Ufficiale Arti Marziali

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Mah.. son metodi che non approvo. E' tutto riconducibile sotto il termine "wai gong" , condizionamento esterno. Funzionare funziona, il corpo si modifica in risposta ai traumi per resistervi ma sempre traumi rimangono.

Diciamo che è tutta questione di priorità, non è l'unico modo, ne il migliore. Probabilmente il più veloce e "facile" (nel senso che lo sforzo viene ripagato quasi sicuramente, cosa che nelle pratiche interne non è)

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Calcola però che io ho smesso persino di allenarmi al sacco per lo stesso motivo. Ed ecco, tu venendo dalla boxe hai probabilmente un'impostazione mentale diversa dalla mia.

I risultati in potenza dei colpi e capacità di scaricarli (si ogni tanto qualche colpo lo tiro ancora, ma più che altro perchè mi piace la sensazione, mi scarica) senza risentirne non scarseggiano, e inizialmente la cosa ha stupito abbastanza anche me.

Alla fine la decisione su come trattare il tuo corpo spetta a te.
Sfaticato, è tutta una scusa per non farti il **** al sacco :sad2:

Non mi parlare del sacco che proprio la settimana scorsa non so come ma avverto un dolore al polso destro. Si è alleviato un pò, però quando carico su qualche peso/colpo mi tira tutto e ho meno forza. Ho la rabbia accumulata nel destro adesso, non vedo l'ora che si toglie tutto :rickds:

Un'altro allenamento che mi piace sono i calci reciprochi ai fianchi. Il calcio senza interruzioni invece ti sfianca come pochi. Io poi soffro di più visto che ho sempre usato pochissimo questi colpi.

 
Non avevo mai visto questo topic, ma ero uno di voi :sad2:

Sono nera di taekwondo, ma non pratico più da 4 anni. Ho provato a rimettermi in gioco iniziando un corso di roba mista, ma principalmente thai dal momento che il maestro era appunto maestro di quello. Sono però durato solo un anno, gli orari fissi nello sport purtroppo non riesco a mantenerli con l'università.

In un anno di thai dal punto di vista della lotta di strada sono diventato più efficace che in 8 anni di taekwondo praticamente.

Linsegnamento che mi è rimasto più impresso è quello di tenersi un po' di soldi a portata di mano e darli subito allo scippatore col coltello comunque //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Ultima modifica da un moderatore:
MHA sto mischiando pugilato e krav maga ed è uscita fuori la tecnica invincibile :alone:

Già il krav Maga è aggressivo, ci metti pure il pugilato vicino, ho il terrore di quello che potresti fare al primo stronzo che ti guarda male :rickds:


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Troppo scarso il pugile contro un karateka che usa piedi e prese, madonna che ansia i primi giorni //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gifOra infatti tendo sempre a guardare l'avversario nello stomaco, no in faccia :rickds:

In una situazione da ring, con regole da rispettare e protezioni, saper usare bene le proprie armi è la cosa principale, ma a pari capacità vince chi ha più armi dalla sua e un pugile ha solo i pugni come armi, gli altri in generale hanno anche i calci e, eventualmente, ginocchiate, gomitate e prese. In una situazione da strada difficilmente qualcuno userebbe i piedi se non per dare calci ad altezza ginocchio, e un pugile avrebbe un vantaggio notevole, considerato anche che è abituato a incassare più di chiunque altro.


 


Riguardo lo sguardo la cosa principale e non chiudere gli occhi.



È un condizionamento difficile perchè vai a combattere contro un istinto naturale, ma devi imparare a tenere gli occhi aperti anche quando un pugno ti colpisce direttamente sul naso.



Il cosa guardare è più o meno come dice mah qualche post dopo. Ci sta che contro un pugile lo guardi in faccia, mentre uno che fa tkd gli guardi le gambe, ma il metodo giusto e guardare l'insieme senza focalizzarsi su nulla in particolare, e anche qui è una cosa che viene col tempo e con l'esperienza.





