che hanno preso le ferie da tempo immemore, ma comunque "mi piace".

 
Beh, bella roba. Dopo questa lezione posso dire che ci tornerei volentieri a fare Wing Chun. Non è stato facile perchè ho i (non)muscoli che hanno preso le ferie da tempo immemore, ma comunque "mi piace".
Eh, il "problema" è che è stata come tutte le lezioni di George.

Non che siano meglio o peggio , son differenti da quelle di Roberto che mi fecero al tempo innamorare dello stile.

Roberto spiegava per filo e per segno ogni concetto interno, le filosofie taoiste legate a posizioni , tattiche e meccaniche e variava moltissimo da lezione a lezione. George è molto metodico nella costruzione di quello che serve per andare avanti ma meno "olistico" se vogliamo. E non divaga molto in teoria al di fuori dell'applicazione delle tecniche e movimenti.

Secondo me , la cosa migliore che puoi fare è farti una lezione di prova anche per il Qi Gong. Ti consiglierei il mercoledì sera che c'è il doppio turno qi gong - meditazione.

Intanto ti suggerisco , se ti va , di leggere questo materiale di Roberto.

http://www.kuoshu.net/robertocapponi.php

http://www.wt-roma.it/Meccanica%20del%20WT.pdf

http://www.wt-roma.it/Il%20Qi%20Gong%20taoista%20-%20corpo,%20respiro%20e%20mente.pdf

http://www.wt-roma.it/Taiji%20-%20Qi%20Gong%20-%20Dispensa%20Base.pdf

E questa se ne hai proprio tanto

http://www.wt-roma.it/le%20scuole%20di%20matrice%20taoista.pdf

 


---------- Post added at 21:46:30 ---------- Previous post was at 21:44:45 ----------

 




Ma vaglielo a spiegare, qua tutti sono convinti che in un combattimento ci sia "il punto debole", il "sai cosa aspettarti", la "contromossa", la "strategia" (robe che mi viene da ridere solo a scriverle, manco stessimo giocando a Tekken, perdio), quando invece è questione di pochi secondi e di istinto, e chi fa pugilato ne ha da vendere a sacchi.

Ma le tattiche esistono eccome, il problema è che è il corpo che deve impararle. E in questo un pugile è mediamente MOLTO più bravo di un artista marziale //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Ultima modifica da un moderatore:
Meglio che evito di commentare //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif 


L'unica cosa positiva della boxe però è che la si impara velocemente
//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif


Dai sei un troll, non è possibile

 
L'unica cosa è che essendo io un novellino, non ho capito molto dei trilioni di movimenti, mosse contromosse o altro. Tipo, all'inizio abbiamo fatto un qualcosa di cui ho capito poco e niente, per il resto gli esercizi sono stimolanti. E per quanto ci provassi, certi movimenti non mi riescono così facili da fare.

 
L'unica cosa è che essendo io un novellino, non ho capito molto dei trilioni di movimenti, mosse contromosse o altro. Tipo, all'inizio abbiamo fatto un qualcosa di cui ho capito poco e niente, per il resto gli esercizi sono stimolanti. E per quanto ci provassi, certi movimenti non mi riescono così facili da fare.
Benvenuto nel mio mondo. All'inizio non c'ero , io son quello arrivato dopo (e andato via prima :kep88:) ma suppongo tu parli della prima forma , la siu nim tao. Il wing chun, atipicamente per uno stile di kung fu , ha solo 3 forme a mani nude (la quarta è all'uomo di legno , la quinta è col bastone e l'ultima con i coltelli).

La prima forma è un lavoro di qi gong , di educazione delle articolazioni e dei tendini, di insegnamento delle leve e degli accorgimenti essenziali per tirare pugni e controllare le braccia avversarie e insegna , anche se molte scuole neppure se ne rendono conto , svariati principi interni di movimento.

Mi viene in mente tsui sheung ting, detto il re della siu nim tao e delle sue applicazioni di tali concetti.




No ragiona come tanti artisti marziali. SU carta uno che usa solo i pugni ed è costretto ad avvicinarsi a te , che magari fai Muay Thai e sei abituare a segare via le gambe a calci , è in svantaggio nettissimo.

Su carta. Io pratico uno stile di kung fu concettualmente simile alla boxe. E so cosa significa l'istinto e l'allenamento del corpo all'adattamento istintivo. Lo sento su di me ogni volta che mi spiega qualcosa il sifu //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Certe cose le devi conoscere a fondo per capire il rischio in cui si incorre prendendo sotto gamba.