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Qua non cacciamo nessuno. Al massimo lo picchiamo. Ma così, per affetto. wnintendo se gli sei particolarmente simpatico lo dimostra spezzandoti un braccio. Insomma siam tutti tranquilli.

Sono...... 8 o 9 anni che non spezzo il braccio a nessuno, non mi far passare come un pazzoide
//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.png

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MHA ma il pugno potente allo stomaco durante gli addominali, serve davvero ad abituare al dolore oppure è solo una scusa per sfondarci? :rickds:
C'è un minimo di condizionamento nel fare una cosa del genere, ma se ti viene fatto così, senza spiegarti cosa fare, fa più danni che altro. Per darti un'idea, hai presente il film di Van Damme dove il maestro gli Muay Thai, se non erro, gli lasciava cadere sull'addome una specie di giara piena di acqua? In breve il condizionamento sta nel concentrare l'aria nell'addome e sgonfiarlo accompagnando il colpo appena ricevuto per attutirlo. Col tempo diventa una cosa talmente automatica che anche se ti prendessero di sorpresa automaticamente attutiresti almeno in parte il colpo ed è il motivo per cui lui ti colpisce mentre fai gli addominali, solo che se non ti viene spiegato cosa fare la prima volta, ti prendi solo un trauma all'addome e nulla di più.

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Vai quoto qualche post vecchio tanto per


Sono anni che non si possono più afferrare i pantaloni.

Partendo dal presupposto che il judo ormai è stato trasformato in uno spettacolo, ormai nessuno lo inizia con l'idea di ricevere una preparazione adatta a combattere per strada, e in linea generale è uno sport che se non lo inizi da piccolo lo lasci presto. Ci sono comunque corsi di difesa personale e altro, ma ci vanno i vecchi e basta.

Il fatto che si debba afferrare il judogi in praticamente tutto non è che comunque significhi molto se ti devi difendere, cioè basta afferrare un polso e il gioco è fatto, con l'altro braccio posso prenderti per il collo (letteralmente), intorno al petto, i capelli o per il pene, poco mi cambia se lo scopo è la difesa.

Certamente non ti insegnano a tirare pugni o fare 4 vs 1, ma come ho già detto non è quello lo scopo della disciplina. Mi viene da ridere solo a immaginare qualcuno che si mette a lavorare a terra per strada.

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Comunque se volete sapere qualcosa chiedere pure.
Capito //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 


Come ho detto, sono informazioni che mi sono state date e sono felice che mi hai dato una delucidazione sulla cosa, ma su alcune cose che hai detto avrei da ribatterle col solito discorso del condizionamento alle regole (riguardo un po' tutti gli sport da combattimento eh, non solo il judo). È facile dire per qualunque sportivo "in mezzo alla strada ti colpisco alla gola e alle parti basse" ma nella pratica vieni allenato per anni a non colpire assolutamente certe parti del corpo e a non aspettarti colpi in certi punti, mentre io che pratico un'arte marziale vengo allenato ogni santo giorno a proteggere più gli 8 punti vitali centrali che il resto del corpo e, ovviamente, mi focalizzo molto di più a colpire questi che a tirare calci ai fianchi e pugni in faccia. Alla resa dei conti, uno sportivo non è che non è capace di tirare un pugno alla gola o, per usare l'esempio del judo, afferrarmi alla gola o per i testicoli, ma esita molto nel farlo essendo psicologicamente condizionato dalle regole, ne tanto meno e psicologicamente pronto a ricevere colpi diretti allo sterno, alla gola o ai testicoli, cosa che al contrario uno che pratica arti marziali fa senza la minima esitazione.


 


Questo è anche uno dei motivi principali per cui non vedrai mai e poi mai un artista marziale vincere sul ring contro uno sportivo. Lo sportivo è allenato a mettere ko, e sul ring puoi mettere solo ko, l'artista marziale è allenato/addestrato a finalizzare, cosa che su un ring non puoi fare.





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Non avevo mai visto questo topic, ma ero uno di voi :sad2:Sono nera di taekwondo, ma non pratico più da 4 anni. Ho provato a rimettermi in gioco iniziando un corso di roba mista, ma principalmente thai dal momento che il maestro era appunto maestro di quello. Sono però durato solo un anno, gli orari fissi nello sport purtroppo non riesco a mantenerli con l'università.

In un anno di thai dal punto di vista della lotta di strada sono diventato più efficace che in 8 anni di taekwondo praticamente.

Linsegnamento che mi è rimasto più impresso è quello di tenersi un po' di soldi a portata di mano e darli subito allo scippatore col coltello comunque //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
La regola generale è evitare sempre e comunque lo scontro, sia per la tua ma sopratutto per la loro salute, e attaccare per primo e con tutta la ferocia possibile solo quando non hai altra scelta. L'idea di dare i soldi è giusta, non bastano 100 anni di allenamento per darti la sicurezza di uscire indenne da uno scontro con una persona armata, ma anche li, se non si ha altra scelta, far abbassare la guardia al nemico facendogli credere che sei l'ultimo degli stronzi e prenderlo di sorpresa quando si trova il giusto momento. Siamo delle armi umane, fottesega che in Italia l'autodifesa è un crimine, ma se tanto mi da tanto, meglio andare a parlare col giudice che col creatore.

 


Riguardo il TKD... Un po' credo che non hai avuto chi sa quale maestro. L'arte marziale con i calci più veloci e potenti che ci siano, per antonomasia non può essere debole.



D'altro canto però, il tkd è stato sportivizzato a livelli estremi, esiste la tecnica, ma non vieni più allenato a far sputare tutti i denti a una persona con un singolo calcio, le gare sono a punti e non a ko, ormai è solo un'ombra di ciò che era veramente, mentre il muay thai viene insegnato con tutt'altro metodo, con l'idea di mettere ko l'avversario, non di sfiorargli l'epidermide il più velocemente possibile per farsi assegnare il punto dai giudici.





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Parlando un po' di me, mi ritrovo in una situazione triste, ma triste forte.


A metà marzo, più o meno, abbiamo interrotto il corso di Hung Gar. Troppi screzi con i proprietari della palestra (con una sola per essere precisi), che dopo che qualcuno ha spezzato uno dei bracci dell'uomo di legno appena acquistato (che non ci hanno voluto rimborsare) e che qualcuno ci ha rubato la sciabola da allenamento che usavamo (che non ci hanno rimborsato), è stata pure cazzò di dirci che ci lamentavamo troppo perchè ci hanno piazzato in una saletta con i condizionatori a palla e confinante con la sala dove fanno Zumba dove stanno perennemente con la musica a palla costringendoci a dover urlare per riuscire a farci capire mentre ci alleniamo (quando abbiamo necessità dell'ambiente più tranquillo e silenzioso possibile).


 


Insomma, tl/dr, abbiamo interrotto il corso, con la promessa di ricominciare da qualche altra parte in un imprecisato futuro.


 


Nel frattempo io, che non posso ne voglio stare a grattarmi le palle fino a chi sa quanto, sono tornato al mio vecchio corso di kick boxe e, la prima settimana, come da consuetudine in quei corsi, si suda, si suda e si suda, e grazie all'esperienza accumulata precedentemente, con esperienze personali e con l'hung gar, ridicolizzo più volte l'aitante "campione" che si sta preparando alle gare, non tanto perchè lo meno pesante, ma perchè non è in grado di assestare un colpo che io prontamente "paro" istintivamente colpendogli polsi e braccia al punto che dopo i 3 minuti di ripresa non riesce neanche più ad alzarle, senza contare i pugni che gli ho assestato allo sterno e alle fluttuanti ogni volta che aveva quella frazione di secondo di blackout per il colpi che riceveva alle braccia.