Anche ammettendo che , nonostante tutto ciò che ho spiegato nel post precedente , riesci a prendere con un calcio un pugile alla carica devi avere una bordata terrificante e precisissima (difficile da piazzare su un avversario in movimento a quelle velocità) perchè un pugile in movimento rapido tiene un baricentro che un karateka, per dirne uno , si scorda e col cavolo che lo schiodi di la se non gli rompi un ginocchio. E una volta che si è avvicinato fermalo va.

WII parla di "difendere a tutte le altezze" , ma parare un pugno è difficile se ti muovi prima che parta, semi impossibile se ti muovi quando è già partito. Dalla distanza ravvicinata il lavoro deve essere di controllo del corpo avversario. Su un pugile tutto ciò è ancora più difficile. C'è un motivo se nella boxe non parano , tengono la guardia e incassano.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Beh è molto interessante. Quando entrerò nell'ottica sicuramente comprenderò meglio. Ora come ora, da esterno, è piuttosto difficile. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Dai sei un troll, non è possibile
Niente non mi convincete.

 


Parlate di istinto, ma che io sappia l'istinto dipende dalla persona, non dall'arte marziale che pratica. Potete darmi tutte le spiegazioni che volete, ma un Mike Tyson non avrebbe mai avuto la benchè minima chance contro un Bruce Lee, un Chuck Norris e altri innumerevoli campioni in altre discipline.


 


Non metterò mai in dubbio che io che pratico kick boxe o chi sa quale altra arte marziale o sport da combattimento da 2 anni non potrò mai essere all'altezza di un pugile che lo pratica dallo stesso tempo, ma dopo n anni, quando ormai le tecniche le ho assimilate alla perfezione, per quanto la perfezione nelle tecniche possa esistere, un pugile sarà sempre in svantaggio.


 


In breve, col pugilato hai risultati enormi in brevissimo tempo, ma sul lungo andare, come la giri e la volti, sarà in svantaggio contro chiunque sappia usare anche le gambe oltre ai soli pugni. Volete dirmi che non è vero? ditemelo pure, ma finchè tale cosa non la vedo con i miei occhi non ci crederò mai
//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif




 
Niente non mi convincete. 


Parlate di istinto, ma che io sappia l'istinto dipende dalla persona, non dall'arte marziale che pratica. Potete darmi tutte le spiegazioni che volete, ma un Mike Tyson non avrebbe mai avuto la benchè minima chance contro un Bruce Lee, un Chuck Norris e altri innumerevoli campioni in altre discipline.

 


Non metterò mai in dubbio che io che pratico kick boxe o chi sa quale altra arte marziale o sport da combattimento da 2 anni non potrò mai essere all'altezza di un pugile che lo pratica dallo stesso tempo, ma dopo n anni, quando ormai le tecniche le ho assimilate alla perfezione, per quanto la perfezione nelle tecniche possa esistere, un pugile sarà sempre in svantaggio.


 


In breve, col pugilato hai risultati enormi in brevissimo tempo, ma sul lungo andare, come la giri e la volti, sarà in svantaggio contro chiunque sappia usare anche le gambe oltre ai soli pugni. Volete dirmi che non è vero? ditemelo pure, ma finchè tale cosa non la vedo con i miei occhi non ci crederò mai
//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif


L'istinto si allena eccome.

Esempio chiarificatore. Due terzi dell'allenamento del wing chun è atto a far si che il corpo percepisca da solo le forze che vengono applicate su di esso e reagisca nel modo più funzionale utilizzando la normale meccanica corporea di una muscolatura rilassata ma reattiva. Il corpo impara la difesa della linea centrale , la gestione della linea centrale avversaria, la gestione delle traiettorie e la percezione di ciò che gli accade e reagisce rispettando i principi dello stile. Quasi senza che nemmeno intervenga l'intenzione. Nel wing chun non si cerca il colpo , si cerca la conquista del territorio avversario. Il colpo viene da se. Tu che fai kick , fra 20 anni mettiti a provare combattimento a distanza ravvicinata con uno che fa wing chun (ma wing chun serio... ci sarebbe da divagare) da 5 anni.

Poi raccontami.

 
Ultima modifica da un moderatore:
No ragiona come tanti artisti marziali. SU carta uno che usa solo i pugni ed è costretto ad avvicinarsi a te , che magari fai Muay Thai e sei abituare a segare via le gambe a calci , è in svantaggio nettissimo.Su carta. Io pratico uno stile di kung fu concettualmente simile alla boxe. E so cosa significa l'istinto e l'allenamento del corpo all'adattamento istintivo. Lo sento su di me ogni volta che mi spiega qualcosa il sifu //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Certe cose le devi conoscere a fondo per capire il rischio in cui si incorre prendendo sotto gamba.