 


Passano i giorni, la mia tecnica viene "corretta", un po' dal maestro, un po' da me che imito gli altri, arrivando al punto che non riesco più a tirare un calcio o un pugno decente, complice anche l'uso del pavimento di gomma che mi blocca i movimenti, mi faccio male ogni sacrosanta volta che mi alleno, o tiro un calcio male stirandomi leggermente il muscolo, o qualche ******** para i low kick con il ginocchio anzichè con la tibia, o mi faccio male il dorsale perchè "bho", è un mese che mi fa male senza una ragione precisa, scoprendo poi dal fisioterapista che è una brutta contrattura, cosa che non mi capita da anni e anni, o prendo pugni in faccia come un ******** perchè non sto più in posizione frontale come sempre e devo attenermi alle tecniche della kick, senza contare che di giorno in giorno divento sempre più teso mentre combatto al punto che non riesco più a lanciare i colpi come facevo prima, le parate non mi escono più e sto perdendo forza nelle gambe non allenando più le posizioni basse dell'hung gar.



Praticamente mo, dopo l'ennesimo infortunio che mi ha portato a prendere una brutta botta al tallone che mi impediva addirittura di camminare per alcuni giorni e che mi sta costringendo da 5 settimane a questa parte ad andare a fare le onde d'urto, e ho dovuto interrompere il corso.


 


Ora come ora sto andando a correre praticamente tutti i giorni per un'ora-un'ora e mezza circa (da quando non mi fa più male il tallone insomma), per poi allenarmi nelle forme dell'hung gar che ho imparato a suo tempo e nelle posizione. Spero seriamente che il corso di hung gar ricominci quanto prima, perchè mi ritrovo in una situazione dove non so più veramente cosa fare....


 
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Molla la kick, non vale la pena.

Allena da solo quello che hai imparato nell' hung fino a che non lo ripigli

 
No ma ci ha spiegato a che serve, nintendo. Volevo solo sapere altri pareri al riguardo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Abituarsi al colpo per me è un bene. Ai ragazzi lo faccio fare spesso perchè quando ricevono pure il minimo colpetto si piegano come le forchette di plastica. E' un pò come i primi pugni sul naso con i guantoni. All'inizio ti senti tutto stordito, poi col tempo lo assorbi meglio perchè mentalmente già conosci il tipo di dolore.

Cambiando discorso, voi che guardia usata? esiste quella più efficace secondo voi?

La mia tende a coprire maggiormente il volto quando sto vicinissimo all'avversario, abbinata al saltello continuo e lo spostamento laterale sulla media distanza.

 
No ma ci ha spiegato a che serve, nintendo. Volevo solo sapere altri pareri al riguardo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gifAbituarsi al colpo per me è un bene. Ai ragazzi lo faccio fare spesso perchè quando ricevono pure il minimo colpetto si piegano come le forchette di plastica. E' un pò come i primi pugni sul naso con i guantoni. All'inizio ti senti tutto stordito, poi col tempo lo assorbi meglio perchè mentalmente già conosci il tipo di dolore.

Cambiando discorso, voi che guardia usata? esiste quella più efficace secondo voi?

La mia tende a coprire maggiormente il volto quando sto vicinissimo all'avversario, abbinata al saltello continuo e lo spostamento laterale sulla media distanza.
Capito //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif


Allora è un allenamento giusto ma che andrebbe comunque perfezionato come dice Mah. C'è tutto un controllo del respiro nell'addome che negli sport non va spiegato ne mai allenato a sufficienza.


 


Riguardo la guardia, non abbiamo una guardia ben definita nell'Hung gar, ce ne sono svariate. Solitamente in piedi frontalmente con i piedi a larghezza spalle e le cosce che tendono a unirsi coprendo il più possibile i testicoli e le mani rivolte verso il basso a coprirli a mo di conchiglia, il tutto con la retroversione dell'anca per stare il più rilassati e naturali possibili. Da qui se arriva un pugno, siamo abbastanza rilassati da muoverci quel tanto che basta per evitarlo e per lanciare allo stesso tempo le braccia per intercettarlo e colpirlo con forza tra polso e braccio, se vogliamo solo difendere.


 


Diciamo che non c'è una guardia migliore, c'è la guardia più utile a ciò che ti serve sul momento. Da pugile la guardia classica da pugile è utile per il suo scopo, la guardia del muay thai, vista da un pugile, sembra una barzelletta per quanto è aperta, ma lo scopo di questa non è lo stesso del pugilato, ma quello di essere in grado di parare e, quando c'è l'occasione, di afferrare la testa dell'avversario per accompagnarla delicatamente a conoscere il ginocchio. Poi ce ne sono comunque tantissime altre, marzialmente parlando tutte tendono a difendere gli 8 punti vitali nella linea centrale del corpo, e poi, nello specifico, ognuna ci aggiunge quello che gli serve relativamente al proprio stile


 
Già il krav Maga è aggressivo, ci metti pure il pugilato vicino, ho il terrore di quello che potresti fare al primo stronzo che ti guarda male :rickds:
Rileggendo un attimo questo passaggio, ma lo sai che ultimamente mi fa l'effetto contrario?

Non lo so cosa mi è successo, ma ho in qualche modo perso l'aggressività di attacco. Mi spiego meglio. Durante il combattimento libero da un pò di tempo a questa parte tendo a stare sempre sulla difensiva. Attacco di rado perchè ho timore di prendere il contrattacco al volto.

E' una cosa che mi sta capitando solo di recente, prima invece mi buttavo addosso some un killer senza badare a niente. Da che dipende secondo voi?

Ora vabbè, ho il polso destro fatto male quindi è normale che non attacco molto, però me lo faceva pure prima questa cosa.

 
che vuoi sapere?
Dunque, ho fatto in passato Judo e Aikido (a livello amatoriale, però ho presente come girano) e ultimamente mi è venuto voglia di fare un po' di Krav Maga; Io non voglio fare ne il picchiatore seriale ne MMA ma lo farei più per imparare qualcosa di difesa personale e affiancarlo alla palestra quando finita la maturità la riprenderò, detto ciò so che il KM deve essere insegnato da gente che sappia cosa fa (anche le altre arti marziali, ma mi da l'idea che in questo girino più pagliacci), dunque vi chiederei come fare a individuare quali sono quelli seri (attestati, etc...) e magari se conoscete, se c'è qualcuno di torino, qualche posto particolarmente serio...//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
@wnintendo

In realtà io ormai sono proprio riluttante verso il waigong/condizionamento esterno. Non è questione di aggiustare la pratica aggiungendo l'interno/respiro è questione che non mi piace usare metodi traumatici per il corpo. Come ho detto non tiro neppure più al sacco.

Perché personalmente trovo che non sia nessun vero vantaggio se non il senso di soddisfazione (unico motivo per cui ancora ogni tanto lo faccio).

Ma ovviamente sono preferenze personali

@ryu

mi stai diventando una signorina?

Scherzi a parte mo ti cerco un video che forse può risponderti in parte (video con cui non concordo in toto ma che comunque vale un occhiata)

 
Rispondo a wnintendo.

Sicuramente la mia impostazione era più orientata all'arte che non al marziale. Anche gli incontri erano molto più "tranquilli" rispetto alla frenesia che c'è in altre discipline.

Sicuramente i calci li so dare e penso di essere anche "pericoloso" (lo virgoletto se no magari sembro il boss di turno //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif) perché ho la tecnica a differenza di chi calcia a caso. Solo che mi mancava tutta la parte del combattimento a distanza ravvicinata, che volendo o no in strada è molto probabile. Senza contare che, esempio stupido, con i jeans io non riuscirei mai a calciare troppo in alto da colpire il volto.

Certo fossi uno sprovveduto con un coltello non sarei contento di trovare uno che di tkd è molto esperto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/bzv7yXY.png però, secondo il mio modesto parere, per la strada ha bisogno di qualche tecnica complementare!

 
Dunque, ho fatto in passato Judo e Aikido (a livello amatoriale, però ho presente come girano) e ultimamente mi è venuto voglia di fare un po' di Krav Maga; Io non voglio fare ne il picchiatore seriale ne MMA ma lo farei più per imparare qualcosa di difesa personale e affiancarlo alla palestra quando finita la maturità la riprenderò, detto ciò so che il KM deve essere insegnato da gente che sappia cosa fa (anche le altre arti marziali, ma mi da l'idea che in questo girino più pagliacci), dunque vi chiederei come fare a individuare quali sono quelli seri (attestati, etc...) e magari se conoscete, se c'è qualcuno di torino, qualche posto particolarmente serio...//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Eh, bella domanda //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Su queste cose ne capisco poco, ho avuto pochi maestri finora. Diciamo che te ne accorgi quando ti usa per far vedere la tecnica. Il Krav se fatto bene ti atterrà, ti stritola i nervi, polsi ecc. Ma sono tutti scatti velocissimi, te ne accorgi a tue spese se sono cose fattibili oppure se si sta inventando pagliacciate viste nei film.