Anche ammettendo che , nonostante tutto ciò che ho spiegato nel post precedente , riesci a prendere con un calcio un pugile alla carica devi avere una bordata terrificante e precisissima (difficile da piazzare su un avversario in movimento a quelle velocità) perchè un pugile in movimento rapido tiene un baricentro che un karateka, per dirne uno , si scorda e col cavolo che lo schiodi di la se non gli rompi un ginocchio. E una volta che si è avvicinato fermalo va.

WII parla di "difendere a tutte le altezze" , ma parare un pugno è difficile se ti muovi prima che parta, semi impossibile se ti muovi quando è già partito. Dalla distanza ravvicinata il lavoro deve essere di controllo del corpo avversario. Su un pugile tutto ciò è ancora più difficile. C'è un motivo se nella boxe non parano , tengono la guardia e incassano.

Usando un minimo di logica però, si deve pure considerare che l'artista marziale non è che va giù al primo colpo e se ha fatto un allenamento all'altezza, ha incassato un mare di colpi pure lui, solo che lui un calcio lo sa incassare e parare, un pugile no. Alla fine torniamo sempre sullo stesso discorso. Qua pare che il pugile tira un pugno e l'avversario va al tappeto.. È più probabile che vada il pugile al tappeto con un colpo solo colpendogli le gambe che non ha mai allenato per incassare e parare che l'artista marziale che i pugni è abituato a incassarli, deviarli e pararli.


 
E' il voler usare la logica su carta che ti frega. In combattimento è la convizione di avere il vantaggio tattico che ti frega. I punti di forza di un pugile sono MOLTO SPESSO più efficenti in combattimento di quelli di un artista marziale completo. Se non hai l'adeguata esperienza per gestirli e / o lo sottovaluti perchè su carta vinci te... un pugile ti smonta a pezzi.

 
Ultima modifica da un moderatore:
L'istinto si allena eccome.Esempio chiarificatore. Due terzi dell'allenamento del wing chun è atto a far si che il corpo percepisca da solo le forze che vengono applicate su di esso e reagisca nel modo più funzionale utilizzando la normale meccanica corporea di una muscolatura rilassata ma reattiva. Il corpo impara la difesa della linea centrale , la gestione della linea centrale avversaria, la gestione delle traiettorie e la percezione di ciò che gli accade e reaTgisce rispettando i principi dello stile. Quasi senza che nemmeno intervenga l'intenzione. Nel wing chun non si cerca il colpo , si cerca la conquista del territorio avversario. Tu che fai kick , fra 20 anni mettiti a provare combattimento a distanza ravvicinata con uno che fa wing chun (ma wing chun serio... ci sarebbe da divagare) da 5 anni.

Poi raccontami.

Forse dovevo essere più chiaro. Io tizio sono più istintivo di caio, ma meno di sempronio per natura. È normale, come ci sta chi ha riflessi migliori e chi ne ha di peggiori. Detto questo, sorvolando sui differenti allenamenti che ogni arte marziale segue, l'istinto viene allenato in qualunque arte marziale, il pugile lo allena inizialmente più velocemente, perchè alla fine si riduce a doversi buttarsi sotto e fare quelle sole 4 mosse che sa, ma che sa essere il solo modo per vincere, un artista marziale invece ha bisogno di anni per mettersi in pari, ma non è che questo gap di differenza non si eliminerà mai. Col tempo l'artista marziale arriverà allo stesso livello del pugile, e a quel punto, da un punto di vista "quantitativo", è più istintivo chi per natura lo è.


 

Forse dovevo essere più chiaro. Io tizio sono più istintivo di caio, ma meno di sempronio per natura. È normale, come ci sta chi ha riflessi migliori e chi ne ha di peggiori. Detto questo, sorvolando sui differenti allenamenti che ogni arte marziale segue, l'istinto viene allenato in qualunque arte marziale, il pugile lo allena inizialmente più velocemente, perchè alla fine si riduce a doversi buttarsi sotto e fare quelle sole 4 mosse che sa, ma che sa essere il solo modo per vincere, un artista marziale invece ha bisogno di anni per mettersi in pari, ma non è che questo gap di differenza non si eliminerà mai. Col tempo l'artista marziale arriverà allo stesso livello del pugile, e a quel punto, da un punto di vista "quantitativo", è più istintivo chi per natura lo è.
A quel punto al marzilista verrà da fare poche cose allenate poco mentre al pugile verranno tutte bene. Tutto pir istinto s'intende.

 
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top