Il mio primo contatto con il maestro è stato un pò traumatico, lo dissi anche a MHA qualche mese fa. Mi crollò un pò il mondo addosso perchè fui letteralmente sovrastato da un lottatore molto più completo e letale. Io usavo i pugni, ero resistente, eppure cadevo giù come un alberello.

@mha

Vorrei saperlo pure io. Forse è il miscuglio di tecniche che mi ha reso più insicuro. Mi incazzo perchè mi succede ora che devo allenare gli altri quando il maestro non c'è, quando fino a qualche anno fa mi cambiavano sempre compagno perchè finiva male :rickds:

 
Rileggendo un attimo questo passaggio, ma lo sai che ultimamente mi fa l'effetto contrario? Non lo so cosa mi è successo, ma ho in qualche modo perso l'aggressività di attacco. Mi spiego meglio. Durante il combattimento libero da un pò di tempo a questa parte tendo a stare sempre sulla difensiva. Attacco di rado perchè ho timore di prendere il contrattacco al volto.

E' una cosa che mi sta capitando solo di recente, prima invece mi buttavo addosso some un killer senza badare a niente. Da che dipende secondo voi?

Ora vabbè, ho il polso destro fatto male quindi è normale che non attacco molto, però me lo faceva pure prima questa cosa.
Troppe mazzate stai prendendo, ti fai male e inizi ad aver paura di attaccare per non farti male. È una fase che passano un po' tutti quando si ritrovano a fare un'arte marziale diversa dalla propria.

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@wnintendo
In realtà io ormai sono proprio riluttante verso il waigong/condizionamento esterno. Non è questione di aggiustare la pratica aggiungendo l'interno/respiro è questione che non mi piace usare metodi traumatici per il corpo. Come ho detto non tiro neppure più al sacco.

Perché personalmente trovo che non sia nessun vero vantaggio se non il senso di soddisfazione (unico motivo per cui ancora ogni tanto lo faccio).

Ma ovviamente sono preferenze personali

@ryu

mi stai diventando una signorina?

Scherzi a parte mo ti cerco un video che forse può risponderti in parte (video con cui non concordo in toto ma che comunque vale un occhiata)

Se fatto nel modo giusto il condizionamento esterno aiuta eccome. Però diciamocelo, io praticando Hung Gar sono abituato al condizionamento esterno, ed è il metodo di allenamento che lo impone, mentre tu invece, praticando... Tai chi se ricordo bene (probabilmente no), segui un'allenamento molto diverso
//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

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Rispondo a wnintendo.Sicuramente la mia impostazione era più orientata all'arte che non al marziale. Anche gli incontri erano molto più "tranquilli" rispetto alla frenesia che c'è in altre discipline.

Sicuramente i calci li so dare e penso di essere anche "pericoloso" (lo virgoletto se no magari sembro il boss di turno //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif) perché ho la tecnica a differenza di chi calcia a caso. Solo che mi mancava tutta la parte del combattimento a distanza ravvicinata, che volendo o no in strada è molto probabile. Senza contare che, esempio stupido, con i jeans io non riuscirei mai a calciare troppo in alto da colpire il volto.

Certo fossi uno sprovveduto con un coltello non sarei contento di trovare uno che di tkd è molto esperto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/bzv7yXY.png però, secondo il mio modesto parere, per la strada ha bisogno di qualche tecnica complementare!
L'idea generale è che contro una persona che pratica tkd non dovresti nemmeno avere il tempo di arrivare a corta distanza, ma diciamo pure che il tkd, inteso come arte marziale e non come sport, conta dalla sua una certa quantità di tecniche ravvicinate e di pugno che in quello moderno sono proprio sparite. Riguardo il vestiario si, è un'ostacolo il 90% delle volte, ma nell'effettivo non puoi nemmeno uscire di casa con l'intenzione di combattere //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
No no un momento, mi tengo sulla difensiva e schivo, mi arretro. Non è che prendo pure le mazzate però, anzi finisce sempre che scade il tempo e solo il compagno sta sfiancato //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Con il maestro non ci riesco proprio a colpirlo. Mi viene proprio il blocco. Mi sentieri in colpa a mollargli un colpo pesante, non so spiegare bene il perchè.

MHA sto vendendo il video, sempre il top questo maestro //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Gab3.gif

 

​Come non detto allora, ho completamente frainteso cosa volevi dire //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
Visto. Però non è vero che il pugile si concentra solo in quel punto. Anzi i colpi al corpo se dati con precisione possono salvarti da un incontro.

Ecco il video fa capire bene il mio timore. I bastardi non ritornano quando sferrano il pugno. Lo dico io che sti karateki ti fanno il **** :bah!:

Da domani sparo solo falci //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

Grazie di cuore per il video. Fa capire molte cose, è vero che ci concentriamo solo sul punto e no sullo scopo del combattimento. E come al solito nei commenti non hanno capito un ***** del discorso :rickds:

Ma l'aiutante respira? :rickds:

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Come non detto allora, ho completamente frainteso cosa volevi dire //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Con il maestro le prendo eccome. Però come fa vedere nel video accade perchè nel frattempo che io ritorno lui mi ha già bombardato con colpi senza rientro. MHA ha postato proprio il video perfetto su questo argomento :rickds:

Forse ora ho paura che danno tutti i colpi come lui e sto sulla difensiva, me lo devo scordare il maestro //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Perchè per tutto il video sento ripetere "non voglio dire quale sia meglio", ma nella pratica ridicolizza quasi chi use il pugno pugilistico? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
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​Come non detto allora, ho completamente frainteso cosa volevi dire //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Come ho detto non concordo con tutto quello che dice in quel video. Ad esempio la qualità del movimento è una cosa, la disciplina praticata è un'altra

Visto. Però non è vero che il pugile si concentra solo in quel punto. Anzi i colpi al corpo se dati con precisione possono salvarti da un incontro.
Ecco il video fa capire bene il mio timore. I bastardi non ritornano quando sferrano il pugno. Lo dico io che sti karateki ti fanno il **** :bah!:

Da domani sparo solo falci //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

Grazie di cuore per il video. Fa capire molte cose, è vero che ci concentriamo solo sul punto e no sullo scopo del combattimento. E come al solito nei commenti non hanno capito un ***** del discorso :rickds:

Ma l'aiutante respira? :rickds:

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Con il maestro le prendo eccome. Però come fa vedere nel video accade perchè nel frattempo che io ritorno lui mi ha già bombardato con colpi senza rientro. MHA ha postato proprio il video perfetto su questo argomento :rickds:

Forse ora ho paura che danno tutti i colpi come lui e sto sulla difensiva, me lo devo scordare il maestro //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Hai centrato abbastanza quello che intendevo.

Io personalmente credo sia una concomitanza di fattori.

In primo luogo la minor prevedibilità e la maggior fluidità. La minore (o inesistente, a seconda del maestro e dello stile) separazione fra attacco e difesa. L'area da difendere è maggiore, le possibili minacce più numerose e i colpi tagliano molto più che con i guanti, destabilizzano , spazzano via gambe e braccia (facendo un male cane anche). Ti ritrovi spiazzato in un terreno non tuo, devi avere necessariamente il tempo di abituarti. Vieni da un contesto in cui dai e prendi, ti ritrovi in un contesto in cui non devi prendere ma in cui devi gestire minacce molto maggiori a quelle a cui sei abituato. Ma tempo che capisci come inserirti in quella dimensione , e ti renderai conto che il tuo allenamento precedente ti da parecchio in più rispetto agli altri praticanti.

 
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Capito //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 


Come ho detto, sono informazioni che mi sono state date e sono felice che mi hai dato una delucidazione sulla cosa, ma su alcune cose che hai detto avrei da ribatterle col solito discorso del condizionamento alle regole (riguardo un po' tutti gli sport da combattimento eh, non solo il judo). È facile dire per qualunque sportivo "in mezzo alla strada ti colpisco alla gola e alle parti basse" ma nella pratica vieni allenato per anni a non colpire assolutamente certe parti del corpo e a non aspettarti colpi in certi punti, mentre io che pratico un'arte marziale vengo allenato ogni santo giorno a proteggere più gli 8 punti vitali centrali che il resto del corpo e, ovviamente, mi focalizzo molto di più a colpire questi che a tirare calci ai fianchi e pugni in faccia. Alla resa dei conti, uno sportivo non è che non è capace di tirare un pugno alla gola o, per usare l'esempio del judo, afferrarmi alla gola o per i testicoli, ma esita molto nel farlo essendo psicologicamente condizionato dalle regole, ne tanto meno e psicologicamente pronto a ricevere colpi diretti allo sterno, alla gola o ai testicoli, cosa che al contrario uno che pratica arti marziali fa senza la minima esitazione.


 


Questo è anche uno dei motivi principali per cui non vedrai mai e poi mai un artista marziale vincere sul ring contro uno sportivo. Lo sportivo è allenato a mettere ko, e sul ring puoi mettere solo ko, l'artista marziale è allenato/addestrato a finalizzare, cosa che su un ring non puoi fare.



Il condizionamento penso sia molto soggettivo. In fine dei conti non possiamo sapere come ogni persona reagirebbe in un'ipotetica situazione in cui sia necessario difendersi, e inoltre non si sente quell'obbligo così grande che ti fa dire: "oddio no, non posso prenderlo a pugni". È una cosa che in allenamento semplicemente non ti passa assolutamente per la mente di fare e quindi non ti viene ricordato ogni volta che metti piedi in palestra. Per carità ogni tanto capita ma sono veramente rari i casi in cui si danno pugni volontariamente, è più probabile mordere qualcuno che sta tentando di farti uno strangolamento per dire. Comunque, molta gente che fa judo ha anche basi di lotta libera o greco-romana, non so se possa aiutare.

Per il resto concordo pienamente, il judo lo trovo principalmente competitivo e, come ho già detto, non ti prepara a difenderti per strada.

 
Se fatto nel modo giusto il condizionamento esterno aiuta eccome. Però diciamocelo, io praticando Hung Gar sono abituato al condizionamento esterno, ed è il metodo di allenamento che lo impone, mentre tu invece, praticando... Tai chi se ricordo bene (probabilmente no), segui un'allenamento molto diverso //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Dimenticavo di rispondere a questo.

Non ho mai detto che è inutile, anzi l'opposto. Ho detto che è il modo più veloce e che garantisce risultati che ripaghino gli sforzi e l'impegno.

"Non danno nessun vero vantaggio" è riferito rispetto alle metodiche meno traumatiche di cui parlavo proprio in virtù del fatto che tolto quello di cui sopra (e il senso di soddisfazione e sfogo fisico) non portano più lontano e trattano il corpo come non andrebbe trattato.

E si, faccio taiji (e xin yi liu he , ma quest'anno non ho i soldi per cui no...)

 
Ultima modifica da un moderatore:
Ho provato un pò di sparring oggi (poi vabbè, è finita con un allenamento di montanti allo stomaco :rickds:). E' andata un pò meglio, più che paura di ricevere ho paura che ci facciamo male senza protezioni. Forse per questo mi blocco un pò, saranno state le troppe cazziate prese in passato.

L'attacco senza rietro però è poco fattibile con i guantoni. Il maestro del video postato da MHA non ha tenuto conto di questa cosa. Quando l'avversario ha la guardia alta non riesci proprio a fare quelle falciate perchè il colpo rimbalza e i guantoni si prendono parecchio spazio. Sembrano una cosa da niente, ma il guanto trasforma le tue mani in due grossi martelli ingombranti.

 
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